Saturday, October 17, 2009

Dark Paranoia - "Dark Paranoia" (2009)


DARK PARANOIA
“DARK PARANOIA” (2009)

Ed eccovi qualcosa di molto pericoloso dall’estremo nord del nostro caro stivale, da quel di Trento insomma, regione Trentino Alto-Adige. Quindi, eccovi i Dark Paranoia, creatura prediletta di Der Antikrist Seelen Mord (responsabile di voce, chitarre, anche acustiche, basso, drum machine e varie tastiere) nata nel 2007 (quando insomma il nostro aveva 15 anni!) ed a cui quest’anno si è aggiunto Marco, batterista dei blackettoni riminesi Deadly Carnage. Pure loro, come i First Reason recensiti su queste stesse pagine, sono alla primissima testimonianza discografica, che è nientepopodimeno che il demo omonimo “Dark Paranoia”, pubblicato a Gennaio 2009 (quando ancora Marco non c'era insomma, considerando che questo si è aggiunto solo a Settembre) presso la minuscola e misantropica Terror Cult Productions (il cui programma, da cui mi dissocio completamente, è fondato sull’intolleranza e sull’anti-umanità…), e stampato in sole 300 copie.
Il nome del gruppo mi sembra già piuttosto esplicativo circa lo stile musicale del duo, facente sostanzialmente un black metal a tinte depressive, e quindi spesso orientato su tempi (terribilmente) lenti, pur non disdegnando tempi più veloci del solito andando anche in blast-beats in cui sembra si scateni più la rabbia che la rassegnazione tipica del genere qui proposto, e pieno allora di quegli arpeggi, a volte melodici altre volte dissonanti caratteristiche anch’esse del black depressivo. Dal punto di vista strettamente strutturale ogni canzone presenta una propria individualità, anche se, secondo, non sempre i brani si reggono bene, ed “Alone” è esemplificativa a tal proposito, dato che qui ravviso un po’ di confusione tra la parte centrale e quella finale, con passaggi che considero slegati dagli altri e quindi pressoché inutili, per non parlare poi della ripresa (apparente) del tema proprio nel finale, che non mi colpisce proprio nel punto giusto per nessuna ragione al mondo (forse, infatti, dopo la ripresa, senza finire il brano così, si poteva stare benissimo un’accelerazione in blast-beats con sfoggio di chitarra solista a là Forgotten Tomb). Un altro aspetto strutturale che per me si poteva lasciar perdere sempre di questo pezzo è il frequente ricorso alle pause fra un riff e l’altro, facendomi perdere in tal modo perdere un poco l’attenzione presentando così un andamento piuttosto discontinuo alla materia, tendendo a spezzarla, come vale per i passaggi inutili considerati in precedenza. Difetti che, tra l’altro, personalmente riscontro nella stessa “Intro”, dove, in un sottofondo di pioggia, fulmini e vento, si fa viva una semplice chitarra acustica (presente anche in “Living for Die”), a volte però accompagnata da un’altra, che poi dà il posto ad una voce sussurrata, tormentata, ossessionata a dire “per sempre” (anche se dice anche qualche altra parola come “solitudine” ed altre che non capisco molto bene). Comunque, se si tralasciano i difetti di cui sopra, i Dark Paranoia, prendendoli dal lato strutturale, non mi sembrano paragonabili né, per esempio, alle frustranti (in senso buono) e lunghe litanie dei Forgotten Tomb, né alla più completa libertà di Krohm (anche se in linea generale il black metal depressivo si presenta quasi privo di una linea strutturale portante) ma piuttosto a certe cose fatte dal duo franco-statunitense Wolfe, più che altro per certi sbalzi improvvisi, quasi irrazionali, che dal punto di vista emotivo mi paiono decisamente significativi ed efficaci per la musica proposta. Vabbè, la produzione è quanto di meglio un tradizionalista possa volere in fatto di black metal, e così sporcizia a go-go, ma senza risultare incomprensibile, anzi, e così si mostra orgoglioso a tutti anche il rumore prodotto dalla chitarra ogni volta che si prepara a partire per vomitare ai timpani dell'ascoltatore un riff. Per fare un paragone tanto per far capire meglio, i Dark Paranoia, da questo punto di vista, possono ricordare un’altra volta i Wolfe dell’album omonimo datato 2006, uniche differenze facilmente ravvisabili una batteria un po’ più presente e compatta insieme ad una voce in lontananza tanto da sembrare un uomo condannato per sempre a soggiornare in una caverna ghiacciata, su cui è stato innestato un valido ma non invasivo riverbero (particolarmente presente in “Alone” ed in misura minore, a meno che le mie orecchie non mi ingannino, in “Living for Die”). Per quanto riguarda invece la registrazione, anche qui si rispettano i classici canoni black metal, con errori connessi quindi (giustificabili anche per via dell’età di Der Antikrist Seelen Mord), ed inoltre devo fare i complimenti a lui dato che si è fatto un culo così per arricchire la musica di diversi particolari, sovrapponendo in tal modo differenti strumenti. Insomma, lui ha voluto fare le cose in grande, dando molta importanza alla ricchezza dei contenuti, che per quanto mi riguarda è il principale punto di forza dei Dark Paranoia. Ah, dimenticavo: il demo del duo è formato da 5 pezzi, inclusa l”Intro” di 2 minuti e 20, per un totale di quasi 28 minuti e mezzo, il che significa tipo 5 minuti e mezzo per ogni brano. Segnalo inoltre che ogni composizione è decisamente riconoscibile, seppur, d’altro canto, le due “Alone” e “Living for Die” in più punti, a mio avviso, si somiglino.
Ed eccomi parlare ora della voce. E’ un aspetto particolarmente interessante dei Dark Paranoia in quanto non solo le urla belle classiche, “darkthroniane” oserei dire, sono, a mio avviso, più che buone (con quel riverbero poi), ma anche perché Der Antikrist Seelen Mord (ma un nome di battaglia più corto no?) ha voluto mettere anche qualche urlo più alto del solito, dando così ancora di più, con questi bruschi sbalzi, la sensazione dell’assurdità della vita, della morte che può prenderti in ogni momento, pure in quello maggiormente imprevedibile, ricordandomi in tal modo un po’ (ma un po’ beninteso) Storm dei compianti Strid. Da non dimenticare poi quelle urla tremendamente sofferenti che si fanno vive specialmente nella lunga “In Morbum Cado”, raggiungendo così picchi decisamente più elevati di sofferenza, anche se è praticamente impossibile anche lo sfiorare i livelli magniloquenti ed al tempo stesso inquietanti del canadese Amer LeChâtier, che non è altro che uno dei cantanti, secondo me, più originali che il black metal abbia mai conosciuto, sta di fatto che era così originale che dopo la pubblicazione del primo ed unico album dei suoi Malvery, quel “Mortal Entrenchment In Requiem” datato 1999, si suicidò bellamente, facendo sciogliere, insostituibile, il gruppo! Ma bando alle ciance, la prova di Der Antikrist Seelen Mord è, per me, più che valida, anche se cala un pochetto per quanto riguarda l’argomento linee vocali, dato che non le definisco fenomenali, seppur ne apprezzo molto e volentieri alcune presenti in “Living for Die”. Un altro problema non inerente la musica, e quindi in fin dei conti irrilevante, è il fatto che le liriche siano cantate in italiano a dispetto dei titoli dei brani, che invece sono spesso, come voi stessi vi sarete accorti, in inglese! Mah, misteri della fede. Discorso chitarre: il lavoro è piuttosto semplice ma senza essere