Sunday, April 4, 2010

Intervista ai Ghouls!


1) Prima di cominciare, vorrei farvi i più sentiti complimenti per aver partorito un album veramente devastante, e tra l’altro dopo 15 anni dalla vostra nascita.

(Risponde sempre Massimiliano, tranne dove esplicitamente indicato): Grazie per i complimenti, sono sempre molto apprezzati, anche se ci terrei a sottolineare che l'album è uscito a distanza di 15 anni dalla fondazione della band, per diversi cambi di line-up che si sono verificati nel corso della nostra storia, che ci hanno portato a pause durate diversi anni, e di conseguenza alla ricerca di membri migliori che rispecchiassero le nostre esigenze per i Ghouls.

2) Di cosa parlate esattamente nei testi e chi li scrive? Potete descriverli uno ad uno? Da quali gruppi siete stati influenzati principalmente, anche dal punto di vista strettamente formale? Perché siete così fissati a proporre argomenti sessuali a tal punto da prendere di mira i cosiddetti “snuff movies”? Spero che non siate misogini eheh… Immagino quindi che siate amanti del cinema di questo tipo, e come non ricordare a tal proposito “Cannibal Holocaust”?

I testi sono scritti da me personalmente, ed in questo album hanno tutti tematiche a sfondo erotico, dal momento che la principale sfera d'influenza è quella sessuale, maschile e femminile. Tuttavia, non riscontro della misoginia nei nostri testi, come pure potrebbero lasciare ad intendere titoli come “Menstrual Vaginal Cry”, “To Bitch or not to Bitch” e “Until it Bleeds”. Per quanto riguarda il discorso degli snuff movies, nell'omonima canzone descriviamo un atto sessuale con successivo strangolamento, a favore di un maggiore godimento nell'atto del soffocamento, che porta alle contrazioni vaginali e all'estasi carnale.

3) Come avviene la composizione dei vostri pezzi e quanto è durata la loro stesura? Chi li compone? Quale è stato il pezzo che vi ha dato più, come dire, “rogne”?

Generalmente i riff vengono scritti da Antonio e Stefano, per poi essere arrangiati da tutti e quattro; per quel che riguarda il tempo di stesura, non abbiamo una durata standard: finchè il brano non ci soddisfa pienamente, non lo consideriamo ultimato. Per “Until it Bleeds” la stesura è stata estremamente veloce avendo avuto delle scadenze, ora stiamo lavorando ai nuovi brani con idee in cantiere ed un brano pronto.

4) Dove avete registrato invece i pezzi ed in quanto tempo? Com’è stata l’esperienza in studio?

L'album è stato registrato agli “Outer Sounds Studios” di Giuseppe Orlando, batterista dei Novembre, che in passato ha registrato un promo con i Ghouls ed ha suonato dal vivo con noi più di qualche volta. Lui conosce bene i Ghouls, sapeva quello che volevamo ed è andato tutto come ci aspettavamo, il tutto in dieci giorni.

5) A mio parere, la vostra musica si può definire come un death metal spesso mischiato con il black metal, senza dimenticare talvolta influenze doomegianti, thrasheggianti (anche se ben nascoste) e molto più raramente pure di impronta brutal, di cui però avete forse certo isterismo. Insomma, presentate una varietà e fantasia notevole, però quasi sempre queste vengono offerte in forma melodica, e di vario tipo. L’assalto di solito è orientato entro i tempi veloci, ma i cambi di tempo sono tantissimi ed avvengono addirittura spesso e volentieri durante una stessa soluzione, magari cambiandoli profondamente. Riguardo il profilo strettamente strutturale, siete abbastanza cervellotici ma secondo me senza farlo pesare, dato che soprattutto tirate fuori spesso delle sequenze fisse di soluzioni che si susseguono consequenzialmente, e tra l’altro il primo passaggio di tale soluzione credo che sia solitamente il più importante, anche perché non poche volte quasi in partenza viene modificato apparentemente in maniera impercettibile. Penso che strutturalmente parlando forse siete paragonabili ai Mass Obliteration, anche se questi mi paiono maggiormente complessi. Siete d’accordo con quanto affermo, e mi sono forse dimenticato qualcosa? Come definite il vostro suono? Da chi siete stati influenzati in misura maggiore?

