Io adoro la roba ultraveloce. Non per nulla nel novembre 2024 ho pubblicato per la romana Arcana Edizioni "Più Veloce!", un tomo gigantesco di 536 pagine dedito a tracciare le origini del grindviolence percorrendo un periodo storico ben circoscritto, cioè quello che va dal 1982 al 1986, anni a dir poco fondamentali per la nascita e lo sviluppo di questo tipo di sonorità. E non per nulla recentemente ho voluto intervistare un collettivo, attivo nella città di Trieste, dedito anch'esso al culto dell'ipervelocità e il cui nome è tutto un programma: In Grind We Trst. Questo progetto è nato nell'estate 2023 e da lì ha messo su parecchi eventi, parecchi concerti grindviolence e simili ospitando gruppi del calibro di Milizia HC, Double Me, Repulsione, Culto del Cargo, Vivere Merda, Beelzebeat, Sick Sinus Syndrome e tanti altri, molti dei quali provenienti naturalmente dai Paesi balcanici, ma senza dimenticare la partecipazione di formazioni come Horror Vacui e Nabat, a dimostrare una grandissima apertura mentale spiegatami dalla simpaticissima e disponibilissima Djesva, parte integrante del collettivo. Ma ovviamente con lei si è parlato anche di tante altre cose, non solo musicali, toccando quindi un vastissimo ventaglio di temi, dalla particolare realtà di Trieste al transfemminismo e oltre. Vi anticipo però che quest'intervista è adatta per chi ama le risposte lunghe, lunghissime (qualcuno direbbe pure logorroiche...) ma a me va benissimo così anche perché è uscita fuori una chiacchierata molto interessante, ergo vi ho avvisato.
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