1) Ehilà ragazzuoli come la va? Presentate i Bloodshed ai lettori di “Timpani Allo Spiedo”.
Federico, basso: I Bloodshed nascono nell'estate 2006, con una formazione a sei: batteria(Alberto), basso (Federico), voce (Sebastiano), tastiere (Andrea) e 2 chitarre (Davide e Riccardo). Cambiano un chitarrista nel settembre 2007, con l'entrata di Gabriele al posto di Riccardo, e nel gennaio 2008 registrano la loro demo, “After Midnight”. Purtroppo attualmente a causa di alcuni problemi la formazione è notevolmente cambiata, passando da 6 a 4 componenti, in quanto i due chitarristi ed il cantante, per motivi diversi, sono stati sostituiti da Francesco. La nuova formazione è al momento impegnata nella preparazione di un nuovo cd, in seguito al quale cercherà probabilmente un secondo chitarrista.
2) Di cosa trattate esattamente nei testi e chi li scrive? Da cosa siete ispirati per farli e formalmente da quali gruppi siete maggiormente influenzati in tal senso? Sbaglio a dire che “Darkness of the Soul” ha derive psicologiche?
I testi sono stati scritti principalmente dal batterista, Alberto, e dall'attualmente ex cantante, Sebastiano, tranne “Alive in destruction”, che è stata composta dal tastierista, Andrea; gli argomenti sono svariati, ma si cerca di ricondurli per lo più a tematiche legate all'esistenza umana. Ad esempio “Immortal Dreams” parla della sete di potere che divora l'uomo, simboleggiato dal tiranno; “Anonymous” parla della ricerca del proprio io, della propria identità; “Eternal Night” invece è un testo molto ispirato dal primo numero di Dylan Dog, quasi un omaggio al celebre fumetto, e parla di un'invasione di morti viventi. “Alive in Destruction” invece si potrebbe definire un testo pessimista, e tratta della pesantezza della condizione umana. “Darkness of the Soul” ha un testo un po' strano...avremmo voluto qualcosa di più esplicito, come notavi tu, che parlasse di psicologia magari, ma Sebastiano ha preferito tenere l'argomento un po' sottinteso e ha trattato della condizione interiore di un uomo di guerra, dedito ad una vita dura e solitaria; sicuramente, la psicologia è un tema presente.
3) Perché preferite parlare di simili argomenti rispetto ad altri?
Abbiamo trattato di questi argomenti dopo aver deciso di scartare tematiche strausate come inni a satana e cose del genere, temi politici, magari un po' pesanti da digerire oppure religiosi che, per quanto siamo anticlericali, preferiamo lasciar stare, nel senso che piuttosto che fare dei testi contro la Chiesa, testi banali dico, come purtroppo spesso se ne sentono, vorremmo fare una critica più accurata e sottile di come la religione s'insinua nelle menti (è questo un probabile tema di future canzoni).
4) Come avviene la composizione dei pezzi e quanto è durata la loro stesura? Chi li compone? C’è stato un brano più difficoltoso confrontandolo con i restanti?
Spesso i pezzi sono composti da Andrea (tastiere); ma alle volte si lavora tutti insieme in saletta su dei riff che ci piacciono particolarmente. In genere lo studio di un brano dura un paio di prove, in cui ognuno studia le migliori linee da tenere, dopodiché ognuno suggerisce correzioni o riff alternativi. In quanto al brano più difficile da strutturare e preparare forse potrebbe essere il pezzo strumentale, “Infernal Melody”, a causa della poca memoria di un chitarrista eheheh!!
5) Dove avete registrato i pezzi ed in quanto tempo? In tal caso, quale è stato quello che vi ha portato via più tempo?
I pezzi sono stati registrati con l'ausilio di Cristian Scarponi, fonico dei Necrodeath; la batteria è stata microfonata e registrata in saletta; gli strumenti su pc e la voce, se non erro, sempre in saletta e su pc. Ogni componente ha, purtroppo, dovuto registrare tutti i brani in un unico giorno. A causa di ciò molti pezzi non sono venuti molto bene....esperienza per il prossimo cd: fare le cose con calma ahahaha!
6) A mio parere, voi suonate una specie di black metal sinfonico concentrato principalmente entro tempi medi, non molto cattivo ma altresì dall’alone romantico ed oserei dire quasi vampiresco, ed inoltre tecnicamente molto valido. Però penso che la vostra musica sia decisamente influenzata da altri generi, come il death metal (“Eternal Night”), il metalcore (“Anonymous” ed “Immortal Dreams”), ma non solo, come si tratterà dopo più diffusamente, e quindi riuscite a presentare una buona differenziazione tra i vari pezzi. La produzione mi pare piuttosto pulita ed è orientata verso le frequenze maggiormente alte, risaltando così principalmente il trio voce/chitarre/tastiere. Che ne dite della mia descrizione? Quali sono le vostre principali influenze, e da dove derivano? Inoltre, come definite il vostro suono, dato che su Metal-Archives c’è scritto addirittura “black/death metal”, mentre nel vostro MySpace più semplicemente “metal”?
Eh...la descrizione su Metal Archives non è opera nostra...Dire che suoniamo black metal non è giusto! Nel senso che non suoniamo un vero black ed ognuno di noi ha tantissime influenze...esempi per ogni membro (di coloro che hanno fatto la demo): il tastierista adora gruppi come Dimmu Borgir, Behemoth, Dark Funeral, C.O.B., ...il batterista idem ma ascolta anche gruppi più tecnici come Cynic, Coprofago etc...Gabriele (chitarrista) adora soprattutto l'heavy: Iron Maiden, Black Sabbath, oppure i Queen; Davide (chitarrista) è molto amante dei Megadeth, del thrash in generale; Sebastiano (voce) è più sul nu metal ed il gothic, il bassista (Federico) adora i Death, i Sadus, gli Iron Maiden e ascolta molto il jazz e la fusion. Si può notare come ognuno apporti svariate influenze eheheh!
