Monday, November 12, 2012

Intervista agli Antiquus Infestus!

 E dopo mesi e mesi, finalmente c'è una bella intervista per voi. Risponde per noi, Sverkel, cantante degli Antiquus Infestus! Buona lettura!
 1)      Oi ciao! Come la va? Come prima cosa, vorrei chiedere come vi è venuto in mente di suonare una musica in fondo così particolare?

Ciao e grazie di nuovo per l’opportunità! Le cose sembrano andare bene, io e Malphas ci siamo trasferiti in Danimarca per trovare i membri mancanti, Asmodeus per ora ha deciso di non seguirci (ma dovrà farlo perche non vogliamo nessun altro bassista ) però continuerà a collaborare con noi almeno sul prossimo lavoro. Ritornando alla prima domanda, se la parte compositiva dipendesse da me suonerei solo raw black  oppure black & roll , per fortuna gli altri due non sono d’accordo con questo e hanno deciso “d’inquinare” tutto con il loro death & doom.

2)      Avevate le idee già chiare fin da subito?

Inizialmente, come prova, avevamo composto 4 brani raw black (inclusi sul primo demo “The Light of Two Suns”) ma come sound non ci soddisfaceva abbastanza, quindi Malphas ha avuto l’idea di fondere la mia voce black con elementi strumentali death e doom.

3)      E siete stati sempre in 3 e senza il batterista?

All’inizio eravamo solo io e Malphas, raggiunti poi da Asmodeus, e purtroppo non siamo mai riusciti a trovare un batterista .

4)      Cosa vi affascina dell'Egitto Antico? C'è qualche valore di quell'epoca lontana che apprezzate?

Penso di essere l’unico dei tre a essere interessato all’Antico Egitto e in gran parte è colpa dei Nile e della mia passione per i popoli antichi. Di quell’epoca apprezzo il rispetto attribuito ai morti. Ma comunque abbiamo deciso di non continuare con i concept sull’Antico Egitto per non diventare dei semplici cloni di altri gruppi.
5)      E quindi, abbracciate un qualche credo particolare?
Per quanto riguarda me e Malphas, se il cannibalismo e la necrofilia fossero un culto allora sì.
6)      Il vostro nome ha qualcosa a che fare con i Grandi Antichi di Lovecraft? In fin dei conti, lui ambientò uno dei suoi migliori racconti, "Under the Pyramids", proprio nell'Egitto...
            Non c’è nessun collegamento con i lavori di Lovecraft, Antiquus Infestus significa letteralmente l’Antico Nemico e penso che si possa interpretare in vari modi, dipende da ascoltatore ad ascoltatore, per noi era semplicemente il nome che più si addiceva alla nostra musica .
7)      Potete affrontare più nello specifico i testi dei vostri due ultimi dischi? In qualche modo è un concept anche l'ultimo parto? Come mai i titoli di "The Cult of Ra" sono così... chilometrici?