elementare. Arpeggi a volte melodici e/o (ho scritto così perché, almeno in “Penombra”, c’è un lento arpeggio che sa essere in entrambi i modi) a volte spaventosamente dissonanti, possono dare il posto anche ad elucubrazioni di chiaro stampo funeral doom (“Penombra”), oppure a soluzioni, come dire, più grintose e vagamente epiche (“Living for Die”). Interessante da parte mia anche il primo riff che si sente in “In Morbum Cado”, orientato sulle note più alte, oppure la soluzione portante di “Living for Die” (questi ultimi riffs che ho citato non sono per niente arpeggiati). Piuttosto importanti sono le invasioni della chitarra solista, che in “Alone” e “Penombra” dà manforte alla chitarra ritmica, sputando note che dire dolorose è un eufemismo (in tal caso, mi sembra che sia piuttosto pesante l’influenza esercitata dai Forgotten Tomb). Invece, in “In Morbum Cado” e “Penombra” (sempre lei?) c’è qualche assolo, da parte mia, decisamente buono (due nella prima, solo una nella seconda) che, come nel primo brano, può essere addirittura anche doppiato, riconfermando l’impegno enorme profuso dal nostro Der Antikrist Seelen Mord, considerando inoltre che negli stessi momenti in cui gli assoli vengono doppiati si sentono ben 3 chitarre! Cosa non da poco. Pure l’opera fatta dal basso, messo veramente bene in evidenza (finalmente nel black metal!) mi piace molto. Con le sue linee semplicissime (stavolta elementari ma comunque, secondo me, efficaci) e monotone, spesso autonome rispetto alle chitarre, mi dà come l’impressione che il dolore della vita sia semplicemente sempre lo stesso, sembra non cambiare mai. Apprezzo in modo particolare i giri di “In Morbum Cado” e di “Penombra”. Riguardo ora la batteria, pure qui il lavoro nel complesso non mi dispiace. Essa risulta bella concentrata su tempi lenti e frastornanti, dimostrandosi, comunque, semplice (ma non come il basso). Tra le diverse partiture ce ne sono anche di meno lineari del solito (“Living for Die”), oppure di, come dire, almeno un minimo imprevedibili, con il rullante che si fa vivo non proprio in maniera regolare (“Penombra”). In quest’ultimo brano, tra l’altro, c’è una partitura con il ride che prima è lento e poi diventa più veloce e presente, veramente una bella trovata, secondo me. Inoltre, in “Alone” e “Living for Die” esprimono tutta la propria ferocia dei ruggenti blast-beats (anche se mi sembra che lo siano di più nella seconda canzone citata), che però sono brevi, nel senso che occupano uno spazio veramente esiguo, eppure lancinanti e, da parte mia, significativi, e da non dimenticare è l’interessante pattern principale di “Living for Die” che risulta un po’ più vario del solito. Adesso è il momento di prendere in considerazione le tastiere. Ci sono due aspetti piuttosto curiosi che le riguardano: come prima cosa, esse si fanno vive da “In Morbum Cado” in poi; come seconda curiosità c’è il fatto che le tastiere iniziano e finiscono gli ultimi 3 brani, un po’ come se fossero i principali propulsori della musica dei Dark Paranoia, risultando quindi decisamente importanti, anche perché, a mio avviso, aggiungono un alone di monumentalità al tutto, facendo diventare così ulteriormente ciclopico il dolore della vita, e tra l’altro esse si esprimono spesso pure contemporaneamente agli altri strumenti, funzionando così non come mero e semplice contorno per introdurre e finire i vari brani. Di solito (ma secondo me non c’è più bisogno di dirlo) semplici, solo raramente si mostrano più dinamiche del solito (“In Morbum Cado”) tirando fuori comunque delle partiture, a mio avviso, piuttosto degne di merito (e qua non c’è bisogno di citare una canzone rispetto all’altra). Buona poi la varietà dei suoni proposti, dato che, per esempio, si va da tastiere grevi e tremendamente più cupe rispetto al resto, ad addirittura note di pianoforte, compagno ormai inseparabile dell’uomo da almeno 300 anni (entrambi i suoni fanno bella mostra di sé in “In Morbum Cado”).
Ed è proprio di “In Morbum Cado” che tratto ora, dato che io lo prendo come il brano migliore del lotto. Questo perché si dimostra di una pesantezza veramente frustrante, dato che nei suoi 8 minuti di durata i tempi lenti hanno tremendamente il dominio assoluto. Ma anche perché è il pezzo in cui c’è maggior ricchezza di contenuti, e dal punto di vista emotivo qui si rischia pure, considerando che, almeno personalmente, a tratti il pianoforte sembra offrire uno spiraglio di luce, e guardacaso proprio a lui tocca il momento finale, come per dare una speranza, dimostratosi presto però altro che una crudele illusione attraverso la spietata certezza data dalla seguente canzone, “Living for Die”. Schopenhauer (forse) sorride. Per me “In Morbum Cado” è un vero e proprio capolavoro di black depressivo insomma, considerando pure l’ottima alternanza che i vari strumenti si concedono fra di loro.
Ma c’è un altro pezzo di questo demo che per me è di notevole interesse, ossa l’ultimo, quel “Penombra” che mi rimane impresso specialmente per la mancanza della voce, che qua non si trova per niente, neanche un sussulto. Scelta che lodo nel senso più completo della parola, dato che, in questo caso, è come mettere in musica la fine dell’uomo, la fine di ogni parvenza umana, facendo quindi parlare, in rassegnazione e minaccia al limite dell’estasi, i soli strumenti. Il dolore della vita si è completato insomma. Più semplice di così si muore!
Vorrei fare adesso un'altra osservazione, riguardante stavolta "Living for Die", che per quanto mi riguarda è una delle migliori canzoni del lotto. Qua, ad un certo punto, domina, insieme ad una chitarra acustica arpeggiata, con tutta grinta un riff molto diverso dagli altri, che pare precedere un'accelerazione distruttiva e rabbiosa, magari condita da un assolo...ed invece no! Sì perchè dopo si ritorna incredibilmente al tema iniziale, questo piuttosto depressivo e rassegnato. E secondo me questo cambiamento di atmosfera è qualcosa di veramente geniale in quanto con esso si sottolinea ancora di più la propria impotenza di fronte alla vita, il proprio essere schiacciato dagli eventi (attenzione che tutte queste considerazioni sono imputabili a ciò che mi trasmette la musica, e quindi non per chissà quali idee che ho io dato che non abbraccio per niente le tematiche del black depressivo).
Cari lettori e cari Dark Paranoia, siamo arrivati alla conclusione. Devo dire che il senso di disfacimento spirituale il duo trentino-riminese (ma non è meglio a questo punto riferirsi soltanto al fondatore del gruppo dato che questo demo l'ha fatto completamente da solo?) (me) lo fa percepire veramente molto. Altra nota di merito importantissima è lo strabiliante senso strategico che il nostro possie, dato che, tranne per qualcosina già trattata, qua non si lascia nulla al caso, lui sa quando e dove mettere questa o quella soluzione ed anche, è ciò è ancora più ragguardevole, per quanto riguarda interi pezzi. Certo, per quanto mi riguarda, deve ancora migliorare soprattutto il lato strettamente strutturale della musica, oltre ovviamente la tecnica, ancora, a mio avviso, piuttosto acerba. Insomma, questo paranoico non scherza affatto e quindi non vedo l’ora dell’uscita della prossima pubblicazione di quest'oscura creatura, che sono sicuro sarà migliore di questa.

Voto: 75

Claustrofobia

Tracklist:

1 – Intro/ 2 – Alone/ 3 – In Morbum Cado/ 4 – Living for Die/ 5 – Penombra

MySpace:

http://www.myspace.com/darkparanoia92

Tuesday, October 13, 2009

Seconda intervista ai Vultur




Questa è un'intervista inviatami da Attalzu, cantante/chitarrista dei blackettoni sardi Vultur, che purtroppo mi è stata inviata dopo mesi e mesi. La prima intervista invece mi è stata inviata pochi giorno dopo averla inviata alla persona (carissima comunque) sopraddetta.

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1) Ehilà, bentornati, come la vas? Vi dà fastidio essere intervistati una seconda volta? E’ per meglio approfondire i dischi separatamente.

Attalzu, voce e chitarra - Assolutamente no! Grazie per questa seconda intervista! Anche se ci ho messo qualche mese prima di consegnartela...

2) Devo dire che “Promo 2008” è un disco decisamente diverso da “Et Jaghet Cughe S’ossa Sua”, e forse è anche migliore di questo in quanto mi trasmette di più emozionalmente parlando. Prima di tutto, a mio avviso, le influenze death e thrash sono state completamente eliminate, tranne che per i grugniti, che in questo caso risultano come in lontananza, e quindi sono meno violenti rispetto a prima, anche perchè adesso c’è meno isterismo nella voce( vedasi le urla, simili in un certo senso a quelle dei Vlad Tepes oppure di Mutiilation), ma adesso si fanno vivi anche, come dire, gutturalismi in “Substitute Sacrifice”). La voce ora mi sembra che sia doppia, nel senso che avete inciso ben due voci. Così vi concentrate maggiormente in un black metal spesso pieno di melodia e di monumentalità, che sembra risentire della lezione svedese, pur distaccandosene per minor ferocia. Anche se comunque non sempre, secondo me, si tratta di black puro dato che, come in “The Sun of Deads( Moon of Death)” c’è qualche passaggio doom, così come in “Substitute Sacrifice” mi sembra che ci siano assoli puramente heavy metal. Inoltre, adesso curate maggiormente il settore chitarre, visto e considerato che proponete spesso degli intrecci di chitarra( addirittura, in “Priest Bruxiu” c’è un riff melodico sovrapposto ad un riff precedente e completamente diverso, che poi quest’ultimo diventa melodico anch’esso!) , anche di assoli( come nelle ultime due canzoni propriamente tali), in modo da risultare decisamente più complessi del previsto. Strutturalmente parlando siete diventati più liberi, meno inclini a seguire il classico schema strofa-ritornello( per fare un esempio, la già citata “Priest Bruxiu” è esemplificativa a tal proposito). Per quanto riguarda invece la produzione, beh, è sempre sporca ma anche qui decisamente comprensibile, tutti gli strumenti sono ben bilanciati tra di loro( anche se in “Accabadora” la prima chitarra – se è una chitarra! – che si sente dopo viene bellamente seppellita dagli altri strumenti). Come ultima cosa, qualche volta infilate nel discorso musicale anche tipo delle tastiere( “Priest Bruxiu” e “The Sun of Deads( Moon of Death)”. Ma non ho per caso mancato qualcosa? Comunque, per quale motivo siete così cambiati e chi vi ha ispirato in tal senso? Quindi, quali sono, più approfonditamente le vostre influenze?
(eh la madonna quanto è lungo ‘sto punto!!!!)

Le influenze sono sempre le solite, in “Priest Bruxiu” si sentono anche molte sonorità death/thrash, le altre hanno molte più venature epiche e melodiche. Ricordo che al periodo stavo ascoltando parecchio i Master's Hammer, i Bestial Holocaust, Nifheleim etc...ma allo stesso tempo avevamo registrato anche altre tracce molto più aggressive che insieme a quelle del promo andranno nel nostro full-lenght. Sarà un disco molto vario...
Sì ci sono tastiere, suonate dal nostro batterista, indubbiamente influenzate dalla scena greca dei '90.

3) Stavolta di quali argomenti parlate? Potete descrivere ogni testo uno ad uno, magari anche approfonditamente?

Gli argomenti sono sempre i soliti...riguardano dei preti cattolici maledetti che praticavano magia nera, antichi rituali, l'eutanasia sarda etc...se avete tempo digitate il nome Accabadora su Internet...

4) Come è avvenuta stavolta la composizione dei pezzi e quanto è durata la loro stesura? C’è un pezzo che vi ha dato più rogne del previsto?

Io tiro fuori i riff base e poi col resto del gruppo li completiamo, il pezzo più bastardo in questo caso è stato “Priest Bruxiu”. Bastardo in tutti i sensi!

5) Dove lo avete registrato ed in quanto tempo? In questo caso, invece, quale è stato il pezzo più, come dire, palloso?

Abbiamo registrato tutto nella nostra baracca immersa nel nulla della campagna notturna, il pezzo palloso è stato quel bastardo che ti ho detto nella risposta precedente.

6) Sinceramente devo dire che il pezzo che più mi è piaciuto è “Priest Bruxiu” in quanto è quello che dimostra di essere più azzeccato( gli altri due brani veramente tali sono ottimi ma a mio avviso soffrono di incompletezza, mancando di quel qualcosa in più da essere capolavori). Ha degli intrecci di chitarra secondo me geniali e complessi, un assolo velocissimo ma melodico tremendamente sopraffino, una struttura molto libera, e tra l’altro presenta anche uno strumento non propriamente black metal( sembrano tastiere o sbaglio?) che conferiscono al tutto una maggiore dimensione occulta. Insomma, un’ottima canzone, dall’inizio alla fine. Ora, siete d’accordo con quanto affermo? Se no, quale è, secondo voi, il pezzo migliore del demo?

Sì dai, il bastardo personalmente lo preferisco agli altri. Se non sbaglio è anche il primo pezzo, tra quelli del promo, che ho tirato fuori. Le tastiere minimali ma decise ci stavano perfettamente..stavo pensando a Magus Wampyr Daoloth nei Rotting Christ, Necromantia e in particolare i mitici Thou Art Lord di "Eosforos".

7) Per quanto riguarda invece il principale punto di forza del gruppo, secondo il mio parere, esso è rappresentato dalle chitarre. Il loro lavoro è ottimo, come già osservato, molti riffs si sovrappongono uno sull’altro, ma non solo: infatti, almeno personalmente, trasmettono una monumentalità devastante, producono un senso di maestosità come per rappresentare la grandezza impenetrabile di realtà che sono al di là della nostra. Tra l’altro, devo dire che alcuni riffs sembrano quasi beffardi( ma mai malvagi in senso stretto), come a prendersi gioco degli esseri comuni, incapaci oppure spaventati dal mondo dell’occulto. Vabbè, per non parlare degli assoli, che sono di una tecnica ed una melodia eccelse, poco black metal. In definitiva, mi toccano moltissimo, specialmente se melodiche, in alcuni casi sono quasi disperate, quasi consce di essere impossibilitate a rappresentare il mondo spirituale. Quindi, siete d’accordo con le mie affermazioni? Se no, da cosa è rappresentato il vostro principale punto di forza e perché?

Grazie per i tuoi punti di vista! Io penso che il black metal non si possa limitare a due soli riff sparati a velocità assurde...per me black metal (non in senso stretto) possono essere anche bands come Mercyful Fate, Death SS etc... pieni di armonie, melodie mistiche e potenti... e poi una nostra grande ispirazione sono i Rotting Christ (dei primi dischi),Varathron, Mortuary Drape, Necromass, Dissection...giusto per rendere l'idea. Un nostro punto di forza forse è quello di avere le stesse idee musicali.

8) Parliamo adesso della scelta del titolo: c’è un ragione particolare per il quale avete deciso per un semplice “Promo 2008”? Chi l’ha proposto?

E’ semplicemente il promo del nostro primo album. Teoricamente il nostro full-lenght sarebbe dovuto uscire dopo qualche mese dal promo, ma in pratica non è stato così...per varie sfighe ha slittato di qualche anno (magico. Nda Claustrofobia)!

9) La copertina, invece, è tradizionalmente black metal. Cosa vuole trasmettere e chi l’ha proposta?

Nella copertina c'è la maschera del mitico Boe, proveniente dal paese di Ottana (Nu). Invito chiunque ad andarci nel periodo di carnevale per vedere le esibizioni di tale personaggio uomo/bestia indomito...che per sua sfortuna è tenuto a bada dal Merdule...il Boe è il simbolo della ribellione...dell'uomo-bestia!

10) Vorrei parlare ora dei pezzi d’atmosfera, che ormai sono da considerare un vostro marchio di fabbrica. Però adesso risultano fatti più con degli strumenti musicali veri e propri, capaci di creare atmosfere veramente occulte, anche proponendo dei ritmi che oserei dire tribali( ed ecco che si fa viva “Sleeping Into Domus de Janas) ed anche dei motivi, a mio avviso, superlativi( esemplificativa di nuovo la canzone suddetta). Toglietemi per favore una curiosità: chi li ha suonati quegli strumenti a fiato che fanno bella figura di sé in pezzi simili? Dove l’avete presa l’acqua riguardo a “Sardigna Scurìa”? Inoltre, che significati attribuite a questi ultimi e quindi che funzione date al pezzo d’atmosfera più in generale? Non trovate poi che l’ultimo pezzo citato sia un po’ troppo breve, così che l’effetto quasi da sogno svanisca subito, non venendo molto interiorizzato?

Sono stati fatti quasi tutti da me e Chaus Vhall (il nostro batterista), musicalmente e rumoristicamente ci capiamo e ci conosciamo da tempo. Catturiamo dei momenti che appartengono a delle visioni mistiche/occulte.