7) Vorrei trattare adesso la struttura dei vari brani che compongono l’opera. Essi infatti, da questo punto di vista, sono piuttosto liberi e dinamici, e difficilmente presentano una qualsiasi rigida sequenza di soluzioni, visto e considerato che l’unico che ne tira fuori una, e pure rigida bensì non esattamente classica, è “Alive in Destruction”, pezzo che considero molto particolare proprio per tale motivo. Inoltre, ho riscontrato che spesso e volentieri molte soluzioni vengono modificate, sia a livello di riffing/tastiere che di ritmiche, ed accade tra l’altro, con una frequenza notevole, che queste modificazioni sono sottoposte a ripetizioni di una sola battuta. Ci ho visto giusto? C’è una ragione per il quale avete optato per simili scelte e soprattutto per l’ultimo? Magari, soltanto la voglia di essere molto imprevedibile o c’è qualcosa di più profondo sotto?
La struttura dei brani, spesso molto varia deriva, come hai giustamente notato, dalla voglia di essere imprevedibili ed anche dal voler non essere legati a degli schemi fissi.
8) Secondo il mio modesto parere certo, il miglior pezzo dell’album è “Immortal Dreams”, in quanto…per me è l’unico brano con la voce completamente valido. Mi piace comunque molto il lavoro fatto dalle onnipresenti tastiere, alle quali sono attribuite pure delle interessanti variazioni piuttosto tecniche. Tra l’altro, con esse ravviso influenze da certo power metal o dai Children of Bodom. Inoltre, mi diverte anche il finale, giocato molto sulle modificazioni del 2° passaggio, da una battuta l’una, piacevolmente imprevedibile. Siete d’accordo con le mie affermazioni? Se no, quale ritenete sia il miglior episodio di “After Midnight” e perché? Come è nato “Immortal Dreams”?
Sì, “Immortal Dreams” è forse il pezzo migliore della demo, insieme ad “Alive in Destruction”; come brani, entrambi sono opera di Andrea, tranne il pezzo centrale di “Immortal Dreams” che è opera di Davide.
9) Mi interessa adesso trattare “Epic Gods”, che in fin dei conti è una vera e propria intro ma con un titolo proprio. I suoi ricami sì romantici ma secondo me sognanti mi paiono più adatti per un gruppo come i Summoning che per voi, come ho già osservato nella descrizione della vostra musica. Quest’intro mi sembra la quiete prima della tempesta che distruggerà per sempre l’Eden. Ma come è stata la genesi di “Epic Gods” ed in che modo dovrebbe essere interpretata secondo voi? Perché avete voluto metterla, senza partire direttamente con “Alive in Destruction”?
Hai colto nel segno descrivendo “Epic Gods” come la quiete prima della tempesta; infatti è proprio il motivo per cui è stata messa come intro. A livello compositivo, è interamente opera di Andrea (tastiere).
10) Un’altra traccia a mio avviso tremendamente notevole è “Infernal Melody”, che per voi forse è un po’ particolare. E’ in pratica un climax quasi continuo, una girandola dinamica di emozioni a tratti epico, una specie di outro, dato che è strumentale fondata molto sul dialogo chitarra solista/tastiere, dove la prima segue, ma con sprazzi indipendenti, la seconda, ed entrambe dimostrano una tecnica devastante. Ma perché è così particolare e lontana dagli altri pezzi, anche perché è senza l’apporto della voce? Cosa volete trasmettere con “Infernal Melody”? Potete raccontare la sua genesi?
Uhm...raccontare la genesi di “Infernal Melody” sarebbe una cosa lunghissima ma cercherò di sintetizzare: che io ricordi (ho una memoria assai balorda ahahaha) i riff iniziali furono ideati dal vecchio chitarrista Riccardo, a cui poi Andrea aggiunse delle parti di tastiera, ideando soprattutto la parte centrale. In effetti nel cd è stata messa come outro proprio perché risulta un brano particolare, strumentale ma abbastanza lungo. Ciò che ci proponiamo di trasmettere con questa canzone è, per usare un ossimoro, una sensazione di irrequieta calma se così mi è concesso di dire. Per spiegarmi meglio: la canzone vuol essere una melodia infernale, che già dal titolo fa capire come congiunga due termini non proprio uniti logicamente: la melodia (qualcosa di calmo, tranquillo etc…) e l'inferno, che è tutto l'opposto. L'assenza della voce e quindi di un testo è dovuta al fatto che essendo una “melodia”, il ruolo principale è svolto dalla musica: sta poi all'ascoltatore dare libero sfogo all'immaginazione!
11) Per quanto concerne invece il vostro principale punto di forza in quest’album, personalmente ho scelto per le tastiere, a mio parere il vero motore della vostra musica, abili a trascinare il tutto costruendo ottime melodie. Secondo me, sono loro che principalmente donano all’insieme quell’alone romantico e misterioso di cui ho già parlato, e talvolta mi sanno anche di notturno, facendo così infiltrare nel discorso influenze dirette dalla musica elettronica (“Darkness of the Soul” ed “Immortal Dreams”). Ora, siete d’accordo con quanto affermo? Se no, quale pensate sia il vostro principale punto di forza e perché?
Sicuramente le tastiere giocano un ruolo predominante nelle nostre canzoni; siamo concordi nel ritenerlo il nostro strumento principale, anche se nei nuovi brani che stiamo componendo stiamo mettendo in risalto la ritmica della batteria e le chitarre, ciò nonostante le tastiere rimarranno sempre un cardine delle nostre canzoni.
12) Perché avete scelto per un titolo come “After Midnight” e cosa volete trasmettere con esso? Ci sono state altre proposte prima di scegliere quello attuale e casomai per quale ragione sono state scartate?
Il titolo “After Midnight” è stato proposto da Sebastiano, che propose di strutturare il cd come una sorta di sogno in cui ogni canzone ne rappresenta uno.
13) Parliamo adesso della copertina, molto poco black metal, della vostra opera. Perché proprio essa e che significato possiede? Chi l’ha fatta? Ci sono state altre proposte prima e casomai perché sono state scartate?
Per quanto riguarda la copertina è stata sempre un'idea di Sebastiano, che ha preferito, appunto, una copertina meno “black”, optando per qualcosa di diverso; alcune proposte diverse ci son state, ma sono state scartate perché Sebastiano premeva per una copertina “particolare”, ed alla fine ha ideato il concept della copertina definitiva.
