venerdì 20 giugno 2025

La Vrunx Attack fa rivivere gli Espansione Urbana, un pezzo di storia della VeronaHC!

Quando iniziarono, nel 1980, gli Urban Sprawl non solo non sapevano tenere in mano i propri strumenti ma non avevano letteralmente nulla, tant’è vero che presto rubarono sia un ampli (ovviamente scrauso) che un microfono. In più, il batterista utilizzava solo un rullante e nientemeno che 2 barattoli di caffè da 2 chili ciascuno.

lunedì 16 giugno 2025

Rejekts+I Maiali+Heruka (6 giugno 2025 @ Alvarado, Roma)


Dopo aver ascoltato e recensito il nuovo singolo de I Maiali ero decisamente curioso di rivederli dal vivo con la nuova formazione. Ma volevo anche rivedermi i milanesi Rejekts, miei eterni feticci da me intervistati 2 anni fa per il primo numero cartaceo di Timpani allo Spiedo, uscito poco dopo la loro prima volta a Roma presso La Strada. Ed entrambe le occasioni, come già anticipato nella suddetta recensione, si sono palesate il 6 giugno all'Alvarado, per un concerto che ha visto in azione anche gli Heruka, quintetto black metal romano-trapanese di lungo corso ma per me praticamente nuovi.

giovedì 12 giugno 2025

"Più Veloce!": alcuni dei gruppi scoperti dopo la pubblicazione del libro!

Nel mio libro sulle origini del grindviolence, "Più Veloce!", ho parlato veramente di un'infinità di gruppi, sia conosciuti che sconosciuti ai più. E con tutto ciò ci ho riempito ben 536 pagine, ergo in 4 anni di lavoro sono riuscito a creare qualcosa di mastodontico. Eppure, è incredibile come, dopo averlo pubblicato per la romana Arcana Edizioni, io stia ancora scoprendo alcuni gruppi che potevano entrare tranquillamente nel discorso del libro. Ecco, magari tutto il nuovo materiale che sto accumulando potrebbe far parte di una ristampa del libro da realizzare nel prossimo futuro, includendoci pure tutta quella roba che nel frattempo sto aggiungendo, fra cui altre band che ho recentemente rivalutato e che ormai considero pertinenti per una storiografia il più completa possibile del fastcore e di tutto ciò che è ultraveloce. Ma nel frattempo eccovi in questo articolo alcune delle mie scoperte, a mo' di anteprima.

venerdì 6 giugno 2025

Venenita+Rattenkönig+Gasse+612 Comma 2+Collo (31 maggio 2025 @ Bencivenga, Roma)


Cosa c'è stato il 31 maggio? Facile: il compleanno del Bencivenga, uno dei centri sociali/squat più fighi di Roma, anche perché ogni volta tiene dei concerti veramente spaccaossa spesso con ospiti internazionali. Compreso quello del suo compleanno, per l'appunto, che ha coinvolto 5 gruppi molto diversi l'uno dall'altro, visto che si è passati tranquillamente dal fastcore al post punk.

martedì 27 maggio 2025

I Maiali - "Soggiogato" (Autoprodotto, 2025)

Anvedi chi si rivede: I Maiali! Erano morti il 6 marzo 2024, quando diedero l'annuncio della propria dipartita, pochi mesi dopo l'uscita della loro intervista su Timpani allo Spiedo #1 nella quale Francesco parlò di uno split coi milanesi Rejekts. Tutti i programmi però saltarono e tutto così sembrò finito per I Maiali. Finché il 20 aprile 2025 è arrivata la notizia della loro resurrezione ma con una formazione per metà totalmente nuova. A far compagnia infatti a 2 dei membri storici, lo stesso Francesco (voce) e Angelo (batteria), ci sono Stefano (basso) ed Emanuele (chitarra). E subito si sono messi in azione per registrare questo singolo chiamato "Soggiogato". Solo che è cambiata un po' la band ma non sono cambiati i collaboratori, visto che a registrarlo ci ha pensato il solito Davide Rosati presso i suoi ACME Recording Studio mentre a realizzare la copertina del singolo ci ha pensato il solito Coito Negato, anche noto per i suoi Loia (visti fra l'altro qualche tempo fa a Roma, precisamente all'Init). E la musica è cambiata? Teoricamente sì ma praticamente no.