11) Attalzu mi ha detto che “Promo 2008” praticamente non è stato ancora pubblicato. O sbaglio? Se sì, per quale motivo? E perché, nonostante tutto, si trova in bella mostra sulla vostra scheda di Metal-Archives?

Probabilmente ti riferisci al nostro album non ancora pubblicato (non mi sembra che ci sia presente un album nella vostra scheda su Metal-Archives. Nda Claustrofobia). Come dicevo in precedenza nel promo ci sono alcuni brani che andranno nel nostro primo disco. Le motivazioni del parto non ancora riuscito sono varie, una per esempio è quella di aver dato retta a persone incompetenti.

12) Cos’è, secondo voi, il black metal?

Un tipo di arte eretica.

13) Quali sono, secondo voi, le ragioni che hanno portato alla nascita del black metal e perché? Inoltre, perché, domanda forse un po’ banalotta, i temi trattati si sono subito rivolti verso il satanismo e l’anticristianesimo più truce? E qual è, o quali sono, i reali fini, magari astraendo dai temi tipicamente malvagi del black metal? Forse la nascita di una società migliore?

E' una bestia eretica, ribelle che si è sviluppata con le stesse intenzioni del punk, o ancora prima come il rock'n'roll...naturalmente in versione estremizzata...l'odio totale contro la società preimpostasta, zombificata. Una presa di posizione ferrea contro e distante a tutto questo schifo di uomo-mollusco senza valori, ideali, volontà...

14) Che ne pensate di tutti quei gruppi black metal che abbracciano un immaginario, secondo me, abbastanza ingenuo e sempliciotto, privo di reale filosofia (in fin dei conti i temi trattati lo richiedono… o no?), circa argomenti quali satanismo, anticristianesimo?

Dipende in che modo vengono impostati certi argomenti, la maggior parte purtroppo spara una marea di cazzate, fotocopiando in modo perfetto ciò che hanno già fatto altri gruppi, che a loro volta hanno creato una moda(qualcuno inconsapevolmente)...e spesso vengono esaltati dalle etichette, distro, zine cosidette di culto, creando una nuova moda dettato dall'irresistibile profumo dei soldi...

15) Che ne pensate riguardo i gruppi di black moderno (Glorior Belli, Obscurus Advocam…)? Hanno aggiunto e/o perso qualcosa di meglio? Si può parlare, inoltre, di black moderno come di black propriamente detto? Sentite con piacere qualche gruppo di questa giovane corrente?

Con tutto il loro rispetto non so chi siano! In questi giorni mi sto facendo di Destruction. Era da un po’ che non li ascoltavo!
I was born in a dark winter night
Thunder and lightning greeted me
Now it's the time to begin to flight
Kingdom of heaven, I can't see
My home is the bloody Hell
At the place where Satan rules
The world is now like a big shell
The fire of Hell will destroy the fools
I can never trust the virgin preacher
I can never believe in Jesus Christ
It's all right 'cause Satan in my teacher
People hidden then when we arised
I command and you get down on your knees
We sacrifice infants on Satan's order
Come taste blood, our living grease
Headless bodies found, one is your daughter
(sì ma in sostanza che c’entrano i Destruction? Nda Claustrofobia)

16) Quali sono, secondo voi, i primi 5 più bei dischi black metal di tutti i tempi e perché?

“De Mysteriis D.o.m. Sathanas”
“To Megatherion”
“Mysteria Mystica Zothyriana” (Necromass, del ’94. Nda Claustrofobia)
“INRI” (Sarcofago, anno di grazia 1987. Nda Claustrofobia)
“Passage To Arcturo” (Rotting Christ, anno domini 1991. Nda Claustrofobia)

ma ce ne sono tanti altri...questi sono tra i primi che mi sono venuti in mente. Sono capolavori!

17) Visto che mi sembra un po’ inutile ripetervi la classica domanda del “cosa bolle in pentola in casa Vultur”, volete mandare un messaggio finale, che sia magari fatale, ai lettori di “Timpani Allo Spiedo”?

Grazie tante per le tue interviste e il supporto!!! E grazie a tutti i lettori. E scusa per la mia lunga latitanza...adesso la priorità è l'uscita del disco "Corona de Frastimus"...nel mentre abbiamo fatto una cassetta contenente alcuni nostri pezzi registrati 3 anni fa: l'abbiamo intitolata "Sardinian Occult Black Metal".

Sunday, October 11, 2009

Intervista Orifice




1) Ciao Dagon come la va? Tutto bene? Presenta la tua creatura ai lettori di “Timpani Allo Spiedo”.

Dagon, voce, chitarra, basso chitarra, programmino - Ciao a tutti noi siamo gli ORIFICE e suoniamo grind..pornogrind ..pornmusick per la precisione..siamo attivi dal ‘04 e non facciamo altro che produrre canzoni in onore del sorriso orizzontale..hehe..

2) Esattamente, di cosa parli nei testi e puoi descriverli uno ad uno? Da chi o cosa sei influenzato per farli, e quali sono, magari, i gruppi che hai preso come punti di riferimento stilistici?

Guarda...principalmente parliamo di sesso ben fatto e molto intenso in ogni canzone..e "Better Than Sex" non fa eccezione. L'unica canzone che non parla di sesso e "I Wanna Blue Skin" che tratta del mio desiderio di avere la pelle blu..sono attratto dai personaggi con la pelle blu..ne subisco il fascino. L'ispirazione la prendo dal web..immagini su immagini..siti su siti..se non ho un'immagine da cui partire non riesco a scriver nè musica nè testi..così nascono le canzoni ORIFICE: trovo un'immagine che mi stimola e ci faccio su un pezzo.. Musicalmente siamo un poco cambiati dagli esordi..all'inizio tentavamo di mixare il sound dei CBT (per i non amanti del grind, questo acronimo sta per Cock and Balls Torture. Nda Claustrofobia) con quello dei Catasexual Urge Motivation..ed anche i testi erano molto più cattivi così come la musica che era quasi cyber gore. Poi col tempo siamo arrivati naturalmente a questo..

3) C’è un motivo per il quale preferisci parlare di tematiche simili, pur se in maniera ironica, e non invece, tra gli altri, di politica o religione (come tra l’altro hai scritto sul tuo stesso MySpace)?

Il sesso è l'unica cosa di cui ritengo opportuno parlare e omaggiare con le canzoni. La politica non m'interessa..anzi..di solito i gruppi troppo politicizzati tendo a evitarli..io sono uno spirito libero non catalogabile in nessun schieramento di qualsiasi parte..se qualcuno ha piacere a parlar di politica nelle sue canzoni lo accetto ma personalmente non lo capisco. Per me arte (di qualunque genere) e politica devono stare separate..poi ognuno può fare quello che vuole..hehehe..sulla religione posso dirti di esser molto ferrato in campo teologico e pieno d'interesse verso tutte le religioni..ma ripeto..preferisco pensare e parlare di ragazze hehe..

4) Una curiosità: per quanto riguarda “Japan Girl”, che cosa ti attrae delle ragazze giapponesi, appunto? Hanno qualcosa in più rispetto a quelle europee e compagnia? ( Che domanda ultra-idiota!)

Sono superiori..c'è poco da fare...poi va a gusti, è vero, ma senza nulla togliere alle europee credo che le nipponiche siano superiori..

5) Come avviene la composizione dei pezzi e quanto è durata la loro stesura? Qual’è stato il brano più, come dire, “rognoso” da fare?

Guarda, di solito succede che vagando su internet io veda una foto particolarmente intrigante, vuoi per il soggetto oppure per l'azione compiuta o anche solo per il contesto..insomma di forte impatto visivo. Ci fantastico un po’ su e comincio a scriver riffs ispirandomi alla suddetta foto ma molte delle mie songs si basano su esperienze personali hahaha (ho sempre sognato di dirlo)! Di solito impiego 4 ore per abbozzar il pezzo; poi tra scriver la batteria e registrar tutto passan anche dei giorni...il difficile per ogni canzone è registrare suonando decentemente..sono una capra...

6) Dove sono stati registrati ed in quanto tempo? In questo caso, qual’è stato il pezzo che ti ha dato più noie di tutti gli altri? Com’è stata l’esperienza? Com’è stato, poi, lavorare con Will Rahmer?