14) Adesso mi sembra giusto farvi sapere i difetti di “After Midnight” che ho rintracciato qua e là, che però sono piuttosto gravi perché riguardano tutti la fase conclusiva di certi pezzi. Così, parto da “Alive in Destruction”, canzone più lineare del lotto e che fino ai 4 minuti considero pressoché geniale dato che sfruttate a dovere un climax, il quale però non mi sembra venga concluso, spezzando in tal modo il discorso con una soluzione che viene più volte variata, secondo me in maniera prolissa, addirittura per 2 minuti. Mi aspettavo un bell’assolo per concludere il climax ma tant’è. Come rispondete a questa critica?
La tua critica su “Alive in Destruction” è perfettamente legittima. Infatti il lungo pezzo finale si presta benissimo ad un bell'assolo, tant'è che nei live viene eseguito. Purtroppo non è stato registrato nella demo (come tutti gli assoli) poiché il chitarrista solista Gabriele era entrato da poco nel gruppo ed al momento di registrare non era pronto...contando poi che è stato fatto tutto di fretta etc etc…Vorrei però dire che è stata un po' una delusione non trovare gli assoli...sigh! Non vorrei addentrarmi nei burrascosi avvenimenti degli ultimi mesi, ma purtroppo questa assenza dei soli è stata interpretata come una mancanza di impegno, dato che tecnicamente Gabriele è un valido chitarrista...mah!
15) E l’ora di “Eternal Night”, il quale finisce similmente al precedente pezzo, seppur in misura quantitativamente minore, e pure qui tutto mi sa di prolisso e noioso, senza presentarmi niente che mi faccia sobbalzare e tra l’altro si conclude in un modo altamente brusco. A questa critica invece come contro ribattete?
Beh, “Eternal Night” è forse il brano più semplice dal punto di vista compositivo ed è opera di Davide; riguardo la critica al finale brusco...beh, diciamo che non saprei come rispondere...non avevo mai visto il finale di “Eternal Night” sotto questo aspetto (anche perché non mi sembra che io mi sia spiegato poi così diffusamente, almeno nell’intervista! Nda Claustrofobia)....
16) Tocca a ”Darkness of the Soul”, che a mio parere aveva ancora forse ampi margini discorsivi, considerando che il tutto finisce con quella che definisco una vera e propria fuga strumentale così da funzionare da ponte per una soluzione successiva, ma ciò non succede. Siete d’accordo? Cosa ha determinato secondo voi la fine di tale brano?
“Darkness of the Soul” è il primo o secondo pezzo composto dai Bloodshed, ha subito svariati cambiamenti. Non saprei dire cosa ha determinato il finale della canzone, dato che al mio arrivo nel gruppo non ho partecipato alla fase compositiva. Bisogna dire che nei 4 giri finali la chitarra esegue un assolo nel mentre che la voce continua a cantare e quindi può darsi che la registrazione del cd non sia fedele a come la canzone viene eseguita normalmente (credo allora che dovrei riascoltarmi la canzone per bene…Nda Claustrofobia).
17) Mi dispiace dirlo, ma anche “Anonymous” è presente nel banco degli imputati. Eppure, fino ad un certo punto, considero pure essa una canzone geniale, grazie a quel tempo lento che sembra preannunciare, concretizzandola, un’accelerazione al fulmicotone a dir poco strabiliante. Avete secondo me calcolato benissimo il momento di sferrare l’assalto, facendo interiorizzare pian piano il rallentamento, e quindi, dopo un po’, mi pare che il brano finisca in maniera più che dignitosa, ma purtroppo no, quella è soltanto una pausa che precede a mio parere un passaggio totalmente inutile ai fini del pezzo, rovinandolo, anche perché il climax era già stato raggiunto e concluso. E qua come rispondete invece?
Alla tua critica di “Anonymous” posso parlare a nome di tutti dicendo che in effetti il pezzo finale è una forzatura (nonché un evidente plagio di “Mourning Palace” dei Dimmu Borgir...ahahah!!); il pezzo ha delle parti molto belle ed è principalmente opera del vecchio chitarrista, Riccardo. Al momento abbiamo deciso di non suonare più questa canzone sia per rispetto verso Riccardo sia perché è qualitativamente inferiore a molti altri brani, soprattutto i nuovi inediti.
18) Il demo in quante copie lo avete stampato, e magari c’è anche un motivo simbolico dietro di esse?
Abbiamo stampato 500 copie, ma solo perché la differenza tra farne 300 e farne 500 era poca roba.
19) Siete soddisfatti del risultato raggiunto o volete cambiare qualcosa? Come stanno andando la critica ed il pubblico?
Diciamo che non siamo del tutto soddisfatti, dato il cd non rispecchia appieno le nostre potenzialità. Più che altro non siamo soddisfatti del fatto di aver dovuto registrare tutto in un solo giorno e (purtroppo) senza metronomo. Inoltre ci sono dei piccoli dettagli grafici che potevano essere molto migliori; tutto sommato però non giudichiamo negativamente il nostro primo lavoro ed anche a livello di pubblico la risposta è buona.
20) C’è una ragione per il quale avete fatto da subito il grande passo dell’album, senza fare le cose piano piano, anche per costruire lentamente un suono magari più personale? Non ritenete insomma che sia un po’ prematuro un album? O prima avete già registrato un demo, seppur non ufficialmente?
Beh, diciamo che abbiamo voluto provare a fare un cd/demo, avendo all'epoca 8-9 pezzi nostri; in effetti sarebbe stato meglio fare le cose con più calma. Diciamo che ci è servito di lezione per il prossimo lavoro che, si spera, verrà iniziato quest'anno.
21) Sbaglio od “After Midnight” è il primo parto discografico (ufficiale) per tutti voi, in quanto singoli? Prima di militare nei Bloodshed, avete suonato in qualche altra formazione e come è finita l’esperienza, ed avete registrato pure qualcosa in tal senso?
Sì, “After Midnight” è il primo lavoro per ognuno di noi; prima dei Bloodshed un po' tutti abbiamo suonato a livello “amatoriale” in salette con amici, ma mai come con i Bloodshed, prefiggendoci lo scopo di fare live e di registrare un cd.
