Friday, September 18, 2020

Roman thrash metal scene report (PART I)

In questi ultimi tempi Timpani allo Spiedo 'zine è stata invasa da gruppi thrash metal come mai prima d'ora, e quindi oggi ho pensato bene di pubblicare la prima parte di un articolo un po' insolito che parla della scena thrash metal della mia città, Roma. E questo anche perché proprio stasera c'è il primo concerto interamente thrash metal della stagione dopo la dannata quarantena; un concerto che vede in scaletta tre gruppi, cioè gli Asphaltator, i Krangs e gli Engine Driven Cultivators, il tutto nella cornice del Traffic.
Ora, la scena thrash metal romana non è particolarmente grossa ma può contare su gruppi spesso di qualità, uno dei quali rappresenta perfino un tassello importante del thrash metal italiano sin dagli albori della nostra scena nazionale. Fra l'altro, alcune formazioni hanno un look a volte (molto) particolare che li rende sicuramente ancor più interessanti.
Però la mia scena presenta qualche criticità, che comunque talvolta, come sapete in fondo anche voi, può riflettere anche la situazione attuale della scena metal nazionale. Vediamo quali.
Come prima cosa, bisogna notare che ai concerti thrash metal, almeno qui a Roma, è difficile che si poghi. Se si poga, anzi, se si mosha (e pure bene!), questo capita più che altro col gruppo che in scaletta è l'headliner oppure con i gruppi che hanno qualche collegamento con la scena hardcore punk locale, facendone magari parte, visto che i punk sono così entusiasti da avere la tendenza a moshare anche col gruppo d'apertura mentre i metallari, generalmente, no. Ma questa cosa di non moshare nei concerti thrash metal, soprattutto quando si ha a che fare con un gruppo bravo, è veramente un cazzo di paradosso date le origini comunque hardcore del thrash metal ma così è... anche se non vi pare (mezza cit.)!
Poi, c'è da dire che non c'è molto ricambio generazionale. Infatti, la maggior parte dei gruppi thrash romani, anche quelli fondati da poch(issim)o, sono in genere formati da "vecchietti" della scena dai 35 anni in su, che comunque suonano spesso con un'energia e con una passione veramente da ammirare. Però non siamo più negli anni '80, quando i membri dei vari gruppi erano spesso degli adolescenti incazzatissimi di 18 anni anche dopo aver pubblicato il loro secondo album. Quindi, qui a Roma esiste solo UN gruppo di adolescenti e, se già non lo conoscete, lo scoprirete ben presto.
Ma adesso basta con questa lunga introduzione, e basta anche con queste mie critiche da "vecchio" brontolone del cazzo, ergo passiamo a conoscere uno per uno tutti (o meglio, alcuni) dei gruppi thrash metal che stuprano con tanta gioia i timpani (e le ossa) dei metallari romani (e non solo)!