venerdì 23 maggio 2025

aware - "Gloom Box" (Flamingo Records, 2024)

Dopo qualche settimana, cioè addirittura dall'articolo sui Bestial Summoning e gli Impurity, torno finalmente io, Flavio aka Er Coppola aka xPositivityxEaterx (sì, di nomignoli ce ne ho un po' troppi ormai!). E lo faccio parlandovi degli aware (attenti alla prima "a" minuscola del nome), gruppo genovese di belle speranze nato nel 2019 praticamente dalle ceneri degli Injection. Nel settembre dell'anno scorso, dopo un EP uscito nel 2022, hanno firmato per la loro conterranea Flamingo Records un bell'album di debutto chiamato "Gloom Box" che, nonostante non spari il classico hardcore punk veloce e violento che piace a me, mi ha un botto impressionato. Anche perché gli aware mi hanno ricordato un misto fra i Satanic Surfers e i ferraresi Fankàz, e ogni tanto ho bisogno di queste sonorità più melodiche rispetto alle mie solite.

venerdì 16 maggio 2025

Nàresh Ran+Noisyra (10 maggio 2025 @ B-Folk, Roma)


Della natura dei rapporti che ho alimentato grazie alla controcultura alle volte mi hanno reso vulnerabile e senza riserva - ma mi hanno permesso di incontrare anime grosse come una casa vuota ma infestata da presenze che ti fanno sentire al sicuro.

Questa è la cronaca, sempre senza filtri, del live dello scorso 10 maggio 2025 al B-folk a Roma.

È la narrazione della fusione tra il drone doom spiritico ed animico di Nàresh Ran [militante anche nei folli e malatissimi Hate & Merda, visti all'ultimo Marci su Roma. - Flavio Er Coppola] e il viaggio sperimentale terapeutico di Noisyra.

martedì 13 maggio 2025

Il mio odio è troppo puro per voi: quarant'anni di "Nerorgasmo"!


Troppo piccola per ricordare, troppo tempo ne è passato, con solo due anni sopra le spalle, posso rammentare ben poco.

Ma negli anni di quel 1985 ne sentii parlare a lungo.

Attraverso gli occhi e le parole degli altri, nell'album delle foto, emergono fotogrammi della neve su Roma, nei filmati dell'epoca: il sangue di Giancarlo Siani ammazzato come un cane, sangue che scorre ancora.

lunedì 12 maggio 2025

Hamburger Train - "L'impossibile ritorno" (Autoprodotto, 2025)

Accantoniamo un attimo il caro vecchio punk hardcore - questa è stata una delle mie ultime scoperte.

Non ne ho mai fatto mistero: per me la deriva sperimentale negli ultimi anni è stata una culla, la necessità di variare gli ascolti come qualcosa di fisiologico.

Tutto varia in funzione di come recepisci il tuo microcosmo, e come sono arrivata a "L’impossibile ritorno" degli Hamburger Train non è dato saperlo.

martedì 6 maggio 2025

Delle origini dimenticate del bestial black/death metal: i Bestial Summoning e gli Impurity!

