martedì 16 dicembre 2025

Ora Nefasta - "La clinica nella foresta nera" (Autoprodotto, 2024)

Mi sa che questo disco me lo dovevo ascoltare qualche mesetto fa quando mi sono messo a leggere "I kapò" di Charles Liblau, terribile testimonianza di chi erano e di cosa rappresentavano queste guardie al soldo dei nazisti nei lager. Perché sì, "La clinica nella foresta nera" è un concept album praticamente incentrato, appunto, sull'inferno dei campi di sterminio e per questo sarebbe stato un'ottima colonna sonora da ascoltare durante la lettura del libro suddetto per quanto suona angosciante.

Merito del particolarissimo sound sparato dai torinesi Ora Nefasta, al debutto con un disco votato a un death metal estremamente dissonante, tecnico e cervellotico con influssi brutal e neoclassici che mi ricorda un botto quello dei tedeschi Necrophagist. Aspettatevi poi pezzi spesso infiniti sugli 8 minuti, intro pianistiche, qualche bell'assolo di chitarra e un cantato in italiano che, ostentando un linguaggio poetico, va da fredde tonalità pulite ad altre urlate, mostrando quindi un range vocale non così comune nel genere.

Tutto allora effettivamente particolare e anche bello impegnativo ma peccato solo per la batteria, troppo bassa nel mix, smorzando così anche l'intensità delle parti più veloci e brutali, in realtà mai preponderanti. Eppure, grazie a tutto il resto, l'atmosfera angosciante non viene mai meno, trasmettendo così per bene un messaggio impegnato molto vicino all'hardcore punk.

E infatti, non a caso, gli Ora Nefasta hanno sul serio qualche collegamento con la scena hardcore. Per dire, il 22 novembre hanno suonato nientemeno che all'El Paso di Torino con gli Affluente e i giovanissimi Apoptosi, recensiti poco tempo fa da Marina. Insomma, questi 4 ragazzoni sono dei metallari consapevoli. E chissà di cosa parleranno nel nuovo disco, in questi giorni in lavorazione? Qualunque sia l'argomento, non vedo già l'ora di ascoltarlo! (Flavio Er Coppola)

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