Monday, November 4, 2019

Stige+Verano's Dogs+Krangs+Sbocco Nichilista (Rome, 25th October 2019)

Gruppi: Stige+Verano's Dogs+Krangs+Sbocco Nichilista
Data: 25 ottobre 2019
Locale: Trecentosessantagradi
Ingresso: 5 €















In barba al pallosissimo sciopero dei mezzi di trasporto che venerdì 25 ottobre ha colpito la città praticamente per tutto il giorno, alcuni coraggiosi se ne sono fottuti allegramente andando lo stesso al concerto estremo che si è tenuto al 360. A organizzare 'sta serata all'insegna della sobrietà ci ha pensato Metal Against Shit di Ulderico, cantante/bassista dei Verano's Dogs, cioè colui che, insieme alla Sycamore Shows, fece venire a Roma gli anarco-black metallers inglesi Dawn Ray'd. La scaletta, all'insegna del metal estremo ma con qualche sana derivazione "core", ha visto 4 gruppi alternarsi sul palco, fra cui proprio i Verano's Dogs.

Il primo gruppo a esibirsi sono stati i terrificanti Sbocco Nichilista, giovane progetto nato nel 2015 che ha presumibilmente preso il nome dall'omonima canzone dei Cripple Bastards. Devo dire che non li vedevo dal 16 maggio 2018, quando suonarono al Malatempora (che purtroppo ha chiuso recentemente i battenti) in compagnia dei Mefitica, in un concertino blasfemo nel quale il tatuatissimo cantante degli Sbocco, forse posseduto dal demone di GG Allin, si spogliò rimanendo soltanto con le mutande! Stavolta il nostro si è "regolato" perché è rimasto solo con i calzoncini ma... ma CHE CONCERTO! Infatti, gli Sbocco Nichilista ci hanno distrutto ben bene i padiglioni auricolari con la loro letale combinazione fra black metal e grindcore, suonando canzoni come la lenta (ma dal finale furiosissimo) "Livore" con un odio incredibile e un'intensità pazzesca, e questo grazie sia, per esempio, alla come sempre indiavolata prestazione vocale del cantante, e sia alle velocità veramente esagerate di cui è capace il batterista. Ma poi, dopo colate di odio e violenza pura, il gruppo ha voluto finire il concerto con una chicca insospettabile, cioè un pezzo spensierato più hardcore punk dal testo divertentissimo in italiano, che inizialmente pensavo fosse la cover di un gruppo imprecisato perché è così differente dagli altri brani della setlist. Fatto sta che, a un certo punto, il cantante, vedendomi fomentatissimo, mi ha praticamente dato il microfono, e così mi sono messo a cantare il ritornello, cioè urlando un dannatamente divertente "E LA PALETTA NO!". A fine concerto, ho parlato con alcuni degli Sbocco, scoprendo che sì, "La paletta no!" è... è un pezzo loro! Minkia!

Dopo di loro, il delirio è continuato con i Krangs, nati se non erro proprio quest'anno, e già con alle spalle un EP intitolato "Party Thrash". Trattasi di un quintetto formato da brutti sporchi e cattivi birraioli della scena metal/punk romana visto che, per esempio, il batterista Zibbo suonava nei Movement (dico "suonava" perché pare che i Movement si siano sciolti o qualcosa del genere), il chitarrista Carlo fa parte dei martellanti Injury Broadcast mentre quel biondone di Pecchia suona nei paladini del porno thrash metal Underball. Inutile dire quindi che il concerto è stato veramente divertente, con i nostri sempre pronti a percularsi a vicenda e a dire battute, e anche intensissimi, grazie a un thrashcore "mai sotto i 230 bpm" che mi ha ricordato terribilmente gruppi seminali come i Wehrmacht o i Cryptic Slaughter. Figo poi l'utilizzo della doppia voce, che trasmette ancor più caos e intensità, visto che canta sia Manuel (la voce principale) che proprio Carlo, il quale, fra l'altro, ha suonato per tutto il tempo sotto il palco, praticamente in faccia al pubblico.

Ed ecco i Verano's Dogs! Non suonavano da un bel po', cioè da quando suonarono con gli Scheletro al Malatempora nel giugno di quest'anno. Questa relativamente lunga assenza dai palchi ha permesso loro di presentare 4 nuovi pezzi (fra cui la ormai famosa "Cave Canem"). Dei nuovi brani mi è piaciuto un casino uno molto black metal, una variazione importante nella loro setlist e anche benvoluta alle mie orecchie. La prestazione dei Verano's Dogs (che l'anno prossimo suoneranno nientepopodimeno che al Grind the Nazi Scum, in Germania, roba seria!) è stata molto compatta, solo che la maledizione della cinghia volante (vedasi anche la loro serata con i Sepolcro) ha colpito non una ma ben due volte il povero Pompeo! Memorabile è stato il momento in cui Pecchia ha sostituito, scherzandoci anche un po' su, la cinghia di Pompeo con un'altra proprio quando lui stava suonando! Ma quanto amo 'ste serate underground, così imprevedibili e festaiole?

E poi è stato il turno degli Stige da Taranto (da non confondere con i toscani Stige, che suonano del bel black metal vecchia scuola), che sono stati una vera sorpresa visto che hanno spaccato di brutto con un death metal massiccio e bello spietato tendente al brutal. In particolare, mi è piaciuto un casino il modo violentissimo di suonare del batterista, e anche il growl profondissimo del cantante, Antonio, che di quando in quando ha sparato delle urla laceranti, seppur sia stato letteralmente immobile per tutto il concerto. I nostri hanno suonato parecchie delle canzoni di "Spekuldeathstroy", il loro secondo e ultimo album finora pubblicato nonostante esistano dall'ormai lontanissimo 2001. Fra l'altro, un po' di pogo, anche se solo per qualche minuto e su richiesta di Antonio, c'è stato finalmente proprio con gli Stige. E sappiate anche che loro mi hanno fomentato così tanto che, modestamente, sono stato l'unico a fare stage diving durante la loro esibizione ihih! C'è da dire inoltre che Antonio è una vecchissima conoscenza di Timpani allo Spiedo visto che i suoi Bestial Carnage (gruppo ormai defunto che suonava un ciccioso death metal svedese di quelli che piacciono a me) furono ospitati in uno dei primi numeri di Timpani quando questa era ancora una email 'zine, e senza dimenticare anche i suoi Neka, ancora in attività. Ergo, è stato un vero piacere conoscerlo di persona dopo così tanti anni!

In parole povere, questa è stata una serata con pochi ma buoni spettatori ma è stata bellissima, contando su una scaletta comprendente gruppi nuovi con un sacco da dire, ennesime ottime conferme e autentiche sorprese. Ogni altra parola è superflua, se non quella che dovete supportare gruppi come questi e serate come questa, di cui si ha sempre bisogno!

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