L'ho detto parecchie volte su queste pagine e ultimamente pure sul mio ultimo libro dedicato al grindviolence, "Più Veloce!": il bestial black/death metal o war metal che dir si voglia (però alcuni si ostinano addirittura a chiamarlo "metal of death" ma secondo me questa definizione è fuorviante perché rimanda al death metal) è uno dei miei stili metallici preferiti ormai da lungo tempo. Perché mischia l'oscurità del black metal, la cavernosa cupezza del death metal e la furia nichilista del grindcore, tanto più che questo sottogenere è pieno di pezzi brevissimi lunghi meno di un minuto, primo fra tutti "War Command" dei canadesi Blasphemy, gruppo che nel 1989 praticamente inaugurò questo modo folle di concepire il metal estremo pur pescando parecchia ispirazione dai brasiliani Sarcófago, per certi versi dei loro anticipatori. La più violenta brutalità regna quindi sovrana nel bestial black/death metal, e sulla webzine/fanzine ne ho spesso parlato. Solo che adesso questo stile è diventato quasi una "moda" nell'underground ma mi ricordo che, quando me ne sono appassionato (all'incirca negli ultimi anni 2000) dopo aver comprato (precisamente da Sound Cave, nella sua sfortunata sede in zona San Paolo a Roma) e consumato l'immenso "Vengeance War 'till Death" degli australiani Bestial Warlust, in pochi lo suonavano. Ergo per noi fanatici era dura procurarci roba nuova del genere, e quindi "studiavamo" i capostipiti, cioè i Blasphemy, i finlandesi Beherit, gli statunitensi Black Witchery e Morbosidad, i canadesi Conqueror e Revenge e una manciata di altri. Ma per fare quest'articolo mi sono prefissato una cosa: quella di non parlare dei pionieri ultraconosciuti di questo genere (tipo i Blasphemy che, quando sono venuti per la prima volta a Roma 6 anni fa, sono costati un botto a causa di un prezzo d'ingresso insensato sui 35 €... alla faccia dell'underground!) ma di quelli un po' snobbati, alle volte quasi dimenticati. Ecco a voi allora gli olandesi Bestial Summoning, e i brasiliani Impurity!

mercoledì 30 aprile 2025

Malerba - "Per sempre" (Autoprodotto, 2025)


Da una coinvolgente membrana che fonde street punk e oi! incazzato trascinato da una scrittura tagliente - i Malerba - dalla ridente Ciampino - dopo la pubblicazione di tre lavori, tornano a importunare la controcultura romana.

giovedì 24 aprile 2025

Diserta! - "Volume II" (No Hope Records, 2024)


C'è stato un periodo di taaaaanti anni fa in cui, da giovane metallaro appassionato del metal più strano e anti-convenzionale (tipo Scarve, Carnival in Coal, Messhuggah...), sono stato letteralmente in fissa col jazz, anche grazie a un librone gigantesco  del 1975 scritto dal grande Arrigo Polillo, "Jazz - La vicenda e i protagonisti della musica afro-americana". Per via di questo tomo ciclopico ho cominciato a conoscere questo genere, arrivando così a collezionare un po' di dischi, comprati sistematicamente dal mio negozio di musica di fiducia, Star Music, di gente come Eric Dolphy, Charles Mingus o Ornette Coleman. In particolare, per quest'ultimo nutrivo all'epoca una certa adorazione, impressionato com'ero dal folle estremismo del suo "Free Jazz: A Collective Improvisation", album del 1961 che, violentando veramente i timpani dell'ascoltatore con uno stile incredibilmente rumoroso e dissonante con pochissimi accenni melodici, creò di fatto il free jazz, che di tutti i sottogeneri jazz è di gran lunga il mio preferito perché, come al solito, se non suoni estremo per me non sei nessuno.

martedì 22 aprile 2025

Peroni & Pericolo+Malerba+Quattro Lire Vigliacche (18 aprile 2025 @ Alvarado Street, Roma)


A freddo di qualche giorno, quando l'adrenalina e la serotonina mollano il tiro alle tue sinapsi - imbraccio penna e foglio e cerco di fare quadrato al crocevia di emozioni, di watt, di fiumi di attitudine, birra e mattanza sonora ed umana vissuta. 

Assistere ad un concerto non è mai un atto fine a sé stesso: è la congiunzione di piccoli tasselli che si incastrano, parti di un unico e complementare quadro. 