Il nostro stile è puro Death Metal, senza compromessi, anche se a tratti possono essere presenti tracce di influenze di vario genere. Per riprendere un tuo termine, “cervellotico”, sono abbastanza d'accordo con te, perché comunque cerchiamo sempre di proporre della musica che non sia mai banale.

6) Personalmente ho rintracciato come miglior brano del lotto “Chained to My Orgasm”, in quanto è non solo come uno degli episodi più “cattivoni” ed intensi dell’album, ma anche perché possiede degli aspetti strutturali molto imprevedibili, anche dal punto di vista ritmico, che prende soprattutto le prime due soluzioni, a mio avviso molto black. A questo proposito, concordate con tutto ciò, e se no perché? Come è nata tale canzone?

Sono d'accordo per il lato aggressivo del brano; infatti, per quanto riguarda la struttura e lo stile, ricorda un Death Metal un po' più classico, dato che, sinceramente, di Black Metal non mi pare ci sia granché.

7) Per quanto riguarda invece il vostro principale punto di forza, ho apprezzato soprattutto la complessità del vostro suono, che non rende soltanto imprevedibile tutto l’insieme, avendo però il pregio quasi paradossale di non appesantirlo ulteriormente (a tal proposito, mi vengono le melodie, un aspetto strutturale che tende a dare un ordine piuttosto preciso attraverso delle soluzioni principali, e pure grazie ad un discorso ritmico non così difficile da digerire), ma cerca anche di costruire secondo me uno schema delle canzoni a volte originale e geniale. Siete anche qui d’accordo con le mie affermazioni? Se no, quale pensate sia il punto di forza principe della vostra musica e c’è un motivo particolare dietro a tale scelta?

Su questo siamo completamente d'accordo con te, per ciò che riguarda la struttura ed il suono: noi pensiamo infatti che gli arrangiamenti siano la parte fondamentale del brano, così come il suono deve saper ricreare sempre e comunque tutto ciò che suoniamo, senza esagerare con distorsioni varie, cercando una giusta misura tra aggressività e pulizia sonora.

8) Vorrei trattare adesso più approfonditamente la voce, la quale risulta fondata tra grugniti bassi ma non troppo, a mio avviso comunque non proprio incisivi, che qualche volta divengono più violenti al punto da essere delle simil-urla che mi hanno ricordato, in versione meno “ignorante”, Impurath dei Black Witchery. A tal proposito (le seguenti sono domande per Massimiliano), da chi sei stato influenzato, o per quale motivo questi vocalizzi urlati si fanno maggiormente presenti nei momenti musicali di impronta black?

Guarda, per la voce cerco sempre di trovare un giusto equilibrio tra tonalità grevi e suoni che appartengono più allo stile dello screaming, perché comunque ritengo che bisogna saper essere dinamici e non statici anche per la voce, e non solo per il lato musicale. Per quello che dici tu riguardo al Black non trovo che musicalmente ci siano così tanti momenti di quel tipo, mentre lo stile a tratti è sicuramente molto più vicino allo screaming che, come ripeto, è sì presente, ma lo utilizzo esclusivamente per variare il cantato e renderlo non troppo uniforme.

9) Una particolare vostra caratteristica penso sia determinata dagli assoli di chitarra che proponente, sempre molto melodici, dinamici ed anche piuttosto brevi. Io li interpreto un po’ come gli scampoli della coscienza del boia sessuale che si chiede il perché di tutta questa violenza, per poi essere massacrata senza pietà, cosa che a mio avviso si amplifica con i 4 solismi proprio del brano forse più malvagio del lotto, cioè “Chained to My Orgasm”, i quali vengono completamente annullati nella seguente “Tears of Pain”, come se la coscienza fosse stata totalmente ed irrecuperabilmente debellata. Belle queste interpretazioni nevvero? Comunque, c’è una ragione particolare secondo cui diate agli assoli un’importanza non così pesante, nonostante la musica piuttosto tecnica?