Allora "Better Than Sex" è stato pre-registrato a casa mia in 2 settimane. Poi nell'arco di 8 ore è stato mixato e masterizzato agli AVATARA studio di milano..una bella esperienza..Pezzi rognosi da registrare? Beh, tutti considerando che non so suonare haha..Will Rahmer è un grande, uno che non perde tempo e non ti fa perder tempo..è stata una benedizione poter produrre sotto la sua etichetta..non potevo chieder di meglio!!!

7) Secondo me, la tua musica è, principalmente, un grindcore decisamente equilibrato tra parti veloci ed un po’ più lente, e che si basa su melodie dal taglio spesso ironico e goliardico, alcune delle quali sembrano avere molto a che fare con il punk-hc. Piuttosto rari sono i riffs veramente cattivi, e praticamente mi passa per la testa, ricordandomi non poco gli Houwitser, solo uno di “Cytherea”. Ma non solo: pare che tu sia influenzato molto anche dal black metal, soprattutto per quanto riguarda certi passaggi in blast-beats, ed anche per il tuo secondo tipo di voce, delle urla, oserei dire, gorgoglianti. Anche il brutal trova spazio, seppur in misura minore, ed in modo particolare nei rallentamenti. Strutturalmente parlando sei molto vario e fantasioso, e praticamente solo “Nice Drunk Virgin( Passed-Out Girl)” e “Jenny Ha la Cellulite” presentano una struttura più classica rispetto alle altre canzoni. Per quanto riguarda la produzione, beh, devo dire che è veramente buona, sporchissima ma piuttosto comprensibile, anche se forse il basso è stato messo un po’ in disparte, almeno nella maggiorparte dei casi (o sono sordo io?). Ora, ho dimenticato qualcosa e, per te, sono giuste le mie considerazioni? Inoltre, quali sono le tue principali influenze e come definisci la tua musica? Ma sei stato un po’ influenzato dall’elettronica, dato che qua e là ci sono delle chitarre (o sono tastiere?) che donano delle sonorità caratteristiche di questo modo intendere la musica?

Haha il basso è stato proprio messo in disparte...non c'è LOL...in pratica ho usato una chitarra zanzarosa al posto del basso e come tale la si deve considerare. Hai presente l'inizio di "The Yellow, Blue..."? Ecco, quello è il basso..haha!!!
Le tue considerazioni sono giuste anche perchè io non seguo nessuna regola e me ne frego dei canoni..tutto ciò che mi piace lo riverso nei miei pezzi e poco importa se proviene dal black oppure dal folk ecc ecc...Concepisco la musica come libertà espressiva totale e credo, per quanto riguardi i blastbeats poco presenti, che non serva randellare come matti per esser grind..prendi ad esempio i CBT: in "Sadochismo" vanno a 30km allora e son grind da far schifo hahaha...inoltre l'elettronica mi piace e seguo le peripezie di aphex twin ecc..Ascolto di tutto senza problemi dalla chill out al black, dallo jodel al cybergore hehe!

8) Per quanto mi riguarda, il pezzo migliore di “…Better Than Sex” è “Cytherea”, in quanto lo considero come il più particolare e schizofrenico del lotto, dato che sa essere sia cattivo che allegro, e da non dimenticare poi quel climax, ricco di gemiti femminili, che sembra fare il verso ai momenti che precedono l’orgasmo, ed il tutto facendomi scompisciare dalle risate! Che figata! Comunque, sei d’accordo con le mie affermazioni, e, se no, quale è, secondo il tuo parere, il pezzo migliore del lotto e perchè?

Hehe sono contento che ti piaccia quel pezzo. Io personalmente preferisco "Tutte le Strafighe.." e "Jenny Ha ..": sono più vicine alla mia anima sensibile anche se credo che tutto il disco sia tutto sommato ascoltabile.

9) Personalmente, penso che il tuo principale punto di forza sia proprio il taglio ironico e spassoso che poni non soltanto sui testi e sui titoli, ma anche sulla stessa musica, così da essere divertente al 1000%! Sei d’accordo? Se no, quale consideri come il tuo punto di forza e perché?

Esatto! Ridere ridere ridere di tutto e tutti! La mia musica deve rilassare divertire ed appassionare...che c'è di meglio del sesso e delle risate?

10) Ora vorrei trattare “Nice Drunk Virgin( Passed-Out Girl)” in quanto è una delle canzoni più particolari di tutto l’album. Personalmente, penso che essa sia basata su una selvaggia combinazione tra lo speed metal ed il punk-hardcore. Mi puoi dire come è nato questo brano? E, curiosamente, per quale motivo risulta così diverso dagli altri( anche perché, insieme a “Tutte le Strafighe Ascoltano gli Orifice”, non ha neanche un’ombra di blast-beats)?

Mah..per quanto riguarda i blast, come già detto, non li ritengo necessari e fondamentali, però in effetti quel pezzo è leggermente diverso dagli altri..non credo sia una cosa voluta..semplicemente è nato così..

11) Perché un titolo come “…Better Than Sex”? Prima di sceglierlo, hai pensato ad altri titoli? Perché, per te, è meglio guardare il culo di una dolce donzella giapponese che fare sesso?

No, un attimo: guardare il culo alla giapponese è il primo passo poi viene l'abbordaggio ed infine l'atto sessuale LOL...no dai..ti posso dire che la musica ORIFICE è prettamente maschile e come tale ha una sessualità pari pari a quella dei maschi..tutto parte dagli occhi, dalla vista..il maschio si eccita VEDENDO le cose...ecco il perchè delle ammalianti immagini nel booklet. L'idea del titolo però, lo ammetto, non è mia ma un adattamento di un demotivator di 4chan..sotto ad una foto raffigurante una tipa a novanta appoggiata ad un tavolo intenta a prenderlo dietro mentre un ragazzo seduto ad un tavolo sullo sfondo se ne frega candidamente di ciò che avviene alle sue spalle perchè intento a navigare su 4chan dove capeggiava la scritta 4CHAN...BETTER THAN SEX Sì lo so...sono un fallito LOL..(oddio ahaha!!! Per i lettori bavosi, ho trovato proprio un link riguardo la scena descritta da Dagon, e quindi gioite: http://www.roflposters.com/Browse.aspx?id=442940 .Nda Claustrofobia)

12) Puoi raccontarmi invece riguardo la copertina? Inoltre, essa come è nata e, prima di questa, c’erano altre copertine che avevi pensato fossero le più adatte per il tuo album?

Sì..nell'Ottobre del ‘08 sono stato operato di ernia inguinale..ho fatto un mese a casa. 8ore al giorno le passavo al pc su siti porno a scaricar foto per cercare quella giusta. Sapevo solo che doveva esserci una giapponese in copertina e non doveva esser una foto troppo porno. Ne ho fatte 9 di ipotetiche copertine ed alla fine ho fatto scegliere alla mia ragazza quella che secondo lei era allo stesso tempo più intrigante/innocente..

13) Forse ripeto la domanda, ma a quali cantanti ti ispiri per le urle che usi, e non poi così secondariamente? E quali sono i cantanti che meglio preferisci, tra tutti?

Cerco sempre di assomigliare ad un incrocio tra un leone ed un lavandino haha..mentre per le tipiche screams mi rifaccio al classico urlo nel citofono hehehe...cantanti al quale mi ispiro..mmmh...non saprei..ho sempre cercato di non copiare nessuno...

14) Da dove hai preso gli sketch che hai messo qui e là nel disco (specialmente, mi interessano quelli della prima canzone e dell’ultima)? E che cosa c’entra lo sketch dei Griffin con “A Letto Con le Gemelle”? Da quale puntata l’hai preso questo comunque? Secondo te, inoltre, quale è la funzione degli sketch?

Il primo sketch del disco e l'ultimo sono stati estrapolati da "Fatti Strafatti e Strafighe" ma "A Letto Con le Gemelle" non ha intro tratte dai Griffin: è "Douchbags Full.." ( vero. Mi scuso sia con Dagon che con i lettori. Nda Claustrofobia) che ha l'intro di cui parli. Non ricordo quale puntata sia di preciso ma era incentrata sulla censura. Le intro secondo me servono da amplificatore all'argomento trattato nelle songs ma, come nel caso di "Douchbags..”, non c'entrano un cazzo con la canzone hahaha... C'è chi li usa a sproposito e chi invece proprio li evita..gusti..l'importante è che non annoino...