Senza fare discorsi prolissi da fiera delle ovvietà, questa è la cronaca, senza filtri,  di una zigzagante ed unitaria serata nel cuore del Pigneto all'Alvarado Street. 

lunedì 14 aprile 2025

Quale destino per n'oi! Fest 3 (29 marzo 2025 @CSA Baraonda, Milano)


Questa trasferta a Milano è stato qualcosa di epico. Per dire, il viaggio di andata con Itabus, che dai miei amici mi è stato spacciato come la versione scrausa di Flixbus, è durato ben 9 ore mentre quello di ritorno, fatto il giorno dopo (ovvero il 30 marzo), "solo" 8 ma col bus che è partito praticamente con un'ora e mezza di ritardo. Insomma, questi viaggi sono stati un'esperienza veramente nichilista, veramente autodistruttiva, fra l'altro anche la mia primissima su questi arnesi, e spero pure l'ultimissima. Perché per la prossima volta meglio tornare al caro vecchio treno, eh!

mercoledì 9 aprile 2025

Un viaggio nella letteratura punk! - Parte 3

Ma se si vuole parlare di biografie, allora recuperatevi in qualche modo, sempre se non lo abbiate già fatto, “Africani Marocchini Terroni”, libro pubblicato nel 2021 dalla Spittle Edizioni e scritto da Davide Morgera, batterista dei napoletani Underage, la cui storia viene raccontata per filo e per segno in forma di diario. E così il nostro parla anche dei suoi amori, del suo Napoli pre-Maradona, dei suoi viaggi in giro per l'Italia, del difficile rapporto con la sua città e altro ancora. Però non si racconta solo degli Underage, uno dei pochissimi gruppi hardcore, e punk in generale, emersi nei primi anni '80 dal Sud Italia, ma anche della scena hardcore italiana di quel tempo. E in effetti qui c'è di tutto: il leggendario bollettino Punkaminazione, le proteste a Comiso contro la base missilistica NATO, il Vanchiglia di Torino, il Virus di Milano, l'arrivo dei Discharge nel 1981 a Roma che segnò un netto distacco fra la vecchia guardia punk e quella nuova hardcore, i Nabat, la bolognese Attack Punk Records, il tour italiano dei Disorder nel 1983, Maximum RocknRoll (di fatto la Bibbia per ogni hardcorer del periodo) e così via. Toccante infine il capitolo dedicato alla corrispondenza epistolare fra punk di tutto il mondo, dove si possono leggere fotocopie di lettere che Davide riceveva non solo da futuri luminari della nostra scena come Marco "Maniglia" Medici o Marco Philopat ma perfino da fan brasiliani (fra cui qualche membro dei Desespero) o peruviani della band, i quali scrivevano al nostro perfino in un buon italiano. E non scordiamo nemmeno una bella introduzione a cura di Jumpy Velena, storica voce dei RAF Punk e titolare della stessa Attack Punk.

sabato 5 aprile 2025

Un viaggio nella letteratura punk! - Parte 2

A forza però di mitizzare gli ‘80s, da un certo momento qui da noi si è sentito il bisogno di documentare i bistrattati anni ’90, un decennio praticamente mai sufficientemente coperto in precedenza nonostante abbia prodotto delle realtà hardcore più che valide. Quel momento arrivò finalmente nel dicembre 2020, quando la viterbese Scatole Parlanti pubblicò la prima edizione di “Schegge di Rumore”, volumetto di 178 pagine che racconta l’hardcore italiano del periodo direttamente attraverso le parole di 15 protagonisti della scena provenienti da bande del calibro di Sottopressione, Contrasto, Affluente, By All Means, Frammenti, Jilted, Tear Me Down e altre ancora. A scriverlo proprio l’ex-batterista dei Tear Me Down nonché attuale componente dei Neid, il buon Andrea “Capò” Corsetti, colonna portante del TusciaHC, in co-operazione con Monica “Rageàpart” Miceli, che si diletta anche con la poesia militante. Il libro, insieme alla piccola raccolta di poesie di Monica chiamata “Il cuore divelto”,  lo comprai proprio a una loro presentazione, una delle tante che hanno fatto in un lungo tour che ha interessato tutto lo Stivale, nel mio caso precisamente allo Strike, in realtà la prima post lockdown realizzata il 30 maggio 2021. Peccato solo per le cosiddette “testimonianze grafiche”, di fatto ridotte soltanto alle locandine dei concerti.

