Hey brutalbangers,
this new appointment with "Honorable Mentions from the Abyss" is completely dedicated to the releases of Sentient Ruin Laboratories, a small US label that's used to produce very extreme but also bizarre stuff. But don't waste time and let's start already to discover some of its (relatively) old and newer releases!
mercoledì 8 maggio 2019
Honorable Mentions from the Abyss #4: Atrament/Ayyur/Vessel of Iniquity
domenica 5 maggio 2019
Francesco Ceccamea - "Il mondo deve sapere - Storia dei Malnàtt (quelli buoni di Bologna)" (Edizioni Officina Immagine, 2019)
Titolo: Il mondo deve sapere - Storia dei Malnàtt (quelli buoni di Bologna)
Genere: Libro
Data di uscita: Gennaio 2019
Pagine: 200
Voto: 78/100
Comunicazione di servizio:
se fra voi c'è qualche anima pia desiderosa di comprare il mio libro "Nel Segno del Marchio Nero" per sapere qualcosa di più sul black metal senza leggere le solite cose trite e ritrite alla Lords of Chaos, lo potete ordinare attraverso una valanga di store digitali, fra cui Feltrinelli, IBS, Amazon e Google Books.
Un bel giorno Francesco Ceccamea mi ha contattato tramite Feisbuc per chiedermi di scambiarci i nostri libri da poco usciti in modo che l'uno avrebbe recensito il libro dell'altro. Bene, quando me l'ha chiesto non potevo credere che perfino un collaboratore di Classix Metal, che poi ho saputo essere anche uno strampalato scrittore di romanzi, redattore cinematografico e pure editore di un sito chiamato Sdangher.it, avesse saputo dell'esistenza del mio saggio sulla "first wave of black metal" "Nel Segno del Marchio Nero"! Quindi, dopo il contatto, io gli ho inviato in pdf il mio libro (sì, è un ebook, ergo non ne esistono versioni cartacee) mentre lui mi ha spedito il suo per posta tradizionale. Dopo qualcosa come due settimane, mi è arrivato, e devo dire che l'ho divorato così in poco tempo da averlo letto addirittura una seconda volta anche per capirlo meglio. Ma come si chiama il libro? Di cosa parla? Quale editore l'ha pubblicato? Sì, si chiama "Il mondo deve sapere - Storia dei Malnàtt (quelli buoni di Bologna)", racconta appunto la storia dei Malnàtt, gruppo black metal bolognese fra i più folli e anti-convenzionali della scena black (e non) italiana da non confondere assolutamente con l'omonimo gruppo RAC milanese (cioè quelli cattivi), ed è stato pubblicato nel gennaio 2019 dalle Edizioni Officina Immagine di Bologna.
Genere: Libro
Data di uscita: Gennaio 2019
Pagine: 200
Voto: 78/100
Comunicazione di servizio:
se fra voi c'è qualche anima pia desiderosa di comprare il mio libro "Nel Segno del Marchio Nero" per sapere qualcosa di più sul black metal senza leggere le solite cose trite e ritrite alla Lords of Chaos, lo potete ordinare attraverso una valanga di store digitali, fra cui Feltrinelli, IBS, Amazon e Google Books.
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Un bel giorno Francesco Ceccamea mi ha contattato tramite Feisbuc per chiedermi di scambiarci i nostri libri da poco usciti in modo che l'uno avrebbe recensito il libro dell'altro. Bene, quando me l'ha chiesto non potevo credere che perfino un collaboratore di Classix Metal, che poi ho saputo essere anche uno strampalato scrittore di romanzi, redattore cinematografico e pure editore di un sito chiamato Sdangher.it, avesse saputo dell'esistenza del mio saggio sulla "first wave of black metal" "Nel Segno del Marchio Nero"! Quindi, dopo il contatto, io gli ho inviato in pdf il mio libro (sì, è un ebook, ergo non ne esistono versioni cartacee) mentre lui mi ha spedito il suo per posta tradizionale. Dopo qualcosa come due settimane, mi è arrivato, e devo dire che l'ho divorato così in poco tempo da averlo letto addirittura una seconda volta anche per capirlo meglio. Ma come si chiama il libro? Di cosa parla? Quale editore l'ha pubblicato? Sì, si chiama "Il mondo deve sapere - Storia dei Malnàtt (quelli buoni di Bologna)", racconta appunto la storia dei Malnàtt, gruppo black metal bolognese fra i più folli e anti-convenzionali della scena black (e non) italiana da non confondere assolutamente con l'omonimo gruppo RAC milanese (cioè quelli cattivi), ed è stato pubblicato nel gennaio 2019 dalle Edizioni Officina Immagine di Bologna.
lunedì 29 aprile 2019
Live Gigs of the Week #8
Hey brutalbangers,
ritorna finalmente di Lunedì l'appuntamento con Live Gigs of the Week, la rubrica dedicata ai concerti estremi di Roma e dintorni che vi consiglia solo serate dove ci si spacca i timpani in totale allegria.
ritorna finalmente di Lunedì l'appuntamento con Live Gigs of the Week, la rubrica dedicata ai concerti estremi di Roma e dintorni che vi consiglia solo serate dove ci si spacca i timpani in totale allegria.
sabato 27 aprile 2019
Honorable Mentions from the Abyss #3: Means of Control/Mentor
Timpani allo Spiedo is literally full of releases coming from Poland. In fact, many partners of this 'zine, as Godz ov War Productions or Mythrone Promotion, are Polish, and the result of this is that I receive so plenty of releases from that country that I can say I know its extreme metal scene as a Polish metalhead hehe! Hence, no surprise that this new appointment with "Honorable Mentions from the Abyss" is entirely dedicated to two bands from Poland. They are very different but somehow connected through hardcore punk tunes.
venerdì 26 aprile 2019
Live Gigs of the Week #7
Comunicazione di servizio:
nel caso vi fosse incredibilmente ancora sfuggito, sappiate che il 24 marzo 2019 è uscito "Nel Segno del Marchio Nero", il mio saggio di 372 pagine sulla first wave of black metal (Sodom, Hellhammer, Mercyful Fate, Venom e bla bla bla). Il libro è un ebook (no, in versione cartacea non c'è proprio) e si può ordinare tramite store digitali come Google Books, IBS, Feltrinelli e bla bla bla.
Hey brutalbangers,
arieccoci con l'appuntamento ormai settimanale di Live Gigs of the Week, la rubrica fatta per non farvi andare a concerti brutti di musica commerciale.
nel caso vi fosse incredibilmente ancora sfuggito, sappiate che il 24 marzo 2019 è uscito "Nel Segno del Marchio Nero", il mio saggio di 372 pagine sulla first wave of black metal (Sodom, Hellhammer, Mercyful Fate, Venom e bla bla bla). Il libro è un ebook (no, in versione cartacea non c'è proprio) e si può ordinare tramite store digitali come Google Books, IBS, Feltrinelli e bla bla bla.
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Hey brutalbangers,
arieccoci con l'appuntamento ormai settimanale di Live Gigs of the Week, la rubrica fatta per non farvi andare a concerti brutti di musica commerciale.
martedì 23 aprile 2019
Grand Theft Age - "Years of Fury" (co-produzione fra varie etichette DIY, 2016)
Gruppo: Grand Theft Age
Titolo: Years of Fury
Genere: Hardcore Punk
Durata: 23.55 min
Data di pubblicazione: 22 ottobre 2016
Voto: 86/100
Comunicazione di servizio:
non c'è pace all'operazione Spam Selvaggio, quindi sappiate, per chi ancora lo ignora, che il 24 marzo 2019 è uscito il mio libro "Nel Segno del Marchio Nero", dedicato a raccontare la storia della "first wave of black metal". Il libro è un ebook e lo si può ordinare comodamente attraverso questo link, e non solo questo visto che lo potete trovare anche su Feltrinelli, IBS, Mondadori e bla bla bla. Daje, compratelo, non ve ne pentirete neanche per un millisecondo ihih!
