Tuesday, September 29, 2009

First Reason - "Never Give Up"( 2009)


FIRST REASON
“NEVER GIVE UP”( 2009)

I First Reason sono uno di quei (pochi) gruppi italiani che fanno ribrezzo ai cosiddetti tradizionalisti, gente che si auto-definisce anti-modaiola( peccato però che 1) le sonorità di quegli anni per cui tanto sbavano stanno ritornando prepotentemente in voga, e 2) ma lo sanno che ciò che venerano fu, di solito, una vera e propria moda?), in quanto la musica che i 5 abruzzesi, provenienti dalla città devastata de L’Aquila( ma in questo caso, più precisamente da Avezzano e soltanto uno, ossia Stefano, il batterista, residente a L'Aquila), diventata, attualmente, un po’ come il luogo-simbolo di tutte le storture dell’Italia, propongono non è altro che un thrashcore che, per certi versi, può ricordare formazioni tanto adorate quanto bistrattate come Hatebreed, Terror e compagnia, pur se, in questo caso, suonato in un modo ancora più violento e talvolta perfino inoltrandosi in territori squisitamente death metal, facendo quindi sentire, a tratti, quello che al giorno d’oggi, almeno di solito, si definisce metalcore.
“Never Give Up” è il primo ep, dato alle stampe come indipendente nel Gennaio 2009, ed allo stesso tempo la prima testimonianza artistica dei First Reason, formati nel 2007 ed attualmente costituiti da Federico Falcone, nel ruolo di cantante, da Icilio Bellanima e Mario Serchia, le due asce, da Davide Fedele, come bassista, e da Stefano Marotta, nel ruolo di batterista. L’ep si compone di 5 tracce, mediamente lunghe poco più di 3 minuti( il pezzo più lungo è il monumentale “Last Scream”, di circa 5 minuti e mezzo; quello più breve è, invece “Here Comes the Pain”, di circa 2 minuti e 20), ed in cui si trova, come già scritto, principalmente un thrashcore di stampo moderno abbastanza vario e fantasioso nelle soluzioni, stupendamente equilibrato fra le parti veloci e quelle più lente, e devo dire inoltre che il gruppo mostra, e di molto, le unghie anche quando si tratta di sfoggiare una validissima tecnica. L’assalto è tremendamente brutale durante le parti veloci, e decisamente pesante nelle partiture medio-lente, queste spesso, nella più classica impostazione metalcore, dal taglio groovy, dimostrando una carica, una rabbia militante che, a mio avviso, ricorda molto più da vicino la ferocia dell’hardcore che la violenza tipica del metal estremo, e tutto questo fa della carica, per quanto mi riguarda certo, il punto di forza più importante dei First Reason, dato che è come essere acchiappati da questo toro incontrollato ed incontrollabile per poi, in attimi assurdi di follia, distruggere tutto e tutti. Dal punto di vista prettamente strutturale, ogni canzone presenta una propria individualità, anche se in linea di massima la struttura principale dei brani risulta costituita prima da delle devastanti partiture veloci, che non sempre rispettano la classica sequenza strofa-ritornello tanto nota, e da questo punto di vista valgono “A Day of Hate”, che apre il disco( il 1° riff si fa sentire per 2 volte, mentre il secondo solo una) e “Here Comes the Pain( dove la distruzione vera e propria parte grazie ad una soluzione tra due chitarre+ charleston e cassa, per poi vomitare un riff, poi un altro - ripetuto per una solissima volta -, e ri-iniziare le prime due battute principali – la prima modificata con la batteria rullata -, riprendendo l’ultima che ho citato solo per il finale); la parte centrale, invece, viene riempita da tempi medi rocciosi e compatti, per poi finire il brano riprendendo le soluzioni veloci di prima, e qualche volta variando un po’, dato che in “Never Trust Alone” il finale martellante è preso da un’intuizione non presente né nell’inizio nè nella parte centrale. Da segnalare inoltre che “A Day of Hate” finisce con un tempo medio metalcore, che in pratica costituisce la terza soluzione principale del pezzo; che il finale di “Never Give Up” è costituito anch’esso da un tempo medio, però senza riprendere l’immane brutalità e velocità precedenti; e che “Last Scream”, il pezzo più particolare del lotto…nah, meglio non dirvelo subito( bella comunque questa ultra-iper-prolissa analisi della struttura delle canzoni eh?). La produzione, a mio avviso, è ottima, ogni strumento è messo bello in evidenza, basso compreso, ed il tutto si presenta decisamente naturale e genuino, sporco in una sola parola.
Adesso, partiamo dalla voce. Principalmente, l’ottimo stile, tagliente, militante ed ultra-incazzato, di Federico non sembra poi così tanto dissimile da quello adottato da Jamey Jasta e soci simili, solo che, qui, è meno rauco del solito, e comunque sempre decisamente intellegibile. Ma il nostro si dimostra cantante versatile, almeno un minimo, dato che, in rare ma necessarie e significative volte, il suo essenziale stile vocale principale può raggiungere anche lidi death metal, grazie ad un grugnito bello potente e piuttosto basso. Per non parlare poi che in “Never Give Up” ed “Here Comes the Pain”( in quest’ultima però solo per un “Go!”) ci sono dei vocalizzi più puliti, sempre chiaramente debitori della scuola vocale già citata sopra, che possono orientarsi anche più propriamente sul parlato( “Never Trust Alone”). In “Last Scream” si fanno vivi anche dei significativi sussurrii, che poi danno il posto ad una voce intonata in maniera più alta del solito, delle urla, come dire, pulite. Coerentemente con la rabbia che il gruppo vuole trasmettere ed in sintonia anche con 30 anni di storia hardcore e thrash metal, qui e là eruttano tutta la propria ferocia degli utilissimi cori, che riescono nel compito di risaltare ancora di più la violenza sprigionata dai 5 abruzzesi. Linee vocali anch’esse pazzescamente ottime, che mi lasciano veramente senza fiato, semplici e senza pretese, in puro stile metalcore formato odio e rabbia. Anche il comparto chitarre, secondo me, è di indubbia qualità, presentando una capacità piuttosto buona di diversificare maggiormente una canzone dall’altra. Infatti, se prendendo, almeno per ora, le parti veloci, “A Day of Hate” è indubbiamente quella più thrash rispetto alle altre canzoni; “Never Give Up” assume, invece, inclinazioni dal taglio decisamente più roccioso ed hardcore, pur svelando, talvolta, una brutalità di