mercoledì 2 aprile 2025

Un viaggio nella letteratura punk! - Parte 1

Oggigiorno è piuttosto facile imbattersi in libri che parlano di musica punk e dintorni. Di questi, negli ultimi 20 anni, ne sono usciti parecchi, e molti di questi possono essere considerati dei documenti inestimabili in grado di ripercorrere anche per filo e per segno intere scene, interi periodi storici, se non pure l’intera vita di gruppi sia famosi che di nicchia. Da bravo lettore ma pure da bravo scribacchino, tanti ne ho nella mia personale collezione, e tanti altri ancora se ne aggiungeranno di sicuro in futuro, affamato come sono io di saperne sempre di più. Alcuni di questi libri mi hanno segnato profondamente, soprattutto quelli che ho comprato nei miei primi anni da metallaro incuriosito dal punk.

venerdì 28 marzo 2025

ERASER - "HARMONY DIES" (Rødel Records/Septic Aroma of Reeking Stench/Despise the Sun Records, 2024)

Qualche mese fa è uscito "Più Veloce!", il mio libro sulle origini anni '80 della mattanza grindviolence, e quindi non volete che parli anche del grind dei nostri giorni? Eccovi allora gli Eraser, un agguerrito quartetto di palermitani composto, fra gli altri, da Anselmo "Krosty" Calaciura, già visto fra queste pagine per i suoi Ireful, nei quali mastica un thrash metal ottantiano alla Exodus. Tutt'altro stile invece per gli Eraser, che bombardano i timpani degli impavidi ascoltatori con un grind mitragliato in salsa death metal ispirato palesemente a quello dei Repulsion, peraltro citati apertamente in "Nuclearize All Musicians", spassosa grazie a un testo dove i nostri perculano la professionalità nel mondo della musica e pure l'originalità a tutti i costi. Ma questa è soltanto la seconda traccia di "Harmony Dies", il loro secondo album, e da qui aspettatevi un massacro indiscriminato praticamente senza sosta.

mercoledì 26 marzo 2025

MUD - "IRON HEAD" (THC DIY Productions, 2024)


Mi ci sono voluti ben 16 anni per vedere finalmente dal vivo gli abruzzesi MuD. Sì, perché quella tanto sospirata occasione c'è stata all'ultimo Questa È Roma, dove hanno fatto un concerto veramente spaccaossa, con AldoHC, lo storico cantante e unico membro rimasto della formazione originale, che non è mai rimasto fermo neanche per mezzo secondo, dimostrando ancora una rabbia e un entusiasmo veramente inscalfibili dopo tutti questi anni di militanza nella scena hardcore. E dico "16 anni" perché li ho conosciuti praticamente nel 2009, cioè quando lo stesso AldoHC, all'anagrafe Mauro, mi inviò il loro demo "Slow Degradation". Da lì lui ha cominciato a mandarmi (quasi) tutti i dischi della band, nello specifico "Violence Against Violence" e il soffertissimo "The Sound of the Province", di cui posseggo pure la maglietta, regalatami proprio da Aldo, che intervistai dopo aver recensito quell'album.

lunedì 24 marzo 2025

Un breve viaggio nell'ultrafast black metal: i Dark Funeral e gli Unlord!

Ormai lo sapete, io sono ossessionato dalla velocità più assassina. La roba veloce infatti mi piace un sacco da tempo ormai immemore. Ma non solo nell'hardcore punk, anche nel metal. Uno dei miei generi metal preferiti è infatti il bestial black/death metal o war metal o che dir si voglia, e quindi la roba alla Blasphemy, per intenderci. Però sono anche un grande fan del black metal ultraviolento nella sua accezione più pura e oltranzista. E infatti in questo articolo ho voluto sviscerare 2 album del passato proprio di questo genere, il primo realizzato da un gruppo svedese famosissimo, l'altro da un gruppo olandese invece non tanto considerato dalla massa metallica: ecco a voi allora "Attera Totus Sanctus" dei Dark Funeral e "Schwarzwald" degli Unlord.

