giovedì 13 novembre 2025

Speed in Spartaco vol. 2 (8 novembre 2025 @ CSOA Spartaco, Roma)

E niente, l'8 novembre 2025, come anticipato, c'è stato lo "Speed in Spartaco vol. 2" ed è stato fighissimo. E anche parecchio particolare. Questo perché Pompeo, insieme sia ai compari del Play Fast che ai ragazzi dei Mind/Knot, ha dato vita a una serata incredibilmente multigenere, quindi non solo grindviolence/fastcore come suo solito, durante la quale si sono esibiti tutti gruppi che non avevo mai visto prima, alcuni dei quali di recente formazione. Purtroppo però anche questa volta non è venuta tanta gente, visto che saremo stati sulla 60esina. Ma, in fin dei conti, ciò era da prevedere dato che in contemporanea c'erano altri 3 concerti, in primis quello dei Booze & Glory all'Intifada. Però, detto sinceramente, fra una serata oi! e una grindviolence, io scelgo a prescindere quest'ultima. E così eccomi lì allo Spartaco, fra l'altro in compagnia di Marina, in trasferta straordinaria da Viterbo. Ebbene sì, c'è stata praticamente la Timpani allo Spiedo crew al gran completo, e già per questo la serata è stata per me memorabile. E non solo per questo!

Ecco, a renderla memorabile ci hanno pensato, per esempio, anche gli Ostiense, quintetto di giovanissimi sbucato fuori ad minkiam in questi ultimi tempi. Appena saliti sul palco, hanno dovuto provare per 2-3 volte un proprio pezzo per regolare i suoni ma, siccome la cosa stava andando per le lunghe, a un certo punto ho urlato loro "DAJE, CAZZO!" ma l'avessi mai detto ahah! Infatti, da lì ci hanno fatto volare qualche timpano, anche se la voce principale era bassissima e delle chitarre non si è capito quasi un cazzo ma ci sta. Perché questi pazzerelli suonano una specie di noisegrind a dir poco assordante caratterizzato da un botto di feedback, dall'utilizzo di un trapano, seppur usato di base solo all'inizio, e da un approccio totalmente caotico sopra e sotto il palco, tenendo così fede al loro genere di riferimento che, come sapete, adoro un casino. Per dire, già a inizio concerto il cantante ha tirato fuori un cartello stradale, invitando il pubblico a farci qualsiasi cosa, il che ha reso bello folle il pogo, anche perché, a una certa, lui e uno dei 2 chitarristi si sono scambiati di ruolo, con quest'ultimo che ha seminato il panico sotto palco, dando pure il microfono a qualche pogatore che, così facendo, si è sgolato per bene come un disperato anche sdraiato a terra. Insomma, il caos totale! Non esito a dire che gli Ostiense sono diventati all'istante uno dei gruppi più intensi e divertenti che io abbia visto live. Ma, unico appunto, tendono a rallentare spesso in stile beatdown, quindi non sono esattamente un gruppo vecchia scuola alla Sore Throat/Violent Noise Attack. Però rega, dovete da sonà più blast beat!

Del vero beatdown è stato suonato dal gruppo successivo, gli Hematoma, pure loro nati da pochissimo ma di età sono un po' più grandicelli e sono comunque belli incazzati. Fra l'altro, sono anche usciti di recente con un singolo chiamato "This is...". Lo sapete, il beatdown non mi fa impazzire perché, se non suoni veloce e rumoroso, per me fondamentalmente non sei nessuno ma non nascondo che dal vivo questi gruppi sono fighi da vedere. Questo per 2 motivi di base: per la carica animalesca che trasmettono (in tal senso, ho apprezzato molto l'interazione intimidatoria del cantante degli Hematoma con il pubblico); e per il pogo slammato che fa tanto Karate Kid. Perché sì, nonostante il pubblico esiguo, un po' di pogatori ci sono stati, anche se stavolta non mi sono buttato nella mischia a causa del mio piede sinistro, malconcio da qualche giorno ma nulla di grave.

Dopo gli Hematoma, ecco il gruppo da fuori, esattamente da Milano: LaCittàDolente. Ovvero un duo amatissimo da Marina in pieno tour europeo che, iniziato il 7 novembre, si concluderà il 23 dopo aver toccato Paesi come Grecia, Macedonia, Serbia e Slovenia, oltreché ovviamente l'Italia, e quindi Roma è stata la seconda data di questo viaggio. E devo dire che hanno fatto bene a venire da n'oi perché così ho capito il motivo per cui sono così amati da Marina. Perché non solo fanno ottima musica ma sono particolari in tutto, a partire dai giochi di luce che hanno chiesto per la loro esibizione e che ben si amalgamano con la loro roba nervosa, stridente e cervellotica. In altre parole, ci hanno allietato con un mathcore preferibilmente in mid-tempo contrassegnato da tematiche anticapitalistiche, sampler ultranerd che non posso che apprezzare in quanto tratti perfino da videogiochi come Disco Elysium (a proposito, nei prossimi giorni riciccia fuori, dopo tanto tempo, la sezione videoludica della zine), e pure da una certa ironia che consente loro di parlottare con il pubblico, sfidandolo anche a ballare su un famoso brano pop di cui però non ricordo nemmeno il titolo. Ma il bello è che poco prima hanno suonato perfino un pezzo noisegrind di 2 secondi introdotto però come una cover dei Dream Theater e poi subito rifatto "Più veloce! Faster!" su richiesta dello stesso cantante/chitarrista. Eh no, non ha citato il mio omonimo libro sul grindviolence! E grazie a tutte queste cose, è scoccato l'amore anche a me nei confronti de LaCittàDolente. Buona fortuna per il tour, ragazzi!

E qui il mio live report praticamente finisce. Sì, perché sia io che Marina, arrivati a questo punto, siamo dovuti andare via in quanto si era fatta una certa. Però, in questo modo mi sono bellamente perso i famigerati Maeth Daemon, un quartetto elettronico composto, fra gli altri, da 2 ex-Maiali, cioè Daniele e Matteo, ma che in questa occasione si sono esibiti senza quest'ultimo, indisponibile per la data. Ma, siccome mi pareva brutto non parlarne, qui di seguito trovate qualche parolina su di loro da parte del prode Jimmy Tool, autore delle foto anche di questo report:

"La loro musica è praticamente tutta elettronica. Hanno fatto un set senza strumenti, a parte quello che cantava con il microfono. Il loro è stato un set molto noise, molto oscuro e primitivo. Mattissimi, soprattutto il cantante. Il suo era un canto tutto gutturale, tutto gridato. Ogni tanto sbatteva il microfono sul tavolo e faceva rumori random con altre cose. E quanto sarà durato? Non lo so, visto che è stato tutto un back to back senza pause."

E con questo si è detto tutto. Ergo, ci vediamo al prossimo "Speed in Spartaco"! E possibilmente pure al 50esimo compleanno di Capò dei Neid, previsto per il 20 dicembre proprio allo Spartaco con una line-up da urlo. Guardate la locandina e capirete subito!

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