E quindi, sì, alla fine con i concerti sono ripartito una settimana dopo al Friccicore ma devo dire che è stato un bel modo per ricominciare la routine concertistica. Questa infatti è stata una serata-benefit per la Palestina messa su, fra gli altri, dal collettivo Gaza Freestyle che ha presentato sul palco, prima dell'inizio del concerto, il suo progetto umanitario SOS Gaza. Dopodiché, 2 de Gli Ultimi hanno preso la parola per presentare la loro birra prodotta insieme al birrificio Curtense, anch'essa parte del benefit per la causa palestinese.
Finiti i dovuti convenevoli, è cominciato quello che di fatto ha inaugurato anche la nuova stagione di concerti del Pianodesotto, ovvero la sala concerti del Friccicore. E a riempirla ci hanno pensato i vecchi ma neonati Eternal City Noise e i visti e rivisti LaCroce, ossia 2 band molto diverse fra loro unite però dalla stessa causa.
Primi a esibirsi, gli Eternal City Noise sono un gruppo giovanissimo essendosi formato un annetto fa, eppure non composto da giovanissimi ma bensì da veterani con esperienze in band come i Blokes. Ero molto curioso di vederli in azione dato che, per un motivo o per l'altro, prima mi erano sempre sfuggiti, e non mi hanno deluso. Se non ricordo male, hanno suonato 7 pezzi, fra cui una bella cover di "Chaos" dei 4-Skins, ergo fanno un oi! quadrato molto classico e molto british, preferibilmente in mid-tempo ma non manca qualche brano più veloce ma, soprattutto, non mancano i miei amatissimi "oi oi oi!". Unico appunto da sollevare riguarda la lingua usata, cioè l'inglese, che non mi coinvolge più di tanto e quindi avrei preferito l'italiano ma questo ragionamento vale praticamente per qualsiasi gruppo italico, specialmente però per quelli delle teste rasate, che sui cori e sul cantare tutti insieme a squarciagola ci vivono.Testi in inglese o meno, a febbraio ci sono state le registrazioni dei cori per il demo d'esordio degli Eternal City Noise. E chi hanno coinvolto per farli? Un po' di bella gente conosciuta nella scena, compresi Gabbo e Andres degli Anestesia, Riccardo dei 612 Comma 2, Fabrizio "Il Marinaio" dei No More Lies e qualche altro veterano. Insomma, come riunire in un sol colpo diverse generazioni dell'ambiente punk romano. Ansioso di ascoltare questo demo, ancora non uscito.
Stile molto diverso ma comunque sempre abbastanza corale per i LaCroce, ormai non più una sorpresa ma il loro hardcore scatenato con gli assoli di basso del Caciotta gasa sempre la esigente platea, tanto più che durante la loro esibizione c'è stato un accenno di pogo ma bisogna dire che è difficile che al Pianodesotto si poghi veramente vista l'atmosfera spesso piuttosto rilassata che vige all'interno della sala, pure quando a suonarci ci sono gruppi grind come i Plague Bomb. Ma prende sempre un botto un pezzo come "Roma è la mia città", vero inno come pochi e vera "hit" dei LaCroce, ovviamente suonato, come al loro solito, in chiusura.Concerto finito, e quindi serata praticamente finita visto che, con in tasca il magnifico poster della locandina regalato a tutti all'ingresso per il Pianodesotto, me ne sono dovuto andare quasi subito via per prendere in tempo la metro. Ma il 19 settembre c'è un nuovo appuntamento al Fricci all'insegna dell'oi! con i milanesi Sempre Peggio e Ostile, che tornano entrambi a Roma dopo un po' di tempo, insieme ai genovesi Stiglitz, e questa serata si preannuncia ancora più scoppiettante. Allora ci becchiamo di nuovo lì?
P.S.: a proposito di Palestina, durante quella notte, a qualche chilometro di distanza, c'è stato un attacco di matrice filo-sionista contro il CSOA La Strada. Un ordigno è infatti esploso davanti all'entrata del cs, senza comunque riuscire a sfondarla. Seguite le pagine social de La Strada per ulteriori info.
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