22) Chi ha scelto il nome del gruppo e perché proprio questo? Il vostro mi sembra molto black/death metal, ed infatti mi richiama gruppi iper-chiodati come i Bestial Warlust, Conqueror e compagnia. Lo sapete tra l’altro che Bloodshed è un nome veramente stra-abusato nel panorama del Metal estremo? Ci sono state altre proposte prima di decidere per quello attuale e potete dire per quale motivo sono state rifiutate?
Bloodshed fu scelto da Alberto e Davide quando iniziarono a suonare per passare il tempo e da lì è rimasto come nome del gruppo. Siamo consapevoli del fatto che sia un nome stra-abusato e difatti siamo in procinto di cambiarlo, approfittando anche degli ultimi sconvolgimenti.
23) Una cosa che mi ha fatto sorridere a prima vista è stato il vedere su Metal-Archives 6 ragazzi “normali” per niente iper-chiodati a dispetto del nome, come già osservato. Perché avete scelto per un’estetica simile? E cosa volete trasmettere con essa? Avete subìto delle critiche pesanti a tal proposito, magari anche dai metallari vecchia scuola, e come rispondete a loro?
No no, nessuno ci ha criticato per il nostro aspetto...diciamo che l'abbiamo scelto per una questione...d'impatto: il vedere dei ragazzi vestiti non in maniera metallarissima non fa pensare a una musica particolarmente pesante...e quando suoniamo è un po' uno shock. A tal proposito bisogna riconoscere che l'idea è stata principalmente di Sebastiano.
24) Chi ha fatto il logo e cosa volete che esso trasmetta? Ci sono…vabbè, le stesse successive 2 domande della 22 (ho una fantasia a volte ihih!!).
Il logo è stato disegnato da un'amica di Andrea. Lei gli ha proposto di farne uno, l'ha disegnato e ci è piaciuto.
25) Volete raccontarmi di un vostro concerto-tipo?
Mah...che dire di un nostro concerto...? A parte che è un'occasione unica di divertirsi. Di solito suoniamo in locali, al chiuso...ergo si muore di caldo, specialmente d'estate!!! Altra cosa, iniziamo sempre con “Alive in Destruction”.
26) Una domanda cojona: quale è stato l’evento più esilarante che avete vissuto come gruppo?
L’evento più esilarante come gruppo?Uhm...Credo possa essere avvenuto a Milano, quando suonammo lì l'anno scorso: Andrea disse qualcosa del tipo “sono grasso” o giù di lì (si noti che eravamo su un tram pieno di gente) ed Alberto si mise ad urlare senza alcun motivo: “TU NON SEI GRASSO! SEI UNA MERDA!”!!! Ahaha, che risate ci siamo fatti! Oppure mi torna in mente un'altra scena, ad Alghero, d'estate: faceva un caldo boia e ad uno stop ci fermiamo…c'era una signora affacciata ad un balcone ed Alberto le grida: “Signora...oggi c'è caldo perché Gesù Cristo è in fiamme!”.
27) Considerando alcuni titoli dell’album, potete essere considerati dei satanisti? Se sì, considerate satana quale entità buona o cattiva? Materialistica e/o spiritualistica?
No, non siamo satanisti, ma alcuni sono atei, altri anticlericali (il sottoscritto ad esempio). Nessuno ha un buon rapporto con la religione/strumento oppressivo e di controllo. Mah, per quanto riguarda Satana la consideriamo come una creazione umana, una proiezione al di fuori dell'uomo di una sua parte importante, quella malvagia.
28) Una curiosità: di tutti voi chi fa l’università e che corso ha preso? E perché?
All'università attualmente ci sono Andrea (agraria), Sebastiano (architettura) e Federico (filosofia). Ognuno ha scelto di studiare la materia che più gli piaceva.
29) Che ne pensate della vostra scena Metal estrema, ossia quella sarda( anche dal punto di vista extra-musicale – nel senso dei locali, del pubblico e così via)? Corrono voci che in Sardegna il Metal non sta proprio bene, in fatto di visibilità e di concerti.
Mah, la scena non è male...ci son dei gruppi davvero validi e alcuni locali ci sono. Di sicuro il metal non ha il massimo della visibilità ma non è neanche inesistente.
30) Che ne pensate invece della scena Metal estrema italiana più in generale (idem)?
Idem, ci sono molti gruppi davvero validi, ma purtroppo a livello di locali non sapremo cosa dirti, non abbiamo molta esperienza a livello di serate fuori la Sardegna.
31) Ascoltate altra musica oltre al Metal? Se sì, quale? Nuove leve da consigliare? Ritornando al Metal, quali gruppi preferite? C'è qualche sorpresa che volete segnalare, magari con quelle con cui avete diviso il palco?
Beh, per quanto riguarda me, Federico, ascolto un po' di tutto: a me piace la musica ben suonata, jazz, fusion, funk etc etc…ovunque sia possibile sentire dei bravi musicisti, non per forze estremamente tecnici. Come miei gruppi preferiti di sicuro ci sono i Death, ma non disdegno Satyricon, Behemoth, Iron Maiden e tantissimi altri. Della scena sarda consiglio vivamente i nostri amici olbiesi, gli Asura, mentre a livello nazionale i miei amici Nefertum. Per quanto riguarda gli altri componenti, direi che Andrea ascolta principalmente metal, Davide e Alberto idem, Gabriele ascolta anche musica più leggera, tipo pop etc...Sebastiano ascolta un po' di tutto, soprattutto nu metal e rock / gothic rock.
32) Cosa bolle attualmente in pentola per voi?
Per ora nel calderone abbiamo in preparazione un nuovo cd...eheheh, stavolta faremo le cose con molta più calma!!!
33) Ragazzuoli, finalmente l’intervista è finita, e spero che io non vi abbia rotto i cojoni. Volete mandare un ultimo messaggio ai lettori di “Timpani Allo Spiedo” (bello il nome eh?)?
Come messaggio per i lettori di “Timpani Allo Spiedo” (di cui apprezzo il nome, bello!) io dico:
HOLY POPE LOVES BIG COCKS!!!
