Album (War Productions, Giugno 2012)
Formazione (2006): Noxfero – voce, chitarra;
Tomhet – chitarra/basso;
Master – batteria.
Provenienza: Treviso/Trieste, Veneto.
Canzone migliore del disco:
per gli intarsi di chitarra solista, l’emotiva “Del Distruttore”.
Punto di forza dell’opera:
l’isterismo e la volubilità che permeano sia la musica in sé stessa che la struttura, complicata da digerire, dei vari brani.
Cazzo quanto sono cambiati i Nox Illunis! Questo non può che essere un piacere per me, anche perché loro se ne sono usciti con un disco ambizioso soddisfando fra l’altro la mia richiesta di nazionalizzare le liriche, ormai tutte più o meno in madrelingua. Ma il piacere è doppio vista la grandiosa qualità dell’opera, che fa ancor più paura se si pensa al minutaggio, a volte esorbitante, delle canzoni (infatti, si raggiungono volentieri i 9 minuti di durata!).
Più nello specifico, perché “Metempsychosis” è così diverso da “In Sideris Penumbra”? I seguenti motivi dovrebbero rispondere abbondantemente a questa domanda più che legittima:
1) le urla sofferenti di Noxfero vengono non poche volte accompagnate da cori eleganti e quasi da chiesa, i quali riescono efficacemente a drammatizzare ancor di più tutta l’atmosfera;
2) la melodia è stata ridimensionata in modo da creare una sorta di equilibrio con le parti più violente, e tale approccio permette di raggiungere con più facilità dei climax di sicura presa;
3) di conseguenza, stilisticamente i nostri sono diventati più completi. Infatti, il lavoro nel complesso è più tecnico e fantasioso tanto da infilare nel discorso, in maniera quasi isterica, passaggi death e persino di matrice speed metal… per non parlare di parti rumoriste che possono rimandare al mathcore. Inoltre (ancora?) qui e là sono presenti per la prima volta degli occasionali assoli ben riusciti, ora melodici adesso più schizofrenici;
4) sono di fondamentale importanza i momenti di natura ambientale, che trovano totalmente sfogo nella strumentale “Epilogo”. E’ comunque in questi passaggi che i nostri danno spazio non solo a una (minuscola) dose di elettronica ma anche alla propria passione per il cinema, tanto da presentare sequenza anche inaspettate come quella di “Del Risveglio dal Sogno”, che è stata presa, come dettomi da Tomhet, da "Il Posto delle Fragole", film svedese del 1957 diretto da Ingmar Bergman.
Insomma, la carne al fuoco è tanta ed è giostrata ottimamente, solo che trovo di gran lunga migliore la prima parte dell’opera fino a “Della Tentazione”. Ciò perché nella seconda i nostri si regolano offrendo qualcosa di un po’ più di convenzionale. A tal proposito, “Della Rinascita” è la canzone (esclusivamente) melodica del lotto, mentre la successiva “Del Creatore” è quella che ha alcuni dei momenti più tempestosi.
Ma in fin dei conti ‘sti gran ciufoli, perché il miglioramento è notevole, le mancanze di “In Sideris Penumbra” sono state perlopiù eliminate, mentre le sue potenzialità si esprimono ora liberamente senza fare da mere comparse. In parole povere, un disco di black metal progressivo come ce ne sono pochi in terra italica!
Voto: 84
Claustrofobia
Scaletta:
1 – Sfera Prima. Del Risveglio dal Sogno/ 2 – Sfera Seconda. Del Distruttore/ Sfera Terza. Della Caduta/ 4 – Sfera Quarta. Della Tentazione/ 5 – Sfera Quinta. Della Rinascita/ 6 – Sfera Sesta. Del Creatore/ 7 – Sfera Settima. Epilogo
MySpace:
http://www.myspace.com/noxillunisband