Ragazzuoli, ecco a voi l'intervista ai promettenti Neka, nuovi brutallari provenienti dalla sempre più distruttiva Puglia. Fra l'altro, questa è la seconda intervista che faccio ad Antonio de Rosa, voce del gruppo, già intervistato nel 2° numero, uscito nel Febbraio del 2009, di Timpani allo Spiedo. Che nostalgia!
BUONA LETTURA!
1)Ciao Antonio, come la va? Cominciamo con questa semplice domanda: cosa vi ha spinto a formare i Neka, ben sapendo che alcuni di voi già suonano in un gruppo relativamente conosciuto come i Necrotorture?
Ciao Flavio, qui tutto bene grazie!Allora, i Neka sono nati circa tre anni fa, quando i Necrotorture erano fermi e solo successivamente Francesco Rinaldi (basso) e Alex Beneventi (chitarra) sono entrati a far parte della lineup dei Necrotorture,quindi in teoria siamo nati prima noi….ahahahahahahahahah! Scherzi a parte tanti ci considerano i cuginetti dei Necrotorture e questo per me non può altro che farmi piacere anche se in realtà lo stile per chi si intende del genere è leggermente diverso.
2)Antonio, per quale motivo i Bestial Carnage si sono sciolti per la seconda e ultima volta? L’album a che punto stava? C’è una qualche possibilità di vederlo pubblicato, anche se postumo?
In breve: alcuni dei membri della vecchia line - up con il quale abbiamo registrato la demo per motivi lavorativi e di studio hanno abbandonato la band, così rimanemmo solo io e il bassista. Riuscii a trovare dei sostituti peraltro bravi alla chitarra e batteria con il quale registrare il primo disco, ma alla fine secondo me il feeling era ormai perso e quindi saltò tutto. Non credo che vedrà mai la luce quell’album anche perché a parte un pezzo non ricordo neanche una canzone….ahahahahahahah!
3) Ritornando a voi, il vostro brutal è abbastanza particolare essendo, come dire?, matematico per quanto è rigido e freddo (si veda soprattutto la voce). E’ solo una mia impressione? Che cosa volete trasmettere esattamente con ciò? A questo punto, quali sono le vostre influenze? Magari anche i Meshuggah eheh!
Guarda il bello dei Neka è che noi ascoltiamo molto il parere della gente e dei ragazzi, sia quelli positivi ma soprattutto quelli negativi, in modo da poterci lavorare su in futuro e di conseguenza migliorare come credo dovrebbero fare tutti, quindi se tu mi dici che lo senti matematico io ti rispondo di si, vuoi forse che essendo la prima uscita discografica è quindi ancora immaturo, infatti stiamo apportando miglioramenti in tante cose che sentirai nel prossimo disco.
Comunque sia il nostro messaggio penso parli chiaro, fare bordello e creare caos nell’animo delle persone, mentre per le influenze diciamo che dalla mattina a pranzo e a cena la scuola brutal/death americana non manca mai…..
Comunque sia il nostro messaggio penso parli chiaro, fare bordello e creare caos nell’animo delle persone, mentre per le influenze diciamo che dalla mattina a pranzo e a cena la scuola brutal/death americana non manca mai…..
4) Domanda forse scontata, ma perché avete voluto coverizzare proprio un pezzo dei Necrotorture, che stilisticamente sono molto diversi da voi? Certo che alcuni del gruppo stesso che si autocoverizzano fa veramente strano!
Come ho detto prima sono nati prima i Neka e dopo Alex e Francesco sono entrati nei Necrotorture, difatti “Nekyia” è uscito prima di “Gore Solution” e comunque sia “Anal Torture”, il pezzo che abbiamo coverizzato, è preso dal primo disco “Blood Feast” (ep uscito nel 2006 per la statunitense Extreme Underground. Nda Claustrofobia) dove non militava nessuno dei due. Semplicemente il motivo è stato soprattutto omaggiare una band che avrebbe meritato di più secondo me, difatti ha più sostenitori all’estero che in Italia….
5) Però, anche dal punto di vista lirico, siete abbastanza curiosi. Vuoi illuminarci sui vostri testi in maniera più specifica? Devo dire che dai testi sembravate più un gruppo da Nile.
Io ti ringrazio per averci paragonato a dei mostri sacri come i Nile, però per i testi, ora ti spiego, praticamente quando entrai a far parte dei Neka i pezzi già esistevano, siccome avevamo un live abbastanza vicino per questione di mancanza di tempo iniziai a mettere frasi, parole, versi senza senso nè significato, praticamente usavo la voce come uno strumento. Fu talmente forte la cosa che in seguito decidemmo di tenere tutto così e registrare anche il disco senza testi. Io ora so che tu penserai che è sbrigativo (macchè, è ‘na figata. Lo fanno anche i Buffalo Grillz. Nda Claustrofobia)…ma almeno il testo lo impari perché è scritto… io invece devo ricordarmi esattamente le parole e i versi inesistenti a memoria, quindi… mi sono fregato da solo… ahahahahahahahah!
6)Visto il vostro immaginario, che cosa ti affascina del mondo antico? C’è qualche valore andato perduto che apprezzi particolarmente?
Il valore dell’umiltà… è purtroppo andato perso, non solo nella musica ma anche nella vita di tutti i giorni.
7) Ho saputo che state lavorando a un nuovo disco. Ci vuoi dare qualche anteprima?
Certoooooo! Allora, il disco si chiama “Colossus” e contiene dieci pezzi inediti più una into/outro. In questo momento la batteria è pronta, le chitarre sono in fase di registrazione. Poi appena pronto il tutto molto probabilmente il missaggio verrà affidato ai 16th Cellar Studio di Roma come per Nekyia, abbiamo intenzione anche di far uscire il secondo video ufficiale però stiamo ancora decidendo il pezzo e studiando le ambientazioni… Ah questa volta ci saranno i testi… eheheheheh.
8) Che cosa ci riserva il futuro dei Neka, oltre ovviamente al nuovo disco?
Live!!!! Tanti live, un’etichetta e magari un tour per “Colossus” con tappe all’estero. Come vedi le ambizioni sono tante ma noi rimaniamo con i piedi per terra e procediamo con calma senza fretta.
Ringrazio te Flavio per la disponibilità e vi invito per chi volesse a collegarvi alla pagina ufficiale di FaceBook www.facebook.com/nekaofficial per aggiornarvi su tutto quello che riguarda la band.
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