stampo tipicamente death metal, mentre il lavoro martellante di “Here Comes the Pain” sembra una perfetta via di mezzo tra l’hardcore ed il thrash metal; in “Never Trust Alone” il riffing si fa più cupo( cosa ben esemplificata dall’introduzione molto dissonante), forse risentendo un pochetto( ma secondo me manco tanto) del death metal, che invece si sente a quintali in “Last Scream”, non facendo qui mancare all’appello neanche quella cattiveria e malvagità caratteristiche di questo genere. Nelle parti più lente, invece, il massacro, spesso, può ricordare, nel senso più deciso, il metalcore, senza però risultare banali, come spesso succede in circolazione, e con un tasso di groove molto alto, il che dà maggiore grinta e dinamicità a tutta la musica. Da non dimenticare, però, che in “Last Scream” le chitarre possono varcare anche altri confini, rendendosi così disperate, tristi, melodiche( non immaginatevi però cose smielate perché, in questo caso, il sapore è cupo e sinceramente apocalittico). Ai nostri chitarristi, tra l’altro, piace anche rendere più profondo e ricco l’ascolto infilando, nel discorso musicale, un riff aggiunto a quello principale e da questo punto di vista “Never Give Up”( come nei primi momenti, in cui, per esempio, durante la ripartenza, si fa viva una chitarra un po’ schizzata, che può ricordare certi gruppi moderni; la chitarra solista è poi presente anche nel finale), “Here Comes the Pain”( nei primi momenti del brano) e “Last Scream”( nel finale del pezzo un riff disperato ed, a tratti, quasi black, sorregge la soluzione melodica principale anzidetta). Inoltre, da segnalare che i First Reason sono uno dei pochi gruppi thrashcore che io abbia sentito che tiri fuori qualche assolo( “A Day of Hate”, “Never Trust Alone” e “Last Scream”) dimostrando di avere, a mio avviso, notevole gusto. Da ricordare soprattutto i due assoli di “Last Scream”: l’uno, cattivissimo e death metal; l’altro, minuscolo, melodico e tormentato( almeno così pare a me), presente praticamente nel finale. Bisogna dire poi che la posizione con cui sono stati messi gli assoli non è proprio prevedibile, dato che quello di “A Day of Hate” si attorciglia più o meno nella parte centrale del brano; quello, invece, di “Never Trust Alone” quasi tocca la fine, e tra l’altro senza che il cantante riprenda a sfogarsi; ed il primo di “Last Scream” precede l’apice apocalittico del pezzo. Buonissima la prova del basso, ed è da sottolineare, in modo particolare, per quanto riguarda quella fatta in “Last Scream”. Ed adesso passiamo alla batteria, e non posso far altro che complimentarmi con Stefano, batterista eccellente( nell’intervista c’è un retroscena piuttosto interessante su di lui), dallo stile potente e spietato come una lama sottilissima. Con i suoi patterns, a volte imprevedibili( da questo punto di vista vale soprattutto “Last Scream”, dove il nostro sfoggia anche tempi veloci che di certo non si possono definire né classici né lineari), squarcia che è un piacere, pur non andando mai a toccare velocità in blast-beats, neanche sfiorandoli. Piuttosto frequenti sono le incursioni in territori di chiara derivazione metalcore( come i tempi medi delle parti centrali dei brani), ed il lavoro, nel complesso, risulta tremendamente naturale nel passare tra tempi differenti, come il livello di fantasia durante gli stessi patterns. Tra l’altro, sono belissimi ed azzeccati i momenti in cui Stefano cerca di risaltare a più non posso l’intensità della musica proposta( da considerare, per esempio, i devastanti stop’n’go durante il 1° riff di “A Day of Hate”). Insomma, in generale, i First Reason se la cavano tantissimo, personalmente parlando.
Ed eccovi il momento di quella che personalmente considero come la canzone più bella dell’intero ep. Così, vado a trattare la mastodontica “Last Scream”, che forse è quella più completa, particolare e death metal di tutte le altre, oltre ad essere, come già osservato, anche quella più lunga. Infatti, praticamente si trova non solo il thrashcore ed il già citato death metal, ma anche una bella dose di semi-black( o qualcosa di simile) che si fa sentire prepotentemente nel finale, in un climax, da parte mia, di indubbia qualità, in cui tempi medio-lenti( che poi finiscono lo stesso brano) e veloci si danno il cambio, per poi dare l’addio all’ascoltatore con un epitaffio devastante, costituito prima da un assolo semplice e melodico, di un’efficacia veramente elevata, e, dopo, da un silenzio che mi sembra come l’urlo del ribelle che viene soffocato, inghiottito definitivamente , per non farsi sentire più…ma in quanto ribelle, la sua ombra presenzierà pesantemente sul futuro del mondo( bella ‘st’interpretazione nevvero?).
Dai, però qualche critica bisogna farla, anche se non certamente pesante ma con una sua importanza, comunque, sì. Quindi, chiamo in causa “Never Give Up”, proprio la canzone che dà il titolo all’ep! Perché proprio questa? Per via di un finale che non mi pare degno delle tonnellate di sangue e sudore che il pezzo trasmette durante tutto il suo volgersi, ed, infatti, penso che un assolo, per completare veramente tutto l’insieme, ci poteva stare benissimo, magari non necessariamente tecnico, che andasse insomma coerentemente con il riffing metalcore proposto. Inoltre, devo dire che qualche tempo fa non apprezzavo di buon grado il finale di “Here Comes the Pain”, ma ripensandoci meglio, la ripresa di quel riff ripetuto per una sola volta ci sta decisamente bene, finendo il brano praticamente all’improvviso, con graffiante rabbia hardcore.
Bello bello quest’ep dei First Reason! Thrashcore senza far ricordare per niente i primi capostipiti del genere, i pionieri del primo( ufficiale) crossover, i vari Crumbsuckers, Nuclear Assault, Sacred Reich, S.O.D., ecc…ecc…, ma riprendendo in questo caso stilemi anche moderni, sfoderando un bel cazzottone ai tradizionalisti e tenendo alta la bandiera di un genere praticamente per specialisti, mischiandola con eruzioni metalcore( almeno qua il “core” c’è veramente) di una pesantezza devastante….anche se a questo punto è meglio che io li definisca così, se no la confusione regna sovrana! “Never Give Up”: un piccolo gioiello della modesta scena estrema italiana ed un orgoglio per L’Aquila e dintorni.