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mercoledì 19 marzo 2025

INTERVISTA AGLI ANESTESIA!

Ultimamente è corsa voce che gli Anestesia si sarebbero sciolti. In realtà adesso lo scioglimento non è proprio certissimo, come praticamente leggerete alla fine di quest'intervista. Fatto sta che per il momento sono ancora attivissimi, anche se recentemente in forma di quartetto dopo esser nati e cresciuti come un quintetto, e il 9 marzo allo Spartaco hanno pure aperto per un gruppo inglese del calibro degli Jawless. Sarebbe però un peccato perdere una band così notevole e anche così giovane, in tutti sensi, emersa dall'underground romano più o meno nell'aprile 2023. Un mese dopo, il 6 maggio, debuttarono dal vivo all'Ex-Snia aprendo per i fiorentini Iena e i sondriesi Scalpo, che si trovavano insieme per promuovere il loro split da poco uscito. Io c'ero a quella serata, e fui impressionato dalla quantità di 16enni mai visti prima presenti allo Snia proprio per gli Anestesia, che però saltai preferendo vedere gli altri gruppi di supporto, in questo caso i Blokes e i Lenders, entrambi romani. Da quel punto sono cresciuti tanto, hanno pubblicato un EP devastante come "Devianti", e sono diventati un punto di riferimento per il nuovo hc capitolino, attirando spesso un buon pubblico di giovanissimi scalmanati. Io però li ho visti finalmente per la prima volta in azione solo il 15 marzo 2024 al Defrag, in una serata-benefit per l'Agripunk con i fiorentini Carlos Dunga, ed è proprio da qui che mi sono interessato agli Anestesia. Fra l'altro, più avanti, cioè il 22 giugno, ho condiviso con loro il palco dello Snia, quando ho suonato con i miei Quattro Lire Vigliacche al nostro debutto live. E ora ecco qui gli Anestesia per un'intervista che ho voluto fare prima del loro eventuale scioglimento, sperando però che non succeda, almeno non così presto perché hanno ancora molto da dire. E pure da registrare visto che hanno dei pezzi nuovi mica male. Ma dopo l'intervista logorroica di In Grind We Trst di ieri, aspettatevi stavolta delle risposte spesso telegrafiche, a volte addirittura enigmatiche, da parte del gruppo, con il loro cantante, Gabbo, che ha fatto da mediatore. Insomma, mi sa che quest'intervista sarà, per i più pigroni fra di voi, una cosa più diretta e veloce da leggere.

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martedì 18 marzo 2025

INTERVISTA A IN GRIND WE TRST!


Io adoro la roba ultraveloce. Non per nulla nel novembre 2024 ho pubblicato per la romana Arcana Edizioni "Più Veloce!", un tomo gigantesco di 536 pagine dedito a tracciare le origini del grindviolence percorrendo un periodo storico ben circoscritto, cioè quello che va dal 1982 al 1986, anni a dir poco fondamentali per la nascita e lo sviluppo di questo tipo di sonorità. E non per nulla recentemente ho voluto intervistare un collettivo, attivo nella città di Trieste, dedito anch'esso al culto dell'ipervelocità e il cui nome è tutto un programma: In Grind We Trst. Questo progetto è nato nell'estate 2023 e da lì ha messo su parecchi eventi, parecchi concerti grindviolence e simili ospitando gruppi del calibro di Milizia HC, Double Me, Repulsione, Culto del Cargo, Vivere Merda, Beelzebeat, Sick Sinus Syndrome e tanti altri, molti dei quali provenienti naturalmente dai Paesi balcanici, ma senza dimenticare la partecipazione di formazioni come Horror Vacui e Nabat, a dimostrare una grandissima apertura mentale spiegatami dalla simpaticissima e disponibilissima Djesva, parte integrante del collettivo. Ma ovviamente con lei si è parlato anche di tante altre cose, non solo musicali, toccando quindi un vastissimo ventaglio di temi, dalla particolare realtà di Trieste al transfemminismo e oltre. Vi anticipo però che quest'intervista è adatta per chi ama le risposte lunghe, lunghissime (qualcuno direbbe pure logorroiche...) ma a me va benissimo così anche perché è uscita fuori una chiacchierata molto interessante, ergo vi ho avvisato.