Federico, basso: I Bloodshed nascono nell'estate 2006, con una formazione a sei: batteria(Alberto), basso (Federico), voce (Sebastiano), tastiere (Andrea) e 2 chitarre (Davide e Riccardo). Cambiano un chitarrista nel settembre 2007, con l'entrata di Gabriele al posto di Riccardo, e nel gennaio 2008 registrano la loro demo, “After Midnight”. Purtroppo attualmente a causa di alcuni problemi la formazione è notevolmente cambiata, passando da 6 a 4 componenti, in quanto i due chitarristi ed il cantante, per motivi diversi, sono stati sostituiti da Francesco. La nuova formazione è al momento impegnata nella preparazione di un nuovo cd, in seguito al quale cercherà probabilmente un secondo chitarrista.
2) Di cosa trattate esattamente nei testi e chi li scrive? Da cosa siete ispirati per farli e formalmente da quali gruppi siete maggiormente influenzati in tal senso? Sbaglio a dire che “Darkness of the Soul” ha derive psicologiche?
I testi sono stati scritti principalmente dal batterista, Alberto, e dall'attualmente ex cantante, Sebastiano, tranne “Alive in destruction”, che è stata composta dal tastierista, Andrea; gli argomenti sono svariati, ma si cerca di ricondurli per lo più a tematiche legate all'esistenza umana. Ad esempio “Immortal Dreams” parla della sete di potere che divora l'uomo, simboleggiato dal tiranno; “Anonymous” parla della ricerca del proprio io, della propria identità; “Eternal Night” invece è un testo molto ispirato dal primo numero di Dylan Dog, quasi un omaggio al celebre fumetto, e parla di un'invasione di morti viventi. “Alive in Destruction” invece si potrebbe definire un testo pessimista, e tratta della pesantezza della condizione umana. “Darkness of the Soul” ha un testo un po' strano...avremmo voluto qualcosa di più esplicito, come notavi tu, che parlasse di psicologia magari, ma Sebastiano ha preferito tenere l'argomento un po' sottinteso e ha trattato della condizione interiore di un uomo di guerra, dedito ad una vita dura e solitaria; sicuramente, la psicologia è un tema presente.
3) Perché preferite parlare di simili argomenti rispetto ad altri?
Abbiamo trattato di questi argomenti dopo aver deciso di scartare tematiche strausate come inni a satana e cose del genere, temi politici, magari un po' pesanti da digerire oppure religiosi che, per quanto siamo anticlericali, preferiamo lasciar stare, nel senso che piuttosto che fare dei testi contro la Chiesa, testi banali dico, come purtroppo spesso se ne sentono, vorremmo fare una critica più accurata e sottile di come la religione s'insinua nelle menti (è questo un probabile tema di future canzoni).
4) Come avviene la composizione dei pezzi e quanto è durata la loro stesura? Chi li compone? C’è stato un brano più difficoltoso confrontandolo con i restanti?
Spesso i pezzi sono composti da Andrea (tastiere); ma alle volte si lavora tutti insieme in saletta su dei riff che ci piacciono particolarmente. In genere lo studio di un brano dura un paio di prove, in cui ognuno studia le migliori linee da tenere, dopodiché ognuno suggerisce correzioni o riff alternativi. In quanto al brano più difficile da strutturare e preparare forse potrebbe essere il pezzo strumentale, “Infernal Melody”, a causa della poca memoria di un chitarrista eheheh!!
5) Dove avete registrato i pezzi ed in quanto tempo? In tal caso, quale è stato quello che vi ha portato via più tempo?
I pezzi sono stati registrati con l'ausilio di Cristian Scarponi, fonico dei Necrodeath; la batteria è stata microfonata e registrata in saletta; gli strumenti su pc e la voce, se non erro, sempre in saletta e su pc. Ogni componente ha, purtroppo, dovuto registrare tutti i brani in un unico giorno. A causa di ciò molti pezzi non sono venuti molto bene....esperienza per il prossimo cd: fare le cose con calma ahahaha!
6) A mio parere, voi suonate una specie di black metal sinfonico concentrato principalmente entro tempi medi, non molto cattivo ma altresì dall’alone romantico ed oserei dire quasi vampiresco, ed inoltre tecnicamente molto valido. Però penso che la vostra musica sia decisamente influenzata da altri generi, come il death metal (“Eternal Night”), il metalcore (“Anonymous” ed “Immortal Dreams”), ma non solo, come si tratterà dopo più diffusamente, e quindi riuscite a presentare una buona differenziazione tra i vari pezzi. La produzione mi pare piuttosto pulita ed è orientata verso le frequenze maggiormente alte, risaltando così principalmente il trio voce/chitarre/tastiere. Che ne dite della mia descrizione? Quali sono le vostre principali influenze, e da dove derivano? Inoltre, come definite il vostro suono, dato che su Metal-Archives c’è scritto addirittura “black/death metal”, mentre nel vostro MySpace più semplicemente “metal”?
Eh...la descrizione su Metal Archives non è opera nostra...Dire che suoniamo black metal non è giusto! Nel senso che non suoniamo un vero black ed ognuno di noi ha tantissime influenze...esempi per ogni membro (di coloro che hanno fatto la demo): il tastierista adora gruppi come Dimmu Borgir, Behemoth, Dark Funeral, C.O.B., ...il batterista idem ma ascolta anche gruppi più tecnici come Cynic, Coprofago etc...Gabriele (chitarrista) adora soprattutto l'heavy: Iron Maiden, Black Sabbath, oppure i Queen; Davide (chitarrista) è molto amante dei Megadeth, del thrash in generale; Sebastiano (voce) è più sul nu metal ed il gothic, il bassista (Federico) adora i Death, i Sadus, gli Iron Maiden e ascolta molto il jazz e la fusion. Si può notare come ognuno apporti svariate influenze eheheh!