15) Curiosamente, perché ci sono 3 canzoni in italiano e le altre, invece, sono cantate in inglese?

Per il semplice motivo che il titolo perdeva impatto nella traduzione e così è rimasto in italiano..ma il testo no..tutto il disco è cantato in english..

16) Questa è una domanda un po’ provocatoria, ma considerando la natura globalizzante e commerciale dell’inglese, perché lo utilizzi? Non ti pare poi che sia un po’ troppo stra-abusato?

Non lo utilizzo sempre perchè non lo ritengo importante. Non escludo che un giorno io faccia canzoni in tedesco/giapponese (se vabbè! Adesso stiamo esagerando eheheh! Nda Claustrofobia) oppure in dialetto hehehe!

17) Adesso mi sembra giusto farti sapere qualche critica mia riguardo l'album. Infatti, prima di tutto, apprezzo molto di più la prima parte di "...Better Than Sex"( fino però a "Nice Drunk Virgin( Passed-Out Girl)" che la seconda, in quanto, personalmente, quest'ultima manca di certe genialate presenti nella prima, oltre che presentare meno sketches. Ma non solo: di "Japan Girl" non ho apprezzato molto il finale, e forse lo si poteva fare in maniera migliore andando in blast-beats, proprio durante quei gemiti maschili e femminili, con le voci che aumentavano di intensità e potenza. Inoltre, non ho trovato molto azzeccata l'ultima canzone, e soprattutto nella parte centrale, da me dimenticabile perchè lascia subito il posto, forse con troppa fretta, a quel riff vagamente thrasheggiante già fatto in precedenza. Ora, come rispondi a queste critiche?

Beh..sono già contento solo per il fatto che ti sia piaciuta quella parte hahaha!! Poi i gusti non si discutono LOL

18) Che programma usi per la drum machine?

Leafdrum2...

19) Considerando che prima gli Orifice erano un duo anche in studio, chi ha scelto il nome e da cosa è stata determinata la scelta?

Sì eravamo in due ma decidevo/decido e deciderò sempre tutto io..ogni aspetto..TUTTO. Il nome Orifice è stato scelto in quanto rappresenta l'orifizio, ovviamente femminile, culla di piaceri carnali e fucina di nuove idee (i figli) ..che filosofo..LOL

20) Chi ha fatto il logo e cosa vuoi che esso trasmetta? Perché, poi, sono stati scelti i colori giallo e blu?

Il logo l'ho disegnato io..rappresenta la natura contorta della musica della band. I colori giallo/blu sono i più adatti a raffigurare le mie canzoni...ogni riff deve essere giallo/blu..deve farmi venir in mente quei colori..altrimenti viene cestinato (geniale a dir poco ahahah!! Nda Claustrofobia)..

21) Per quanto riguarda invece il tuo soprannome( o nome di battaglia, nickname e cazzi simili che dir si voglia) l’hai preso per caso dal racconto omonimo del “solitario di Providence”, ossia H.P. Lovecraft? E perché l’hai scelto? Secondo il tuo parere, che funzione hanno, anche in ambito musicale, i soprannomi?

ESATTAMENTE...adoro tutto ciò che ha scritto LOVECRAFT..è il mio scrittore preferito!! I soprannomi/nickname servono tanto quanto i nomi di battesimo. Sono una sorta di marchio di riconoscimento..esempio..se domani esce un cd di un gruppo sconosciuto che dice di fare grind e si scopre che alla batteria ci sia un certo Hellhammer, beh, credo che tutti sappiano già cosa aspettarsi dalla batteria ..

22) A distanza di pochi mesi, ti senti soddisfatto del risultato raggiunto oppure vorresti cambiare qualcosina? Come si stanno comportando la critica ed il pubblico?

Sì sono molto soddisfatto..il disco gira e la gente lo apprezza. Obbiettivo raggiunto!!

23) Non avendo gli altri tuoi dischi, che differenze( di produzione, musica, e compagnia bella…) ravvisi fra “…Better Than Sex” e gli altri?

Stilisticamente parlando segue la falsa riga delle ultime mie 4 o 5 produzioni..forse è un tantino più "melodico" rispetto agli altri..e sicuramente meglio prodotto in quanto non più fatto in casa ma in uno studio vero e proprio..

24) Come sei arrivato a contattare la minuscola Redrum Records? Il suo lavoro sta andando bene?

Veramente è stato Will Rahmer a cercarmi su myspace ed a propormi il full sotto la sua etichetta..mi sto ancora masturbando dalla gioia! E’ un tipo a posto, sa il fatto suo e sa come muoversi...nulla da dire di negativo...

25) Qualche gruppo della tua etichetta da consigliare a scatola chiusa?

Mmmh...BLOODBASTARDS su tutti...

26) Curiosamente( spero di non essere indiscreto), cosa pensa la tua fidanzata circa la tua “porno-ossessione”, anche se trattata a livelli di semplice divertimento?

Hahaha..è molto comprensiva (forse un po’ troppo, aggiungo io ihihih. Nda Claustrofobia)...l'unica cosa che non le va a genio è la mia ossessione per le giapponesi..quando ne incrocio una non posso trattenermi dal divorarla con gli occhi..

27) Nel tuo MySpace c’è scritto bello in mostra che gli Orifice sono di là a sciogliersi. Di già, dopo 5 anni? Cosa ha portato a questa scelta? Credi che tra qualche anno riformerai il tuo gruppo? Pensi comunque di continuare l’attività con qualche altra formazione e, magari, di avere in cantiere già qualcosa?

Sì...purtroppo mi sono reso conto di alcune cose in campo privato e cambiamenti lavorativi hanno ridotto a zero il tempo disponibile ..credo che questa sia la mia ultima intervista sai? Per il futuro non so..di certo non li riformerò più..piuttosto ripartirò da zero con un 'altra band ma ora come ora devo staccar la spina e riflettere/sistemare molte cose...

28) Orifice è praticamente un solo-progetto in studio ma un gruppo vero e proprio dal vivo, dato che fate anche concerti. Ma perché hai voluto fare una simile scelta? Non credi che sia meglio che Orifice fosse un gruppo anche in studio, magari da semplificare un po’ il tuo lavoro?

No ..io sono gli ORIFICE e non una nota che non abbia scritto e pensato io diventerà mai una canzone ORIFICE..sono molto dittatoriale su questo punto ma non accetto influenze esterne nella mia musica..esterne inteso come provenienti da altre persone (l’avevo capito. Nda Claustrofobia)..

29) Prima di suonare come Orifice, hai militato in altre formazioni, e com’è andata l’esperienza? Con esse hai pubblicato qualche testimonianza del vostro cammino?

Sì suonavo la batteria e cantavo nei FORNACE (hellenic blackmetal) ma poi dopo 3 demotape ho lasciato per incomprensioni musicali ma la band è ancora attiva. Poi ho cantato nei RECTALCUMSHOT (goregrind) attualmente sciolti ed inoltre davo una mano dietro la drum machine ai VAGINAL TORMENTOR...attualmente dispersi? ..boh..

30) Un’altra curiosità: da quanto tempo suoni la chitarra ed il basso? La batteria, invece, l’hai mai assaporata oppure la stai imparando da poco a suonare?

Allora chitarra e basso li suono, male, dal ’04 e la batteria, invece, la suono dal ‘99..abbastanza bene direi..so arrangiarmi..sono autodidatta (per tutti e tre) ma è da poco che ho iniziato a prender lezioni perchè non riesco a fare quello che voglio...
..motivo da aggiungere alla lista di situazioni che han portato alla fine della band..

31) Come ti rapporti con il fenomeno sempre più diffuso del peer 2 peer e quindi con il formato MP3?

Non ho nessun problema..d'altronde ..o ti pieghi al progresso o esci di scena e questo vale in ogni campo..

32) Che idea hai circa la scena Metal estrema della tua regione, ossia la Lombardia( anche dal punto di vista extra-musicale – locali, pubblico, varie iniziative…)?