Voto: 80

Claustrofobia

Tracklist:

1 – A Day of Hate/ 2 – Never Give Up/ 3 – Here Comes the Pain/ 4 – Never Trust Alone/ 5 – Last Scream.

MySpace:

www.myspace.com/firstreason

Intervista First Reason


Eccovi i First Reason. Dietro, da sinistra verso destra: Mario, chitarra, e Davide, Basso.
Davanti, invece, sempre da sinistra verso destra: Federico, voce, Icilio, chitarra, e
Stefano, batteria.

1) Ehilà, come la va ragazzuoli? Presentate i First Reason ai lettori pazzi di “Timpani Allo Spiedo”.

Ciao ragazzi, qui Federico, tutto bene? Voi come ve la passate? I First Reason nascono nella primavera del 2007 per volontà mia ( Federico – voce ). Da subito arruolo Stefano alla batteria, conosciuto quasi per caso online e Icilio alla chitarra. All’inizio abbiamo avuto notevoli difficoltà nel proporre una line-up più o meno stabile, ma col passare del tempo abbiamo arruolato Mario alla seconda chitarra e Davide al basso che è andato a sostituire il nostro prima bassista Armando. Gli inizi si sa sono sempre duri, e noi non abbiamo fatto eccezione, essendo per 4/5 di Avezzano (provincia de L’Aquila) con il solo Stefano ad essere residente a L’Aquila. Oltre alla lontananza (mezz’ora ad andare e mezz’ora a tornare) la totale assenza di sale e posti dove provare ad Avezzano ci ha spinti sempre, anche per singole prove di una sola ora ad andare a L’Aquila. Puoi quindi immaginare il tempo perso prima di arrivare a formare una coesione a livello di gruppo. Diciamo che ci siamo rotti il culo per più di un anno prima di arrivare a fare la nostra prima data, non che ora non ce lo stiamo rompendo eh eh!!!

2) Di cosa trattate nei testi e chi li ha composti? Potete descriverli uno ad uno e da cosa prendete ispirazione per farli, anche perché, non avendoli io a portata di mano, sono un po’ curioso da titoli come “A Day of Hate” oppure “Here Comes the Pain”? Inoltre, da chi siete stati influenzati per lo stile lirico( intendo da quale formazione musicale)?

Federico - I testi li ho scritti io con la collaborazione di Icilio nelle traduzioni. I pezzi in linea generale parlano della merda che è intrinseca negli esseri umani, i quali troppe volte vengono definiti civilizzati. La prima traccia , “ A Day of Hate “ tratta della strage avvenuta circa 3 anni fa in un college degli Stati Uniti, dove un ragazzo coreano, frustrato dallo stato di vita occidentale, irruppe uccidendo diversi malcapitati. In seguito venne scoperta una lettera dove riversava tutti il suo odio verso quelle persone che egli stesso definiva schiave di un sistema che badava più all’apparenza che alla sostanza e nel quale lui non si riconosceva. L’ennesima vittima di uno Stato di merda con modi di vivere di merda, lasciatemelo dire. “Never Give Up” parla semplicemente di noi come band e come insieme, del non arrendersi mai davanti alle difficoltà che si possono presentare e che possono impedirti di andare avanti, ma allargando il discorso è rivolto a tutte quelle persone che vogliono arrendersi e non combattere con le proprie forze. Mai Arrendersi! . Il terzo pezzo “Here Comes the Pain” è ispirato ad una persona che ho conosciuto e che diceva che avrebbe spaccato il culo a tutti attraverso la propria musica e che tutti si sarebbero dovuti ispirare a lui. Sapete come è finita? E’ diventato un mezzo dj ah ah..“Never Trust Alone” è un titolo che non c’entra un cazzo col testo, dal momento che l’ho scelto in un momento di poca lucidità solo perché suonava bene ah ah .. il testo parla n+ più nè meno della codardia di chi incontri tutti i giorni che davanti ti fanno una faccia e dietro un’altra. “Last Scream” manda a fare in culo ogni fottutissimo tipo di religione e di chi la esercita. Mi fa cagare la chiesa e mi fa cagare chi c’è dentro che molto spesso dovrebbe pensare più ai cazzi propri e “guardare meno dentro le case degli altri”

3) Come avviene la composizione dei vostri pezzi e quanto è durata la loro stesura? E chi sono i principali compositori? Qual’è stato invece il pezzo che vi ha “rubato” più tempo?