7) Vorrei trattare adesso la struttura dei vari brani che compongono l’opera. Essi infatti, da questo punto di vista, sono piuttosto liberi e dinamici, e difficilmente presentano una qualsiasi rigida sequenza di soluzioni, visto e considerato che l’unico che ne tira fuori una, e pure rigida bensì non esattamente classica, è “Alive in Destruction”, pezzo che considero molto particolare proprio per tale motivo. Inoltre, ho riscontrato che spesso e volentieri molte soluzioni vengono modificate, sia a livello di riffing/tastiere che di ritmiche, ed accade tra l’altro, con una frequenza notevole, che queste modificazioni sono sottoposte a ripetizioni di una sola battuta. Ci ho visto giusto? C’è una ragione per il quale avete optato per simili scelte e soprattutto per l’ultimo? Magari, soltanto la voglia di essere molto imprevedibile o c’è qualcosa di più profondo sotto?
La struttura dei brani, spesso molto varia deriva, come hai giustamente notato, dalla voglia di essere imprevedibili ed anche dal voler non essere legati a degli schemi fissi.
8) Secondo il mio modesto parere certo, il miglior pezzo dell’album è “Immortal Dreams”, in quanto…per me è l’unico brano con la voce completamente valido. Mi piace comunque molto il lavoro fatto dalle onnipresenti tastiere, alle quali sono attribuite pure delle interessanti variazioni piuttosto tecniche. Tra l’altro, con esse ravviso influenze da certo power metal o dai Children of Bodom. Inoltre, mi diverte anche il finale, giocato molto sulle modificazioni del 2° passaggio, da una battuta l’una, piacevolmente imprevedibile. Siete d’accordo con le mie affermazioni? Se no, quale ritenete sia il miglior episodio di “After Midnight” e perché? Come è nato “Immortal Dreams”?
Sì, “Immortal Dreams” è forse il pezzo migliore della demo, insieme ad “Alive in Destruction”; come brani, entrambi sono opera di Andrea, tranne il pezzo centrale di “Immortal Dreams” che è opera di Davide.
9) Mi interessa adesso trattare “Epic Gods”, che in fin dei conti è una vera e propria intro ma con un titolo proprio. I suoi ricami sì romantici ma secondo me sognanti mi paiono più adatti per un gruppo come i Summoning che per voi, come ho già osservato nella descrizione della vostra musica. Quest’intro mi sembra la quiete prima della tempesta che distruggerà per sempre l’Eden. Ma come è stata la genesi di “Epic Gods” ed in che modo dovrebbe essere interpretata secondo voi? Perché avete voluto metterla, senza partire direttamente con “Alive in Destruction”?
Hai colto nel segno descrivendo “Epic Gods” come la quiete prima della tempesta; infatti è proprio il motivo per cui è stata messa come intro. A livello compositivo, è interamente opera di Andrea (tastiere).
10) Un’altra traccia a mio avviso tremendamente notevole è “Infernal Melody”, che per voi forse è un po’ particolare. E’ in pratica un climax quasi continuo, una girandola dinamica di emozioni a tratti epico, una specie di outro, dato che è strumentale fondata molto sul dialogo chitarra solista/tastiere, dove la prima segue, ma con sprazzi indipendenti, la seconda, ed entrambe dimostrano una tecnica devastante. Ma perché è così particolare e lontana dagli altri pezzi, anche perché è senza l’apporto della voce? Cosa volete trasmettere con “Infernal Melody”? Potete raccontare la sua genesi?
Uhm...raccontare la genesi di “Infernal Melody” sarebbe una cosa lunghissima ma cercherò di sintetizzare: che io ricordi (ho una memoria assai balorda ahahaha) i riff iniziali furono ideati dal vecchio chitarrista Riccardo, a cui poi Andrea aggiunse delle parti di tastiera, ideando soprattutto la parte centrale. In effetti nel cd è stata messa come outro proprio perché risulta un brano particolare, strumentale ma abbastanza lungo. Ciò che ci proponiamo di trasmettere con questa canzone è, per usare un ossimoro, una sensazione di irrequieta calma se così mi è concesso di dire. Per spiegarmi meglio: la canzone vuol essere una melodia infernale, che già dal titolo fa capire come congiunga due termini non proprio uniti logicamente: la melodia (qualcosa di calmo, tranquillo etc…) e l'inferno, che è tutto l'opposto. L'assenza della voce e quindi di un testo è dovuta al fatto che essendo una “melodia”, il ruolo principale è svolto dalla musica: sta poi all'ascoltatore dare libero sfogo all'immaginazione!
11) Per quanto concerne invece il vostro principale punto di forza in quest’album, personalmente ho scelto per le tastiere, a mio parere il vero motore della vostra musica, abili a trascinare il tutto costruendo ottime melodie. Secondo me, sono loro che principalmente donano all’insieme quell’alone romantico e misterioso di cui ho già parlato, e talvolta mi sanno anche di notturno, facendo così infiltrare nel discorso influenze dirette dalla musica elettronica (“Darkness of the Soul” ed “Immortal Dreams”). Ora, siete d’accordo con quanto affermo? Se no, quale pensate sia il vostro principale punto di forza e perché?
Sicuramente le tastiere giocano un ruolo predominante nelle nostre canzoni; siamo concordi nel ritenerlo il nostro strumento principale, anche se nei nuovi brani che stiamo componendo stiamo mettendo in risalto la ritmica della batteria e le chitarre, ciò nonostante le tastiere rimarranno sempre un cardine delle nostre canzoni.
12) Perché avete scelto per un titolo come “After Midnight” e cosa volete trasmettere con esso? Ci sono state altre proposte prima di scegliere quello attuale e casomai per quale ragione sono state scartate?
Il titolo “After Midnight” è stato proposto da Sebastiano, che propose di strutturare il cd come una sorta di sogno in cui ogni canzone ne rappresenta uno.
13) Parliamo adesso della copertina, molto poco black metal, della vostra opera. Perché proprio essa e che significato possiede? Chi l’ha fatta? Ci sono state altre proposte prima e casomai perché sono state scartate?
Per quanto riguarda la copertina è stata sempre un'idea di Sebastiano, che ha preferito, appunto, una copertina meno “black”, optando per qualcosa di diverso; alcune proposte diverse ci son state, ma sono state scartate perché Sebastiano premeva per una copertina “particolare”, ed alla fine ha ideato il concept della copertina definitiva.