Mmmh...scena lombarda? Qui faccio scena muta.....LOL (questa non l'ho capita. Nda Claustrofobia)..

33) Che ne pensi invece della scena Metal estrema italiana più in generale( idem)?

Beh ci sono ottime bands in ogni campo estremo. L'unica cosa che forse ancora manca in Italia è quel pizzico in più di voglia di fare...ma le idee ci sono..

34) Ascolti altra musica oltre al Metal? Se sì, quale? Nuove leve da consigliare? Ritornando al Metal, quali gruppi preferisci? C'è qualche sorpresa che vuoi segnalare?

Personalmente ascolto di tutto (tranne musica leggera italiana, rap e hip hop) ma non chiedermi consigli ti prego...ti posso solo dire che ultimamente ascolto molto i Malignant Tumor...

35) Qualche tempo fa mi hai detto che tra poco uscirà il tuo ultimo split? Con quale gruppo hai collaborato stavolta e com’è stata l’esperienza? Inoltre, come sei riuscito a contattarlo? Altre uscite in cantiere magari?

Ehm..sai..credo che probabilmente il 3way salti visti i problemi che ho con la mia band ed i recenti problemi che han pure i VAGINAL TORMENTOR...

36) L’intervista è finita Dagon, spero che non ti sia annoiato! Vuoi mandare un ultimo messaggio, magari in stile ultra-porno-grind( !), ai lettori?

Certo...ringrazio te per questa che molto probabilmente è l'ultima intervista che rilascio..e spero vivamente di aver scaldato i cuori di molte persone durante questi 5 anni di pornogrind. Vi ho amato tutti e vi amerò sempre ancora...
Spero di tornare un giorno...magari con una band nuova...

Orifice - "Better Than Sex" (2009)


ORIFICE
“BETTER THAN SEX”