“Order of the Star of Bethlehem” è un concept Ep incentrato sull’ultimo periodo di vita di Nietzsche, visto attraverso i suoi occhi. Ora forse ti stai chiedendo perche l’Ep s’intitola “Order of the Star of Bethlehem”. Infatti a un primo ascolto superficiale del demo potrebbe sembrare un’opera incentrata su Bedlam (il nome volutamente fuorviante del demo deriva dall’antico ordine religioso che per primo ha occupato l’edificio nel 1247 ancora prima che diventasse un ospedale psichiatrico (lo è diventato nel 1330, poi ha assunto guardacaso il nome di "Bethlem Royal Hospital. Esiste tuttora ed è situato a Londra. Nd Claustrofobia) e pone in modo sarcastico la religione come fondamenta per tutte le nefaste vicende successive).Quindi il “Bedlam” in questione altro non è che la visione distorta della vita di Nietzsche e della religione. Lo scopo è di confondere l’ascoltatore abituandolo alla “tranquillità” relativa dei fatti accaduti a Bedlam (la pazzia degli ospiti di Bedlam era nulla in confronto alla visione del mondo di Friedrich ) e nel frattempo trascinare il suo subconscio negli abissi di Nietzsche, un’aggressione uditiva se vogliamo metterla cosi.
Il brano numero 2 “St. Mary of Bethlehem” è il vero brano introduttivo del demo, il titolo si riferisce a uno dei più conosciuti nomi con cui veniva chiamato il Bedlam; anche qua c’è presente un dualismo in quanto il testo racconta la probabile fonte dei suoi danni neurologici generati dalla sifilide contratta durante l’incontro con una donna (figura scambiata per Santa Maria, rappresentata anche in copertina), e infatti il ritornello del brano recita “Sweet fallen Mother, be my salvation. Sweet fallen Mother, be my pleasure “
Il titolo del brano numero 3 “Bishopsgate” indica il nome del primo sito conosciuto dell’ospedale ( dove ora si trova Liverpool Street Station) e parla di uno dei pensieri più controversi di Nietzsche, e cioè che “ Dio è morto”.
Il titolo del brano numero 4 prende il nome dai 55 anni bui ( dal 1620 al 1675) di cui non si hanno molte tracce dell’ospedale, e nel testo vi si trovano reminiscenze dell’opera “ Cosi parlò Zarathustra “ mentre assistiamo al continuo decadimento mentale del protagonista.
Nel 1672 l’ospedale venne trasferito in un nuovo palazzo a Moorfields , da cui prende il nome il brano numero 5 che racconta in parallelo un’esplosione di aggressività nei pazienti di Bedlam e le ultime fasi della vita di Friedrich mentre il mese di agosto incombe in modo terrificante.
La title track racconta semplicemente la liberazione illusoria trovata nella morte. Il brano numero 1 (“Intro”) e il brano numero 7 “The Signs of Future Threat (Outro)” sono collegati , messi all’inizio e alla fine del demo per anticipare il nostro prossimo lavoro ambientato durante la caccia alle streghe. Infatti il testo dell’ultimo brano finisce con la parola “Striga”, nome del nostro prossimo demo. Tengo a precisare che dialoghi, urla e preghiere sono state tutte recitate dai membri del gruppo in inglese e in enochiano (la lingua enochiana è la lingua degli angeli, presumibilmente inventata dall'alchimista e medium inglese dell''500 Edward Kelley. Nd Claustrofobia).

“The Cult of Ra” invece affronta il viaggio fisico e spirituale verso l’immortalità, accompagnato dal dio del sole in persona. Le quattro canzoni rappresentano rispettivamente l’inizio del viaggio, l’incontro con Ra, la morte fisica e l’immortalità. La ragione dietro ai titoli chilometrici è semplice, una o due parole non erano abbastanza, solo delle frasi potevano esprimere pienamente i concetti dietro a ogni canzone.
8)      Che collegamento c'è fra la copertina di " Order of the Star of Bethlehem e le sue liriche? Volete spendere qualche parola sulla modella, Raven?
Tra le varie teorie sulle cause della morte di Nietzsche c’è anche l’incontro con una donna che si pensa gli abbia trasmesso la sifilide, abbiamo deciso quindi che una figura femminile era perfetta per l’artwork e abbiamo trovato questa figura nella meravigliosa Raven. 
9)      Siete d'accordo con la definizione che vi ho dato per descrivere la vostra musica (Black/Death/Doom metal)?
   Si direi che è molto azzeccata, la nostra musica combina tutti quegli elementi.
10)  Avete mai suonato dal vivo come Antiquus Infestus? O avete intenzione di farlo prossimamente?
No purtroppo, pur avendo ricevuto alcune offerte, ma sicuramente abbiamo intenzione di farlo, ed è questo il motivo per cui siamo andati via dall’Italia, per poter trovare altri membri e suonare dal vivo.
11)  Come singoli, avete altri progetti artistici? Tipo disegno, scrittura, quello che volete insomma. E come gruppo, cosa dobbiamo aspettarci in futuro? Dato che sembrate abbastanza prolifici, perché non un bell'album spaccaossa?
Come singoli sia Malphas che Asmodeus hanno vari progetti che spaziano dal depressive alla musica elettronica; attualmente stiamo lavorando al nostro primo full length che conterrà per la prima volta delle canzoni in italiano e sarà intitolato” S.T.R.I.G.A”. Infine vorrei ringraziare te e i tuoi lettori, continuate a seguirci, questo album avrà una gestazione più lunga del solito visto tutte le cose che sono successe, ma sono certo che non vi deluderà.