Federico - Per quanto riguarda la stesura dei pezzi diciamo che questa è avvenuta in più o meno un anno e mezzo e di tutti i pezzi sicuramente “Last Scream” è quello che ci ha portato via più tempo. I Pezzi sono inseriti nella tracklist in ordine di composizione cronologica. Difatti “A Day of Hate” è il primo in assoluto mai scritto mentre “Last Scream” è l’ultimo, e il passaggio da un pezzo all’altro è marcato dalla nostra voglia di cercare soluzioni più personali. Chiaramente si tratta sempre delle nostre prime esperienze e detto molto sinceramente( tanto preferisco essere sincero anzi che sborone) è evidente un certo tipo di acerbità frutto anche della poca esperienza. Chiaramente i prossimi pezzi spaccheranno i culi ah ah!!

4) Dove li avete registrati ed in quanto tempo? Inoltre, qual’è stato il pezzo che invece vi ha dato più grane da questo punto di vista? Come avete vissuto l’esperienza? Con pacchi giganteschi di birre magari?

Federico - Beh chiaramente ogni esperienza la viviamo con pacchi di birre ah ah, mi sembra logico. Li abbiamo registrati nella saletta del nostro batterista tra Gennaio e Febbraio del 2009. Sinceramente non so quale è il pezzo che ha creato più bordello, lo dovrei chiedere a lui..ma suppongo “Last Scream”. Stefano ha fatto veramente il massimo e si è impegnato come un disgraziato e per questo merita veramente rispetto per la sua passione e dedizione. Purtroppo però anche Stefano è alle prime armi e la produzione, ahimè, ne ha risentito. Difatti non è proprio come la volevamo, ma bisogna anche essere obiettivi, soldi non ne avevamo, quindi non avevamo scelta. Fino ad ora purtroppo ci ha penalizzato più del dovuto, infatti ce l’ha osservato ogni recensione che abbiamo avuto, e mi piace dire che tranne 3-4 le altre sono state molto positive, come ad esempio su Eutk e Metal Empire, tutte ci hanno fatto notare che se non fosse per la produzione il prodotto sarebbe più che sufficiente. Ma comunque non ci lamentiamo e dobbiamo anche essere realisti. Di passi in avanti ne dobbiamo fare molti per migliorarci costantemente dalla produzione alla voce, dalle chitarre alla sezione ritmica.

5) Personalmente, considero la vostra musica come un thrashcore mischiato a sostanziose parti death metal, piuttosto varia e fantasiosa( ma non così tanto) nelle differenti soluzioni, poco incline alla melodia, molto energica ed incazzata, e strutturalmente parlando piuttosto semplice, però spesso senza essere classico o scontato. Aspetto piuttosto interessante sono gli assoli, poco usati dai gruppi moderni di metalcore( spero che un simile paragone non vi offenda), che, in un brano come “The Last Scream”, sa essere tremendamente death metal, con la classica malvagità di questo stile. Inoltre, non dimentichiamoci dell’aspetto prettamente tecnico in quanto ve la cavate piuttosto bene. Ora, siete d’accordo con le mie affermazioni? Ho dimenticato forse qualche cosa? Quali sono le vostre principali influenze? Sbaglio o, tra gli altri, un gruppo come gli Hatebreed vi ha particolarmente influenzato, dati i tempi medi ed anche la voce, anche se, nel vostro caso, risulta meno rauca, pur se sempre selvaggia.

Federico - Che dire, hai detto tutto tu ah ah ! Seriamente parlando, i nostri pezzi sono frutto di un lavoro comune derivante comunque da molteplici influenze. Stefano e Davide ad esempio ascoltano moltissimo punk/hc, mentre Mario è più in fissa con il grunge, Icilio con il black ed con il metal in generale, che svaria dal thrash al death e via dicendo. Le influenze quindi sono molteplici ma i gruppi che più ci accomunano sono sicuramente Slayer, Pantera, e come hai detto te, Hatebreed. Però vorrei sottolineare come cerchiamo sempre di non plagiare le band che ci influenzano tutt’ora ma di avere un sound più personale ecco. Per quanto riguarda la voce non è studiata a tavolino, mi andava di cantare a quella maniera e semplicemente l’ho fatto.

6) Sono stato particolarmente preso dall’ultima canzone, la già citata “The Last Scream”, in quanto è quella più particolare del lotto, non solo perché, rispetto alle altre, il suo minutaggio è piuttosto altino, ma anche per via della sua natura maggiormente death metal( di cui è intrisa pure l’assolo, come già osservato), per non parlare di quelle soluzioni tristi, disperate, che mostrano una buona melodia di fondo. Probabilmente, tale canzone è la più completa di tutto il vostro ep. Ora, siete d’accordo con quanto affermo? Se no, perché e, secondo voi, quale pezzo considerate come il migliore, od almeno quello più rappresentativo, di tutti e 5? Inoltre, perché( domanda forse idiota ma tant’è…) risulta così particolare da tutte le altre? Come è nata? Cosa significa per voi tale brano? Inoltre, per voi, che significato ha quel silenzio finale, che è quasi come l’urlo del ribelle che viene inghiottito dall’angosciante, attuale, realtà?