Curiosa senz'altro la tua interpretazione! Comunque noi cerchiamo di incastrare e arrangiare gli assoli laddove consideriamo sia importante la loro presenza, vuoi per una base ritmica che risulti più amalgamata con un solo, vuoi per sviluppare un tema già presente per la canzone. Nei brani in cui non ci sono soli, è perché abbiamo ritenuto che determinati riffs fossero completi e perfetti così.

10) Adesso è l’ora della batteria, la quale mi ha praticamente entusiasmato, essendo incline a variazioni frequenti ed improvvise di ritmo, anche durante una stessa soluzione, nonostante il lavoro non mi sembri così complesso come può esserlo benissimo quello di Luca Zamberti dei Mass Obliteration. Mi rivolgo a Claudio: perché hai questo bisogno a dir poco impellente di cambiare continuamente il discorso ritmico, e quali sono i tuoi principali maestri in tal senso?

(Risponde Claudio): Non è un vero e proprio bisogno impellente dettato dal mio modo di suonare, ma più che altro un lavoro dedito e mirato al sostegno delle chitarre e del basso in fase di arrangiamento. Non ho mai considerato la batteria uno strumento a sé stante come sento in molti gruppi, ma piuttosto uno strumento che si deve integrare e rendere le composizioni fluide e dinamiche. Oltremodo non mi piace essere stantio, quindi cerco soluzioni diverse e passaggi non troppo frequenti per rendere i pezzi quanto più variegati, e per dare all'ascoltatore su ogni pezzo qualcosa di non costante. Be' di maestri ce ne sono molti, ma Pete Sandoval, Gene Hoglan, Inferno e Mike Smith penso rendano l'idea!

11) Perché un titolo come “Until It Bleeds” e quale significato esso possiede? Ha per caso qualche legame con la raccolta (altrimenti detta best-of) omonima degli Agathocles datata 1997?
Massimiliano: E' una trovata esclusivamente nostra, e ti dico anche come è nato il titolo: eravamo di fuori la sala prove, ed è uscito fuori perché stavamo parlando della necessità di fare insistentemente, con tenacia, e con chiari riferimenti alla sfera sessuale, appunto 'finché non sanguini'.

12) Stesse domande del punto 11 (ovviamente, a parte l’ultima) riguardo la copertina, anche se mi sembra piuttosto facile notare che il torturato è una donna (o almeno lo era). Chi ha fatto questa copertina più precisamente?

Anche per quanto riguarda il concetto della copertina è opera nostra: volevamo rappresentare qualcosa di infernale e lussurioso, qualcosa che rappresentasse il nostro gruppo e le tematiche trattate nei brani. L'illustrazione è stata invece realizzata dall'artworker Fabio Listrani, di STB.01 (www.myspace.com/stb01 ; oppure http://stb01.deviantart.com/).

13) Questa è una domanda un po’ provocatoria, però perché utilizzate l’inglese, lingua forse un po’ troppo stra-abusata ed anche innaturale per gruppi non-anglofoni? Siete forse contrari alla corrente italiana che usa la propria lingua, in misura maggiore il black metal?
Noi usiamo l'inglese semplicemente perché pensiamo sia più orecchiabile. Non siamo assolutamente contrari a nessun tipo di lingua usata per cantare, ognuno è libero di esprimersi come meglio crede.

14) Sono passati ormai due anni dalla pubblicazione di “Until It Bleeds”, e quindi siete ancora soddisfatti del risultato raggiunto oppure c’è qualcosa che non digerite più dell’album? Come hanno risposto in tutto questo arco di tempo il pubblico e la critica?
Dell'album siamo decisamente soddisfatti, e considerando che l'abbiamo registrato in dieci giorni non fa che rendere il nostro lavoro ancora più apprezzabile. La critica ha risposto piuttosto bene, dal punto di vista dei live e delle recensioni, fino ai commenti ed i messaggi sul MySpace.

15) Perché vi siete scelti il nome Ghouls? Che cosa ha di meglio secondo voi il ghoul (il vampiro arabo) rispetto al classico vampiro che noi occidentali conosciamo? Immagino che lo siete scelto anche per dei significati di impronta sessuale e “misogina”, come il fatto che il ghoul, nel folklore arabo, ami far abortire le donne incinte.

Abbiamo deciso il nome Ghouls, perché comunque rispecchia l'attitudine e il nostro genere, ed è un particolarissimo tipo di demone.

16) Come avviene un vostro concerto-tipo (la domanda si riferisce anche con quale canzone partite e finite, oppure se ci sia la presenza di un qualche effetto scenico, pure primitivo)?

A livello di scalette, solitamente partivamo con “Ghouls” e finivamo con “Endless Pleasure”, anche se ora abbiamo presentiamo delle setlists leggermente differenti, partendo con “Tears of Pain” e terminando con “Ghouls”. Scenicamente non utilizziamo nessun particolare effetto, presentiamo la nostra musica che penso basti e avanzi.

17) Prima di militare nei Ghouls, in quali altre formazioni avete suonato, e con loro si è portata a compimento pure una registrazione oppure addirittura la pubblicazione di un disco? Come andò comunque l’esperienza?

Io ho sempre e solo fatto parte dei Ghouls; Antonio ad esempio ha registrato il primo album dei Novembre, dato che suonava con loro; Claudio ha militato in diverse formazioni, gli Ade, i Lunarsea, gli I Suffer Inc. ed i Windseeker, realizzando con Lunarsea e ISI un full length, e con Ade e Windseeker un demo; Stefano ha suonato e tutt'ora fa parte degli Amok Violent.

18) Non avendo gli altri vostri dischi, quali differenze (che ovviamente possono essere di varia natura) ravvisate fra questi e la vostra ultima opera, ed in che modo siete migliorati? Perché siete virati in un suono che personalmente mi sembra più moderno rispetto alla vostra esperienza che affonda nella metà degli anni ’90?
Rispetto ai nostri passati lavori, be', ci differenziamo per quanto riguarda la maturità degli arrangiamenti, dei suoni, dei riffs, ad esempio “Ghouls” (il nostro primo demo), era molto più vicino al Death Old-School, mentre il “Promo 2003” presenta dei passaggi fin troppo intricati. Come dici tu, ci siamo spostati su dinamiche piuttosto diverse rispetto agli anni '90, perchè comunque interpretiamo il Death Metal in un modo molto più vicino agli anni 2000 che non agli anni '90.

19) Considerando che il gruppo è nato addirittura in piena crisi del death metal, ossia nel 1995, da quanto tempo suonate i vostri rispettivi strumenti, e, data la tecnica, li avete anche veramente studiati? Potete dirci la vostra strumentazione?

Antonio, Claudio e Stefano suonano gli strumenti ormai da moltissimi anni, e hanno anche studiato per dei periodi. Al momento non ti so dire precisamente i modelli, ma so che Antonio usa una 7 corde, Stefano ha un basso a 5, e Claudio un drumkit che usa praticamente in tutti i concerti.

20) C’è una ragione particolare (ideologica, mancanza di fondi, problemi di formazione…) per il quale ci avete messo così tanto tempo per registrare un album, ed inoltre perché dal punto di vista prettamente discografico siete rimasti fermi addirittura dal 2003 al 2008? Forse avete conosciuto uno scioglimento che mi è sfuggito?

L'idea ed il progetto per l'album sono nati alla fine del 2007, una volta raggiunta una line-up stabile e convinta in tutto e per tutto dei propri mezzi. Dal 2003 fino al 2007 abbiamo conosciuto un momento di pausa, in funzione di una ricerca di una formazione decisamente migliore, ma nonostante tutto questo io e Antonio abbiamo continuato a vederci, e preparare materiale nuovo. Nel 2007 sono entrati nella formazione Stefano e Claudio, e abbiamo così posto le basi per la realizzazione del nostro album.

21) Come siete riusciti a mettervi con l’italianissima Despise the Sun Records?

Andrea Cipolla (della Despise the Sun Records) è una nostra vecchia conoscenza, ed all'inizio ci aveva proposto una raccolta dei nostri demo, ma poi la decisione è caduta sull'idea, decisamente più allettante, di proporre qualcosa di nuovo ai nostri fan.

22) Qualche gruppo della vostra etichetta da consigliare (credo che ne sarebbero tanti ma tant’è…)? Che ne pensate della vostra scena Metal estrema, ossia quella romana( anche dal punto di vista extra-musicale – nel senso dei locali, del pubblico e così via), che mi sembra amare tremendamente il death ed il brutal? E di quella più specificatamente nazionale?

Hai detto bene, di gruppi nella scena romana, e non solo, ce ne sono eccome, e anche più specificamente nella Despise the Sun Records, ma per correttezza non vorrei lasciar fuori nomi di gruppi e progetti vari. Anche dal punto di vista dei locali, qualcosa di buono a Roma c'è, ma per la stessa ragione di prima non entro nei dettagli.

23) L’evento più esilarante che avete vissuto come gruppo (domanda vaghissima comunque dato che ne dovrebbero esser stati mille, se non di più…)?

Di eventi veramente divertenti ce ne sono stati tanti, sicuramente il periodo della registrazione e quello del tour ad ottobre con Blood Red Thrnoe, Hate e Dead Infection sono stati quelli migliori da questo punto di vista!

24) Una curiosità cazzona: nella vita di tutti i giorni che lavoro avete?

Io sono macellaio, Antonio è titolare di una serigrafia, Serismart, Stefano studia lingue all'università, e Claudio è traduttore.

25) Un’altra, e qua chiedo a Massimiliano e Stefano: credo che sarà una domanda scontatissima, ma siete legati da qualche parentela, visto il cognome?

Fratellissimi!!

26) Dopo tutti questi anni di militanza, in che modo è cambiata la scena metallica? C’è più rispetto per la musica e l’underground, o tutto si riduce a “scarichiamoci questo e poi bon…”?
Secondo me il fenomeno del Download se dal punto di vista commerciale potrebbe essere dannoso per i gruppi (anche se in definitiva non lo è mai così come si vuol far credere), di sicuro è un grandissimo diffusore di musica; per quanto riguarda il MySpace, credo sia una delle trovate più geniali del web di questi ultimi anni: poter diffondere la propria musica in tutto il mondo gratis, cosa volere di più?

27) A vostro parere, il classico messaggio del death metal tutto sangue e demoni, in che modo deve venire interpretato? Esprime probabilmente insofferenza verso il sistema e distruzione dei tabù, un po’ come successo durante lo sviluppo del fumetto “dark” qui in Italia, o è soltanto cazzeggio fine a sé stesso?
Può essere interpretato sia come divertimento che come fonte di messaggi più seri, ci sono talmente tante tematiche, l'importante è che non si cada mai nel ridicolo e nel banale. Noi di sicuro ci discostiamo nettamente da quest'ultima eventualità.

28) Come vi rapportate con il fenomeno sempre più diffuso del peer 2 peer e quindi con il formato MP3? Esso può essere considerato veramente pericoloso per l’Underground e perché?
Per il lato underground, a parer mio si mantiene tutt'ora un certo rispetto per i gruppi emergenti, e fenomeni come quelli citati sopra sono importantissimi veicoli di sponsorizzazione che possono solo che giovare alla scena metal 'sotterranea'.

29) Per quanto riguarda gli ascolti, sentite soltanto il Metal o siete più aperti, magari non disdegnando qualcosa di sperimentale? Ci sono comunque altri generi musicali che ascoltate con piacere? Da quanto avete iniziato ad ascoltare la nostra amata musica?

Musicalmente siamo piuttosto aperti a varie prospettive di ascolto: io e mio fratello ascoltiamo diversa musica Classica e autori italiani come Battiato e Gazzè, mentre ad esempio Antonio e Claudio ascoltano anche Industrial e Doom. Come vedi, siamo decisamente aperti a più di qualche genere che non sia solo Metal estremo.

30) Cosa bolle attualmente in pentola per voi? State componendo nuovo materiale?

Attualmente contiamo di arrangiare nuovi brani, dato che possediamo diverso materiale. Speriamo di poter dar luce al più presto al successore di “UiB”.

31) Ragazzuoli, l’intervistona è proprio finita, e credo che in questo momento sarete molto felici eheheh! Volete mandare magari un messaggio “sessualoide” ai lettori di “Timpani Allo Spiedo” per salutarli?
Innanzitutto voglio ringraziarti, Flavio, per quest'intervista 'papirica', e agli amici di “Timpani allo Spiedo” e ai nostri fan dico di vivere il più possibile perversamente. A presto!