14) Adesso mi sembra giusto farvi sapere i difetti di “After Midnight” che ho rintracciato qua e là, che però sono piuttosto gravi perché riguardano tutti la fase conclusiva di certi pezzi. Così, parto da “Alive in Destruction”, canzone più lineare del lotto e che fino ai 4 minuti considero pressoché geniale dato che sfruttate a dovere un climax, il quale però non mi sembra venga concluso, spezzando in tal modo il discorso con una soluzione che viene più volte variata, secondo me in maniera prolissa, addirittura per 2 minuti. Mi aspettavo un bell’assolo per concludere il climax ma tant’è. Come rispondete a questa critica?
La tua critica su “Alive in Destruction” è perfettamente legittima. Infatti il lungo pezzo finale si presta benissimo ad un bell'assolo, tant'è che nei live viene eseguito. Purtroppo non è stato registrato nella demo (come tutti gli assoli) poiché il chitarrista solista Gabriele era entrato da poco nel gruppo ed al momento di registrare non era pronto...contando poi che è stato fatto tutto di fretta etc etc…Vorrei però dire che è stata un po' una delusione non trovare gli assoli...sigh! Non vorrei addentrarmi nei burrascosi avvenimenti degli ultimi mesi, ma purtroppo questa assenza dei soli è stata interpretata come una mancanza di impegno, dato che tecnicamente Gabriele è un valido chitarrista...mah!
15) E l’ora di “Eternal Night”, il quale finisce similmente al precedente pezzo, seppur in misura quantitativamente minore, e pure qui tutto mi sa di prolisso e noioso, senza presentarmi niente che mi faccia sobbalzare e tra l’altro si conclude in un modo altamente brusco. A questa critica invece come contro ribattete?
Beh, “Eternal Night” è forse il brano più semplice dal punto di vista compositivo ed è opera di Davide; riguardo la critica al finale brusco...beh, diciamo che non saprei come rispondere...non avevo mai visto il finale di “Eternal Night” sotto questo aspetto (anche perché non mi sembra che io mi sia spiegato poi così diffusamente, almeno nell’intervista! Nda Claustrofobia)....
16) Tocca a ”Darkness of the Soul”, che a mio parere aveva ancora forse ampi margini discorsivi, considerando che il tutto finisce con quella che definisco una vera e propria fuga strumentale così da funzionare da ponte per una soluzione successiva, ma ciò non succede. Siete d’accordo? Cosa ha determinato secondo voi la fine di tale brano?
“Darkness of the Soul” è il primo o secondo pezzo composto dai Bloodshed, ha subito svariati cambiamenti. Non saprei dire cosa ha determinato il finale della canzone, dato che al mio arrivo nel gruppo non ho partecipato alla fase compositiva. Bisogna dire che nei 4 giri finali la chitarra esegue un assolo nel mentre che la voce continua a cantare e quindi può darsi che la registrazione del cd non sia fedele a come la canzone viene eseguita normalmente (credo allora che dovrei riascoltarmi la canzone per bene…Nda Claustrofobia).
17) Mi dispiace dirlo, ma anche “Anonymous” è presente nel banco degli imputati. Eppure, fino ad un certo punto, considero pure essa una canzone geniale, grazie a quel tempo lento che sembra preannunciare, concretizzandola, un’accelerazione al fulmicotone a dir poco strabiliante. Avete secondo me calcolato benissimo il momento di sferrare l’assalto, facendo interiorizzare pian piano il rallentamento, e quindi, dopo un po’, mi pare che il brano finisca in maniera più che dignitosa, ma purtroppo no, quella è soltanto una pausa che precede a mio parere un passaggio totalmente inutile ai fini del pezzo, rovinandolo, anche perché il climax era già stato raggiunto e concluso. E qua come rispondete invece?
Alla tua critica di “Anonymous” posso parlare a nome di tutti dicendo che in effetti il pezzo finale è una forzatura (nonché un evidente plagio di “Mourning Palace” dei Dimmu Borgir...ahahah!!); il pezzo ha delle parti molto belle ed è principalmente opera del vecchio chitarrista, Riccardo. Al momento abbiamo deciso di non suonare più questa canzone sia per rispetto verso Riccardo sia perché è qualitativamente inferiore a molti altri brani, soprattutto i nuovi inediti.
18) Il demo in quante copie lo avete stampato, e magari c’è anche un motivo simbolico dietro di esse?
Abbiamo stampato 500 copie, ma solo perché la differenza tra farne 300 e farne 500 era poca roba.
19) Siete soddisfatti del risultato raggiunto o volete cambiare qualcosa? Come stanno andando la critica ed il pubblico?
Diciamo che non siamo del tutto soddisfatti, dato il cd non rispecchia appieno le nostre potenzialità. Più che altro non siamo soddisfatti del fatto di aver dovuto registrare tutto in un solo giorno e (purtroppo) senza metronomo. Inoltre ci sono dei piccoli dettagli grafici che potevano essere molto migliori; tutto sommato però non giudichiamo negativamente il nostro primo lavoro ed anche a livello di pubblico la risposta è buona.
20) C’è una ragione per il quale avete fatto da subito il grande passo dell’album, senza fare le cose piano piano, anche per costruire lentamente un suono magari più personale? Non ritenete insomma che sia un po’ prematuro un album? O prima avete già registrato un demo, seppur non ufficialmente?
Beh, diciamo che abbiamo voluto provare a fare un cd/demo, avendo all'epoca 8-9 pezzi nostri; in effetti sarebbe stato meglio fare le cose con più calma. Diciamo che ci è servito di lezione per il prossimo lavoro che, si spera, verrà iniziato quest'anno.
21) Sbaglio od “After Midnight” è il primo parto discografico (ufficiale) per tutti voi, in quanto singoli? Prima di militare nei Bloodshed, avete suonato in qualche altra formazione e come è finita l’esperienza, ed avete registrato pure qualcosa in tal senso?
Sì, “After Midnight” è il primo lavoro per ognuno di noi; prima dei Bloodshed un po' tutti abbiamo suonato a livello “amatoriale” in salette con amici, ma mai come con i Bloodshed, prefiggendoci lo scopo di fare live e di registrare un cd.
22) Chi ha scelto il nome del gruppo e perché proprio questo? Il vostro mi sembra molto black/death metal, ed infatti mi richiama gruppi iper-chiodati come i Bestial Warlust, Conqueror e compagnia. Lo sapete tra l’altro che Bloodshed è un nome veramente stra-abusato nel panorama del Metal estremo? Ci sono state altre proposte prima di decidere per quello attuale e potete dire per quale motivo sono state rifiutate?
Bloodshed fu scelto da Alberto e Davide quando iniziarono a suonare per passare il tempo e da lì è rimasto come nome del gruppo. Siamo consapevoli del fatto che sia un nome stra-abusato e difatti siamo in procinto di cambiarlo, approfittando anche degli ultimi sconvolgimenti.
23) Una cosa che mi ha fatto sorridere a prima vista è stato il vedere su Metal-Archives 6 ragazzi “normali” per niente iper-chiodati a dispetto del nome, come già osservato. Perché avete scelto per un’estetica simile? E cosa volete trasmettere con essa? Avete subìto delle critiche pesanti a tal proposito, magari anche dai metallari vecchia scuola, e come rispondete a loro?
No no, nessuno ci ha criticato per il nostro aspetto...diciamo che l'abbiamo scelto per una questione...d'impatto: il vedere dei ragazzi vestiti non in maniera metallarissima non fa pensare a una musica particolarmente pesante...e quando suoniamo è un po' uno shock. A tal proposito bisogna riconoscere che l'idea è stata principalmente di Sebastiano.
24) Chi ha fatto il logo e cosa volete che esso trasmetta? Ci sono…vabbè, le stesse successive 2 domande della 22 (ho una fantasia a volte ihih!!).
Il logo è stato disegnato da un'amica di Andrea. Lei gli ha proposto di farne uno, l'ha disegnato e ci è piaciuto.
25) Volete raccontarmi di un vostro concerto-tipo?
Mah...che dire di un nostro concerto...? A parte che è un'occasione unica di divertirsi. Di solito suoniamo in locali, al chiuso...ergo si muore di caldo, specialmente d'estate!!! Altra cosa, iniziamo sempre con “Alive in Destruction”.
26) Una domanda cojona: quale è stato l’evento più esilarante che avete vissuto come gruppo?
L’evento più esilarante come gruppo?Uhm...Credo possa essere avvenuto a Milano, quando suonammo lì l'anno scorso: Andrea disse qualcosa del tipo “sono grasso” o giù di lì (si noti che eravamo su un tram pieno di gente) ed Alberto si mise ad urlare senza alcun motivo: “TU NON SEI GRASSO! SEI UNA MERDA!”!!! Ahaha, che risate ci siamo fatti! Oppure mi torna in mente un'altra scena, ad Alghero, d'estate: faceva un caldo boia e ad uno stop ci fermiamo…c'era una signora affacciata ad un balcone ed Alberto le grida: “Signora...oggi c'è caldo perché Gesù Cristo è in fiamme!”.
27) Considerando alcuni titoli dell’album, potete essere considerati dei satanisti? Se sì, considerate satana quale entità buona o cattiva? Materialistica e/o spiritualistica?
No, non siamo satanisti, ma alcuni sono atei, altri anticlericali (il sottoscritto ad esempio). Nessuno ha un buon rapporto con la religione/strumento oppressivo e di controllo. Mah, per quanto riguarda Satana la consideriamo come una creazione umana, una proiezione al di fuori dell'uomo di una sua parte importante, quella malvagia.
28) Una curiosità: di tutti voi chi fa l’università e che corso ha preso? E perché?
All'università attualmente ci sono Andrea (agraria), Sebastiano (architettura) e Federico (filosofia). Ognuno ha scelto di studiare la materia che più gli piaceva.
29) Che ne pensate della vostra scena Metal estrema, ossia quella sarda( anche dal punto di vista extra-musicale – nel senso dei locali, del pubblico e così via)? Corrono voci che in Sardegna il Metal non sta proprio bene, in fatto di visibilità e di concerti.
Mah, la scena non è male...ci son dei gruppi davvero validi e alcuni locali ci sono. Di sicuro il metal non ha il massimo della visibilità ma non è neanche inesistente.
30) Che ne pensate invece della scena Metal estrema italiana più in generale (idem)?
Idem, ci sono molti gruppi davvero validi, ma purtroppo a livello di locali non sapremo cosa dirti, non abbiamo molta esperienza a livello di serate fuori la Sardegna.
31) Ascoltate altra musica oltre al Metal? Se sì, quale? Nuove leve da consigliare? Ritornando al Metal, quali gruppi preferite? C'è qualche sorpresa che volete segnalare, magari con quelle con cui avete diviso il palco?
Beh, per quanto riguarda me, Federico, ascolto un po' di tutto: a me piace la musica ben suonata, jazz, fusion, funk etc etc…ovunque sia possibile sentire dei bravi musicisti, non per forze estremamente tecnici. Come miei gruppi preferiti di sicuro ci sono i Death, ma non disdegno Satyricon, Behemoth, Iron Maiden e tantissimi altri. Della scena sarda consiglio vivamente i nostri amici olbiesi, gli Asura, mentre a livello nazionale i miei amici Nefertum. Per quanto riguarda gli altri componenti, direi che Andrea ascolta principalmente metal, Davide e Alberto idem, Gabriele ascolta anche musica più leggera, tipo pop etc...Sebastiano ascolta un po' di tutto, soprattutto nu metal e rock / gothic rock.
32) Cosa bolle attualmente in pentola per voi?
Per ora nel calderone abbiamo in preparazione un nuovo cd...eheheh, stavolta faremo le cose con molta più calma!!!
33) Ragazzuoli, finalmente l’intervista è finita, e spero che io non vi abbia rotto i cojoni. Volete mandare un ultimo messaggio ai lettori di “Timpani Allo Spiedo” (bello il nome eh?)?
Come messaggio per i lettori di “Timpani Allo Spiedo” (di cui apprezzo il nome, bello!) io dico:
HOLY POPE LOVES BIG COCKS!!!