Federico - Oddio, tanto tristi e disperati mica ci siamo ah ah, il doom è ancora lontano da noi ah ah!! Comunque sì, anche io considero “Last Scream” il pezzo più completo, ma questo deriva da una nostra maggiore maturità, quindi posso affermare che i pezzi nuovi( su cui stiamo già lavorando) saranno indubbiamente migliori dei precendenti. Personalmente non credo rappresenti qualcosa in particolare, almeno per me. Mario un giorno è venuto in sala prove ed ha proposto questo riff su cui abbiamo lavorato su, ed il risultato è quello che puoi sentire. Certamente è la canzone che ci ha portato via maggior tempo in quanto forse più difficile da suonare rispetto alle altre, e non ti nego che anche io ho avuto parecchie difficoltà con le linee vocali e le metriche da inserire. Diciamo che il silenzio finale è molto vicino a quello che hai pensato tu quando l'hai ascoltato. Per il pezzo migliore, questo è ovviamente soggettivo. Del lotto io preferisco sicuramente “Here Comes the Pain” che è il pezzo che più mi piace in sede e live e che ha una maggiore potenza.

7) Indubbiamente, per il vostro principale punto di forza, ho scelto l’immane carica che sprigionate, una carica palpabile veramente da tutti gli strumenti, che fa scatenare ai 4 venti come un toro che non ci vede più dalla rabbia. Quindi, pensate come me e, se no, perché, e qual’è, secondo il vostro parere, il principale punto di forza della vostra musica?

Federico - Cazzo, questa è veramente una bella domanda! Vediamo … i pezzi non ti nego che rendono più dal vivo che in studio, poi ovviamente possono piacere o meno, ma comunque fino ad ora chi ama sonorità a noi vicine ci ha sempre fatto i complimenti. Ma come ti dicevo prima, di strada da fare ce ne è ancora parecchia e siamo intenzionati ad andare lontano. Personalmente quello che ci fa scatenare in sede live è l’incazzatura che nutriamo contro un certo tipo di persone, contro tutto quello che non ci sta bene e soprattutto se siamo cosi determinati è perché abbiamo voglia di sfondare e di andare avanti.

8) Parlatemi del titolo dell’ep. Perché avete scelto proprio per “Never Give Up”? Chi l’ha proposto e quale significato gli date?

Federico - “Never Give Up”, come ti dicevo prima, oltre ad essere il titolo di un nostro pezzo, è il titolo del nostro primo Ep è soprattutto il nostro motto. Mai arrendersi, credere sempre in quello che si fa e soprattutto farlo con passione e dedizione. Non ci interessa vedere soldi, non ce ne fotte un cazzo se abbiamo 30 minuti o 50, noi vogliamo suonare e basta e possibilmente farlo con band che poi diventano nostre amiche, non sempre è stato cosi anzi, ma comunque ci sono persone che abbiamo conosciuto grazie ai live che sono e resteranno nei nostri cuori per sempre, e mi riferisco ai nostri fratelli The Fall Of Reason di Sulmona e tutta la cricca del posto. Sicuramente la gente migliore che abbiamo incontrato fino a questo momento. Poi ci sono sicuramente anche i Maelstrom di Roma con cui siamo veramente legati e più di recente i Mud di vicino Teramo, grandi persone veramente. Per noi musica vuol dire soprattutto amicizia e siamo veramente grati a chi ce ne ha dimostrata in questo anno passato a suonare.

9) Passiamo adesso alla copertina del disco. Questo blu profondo ed a tratti inquietante…c’è una ragione per il quale avete scelto proprio per questo colore, famoso perché è riposante, contrastando così un pochetto con le tematiche che trattate? Inoltre, chi l’ha proposto e ci sono stati un po’ di litigi per la scelta della copertina?

Federico - La copertina e tutto il lavoro è di Mario, il nostro chitarrista, che lo fa un po’ per passione e un po’ per lavoro. Più di tanto non saprei dirti ma non credo che abbia un significato o uno scopo preciso, è un’immagine fregna e l’abbiamo utilizzata come copertina. C’è chi ci ha detto che ricorda gli At The Gates, chi i Fear Factory, ma è semplicemente una copertina. Litigi non ce ne sono stati anzi, ci è piaciuta da subito a tutti. Però mi piace molto la tua interpretazione..

10) Questa è una domanda per Stefano: mi è piaciuto molto il tuo stile, bello tagliente e potente ma decisamente vario e fantasioso( specialmente nella bellissima “Last Scream” – correggo il mio errore precedente) dato che riesci spesso a diversificare veramente tanto un pattern dall’altro, così da sorprendere l’ascoltatore. Ora, si possono sapere quali sono le tue influenze e quali sono i batteristi che meglio preferisci?

(MARIO) Occorre innanzitutto specificare che Stefano non è un batterista. Suona la batteria da 2-3 anni e solo per suonarla con noi. Quindi non è un batterista naturale ma ha dovuto applicarsi molto per farlo. Di sicuro in “Last Scream” ha fatto il lavoro migliore che il pezzo richiedeva.

11)Dopo un po’ di mesi, siete soddisfatti del risultato raggiunto oppure vorreste cambiare qualcosina? Come la state passando, invece, con la critica ed il pubblico?

Federico - Come dicevo sopra, in linea di massima il disco posso dire che è piaciuto. Al giorno d’oggi abbiamo avuto diverse recensioni positive ma anche due, tre negative come è giusto che sia e come ci aspettavamo che fosse. Non abbiamo scritto il nuovo “Reign In Blood” nè il nuovo “The Gathering”, quindi era ovvio che ci fossero anche delle recensioni poco piacevoli. Possiamo ritenerci soddisfatti anche se io per indole, sono molto scrupoloso e pignolo, non mi ritengo mai soddisfatto. Alcuni pezzi li abbiamo anche leggermente modificati apportando dei cambiamenti per renderli più completi. Il pubblico, non ci piace considerarlo tale, per noi chi viene a un nostro concerto e ci ascolta è un potenziale amico, una persona con la quale alla fine del concerto ci piacerebbe prendere una birra e discutere di musica fino alla sbornia. Per noi il concetto di musica è strettamente legato a quello di amicizia, tutto il resto conta molto poco.

11) Una piccola curiosità: perché “Never Give Up” è un ep e non un demo?

Federico - Sì, in effetti è una via di mezzo. Da principio doveva essere un demo di 3 pezzi, ma poi nel mentre si andava avanti tra prove e serate abbiamo deciso di registrare un mini cd che potesse dare comunque un’idea di chi siano i First Reason. Penso che per farsi l’idea di una band non bastino 5 pezzi, figuriamoci 2 o 3.

12) Adesso, mi sembra giusto farvi presente una mia critica, che riguarda la seconda canzone, ossia la stessa che dà il titolo all’ep. Infatti, sinceramente, trovo il finale di tale pezzo non proprio degno, dato che mi dà una sensazione come di non aver concluso veramente il tutto. Così, penso che, forse, si poteva finire veramente magari mettendo nel discorso musicale un assolo. Come rispondete, quindi, a queste osservazioni?

Federico - Beh anche un solo non ci sarebbe stato male certamente ,anche perché Icilio è molto bravo in queste situazioni, però la musica è strettamente collegata al testo e un finale diverso, per quanto possibile, e magari, come suggerisci tu, migliore, non ci aggradava molto.

13) Questa è una domanda un po’ provocatoria, ma considerando la natura globalizzante e commerciale dell’inglese, perché lo utilizzate? Non vi pare poi che sia un po’ troppo stra-abusato? Se no, secondo voi, è un’ottima idea quella di mettere sui libretti la traduzione in italiano, così da far capire di cosa parlate anche ai non-anglofoni? Vi piacerebbe fare una simile iniziativa?

Federico - Per quanto riguarda le traduzioni sono perfettamente d’accordo con te, è veramente una cosa importante e ragionata, che permetterebbe all’ascoltatore di essere più vicino alla band che ascolta e magari farsi un’idea sulle opinioni espresse della band. Noi ci esprimiamo in inglese perché è una lingua molto diretta che va benissimo per quello che facciamo. Ripeto, la lingua, la scelta della musica da suonare e tutto il resto, non è una cosa premeditata e studiata a tavolino, cosi facendo risulteremmo poco spontanei, e siccome noi vogliamo prima di tutto accontentare e soddisfare noi stessi, facciamo semplicemente quello che più ci piace.

14) Una curiosità( praticamente l’ennesima!): chi ha scelto il nome del gruppo e quali sono le ragioni che hanno portato a prenderne uno simile? Ci sono state un po’ di “botte” per la scelta del nome del vostro gruppo? Inoltre, esso che significato ha per voi quello definitivamente preso?

(Mario) All'inizio il nome era un altro che era uscito fuori in fretta e furia perchè era necessario per la nostra prima serata, poi scegliemmo First Reason proprio per il significato intrinseco ovvero la prima ragione che ci spinge a fare qualcosa, a credere in qualcosa, a lottare per qualsiasi cosa ci faccia sentire liberi.

15) Cosa sono, secondo voi, il thrashcore ed il metalcore( li prendo entrambi perché, in fin dei conti, suonate tutte e due, maggiormente il primo)?

(MARIO) Boh, saranno generi musicali, qualcuno dice cosi( Ahahahah!!! Nda Claustrofobia)…

16) Che ne pensate circa quei gruppi metalcore ultra-melodici che si annidano continuamente nell’attuale panorama? Personalmente, penso che siano decisamente smielati ed un po’ troppo commerciali?

Federico – So’ ‘na scassatura di cazzo come pochi. Quelle smielate so’ peggio di ‘na botta di cacarella mentre stai a gioca’ a pallone!

17) Secondo voi, chi è il gruppo, od i gruppi, che sono stati i primi a mischiare il metal con l’hardcore, portando così, magari, alla nascita sia del thrashcore che del metalcore, e quali sono, secondo voi, le ragioni che hanno portato ad un simile cambiamento tra metallari ed hardcore, famosi, almeno inizialmente, perché si scannavano in continuazione di brutto fra di loro?

Federico - Io non credo sia un discorso di fazioni se uno si scanna a vicenda e butta merda addosso all’altro, credo semplicemente che questo dipenda dalle persone che si incontrano. Noi personalmente abbiamo amici da una parte e dall’altra, e con alcuni di essi, pur facendo generi differenti, c’è molto rispetto. Meno rispetto invece c’è per chi butta merda a priori ma fortunatamente sono talmente pochi che non è il caso di dare un’importanza che non meritano. Nel nostro gruppo abbiamo Stefano e Davide che ascoltano quasi totalmente punk/hc, mentre io, Mario e Icilio ascoltiamo principalmente metal, quindi è la dimostrazione che non è una legge scritta quella che le due fazioni devono scannarsi. Ripeto, possono non esserci punti in comune, però personalmente ho un grande rispetto per il lavoro che ogni singola band fa per cercare di emergere e suonare, ed è questo l’importante. In Abruzzo ci sono diverse realtà hc e metal che meritano rispetto, ma è da qui che bisogna partire, dal rispetto, senza condannare chi la pensa in modo differente dal tuo, senza condannare chi suona per scopi diversi dal tuo. Per quanto riguarda le band da citare, a me personalmente il metalcore non è un genere che entusiasma anche se qualche band spacca culi c’è, come gli Heaven Shall Burn, e poi vorrei appunto consigliarvi di dare un ascolto ai nostri amici The Fall Of Reason di Sulmona, nostri coetanei che ci sanno veramente fare.

18) Quali sono, secondo voi, i più bei dischi thrashcore e metalcore, anche moderni, della storia, e perché?

(Mario) Personalmente non seguo molto i filoni da te citati, preferisco la vecchia scuola at the gates ecc… ma al momento band valide ci sono come per es. i lamb of god oppure gli sworn enemy.

19) Dati i vostri agganci alla scena hardcore( non a caso vi ho visto anche su Punk4Free la cui posizione in proposito è fuori da ogni dubbio), politicamente come la pensate? Oppure, credete che la politica sia frutto della decadenza umana e quindi non bisogna seguirla in alcun modo, anche perché, se no, si finisce ad odiare tutti quelli della fazione opposta?

Federico - NOI DELLA POLITICA CE NE SBATTIAMO ASSOLUTAMENTE I COGLIONI! La politica non mi piace, non mi piacciono i politici e non mi piace tutto il mondo schierato politicamente, che sia di destra o di sinistra. Rispetto per chiunque cerca di fare qualcosa per cambiare sto paese di merda e basta. Che altro aggiungere, credo che avere un pagliaccio, delinquente e infame come il premier attuale possa solo farti odiare il mondo politico. Io ho amici da una parte e dall’altra, l’utilità della politica, almeno come intesa al giorno d’oggi, non so quanto possa essere effettivamente utile. Abbiamo un debito pubblico della madonna, la gente è costretta a rubare per mangiare, la disoccupazione cresce sempre di più, le famiglie non arrivano a fine mese e molto spesso non possono avere figli perché non possono permettersi di mantenerli. E i nostri politici do’ cazzo stanno? Vanno a mignotte, e se lo facciamo noi si dice che incentiviamo la prostituzione, si fanno di coca dalla mattina alla sera e danno dei tossici ai ragazzi di strada, se ne vanno sulle loro enormi barche a strafogarsi alle spalle dei pensionati che alla metà del mese devono ricorrere all’elemosina. Ecco che cazzo è la politica: un’organizzazione per incularci, per stremarci, per portarci all’esasperazione, ma tanto non cambierà mai un cazzo in questo paese di merda perché la gente invece di scendere in piazza e urlare il proprio odio e la propria rabbia, va guardando il grande fratello, amici, quel ciccione di Jerry Scotti. Cazzo, i funerali di stato a Mike Bongiorno, ma ci rendiamo conto? Ok grazie per quello che hai fatto ma basta, ‘sti cazzi, e allora quando morirà gente come Gino Strada e tutti i missionari( spero mai) che sono in mezzo le malattie, in mezzo la povertà per portare aiuti a chi ne ha bisogno che cazzo si dovrà fare, direttamente santi??? In questa nazione di merda se le squadre di calcio hanno debiti possono spalmare i pagamenti nel tempo, i poveri stronzi come noi devono pagare tutto e subito. Si fottesse la politica, si fottessero i politici!

20) Dato che voi siete praticamente un ibrido pressoché perfetto tra l’hardcore ed il metal estremo, preferite suonare davanti ad un pubblico della prima categoria o della seconda? Oppure preferite un pubblico misto, per, magari, ottenere più visibilità? Inoltre, considerando che tra i kids hardcore si annidano molti che odiano ibridi metal con la propria amata musica, avete ricevuto degli attacchi( siano essi critiche, battibecchi più espliciti, ecc…ecc…) da questo punto di vista?

Federico - Ma guarda, attacchi veri e propri no, qualcuno ha detto che non c’entriamo un cazzo con l’hc, ma d’altronde noi non abbiamo mai detto di essere hc o di suonare hc. Riguardo la prima parte della domanda, non abbiamo preferenze, suoniamo dove ci chiamano, non abbiamo problemi con nessuno per cui sarebbe stupido selezionare il proprio “pubblico”.


21) Come rispondete a quelli che mandano a quel paese tutti i modernismi in quanto simboli della moda musicale, tra cui rientra proprio il tipo di musica che voi stessi suonate? Per quanto mi riguarda, questi criticoni hanno dei paraocchi grandi quanto un palazzo, anche perché fanno di tutta l’erba un fascio.

Federico - Noi suoniamo quello che cazzo ci pare, ‘sti cazzi se suona nuovo o vecchio, se la gente vuole canzonette da Festivalbar deve cercarsi un gruppo diverso dal nostro. I modernismi sono frutto di mode come giustamente dici tu. Nei ’90 è andato il nu metal e quanto è durato? Qualche anno per fortuna. Le mode vanno e vengono, si deve solo vedere quanto durano, ma è normale che sia cosi, la musica si evolve sempre e ci sarà sempre chi cercherà di sperimentare qualcosa, che sia bella o brutta poi è un altro discorso. Non si possono fermare le mode perché fanno parte di un concetto di evoluzione. Noi dal canto nostro, come dicevo, cerchiamo di fare quello che più ci piace, senza badare se è stato fatto prima o meno. Parliamoci chiaramente, al giorno d’oggi è stato fatto tutto quindi parlare di originalità mi sembra un po’ difficile. Che dovremmo fare, suonare thrash metal co’ i pifferi( GHGHGHGH VOGLIO RECLUTARE UN PIFFERAIO IN UN GRUPPO ULTRA-BLACK GHGHGHGH!!! Nda Claustrofobia)?

22) Prima dei First Reason, avete suonato in qualche altra formazione e, con queste esperienze, avete realizzato, magari, anche testimonianze del vostro cammino? Se sì, queste sono ancora reperibili( domanda questa forse un po’ inutile ma tant’è…)? State, comunque, formando altri gruppi e, se sì, come stanno andando le iniziative?

(Mario) Allora io personalmente ho suonato in diversi gruppi, tra i quali uno formato da me, gli IncinerHate. Registrammo un demo nel '05 che con soli due pezzi riuscì a far parlare molto di noi nell'ambiente death metal al di là di ogni aspettativa... adesso la formazione è in fase criogenica, perchè da allora non abbiamo registrato nulla di nuovo per problemi legati alla formazione (Federico). Noi altri abbiamo spaziato un po’ qua e un po’ là, suonando tanto per il gusto di farlo, eravamo ancora poco ambiziosi diciamo, ma soprattutto eravamo proprio dei bambini eheh!

23) Adesso, scusate, ma non so se le domande che vi farò ora siano indiscrete oppure no( se sì, un cazzotto in faccia, seppur virtuale, servirebbe moltissimo), ma, considerando che voi siete de L’Aquila, quanto c’è di vero nelle promesse di ricostruzione, che tanto si fanno sentire in televisione e dal governo, della vostra città? Si sta facendo qualcosa di veramente concreto? La gente è insoddisfatta di quello che si sta facendo e, comunque, come sta passando tale esperienza?

(Mario) Allora le promesse di ricostruzione sono come tutte le altre promesse, ovvero dal sisma ad oggi ci sono ancora circa 40.000 aquilani sulla costa che sono lontani da casa e dovranno esserlo ancora per molto. Moltissime case sfitte non vengono utilizzate per ristabilire la popolazione nella propria città, soprattutto chi ne ha più bisogno. Le costruzioni vanno avanti, i costi sono elevati, moltissima gente ha acquistato case altrove, consegnare villette è una mera consolazione, la realtà è che servono circa 12mlrd per ricostruire la città e lo stato si fa bello sotto i riflettori dei media

24) Come avete digerito la scelta, da parte del governo, di trasferire il G8 proprio nella vostra città, rubando così letteralmente denaro per la ricostruzione( i 50 milioni per costruire la caserma della guardia di finanza credo che siano esplicativi in tal senso)? Che clima si respirava durante quei giorni, ed, a livello di proteste, come ci si è cavati? Sono andate bene?

(Mario) Allora bella domanda... il G8 è stato veramente uno squallore, le manifestazioni che ne sono conseguite non sono servite a molto, le varie iniziative di vera informazione sono state annullate dalla protezione civile o chi per loro. C'era un'aria veramente strana, cioè pensare che nella propria tranquilla e sconosciuta (fino ad allora) città sono passate le “maggiori personalità politiche” a livello mondiale... pensare alla propria città assediata di militari non fa certamente un bell'effetto... pessimo gusto davvero!

25) Questo forse è il punto più delicato, ma dove stavate mentre c’è stato il terremoto?

(Mario) 4/5 ad Avezzano, Stefano all'Aquila. Fortunatamente non si è fatto niente, nè lui nè i familiari.

26) Ritorniamo ora a domande più leggere e classiche, e quindi, come vi rapportate con il fenomeno del peer 2 peer e, di conseguenza, con il formato MP3?

Federico - Una cosa assolutamente importante, non c’è modo di contrastare il downloading, quindi tanto vale conviverci nel modo possibile. Per noi che siamo nuovi sulle scene quindi non può che essere importante se la gente scarica il nostro ep, magari poi ci contatta per una data o per l’originale, quindi direi che ci sta più che bene.

27) Che ne pensate della vostra scena Metal estrema, ossia quella abruzzese( anche dal punto di vista extra-musicale – nel senso dei locali, del pubblico e così via)?

Federico - Sui locali è molto facile rispondere, ce ne saranno 2-3 quindi la risposta mi sembra abbastanza scontata. Riguardo le band ce ne sono parecchie davvero interessanti, Sawthis(ex Sothis)( bella mazzata death/thrash metal a tratti particolare. Nda Claustrofobia) , Ciementificio, Draugr, Zippo, The Fall Of Reason , No More Fear, Tools of Torture( dove suonano Animal e Lord Destroyer dei Bestial Devastation. Nda Claustrofobia) e diverse altre che ora non mi vengono in mente, ma ti consiglio di spulciare, ci sono ottime band.

28) Che ne pensate invece della scena Metal estrema italiana più in generale( idem)?

Federico - Le bands ci sono, inutile negarlo. Chi ha da proporre una proposta originale e personale, chi di meno ma questo non è un problema per quanto mi riguarda. Il vero problema è la carenza di strutture dove queste possano esibirsi. Se non ci sono posti per suonare, le band come si fanno notare??? Secondo me sarebbe utile che in ogni concerto di band straniere qui in Italia, nel bill della serata venisse inserito almeno un gruppo locale, in modo da dare possibilità di farsi notare,aprendo a band più blasonate. In Italia i promoter mancano di coglioni e il problema dell’esterofilia è ancora troppo allargato.

29) Ascoltate altra musica oltre al Metal? Se sì, quale? Nuove leve da consigliare? Ritornando al Metal, quali gruppi preferite? C'è qualche sorpresa che volete segnalare?

(Mario) Io ascolto veramente di tutto, spaziamo parecchio quindi non saprei chi nominare... sono veramente molti. MESHUGGAH RULEZ!!!

30) Cosa bolle attualmente in pentola per voi?

Federico - Stiamo lavorando ai pezzi nuovi per il nostro primo album, attualmente ne abbiamo un paio pronti e diversi spunti e idee per altri. Continuiamo a suonare e lo cerchiamo di farlo con maggiore intensità. Quindi chi dopo aver letto questa intervista sia interessato a contattarci..beh noi aspettiamo con ansia eh eh…

31) Siamo al termine ragazzi!!! Volete mandare un messaggio finale, che sia magari bello hardcore come la stessa intensità che sprigionate dalla vostra musica, ai lettori di “Timpani Allo Spiedo”( che cagata il nome eh?)

Federico - Ma cheee, il nome è fregno dai, almeno non è la solita stronzata retorica in inglese. Ti ringraziamo di cuore per questa splendida intervista, sicuramente la migliore a cui mi è mai capitato di rispondere. Sei veramente in gamba e ti auguro veramente il meglio per questo tuo progetto che spero vada avanti ancora per moltissimo tempo. Fate un salto sul nostro space : www.myspace.com/firstreason. Grazie ancora per tutto. DAJE SEMPRE!!!