martedì 27 maggio 2025
I Maiali - "Soggiogato" (Autoprodotto, 2025)
venerdì 23 maggio 2025
aware - "Gloom Box" (Flamingo Records, 2024)
venerdì 16 maggio 2025
Nàresh Ran+Noisyra (10 maggio 2025 @ B-Folk, Roma)
Della natura dei rapporti che ho alimentato grazie alla controcultura alle volte mi hanno reso vulnerabile e senza riserva - ma mi hanno permesso di incontrare anime grosse come una casa vuota ma infestata da presenze che ti fanno sentire al sicuro.
Questa è la cronaca, sempre senza filtri, del
live dello scorso 10 maggio 2025 al B-folk a Roma.
È la narrazione della fusione tra il drone doom spiritico ed animico di Nàresh Ran [militante anche nei folli e malatissimi Hate & Merda, visti all'ultimo Marci su Roma. - Flavio Er Coppola] e il viaggio sperimentale terapeutico di Noisyra.
martedì 13 maggio 2025
Il mio odio è troppo puro per voi: quarant'anni di "Nerorgasmo"!
Troppo piccola per ricordare, troppo tempo ne è passato, con solo due anni sopra le spalle, posso rammentare ben poco.
Ma negli anni di quel 1985 ne sentii parlare a lungo.
Attraverso gli occhi e le parole degli altri, nell'album delle foto, emergono fotogrammi della neve su Roma, nei filmati dell'epoca: il sangue di Giancarlo Siani ammazzato come un cane, sangue che scorre ancora.
lunedì 12 maggio 2025
Hamburger Train - "L'impossibile ritorno" (Autoprodotto, 2025)
Accantoniamo un attimo il caro vecchio punk hardcore - questa è stata una delle mie ultime scoperte.
Non ne ho mai fatto mistero: per me la deriva
sperimentale negli ultimi anni è stata una culla, la necessità di variare gli
ascolti come qualcosa di fisiologico.
Tutto varia in funzione di come recepisci il tuo microcosmo, e come sono arrivata a "L’impossibile ritorno" degli Hamburger Train non è dato saperlo.
martedì 6 maggio 2025
Delle origini dimenticate del bestial black/death metal: i Bestial Summoning e gli Impurity!
L'ho detto parecchie volte su queste pagine e ultimamente pure sul mio ultimo libro dedicato al grindviolence, "Più Veloce!": il bestial black/death metal o war metal che dir si voglia (però alcuni si ostinano addirittura a chiamarlo "metal of death" ma secondo me questa definizione è fuorviante perché rimanda al death metal) è uno dei miei stili metallici preferiti ormai da lungo tempo. Perché mischia l'oscurità del black metal, la cavernosa cupezza del death metal e la furia nichilista del grindcore, tanto più che questo sottogenere è pieno di pezzi brevissimi lunghi meno di un minuto, primo fra tutti "War Command" dei canadesi Blasphemy, gruppo che nel 1989 praticamente inaugurò questo modo folle di concepire il metal estremo pur pescando parecchia ispirazione dai brasiliani Sarcófago, per certi versi dei loro anticipatori. La più violenta brutalità regna quindi sovrana nel bestial black/death metal, e sulla webzine/fanzine ne ho spesso parlato. Solo che adesso questo stile è diventato quasi una "moda" nell'underground ma mi ricordo che, quando me ne sono appassionato (all'incirca negli ultimi anni 2000) dopo aver comprato (precisamente da Sound Cave, nella sua sfortunata sede in zona San Paolo a Roma) e consumato l'immenso "Vengeance War 'till Death" degli australiani Bestial Warlust, in pochi lo suonavano. Ergo per noi fanatici era dura procurarci roba nuova del genere, e quindi "studiavamo" i capostipiti, cioè i Blasphemy, i finlandesi Beherit, gli statunitensi Black Witchery e Morbosidad, i canadesi Conqueror e Revenge e una manciata di altri. Ma per fare quest'articolo mi sono prefissato una cosa: quella di non parlare dei pionieri ultraconosciuti di questo genere (tipo i Blasphemy che, quando sono venuti per la prima volta a Roma 6 anni fa, sono costati un botto a causa di un prezzo d'ingresso insensato sui 35 €... alla faccia dell'underground!) ma di quelli un po' snobbati, alle volte quasi dimenticati. Ecco a voi allora gli olandesi Bestial Summoning, e i brasiliani Impurity!