Merito del particolarissimo sound sparato dai torinesi Ora Nefasta, al debutto con un disco votato a un death metal estremamente dissonante, tecnico e cervellotico con influssi brutal e neoclassici che mi ricorda un botto quello dei tedeschi Necrophagist. Aspettatevi poi pezzi spesso infiniti sugli 8 minuti, intro pianistiche, qualche bell'assolo di chitarra e un cantato in italiano che, ostentando un linguaggio poetico, va da fredde tonalità pulite ad altre urlate, mostrando quindi un range vocale non così comune nel genere.
Tutto allora effettivamente particolare e anche bello impegnativo ma peccato solo per la batteria, troppo bassa nel mix, smorzando così anche l'intensità delle parti più veloci e brutali, in realtà mai preponderanti. Eppure, grazie a tutto il resto, l'atmosfera angosciante non viene mai meno, trasmettendo così per bene un messaggio impegnato molto vicino all'hardcore punk.
E infatti, non a caso, gli Ora Nefasta hanno sul serio qualche collegamento con la scena hardcore. Per dire, il 22 novembre hanno suonato nientemeno che all'El Paso di Torino con gli Affluente e i giovanissimi Apoptosi, recensiti poco tempo fa da Marina. Insomma, questi 4 ragazzoni sono dei metallari consapevoli. E chissà di cosa parleranno nel nuovo disco, in questi giorni in lavorazione? Qualunque sia l'argomento, non vedo già l'ora di ascoltarlo! (Flavio Er Coppola)

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