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lunedì 17 marzo 2025

INTERVISTA AI MIND/KNOT!


Dopo aver intervistato realtà di diversa categoria stilistica, ma unite dalla medesima attitudine del raccontare la vita ai margini, e mettere nero su bianco lo spirito inconscio di rivalsa, torno alla matrice sonora che mi ha da sempre ispirato, il punk hardcore - e lo faccio intervistando un gruppo romano, i Mind/Knot. Nati sotto l’effige del punk hardcore e diventati nel corso degli ultimi anni - una realtà resistente al tempo e ai cliché dell'underground. 

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giovedì 6 marzo 2025

Milizia HC+Whiskey & Funeral+Rogo+Conflict Within (28 febbraio 2025 @ RCCB Init, Roma)


Quando Pompeo di fama Verano’s Dogs/Plague Bomb/Go! Fest ha cominciato a diffondere la locandina di questo concerto organizzato da lui, quasi non ci potevo credere. Come i Milizia HC a Roma? Sul serio, uno dei miei gruppi preferiti nella mia città? Ma stiamo scherzando? No, non si stava scherzando, la cosa era molto seria. Aspettavo questo momento da tanto tempo, da quando nel 2008 scoprii per la prima volta i Milizia HC tramite Punk4Free attraverso cui scaricai l’immenso “L’Inferno dell’uguaglianza”, il loro secondo album qui recensito tempo fa. In realtà, ci andai vicino a vederli nel 2020 ma il loro concerto, previsto per i primi di marzo all'Ex-Snia, venne ovviamente annullato per motivi che oggi sanno anche i sassi. Ma stavolta no, nessuna pandemia, nessuna calamità naturale, niente di niente avrebbe rotto il cazzo. Perché sì, il concerto è stato fatto ed è stato emozionante. E ha visto alternarsi sul palco 3 band prima dei Milizia, ognuna col proprio stile, per una serata piuttosto varia metà hardcore e metà metal.

mercoledì 26 febbraio 2025

CESOIA - "CESOIA" (Autoprodotto, 2024)


"La nostra è vendetta contro un'esistenza che non ci dà retta, siamo solo nella ressa", riassume bene lo spirito di questo omonimo disco d'esordio dei Cesoia uscito sul finire del 2024, che rigurgita rifiuto per materialismo alienante e giornate divorate dal lavoro. Si inneggia a come quelle poche ore di tregua dal

martedì 25 febbraio 2025

INTERVISTA AGLI INCONGRUO!



Ci risiamo! Era da un po' che qui non pubblicavo articoli seri come recensioni, interviste e quant'altro, vista la svolta fanzinara che ha avuto di recente Timpani allo Spiedo. Ma a dirla tutta mi sono un po' stancato della "svolta fanzinara", che comunque in 3 numeri mi ha dato parecchie soddisfazioni, e quindi rieccoci in versione digitale con nuovi contenuti. E cosa ho da proporvi? Nientemeno che un'intervista a quei mattacchioni degli Incongruo, quartetto romano formatosi nel 2022 grazie a dei veterani già noti nell'abisso underground locale per gruppi come i Mefitica (ma quanto cazzo era figo il loro "Vessazione Cronica"?) e gli ShAnKaTy , quindi non stiamo parlando esattamente degli ultimi degli stronzi. Al loro attivo un promo e 2 demo e un po' di concerti, dividendo il palco con tanti gruppi diversi, dai Raw Power ai Neid, dai Klaxon agli emergenti Anestesia. Ma basta con le presentazioni, ed eccovi qui di seguito questa bella chiacchierata che ho fatto tramite WhatsApp con Enrico, il batterista degli Incongruo, con la mediazione di EuRoZ, il loro cantante. Ed è stato proprio lui che mi ha proposto di intervistarli. Così, per inciso.