Sì, lo so che questo disco è del 2016 e che i Grand Theft Age sono ormai morti e sepolti ma sinceramente 'sti gran cazzi! Questo perché "Years of Fury" spacca veramente di brutto e, per giunta, l'ho comprato mesi fa dall'eccellente label abruzzese THC DIY Prod, quindi quest'album merita una bella recensione su Timpani allo Spiedo 'zine! Ma prima di passare alla rece vera e propria, c'è bisogno di qualche notizia biografica sui Grand Theft Age (da ora GTA) per chi non li conoscesse: nati nel 2004 e morti subito dopo l'uscita di "Years of Fury", i GTA sono stati una colonna portante dell'HC punk capitolino. Negli anni hanno suonato con molti gruppi fondamentali, sia italiani come i soliti Raw Power (c'è forse qualche gruppo HC là fuori che non ha mai suonato con loro?), i Crash Box e i Payback, che stranieri come gli Agnostic Front, gli Slapshot e gli U.K. Subs (nell'ormai lontanissimo 2005!). Il loro primo album, "Sarà una risata che vi seppellirà", lo pubblicarono nel 2007 mentre il qui recensito "Years of Fury", rilasciato, appunto, nel 2016 in una co-produzione fra Italian Shark Attack, Rotten Inc. e Professional Punkers (sul retro copertina si trovano anche i loghi di Jimmy Jazz e Good Night White Pride), è il terzo. Ma adesso basta con 'ste stronzate e vediamo in che modo i GTA hanno salutato (per sempre?) questo mondo crudele.
Titolo: Years of Fury
Genere: Hardcore Punk
Durata: 23.55 min
Data di pubblicazione: 22 ottobre 2016
Voto: 86/100
Comunicazione di servizio:
non c'è pace all'operazione Spam Selvaggio, quindi sappiate, per chi ancora lo ignora, che il 24 marzo 2019 è uscito il mio libro "Nel Segno del Marchio Nero", dedicato a raccontare la storia della "first wave of black metal". Il libro è un ebook e lo si può ordinare comodamente attraverso questo link, e non solo questo visto che lo potete trovare anche su Feltrinelli, IBS, Mondadori e bla bla bla. Daje, compratelo, non ve ne pentirete neanche per un millisecondo ihih!
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Sì, lo so che questo disco è del 2016 e che i Grand Theft Age sono ormai morti e sepolti ma sinceramente 'sti gran cazzi! Questo perché "Years of Fury" spacca veramente di brutto e, per giunta, l'ho comprato mesi fa dall'eccellente label abruzzese THC DIY Prod, quindi quest'album merita una bella recensione su Timpani allo Spiedo 'zine! Ma prima di passare alla rece vera e propria, c'è bisogno di qualche notizia biografica sui Grand Theft Age (da ora GTA) per chi non li conoscesse: nati nel 2004 e morti subito dopo l'uscita di "Years of Fury", i GTA sono stati una colonna portante dell'HC punk capitolino. Negli anni hanno suonato con molti gruppi fondamentali, sia italiani come i soliti Raw Power (c'è forse qualche gruppo HC là fuori che non ha mai suonato con loro?), i Crash Box e i Payback, che stranieri come gli Agnostic Front, gli Slapshot e gli U.K. Subs (nell'ormai lontanissimo 2005!). Il loro primo album, "Sarà una risata che vi seppellirà", lo pubblicarono nel 2007 mentre il qui recensito "Years of Fury", rilasciato, appunto, nel 2016 in una co-produzione fra Italian Shark Attack, Rotten Inc. e Professional Punkers (sul retro copertina si trovano anche i loghi di Jimmy Jazz e Good Night White Pride), è il terzo. Ma adesso basta con 'ste stronzate e vediamo in che modo i GTA hanno salutato (per sempre?) questo mondo crudele.
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