L’unico recensore italiano al mondo capace di recensire robaccia “inascoltabile” come i Revenge, i Nekrofilth e compagnia brutta, oggi ha l’onore (o l’onere, dipende dai punti di vista) di parlare dell’album di debutto dei norvegesi Gouge, un duo di belle speranze nato nel 2011 con un solo demo alle spalle pubblicato l’anno dopo. Senza tanti giri di parole, vi avverto che quei due ventenni dei Gouge sembrano usciti totalmente dalla fine degli anni ’80, e quindi tale recensione potrebbe concludersi qui per coloro che sono ormai stufi di sentir parlare ancora di questo revival fatto spesso di adolescenti che fanno propri uno stile e un’attitudine inventati da altri ben trent’anni prima. Ma, mi dispiace cari miei, a me questo cosiddetto “revival” piace un casino, ergo ora sorbitevi pure i Gouge, anche perché, a dirla tutta, di gruppi come questo ce ne sono veramente pochi in giro.