lunedì 16 giugno 2025

Rejekts+I Maiali+Heruka (6 giugno 2025 @ Alvarado, Roma)


Dopo aver ascoltato e recensito il nuovo singolo de I Maiali ero decisamente curioso di rivederli dal vivo con la nuova formazione. Ma volevo anche rivedermi i milanesi Rejekts, miei eterni feticci da me intervistati 2 anni fa per il primo numero cartaceo di Timpani allo Spiedo, uscito poco dopo la loro prima volta a Roma presso La Strada. Ed entrambe le occasioni, come già anticipato nella suddetta recensione, si sono palesate il 6 giugno all'Alvarado, per un concerto che ha visto in azione anche gli Heruka, quintetto black metal romano-trapanese di lungo corso ma per me praticamente nuovi.

La serata è infatti cominciata proprio con gli Heruka. Ma, nonostante fossi arrivato in anticipo per vederli, prima di scendere nella sala concerti mi sono fatto tranquillamente una birra col mio bassista, venuto a presenziare pur non apprezzando tantissimo le sonorità black metal dominanti in questa serata. E così, quando ci siamo finalmente decisi a vedere il primo gruppo, era già troppo tardi, appena in tempo per gli ultimi 50 secondi, tempestosi e ultraviolenti, dell'ultimissimo pezzo. Vabbè, concerto degli Heruka già finito e di nuovo fuori a cazzeggiare. Sicuramente però avranno suonato qualche brano del loro ultimo EP, "Panacea", uscito da poco e di cui si fa un gran parlare nei siti specializzati nel genere. Prima o poi me lo ascolto per bene. Giuro.


Non mi sono invece fatto sfuggire I Maiali, di cui ho visto la maggior parte del concerto. Mi ha fatto strano non vederli nella loro formazione storica, che aveva una presenza aggressiva di un certo peso anche grazie all'ormai ex-bassista, Matteo. Ma devo dire che questo ritorno live della band è stato molto positivo, con i nostri che hanno suonato parecchi classici del proprio repertorio e pure qualche pezzo nuovo, cioè uno che conosciamo ormai tutti, ovvero "Soggiogato", e l'altro ancora non registrato, ovvero "Ideologia di un dolore" (se non ricordo male questo dovrebbe essere il titolo), che promette belle cose. A chiudere però la setlist la vecchia "Carne", estratta dal primissimo album, durante la quale Francesco ha finalmente tirato fuori la maschera da maiale indossandola per un po'. Fighissimo poi, come sempre del resto, seguire le evoluzioni di Angelo, molto distintivo con il suo drumming sghembo e cerebrale in grado spesso di ricordarmi quello dei Gang of Four e gruppi post punk simili. Insomma, bentornati Maiali!


Dopo di loro, ecco il gruppo per me più importante della serata e che seguo con estremo interesse veramente da una vita: i Rejekts. Non a caso, per la serata ho indossato proprio la loro maglietta, quella relativa al loro ultimo album, "Adamo", e che ha il solo unico difetto di avere il logo minuscolo della band. I 5 milanesi li ho seguiti dall'inizio alla fine, non saltando mai una nota, e così mi sono gustato una scaletta composta soprattutto dai pezzi del disco sopraccitato, fra cui "Tuo crimine fu la gentilezza" ed "Enki li fece, Enlil li distrusse". Nessun brano nuovo proposto ma ormai si sa che i Rejekts tirano fuori qualcosa di inedito quasi ogni morte di papa. Fra l'altro un pezzo l'hanno dedicato a Palestina libera, cosa che ho apprezzato moltissimo ma anche qui si sa che i Rejekts fanno da sempre parte del circuito hardcore e non di quello metal. Gruppo poi teoricamente perfetto per il pogo più assatanato grazie a un grind nerissimo molto caratteristico mischiato col black metal, il crust e tematiche filosoficheche nascondono però un sottotesto sociopolitico. E ho scritto "teoricamente" perché anche questa volta i Rejekts non hanno fatto pogare nessuno, sia perché il pubblico era composto prevalentemente da metallari (qua a Roma notoriamente poco ligi al pogo durante i gruppi cosiddetti "minori"), sia perché era rimasta poca gente a vederli, al contrario dei gruppi precedenti, più conosciuti a livello locale. Ma vabbè, ciò non ha impedito a Luca e ai suoi Rejekts di darci dentro come sempre.

Per farla breve, bella serata questa messa su dalla Blue Night Events, l'agenzia di concerti di Ruben dei Kleptocrazia, che come al solito ha proposto un cartellone piuttosto variegato, stavolta concentrato sì sul black metal ma contaminato con sonorità hardcore e noise. Le mie boiate allora finiscono qui ma vi dico solo che è previsto nei prossimi giorni un altro live report, relativo al concerto di ieri al Forte Prenestino con le sudcoreane (sì, SUDCOREANE!) Rumkicks, che sotto al palco hanno creato un bel putiferio. Oi!

Live report and photos by Flavio Er Coppola. 

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