Finita finalmente questa pallosa introduzione, "Scream Your Hate", originariamente autoprodotto nel 2016, denota un gruppo alle prese con un death metal bello cattivo anche se non eccessivamente violento. C'è infatti una certa predilezione per dei mid-tempo anche pregni di un groove capace di far ballare i culetti, come espresso al meglio nella semi-rockeggiante "Abracadab", indubbiamente il mio pezzo preferito dell'album anche per via degli uno-due del batterista e per dei riff particolarmente ficcanti, con Gianluca intento a suonare un assolo cupissimo, di fatto l'unico presente all'interno del disco. Più nella norma la prestazione vocale di Tat0, composta da una classica alternanza fra growl e urla con qualche pig squeal qui e là. E così in pratica si ha un misto, fatto anche di vaghe inflessioni thrash metal, fra Bolt Thrower, Cannibal Corpse e gli Entombed più rock.
A proposito di Cannibal Corpse, molto più violento e d'impatto è il live, che presenta sonorità effettivamente più brutal con qualche parte tendente allo slamming "grattugiato" ma vi è pure un pizzichetto di hardcore, genere omaggiato dai nostri nel loro singolo dichiaratamente antifascista e antirazzista del 2019, "Mad-e in Italy", consistente di sole cover dei vari Cromags, SOD ed Exploited. Completamente assente però qualsiasi cover nella scaletta del live, la quale invece ripercorre la storia del gruppo dagli esordi al 2016, e soltanto 2 sono i pezzi tratti da "Scream Your Hate", cioè "Trapped Mosquito" e "Banquet of Flesh", che in realtà gli Zora suonavano già agli inizi della carriera, come dimostrano i loro primissimi demo. Il tutto incastonato in un'ottima resa sonora, e dico "ottima" anche perché del pubblico si sente letteralmente qualsiasi cosa, anche il suo vociare, catturando così alla perfezione l'essenza stessa di ogni concerto degno di questo nome.
Fra l'altro, quel live del Calabrian Metal Inferno, svoltosi esattamente il 28 dicembre 2023 all'Hemingway Club di Catanzaro e arrivato in quell'anno alla quindicesima edizione, dev'essere stato bello devastante, a giudicare anche dagli altri nomi coinvolti, cioè i Fordomth, i Grumo, gli Tsubo (che incredibilmente, pur essendo loro di Latina, in 20 anni non sono mai riuscito a vedere live!) e perfino gli storici Distruzione. Tanta roba veramente. E anche tanto grind!
Per farla breve, bella quest'iniziativa di rispolverare "Scream Your Hate" ma bella soprattutto quella di tirare fuori il live al suddetto festival, capace di mostrare un gruppo decisamente in forma e veramente avvelenato. E questa cosa mi ha fatto venire la voglia di volerli vedere live, anche per conoscere finalmente di persona il buon Tat0, pure perché sono anni che mi invia i dischi dei suoi gruppi. A quanto ho capito però, gli Zora raramente suonano dal vivo, il che è un peccato visto che trasmettono una carica mica male. Chissà, prima o poi... (Flavio Er Coppola)
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