Finalmente un po’ di porno ed auto-ironia su “Timpani Allo Spiedo”, e già dal titolo “Better Than Sex” (una cosa: come fa il guardare il culo di una dolce donzella essere addirittura migliore del sesso?) si capisce subito di che pasta è fatto Dagon e la sua creatura Orifice, esponente del più allegro e scanzonato (porno)-grind. Ed il bello è che, ironia della sorte, questo solo-progetto sta per sciogliersi proprio in questi giorni, e quindi, dico, per fortuna che non me lo sono fatto scappare!
Il disco che sono qui per recensire è il terzo album del solo-progetto Orifice, nato come un duo nell’anno di grazia 2004( devo segnalare che esso diventa un vero e proprio gruppo quando si tratta di fare qualche concerto, ed infatti, oltre a Dagon nel doppio ruolo di voce e chitarra, ci sono Mis Anon Kabuki, chitarra; Jorda, basso; e Mortado nella batteria). “Better Than Sex”, pubblicato proprio quest’anno presso la Redrum Records, etichetta del ben più famoso Will Rahmer dei Mortician, dopo aver partorito una sequela praticamente ininterrotta di split e demo dal 2004 in poi, si compone di…”sole” (in confronto alla classica tradizione grind) 10 canzoni, il cui raggio d’azione per quanto riguarda il minutaggio non è poi così ampio dato che si passa dai poco poco più di 2 minuti di “I Wanna Blue Skin” ai quasi 3 minuti e 20 della schizofrenica “Cytherea”, ed il tutto viene vomitato nell’arco di circa 28 minuti. Questo tutto che viene vomitato bellamente ai timpani dell’ascoltatore è principalmente, a mio avviso, un grindcore spassoso e per niente, se non rarissimamente, cattivo, dato che spesso poggia su delle melodie divertenti e goliardiche, andando così coerentemente di pari passo con le tematiche proposte. Anche se, a mano a mano, trapelano varie influenze di stampo black, brutal e punk-hardcore per nulla rare, unitamente ad inflessioni di natura cyber o, meglio, di musica elettronica. Ritmicamente parlando non si tratta del classico grind soffocante, dalla drum-machine (eh sì, qua c’è la drum!) che va sempre a velocità assurde ed inumane (chi ha detto XXXManiak?), ma proponendo altresì una solida varietà e fantasia, che non poche volte, a mio avviso, tocca picchi pazzescamente geniali e non convenzionali, da 10 e lode. Interessante poi la struttura stessa dei vari brani, dato che anche qui Dagon si conferma ottimo compositore, donando ad essi un’impostazione piuttosto dinamica e mai scontata o banale, e praticamente solo “Nice Drunk Virgin (Passed-Out Girl)” e “Jenny Ha la Cellulite” sono più classiche dal punto di vista strutturale, seguendo cioè più o meno il tipico schema in cui 2 riffs si ripetono in sequenza per 2 volte per poi snocciolare un’altra soluzione la quale successivamente viene interrotta dalle prime intuizioni poc’anzi citate. Gli altri brani invece sono abbastanza imprevedibili ma senza essere cervellotici (insomma, non siamo dalle parti degli Psycroptic o del solo-progetto brutal francese Abyssal Suffering). La produzione, vabbè, è bella sporca con le chitarre che mi sembrano delle vere e proprie seghe (proprio in tema eh?), e quindi mi risulta decisamente buona, può piacere fino al collasso anche a qualunque spasimante dei suoni genuini, tradizionalisti. Unica nota dolente è il basso che non mi pare messo sufficientemente a fuoco. Devo adesso osservare che in piena tradizione porno-grind, alcune canzoni vengono introdotte e/o finite da degli sketch ( sto parlando di “Tutte le Strafighe Ascoltano gli Orifice” – sia introduzione che finale -, “A Letto Con le Gemelle” – introduzione -, “Douchbags Full of Sperm” – introduzione -, “Cytherea” – introduzione, parte centrale e finale -, “Japan Girl” – finale -, e “Jenny Ha la Cellulite” – finale), certuni veramente esilaranti, contando pure il fatto che alcuni di essi sono nella nostra cara lingua (sto parlando di “Tutte le Strafighe Ascoltano gli Orifice “ e “Jenny Ha la Cellulite” più quella che vi dirò tra ultra-pochissimo). Tanto per rendere l’idea, “Douchbags Full of Sperm” parte con una scena – chissà da quale puntata - degli insostituibili ed inimitabili Griffin! Per ora vi ho fatto eccitare? Ma aspettate, che adesso spetta (scusate la ripetizione di parole ma tant’è…) parlare della voce.
Essa mi ha piacevolmente impressionato, nonostante io non mi possa di certo definire come un vero e proprio amante dei vocalizzi tipicamente grind da lavandino ultra-otturato in cui, oltre ad essere monotematico, non si capisce veramente un perfetto ciufolo, ma stavolta l’esperimento mi piace, dato che il nostro Dagon ha avuto la genialata di alternare spesso e volentieri un simile tipo di voce con delle urla particolari che vanno decisamente in accordo con la voce principale, dato che sono, come dire, gorgoglianti, ricordandomi così, nel modo più deciso, il black metal, solo rese qui un po’ più sporche ed “ignoranti”…grind in una sola parola. Quest’alternanza (a dir la verità, Dagon non è poi così fantasioso da questo punto di vista) riesce nell’impresa di rendere sempre piuttosto freschi e coinvolgenti i due stili vocali usati, cercando, in tal modo, di non annoiare, almeno in termini minimi, l’ascoltatore più esigente. Riguardo invece più strettamente il lavoro sulle linee vocali, queste non le ritengo fenomenali ma comunque valide. Ottime invece le chitarre. Prima di tutto, bisogna dire che non c’è neanche l’ombra più misera di un assolo, ma di fronte ad un riffing così semplice e, secondo me, tremendamente efficace, le parti soliste rappresentano soltanto un contorno, delle cose un po’ inutili insomma. Infatti, mi è difficile farmi scrollare di dosso quelle melodie che sono un tutto dire, che spesso sembrano risentire dell’influenza diretta, e particolarmente presente, da parte del punk-hardcore (sentitevi a tal proposito “The Yellow, Blue Phases of Female Orgasm” e “A Letto Con le Gemelle”), e che, altre volte, paiono memori di una lezione speedcore a tinte epiche (“Nice Drunk Virgin (Passed-Out Girl)” è esemplificativa in tal senso. Tra l’altro le suggestioni di questa canzone vengono un po’ riprese nelle due successive “I Wanna Blue Skin” e “Japan Girl”, qui invece interpretate, a mio avviso, in modo più blackeggiante). Altre melodie, piuttosto frequenti ma non in tutte le canzoni, sono quelle che caratterizzano i momenti in blast-beats, che spesso mi pare facciano il verso al black metal, questo, tolto, della sua aura di malvagità e glacialità (come in “The Yellow, Blue Phases of Female Orgasm”). Inoltre, qua e là si fanno vive contaminazioni, a mio avviso, con quella bestia che si chiama brutal, soprattutto nei tempi più lenti ( come in “A Letto Con le Gemelle” oppure in “I Wanna Blue Skin”), senza trasmettermi comunque cattiveria, che dalle parti di Orifice è cosa tremendamente rara. Infatti, è così rara che la si sente, e tanta (ti credo, dopo tanta ibernazione!) nella stupenda “Cytherea”, richiamandomi, in questo caso, addirittura le cannonate degli ultra-brutalloni olandesi Houwitser. Un altro tipo di riffs adottati sono quelli che compongono “I Wanna Blue Skin” ed “Awesome Upskirt” in cui fanno capolino soluzioni un po’ più varie ritmicamente parlando (nel senso che i riffs appena considerati interessano, nel proprio svolgimento, due ritmi diversi). Da segnalare inoltre che in “Cytherea” c’è un interessante chitarra, un po’ dal taglio ipnotico, che si sovrappone a quella ritmica. A dir la verità c’è qualche altra sovrapposizione di chitarra, anche se alla fine questa esegue lo stesso riff, melodico, di quella principale (“Tutte le Strafighe Ascoltano gli Orifice”, “Douchbags Full of Sperm”, “Cytherea” e “Jenny Ha la Cellulite”) conferendo comunque al tutto, in quanto la seconda chitarra risulta manipolata, un alone, come dire, lattiginoso, ed infatti da questo punto di vista Dagon sembra influenzato decisamente dalla musica elettronica. Beh, insomma, le chitarre sono un aspetto piuttosto curato da Dagon e di sicuro disegnano bene il clima ironico e goliardico di cui sono pregni i testi. Per il basso, il nostro ha voluto essere che fosse il più distorto possibile ed infatti, per me, è una vera cannonata, e poi sembra una chitarra (dubbio che diventa realtà se si legge l’intervista fatta ad Orifice), seppur non credo che esso si possa dire di essere stato messo bello in evidenza, così da non sentir spesso proprio bene il suo lavoro, comunque buono, almeno da quelle poche cose che si possono sentire veramente. Ed eccovi la drum-machine, di cui il nostro pavese ha voluto fare decisamente le cose in grande stile. Più che una drum infatti, sembra che dietro ci sia un batterista in carne ed ossa, sentendo tutta quella montagna di variazioni ad uno stesso pattern. Personalmente, sono leggendari quei passaggi presenti in “The Yellow, Blue Phases of Female Orgasm”, in cui, ad un certo punto, fa piazza pulita soltanto la batteria, intessendo un discorso quanto mai imprevedibile ed umano. Oppure, come non citare quel passaggio di “A Letto Con le Gemelle” con la doppia cassa che si fa viva per dei millisecondi attraverso un tempo medio-veloce? Da ricordare inoltre il pazzesco uno-due di “Japan Girl”…e vogliamo parlare della cavalcata di “Nice Drunk Virgin (Passed-Out Girl)? Beh, dai, adesso penso che ci siamo capiti, e quindi è meglio passare oltre.
E quest’oltre è, come prevedibile, il momento di quello che personalmente considero come il pezzo-bomba, quello che sovrasta tutti gli altri brani del lotto insomma. Così, sono rimasto impressionato sentendo specialmente “Cytherea”, che è un qualcosa di schizofrenico, dato che Dagon riesce nell’intento di coniugare velocità assassina ed ultra-cattiveria insieme ad una bellissima dose di melodie divertentissime, che vengono introdotte da una chitarra solista, un po’ ipnotica, unitamente a dei azzeccatissimi gemiti femminili! Bene, tutto questo mi dà l’impressione che l’orgasmo stia per arrivare, ed infatti sopraggiunge una melodia spassosa che sembra voler dire senza pudore: “EVVAI, ce la sto facendo, DAI COSI’!, e lo sforzo è tanto enorme che la chitarra principale viene sorretta, ad un certo punto, da un’altra, questa manipolata. L’orgasmo, poi, dopo tanta speranza, viene raggiunto nel finale. Colei prima geme pazzescamente e, poco dopo, contenta ma (giustamente) stanca, abbassa la voce in maniera…bbbrrrrrr…..che momenti!
Ma, a mio avviso, c’è un altro pezzo veramente interessante, che per intensità e qualità quasi raggiunge, secondo me, “Cytherea”: sto parlando di “Naked Drunk Virgin (Passed-Out Girl)”, pezzo questo che si allontana decisamente dagli altri, dato che, a mio avviso, propone una devastante combinazione tra uno speed metal epico ed il punk-hardcore, oltre ovviamente ai tocchi grind e black provenienti dalle voci. Questa canzone mi sembra così epica, come per conferire connotati eroici e battaglieri ad uno che cerca letteralmente di sverginare una ragazza ubriaca (non a caso, il titolo riguarda proprio una cosa simile). Assolutamente geniale, punto e basta!
Vabbè, mi sembra scontato dire quale, per il mio parere ovvio, sia il principale punto di forza di Orifice, ossia l’ironia che, come già osservato, non permea soltanto i titoli delle canzoni e delle tematiche proposte ma anche la stessa musica, regalando così all’ascoltatore, almeno personalmente, una cappa mastodontica di risate e di divertimento...
…ma c’è qualcosina che non mi convince appieno. Prima di tutto, non mi piace il finale di “Japan Girl”, o meglio, forse penso che questo brano si poteva finire diversamente. Infatti, credo che, al momento dei gemiti maschili e femminili (che si sentono negli ultimissimi secondi), Dagon se ne poteva uscire con velocità in blast-beats e con le voci che aumentavano di intensità e potenza, chiudendo in bellezza attraverso un climax costituito da un bel gemito femminile magari spacca-timpani (ahah!) insieme alla musica stessa. E poi non mi piace per niente il pezzo finale, ossia “Jenny Ha la Cellulite”. Perché? Perché mi sembra addirittura un po’ noiosetto, con soprattutto la parte centrale che penso si poteva fare in modo migliore, dato che essa è, per me, facilmente dimenticabile e priva di profondità per quanto Dagon abbia voluto riprendere quel riff principale vagamente thrash con così tanta fretta. Insomma, è proprio la struttura che mi delude non poco. Divertente, comunque, lo sketch che chiude il brano.
Una doverosa considerazione adesso: personalmente, alla luce delle osservazioni di cui sopra, preferisco di gran lunga la prima parte dell’album che la seconda, anche per via di un’assenza di certe genialate che condensano la prima parte, e di una presenza meno forte (anche dal punto di vista strettamente quantitativo) ed efficace degli sketch finali.
Ma non preoccuparti Dagon! Se leggi sotto, il voto è piuttosto ottimo, ed infatti sinceramente la tua decisione di porre fine all’esperienza Orifice mi lascia di stucco ed alquanto perplesso. Ma vabbè, almeno hai lasciato ai posteri un album, a mio avviso, degno di essere riverito, e che tra l’altro tiene desta, e di molto, la ricca scena lombarda (oltre ovviamente a quella italiana più in generale), sempre pronta a partorire formazioni di qualità che non hanno per niente nulla da invidiare ai propri colleghi all’estero, in faccia all’esterofilia imperante del nostro paese. Altro che il testamento dei Sentenced insomma!

Voto: 74

Claustrofobia
Tracklist:
1 - Tutte le Strafighe Ascoltano gli Orifice/ 2 - The Yellow, Blue Phases of Female Orgasm/ 3 - A Letto Con le Gemelle/ 4 - Douchbags Full of Sperm/ 5 - Cytherea/ 6 - Nice Drunk Virgin (Passed-Out Girl)/ 7 - I Wanna Blue Skin/ 8 - Japan Girl/ 9 - Awesome Upskirt/ 10 - Jenny Ha la Cellulite
MySpace: