Tuesday, March 29, 2011

Intervista ai Black Therapy!

1) Ehilà ragazzi, come la va? Siete pronti a sorbirvi quest’intervista?
Ciao! Noi siamo pronti e ti ringraziamo per averci concesso quest'opportunità!

2) Certo che per essere un gruppo ancor giovanissimo non avete esitato a creare un death metal melodico piuttosto raffinato che si ciba spesso e volentieri di ritmiche non comuni e di una struttura dei pezzi dalle sequenze per nulla brevi. Per giunta, vi nutrite anche di diverse influenze come il thrash ed in misura minore il black metal (“Chaos Before the End”). Che ne dite della mia sintesi? Credete che sia corretto aggiungere alla definizione della vostra musica il termine “tecnico”? In futuro pensate inoltre di aumentare ancor di più le parti di chitarra solista?

Cerchiamo sempre di trovare il giusto connubio tra melodia, atmosfera e potenza, fondamentalmente ci riteniamo un gruppo death di matrice svedese con molte influenze provenienti dalle atmosfere black e dalle ritmiche "schuldineriane".

Per quanto riguarda la tecnica, non è assolutamente la nostra priorità, preferiamo immergere l'ascoltatore nel nostro mondo piuttosto che lasciare spazio a virtuosismi di carattere tecnico (il termine "tecnico" curiosamente viene sempre interpretato in maniera diversa a seconda delle persone. Per quanto mi riguarda, non lo intendo come un eccessivo sfoggio di tecnica ma come l'utilizzo di una metodologia strutturale difficile da comprendere immediatamente, ergo così a - lineare da essere a primo acchito quasi caotica. Ed è proprio questa la prima impressione che ho ricevuto ascoltandovi, un po' come mi è successo con i nostri conterranei Mass Obliteration. Nda Claustrofobia).

3) In un certo senso mi avete ricordato molto gli abruzzesi Resumed che, per quanto diversi(ssimi), sono soliti utilizzare un riffing ben memorizzabile e solitamente dalle melodie brevi, unito all’utilizzo di ritmiche bizzarre che però in questo caso sono jazz. Oltre ad avere caratteristiche simili, ritmicamente parlando riuscite ad “alleggerire” il tutto con dei tempi che mi ricordano più gruppi speed come gli At War. In pratica c’è questo pesante contrasto complessità/semplicità che vi rende ancor più interessanti. Credete che la mia analisi sia corretta?

I nostri riff sono sempre ben memorizzabili ma mai banali, la complessità deriva dalle linee di basso non convenzionali e dalle ritmiche articolate della batteria, che cercano di dare un tocco di originalità alle chitarre da cui parte il tutto.

4) Uno degli aspetti più inquietanti del demo è la voce, che mi pare un po’ come la versione isterica e blackizzata di Evil Chuck. E’ stato un lavoro difficile “educare” in questo modo le urla, ed effettivamente dietro c’è il black metal? Allo stesso tempo, in tal modo credo si continui con buona personalità la tradizione vocale del death melodico, da sempre molto ricettivo ad urlare ai timpani la propria disperazione.

Quando è entrato nei Black Therapy, il nostro cantante aveva già sviluppato il suo stile di canto, che prende proprio ispirazione dalla tradizione svedese del death melodico, in particolare da Stanne (Dark Tranquillity).

5) “Chaos Before the End” la trovo come una canzone particolarissima, soprattutto per quel finale lunghissimo dall’angosciante gusto black. Che rapporto ha quest’ultimo con il testo, ed in fase di composizione avete pure pensato al significato strategico del brano, magari per far rimanere in febbrile attesa l’ascoltatore in vista dell’ultimo brano? Dal vivo il finale di “Chaos Before the End” lo riproducete fedelmente o vi lasciate a qualche libertà in più?

“Chaos Before The End” tratta del panico che invaderà il nostro mondo quando la sua fine sarà prossima, il black di sottofondo allo screaming qui maggiormente straziato denuncia il fatto che pur arrivato al capolinea l'uomo invece di essere solidale si abbandona alle peggiori nefandezze. Sul demo si trova come terzo brano perché finisce in fading per poi lasciare spazio all'arpeggio iniziale di “Path To Hell”. Dal vivo ovviamente non possiamo riprodurre l'effetto di fading, ma abbiamo trovato una conclusione adeguata.

6) Pure la stessa “Path to Hell” non scherza e dico fin da subito che è la mia canzone preferita. Ha una parte centrale che in sostanza dopo una estenuante sequenza si blocca, viene strozzata per poi riprendere quest’ultima ma lasciando presagire un climax pazzesco che forse verrà successivamente. Solo che esso si esplica nella maniera più insospettabile e difficile, ossia con le chitarre acustiche ed un assolo elettrico struggente. Come mai avete optato per una conclusione così a sorpresa, così cinica e senza speranza? Credo comunque che se aveste utilizzato al contrario un finale più tradizionale e metallico forse questo avrebbe fatto più direttamente effetto. Non trovate? Dal vivo, che riscontri ottiene il pezzo?

“Path To Hell”, dopo il Chaos della fine del mondo, si muove tra riff infernali e assoli incrociati di chitarra, proseguendo nel cammino che porta alla pace del nostro essere, rappresentata dal finale che non poteva essere altro che soave e celeste. Dal vivo ottiene un riscontro molto positivo.

7) Sono rimasto letteralmente scioccato dalla vostra capacità di creare un impasto sonoro molto fantasioso che dimostra un bel coraggio che poi per me rappresenta il vostro punto di forza. Finali infiniti, schemi complessi, ritmiche non convenzionali, perfino una lunga pausa nella quale duellano fra loro le due asce. E siete al primissimo demo! Siete d’accordo? Domanda forse banale ma cosa ha determinato farvi prendere tutti questi rischi già all’opera di debutto (fra l’altro dopo un solo anno di esistenza)? Siete stati veloci….

Tutto ciò che componiamo è soltanto il frutto della nostra mente. Così come lo abbiamo in testa cerchiamo di riprodurlo in musica sperando che qualcuno lo comprenda. Questo è quello che siamo, non credo sia un rischio essere se stessi.

8) Black Therapy è un nome che mi affascina non poco. E’ come se voleste esorcizzare i vostri sentimenti più oscuri usando però un mezzo costruttivo quale è la musica?

La terapia nera è quello che cerchiamo di fare in ogni nostra nota, in ogni nostro testo, con l'intento di risvegliare la coscienza collettiva nell'essere delle persone. Una sorta di musicoterapia portata agli estremi.

9) Parlatemi invece della copertina molto significativa.

La copertina esprime la nostra idea della società moderna, superficiale, materiale e guidata dal consumismo. L'uomo in copertina che brucia ma non muore rappresenta noi e chi come noi non crede in questo sistema moderno. Cogliamo l'occasione per salutare Sergio (Adhiira Art), il nostro grafico, che ha curato questa splendida copertina.

10) L’umanità sembra sempre più allo sbaraglio eppure la situazione non pare poi così cambiare da quella di secoli e secoli fa. Pessimismo od ottimismo? Questo è il dilemma. Utilizzando un linguaggio quasi ebete, l’essere umano secondo voi nasce buono o cattivo o ciò è un fatto talmente soggettivo così da far rendere scienza la teoria del cromosoma criminale XYY de “Il Gatto a Nove Code” di Dario Argento (oddio…)?

L'essere umano è affetto dalla sete di potere, siamo abbastanza pessimisti su questo aspetto, crediamo che ci sarà pace solo nella morte e il nostro pianeta sopravviverà solo con l'estinzione della razza umana.

11) La guerra mondiale è stata l’incubo del secolo scorso eppure qualcuno ci potrebbe vedere un elemento paradossalmente positivo, quasi necessario a lungo termine: la riduzione/equilibrio della popolazione per evitare il sovraffollamento della Terra. Sarei interessato ad avere la vostra opinione in merito. Di conseguenza, la violenza può essere giusta?

La violenza non è MAI giusta.

12) Vorrei sapere cosa ne pensate della guerra che si sta tenendo attualmente in Libia.

Purtroppo è il petrolio a muovere le nazioni, non vogliamo scadere nel banale quindi ti rimandiamo alla nostra risposta numero 10.

13) In questi ultimi anni stanno andando letteralmente di moda i film apocalittici nel quale un uomo se la vede tutto solitario con un mondo ormai ostile. Si pensi a “Io Sono Leggenda”, “The Road” e “Codice: Genesi”. Quest’ultimo film sembra avere quasi una morale cristiana, il cristianesimo come redenzione di un mondo andato in rovina. Insomma, credete sia possibile una cosa del genere? In generale, come vi rapportate con la religione?

Ti rispondiamo con una citazione:

Se Dio non può sconfiggere il male allora non è onnipotente,

Se può sconfiggerlo e non vuole farlo allora Dio è malvagio,

Se invece non vuole e non può farlo allora perché chiamarlo Dio?

14) Che cosa bolle nella pentola dei Black Therapy?

Puntiamo per adesso a farci conoscere con questo demo e nel frattempo continuiamo a elaborare nuovi brani (alcuni li proporremo in sede live) che poi andranno a comporre un nostro Full Lenght tra un anno e mezzo/due anni.

15) Volete mandare un ultimo messaggio agli avidi lettori di Timpani Allo Spiedo?

Ti ringraziamo nuovamente per il tempo concessoci e ricordiamo a tutti i nostri contatti: Il nostro myspace http://www.myspace.com/blacktherapyband La nostra mail blacktherapyband@gmail.com e vi invitiamo a seguirci anche su facebook http://www.msplinks.com/MDFodHRwOi8vd3d3LmZhY2Vib29rLmNvbS9wYWdlcy9CbGFjay1UaGVyYXB5LzE0NTcyNDM4NTQ1NDA1MQ== Stay Death!