Tuesday, March 26, 2013

Galera - "Roma Isterica" (2012)

EP autoprodotto (2012)

Formazione (2012):         Teg – voce;
                                          Roberto – chitarre;
                                          Francesco – basso;
                                          Demian – batteria.

Località:                           Roma, Lazio.

Migliore canzone del disco:

“Notturno Mannaro”.

Punto di forza dell’EP:

la sua follia. E ho già detto tutto.
 

Ecco arrivare dalla cosiddetta Città Eterna un gruppo veramente inusuale e con un sacco di personalità da sputare in faccia senza nessuna pietà, nato nientepopodimeno che dalle ceneri degli Ebola, mentre Teg si è fatto le ossa nei Payback… e scusate se è poco. “Roma Isterica” rappresenta il primo lavoro in assoluto dei Galera ma, nonostante ciò, questi ragazzi hanno già le idee molto chiare, anche perché se ne sono usciti con il bel video semplice semplice di “Serena La Fan”, una delle canzoni che compongono questo disco di circa 12 minuti.

Ma perché i Galera suonano roba inusuale, Flaviè?, mi chiederete voi. Eh, quanta curiosità! Perché stavolta abbiamo a che fare con una specie di punk/hc metallico non dico sperimentale, ma totalmente folle sì, rispettando di conseguenza il titolo dell’ep. La loro è una musicalità cupa e schizofrenica, che si nutre spesso e volentieri del black metal (specialmente in “Notturno Mannaro”) e in misura minore del mathcore, producendo così suoni sferzanti. Altre volte si danno a momenti più intimisti e per così dire rilassati, vomitando arpeggi fatalisti che non promettono nulla di rassicurante. Insomma, oltre a essere cupi, i Galera sanno essere anche belli dinamici, pur essendo un po’ particolari pure nell’impianto strutturale dei pezzi.

Oddio, a dir la verità, la loro è una struttura senza tante pretese, quindi è abbastanza facile da seguire. Il fatto è che non poche volte i Galera si incantano su un determinato passaggio, diventando così paranoici e malati, completamente in linea con il resto della musica. Un esempio di questo è sicuramente il “finale” in dissolvenza di “Notturno Mannaro”, che fra l’altro è la canzone non solo più lunga del disco ma anche quella dai passaggi più veloci.

Però attenzione, i Galera saranno belli estremi, ma non vanno mai e poi mai in blast – beats, preferendo più che altro un tipico tupa – tupa hardcore, e soltanto nel pezzo summenzionato ci si scatena alla velocità della luce. Però hanno una buona importanza i tempi medio – lenti, ergo i Galera sanno come dosare i momenti più violenti con quelli di maggior respiro, anche perché i pezzi sono spesso abbastanza lunghi, almeno per un gruppo del genere, andando così dai quasi 2 minuti di “Serena La Fan” ai 4 di “Notturno Mannaro” (una curiosità: ho notato che a mano a mano i brani si allungano sempre di più, pur essendoci un’interruzione in “Roma Isterica”, con cui si ritorna a un minutaggio simile a “Serena La Fan”).

Ma in tutto l’arco di tempo del disco non c’è mai nemmeno un assolino, ragion per cui le ringhianti urla beffarde del cantante sono quasi onnipresenti (e grazie al cazzo, aggiungerei io, visto il genere trattato), ripetendo spesso in maniera compulsiva/ossessiva le stesse parole, come nella titletrack.

Per il resto, sono buone certe notazioni del basso (più facili da beccare se si ascolta il disco in cuffia) e la produzione è eccellente, con un suono della batteria bello naturale come piace a me. La cosa “triste” (triste… se non becco almeno una cosa che non va non mi diverto, sono veramente un sadico!) è che non ho nulla di negativo da segnalare, quello che posso dire è che “Notturno Mannaro” potrebbe essere un buon punto di partenza per le future produzioni.

Voto: 80

Flavio “Claustrofobia” Adducci

Scaletta:

1 – Serena La Fan/ 2 – Ronette Pulaski/ 3 – Sanguine/ 4 – Roma Isterica/ 5 – Notturno Mannaro

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Video di “Serena La Fan”: