Pensate che ero così rincojonito prima di rispondere ai Dementia Senex che ci ho messo la bellezza di 2 mesi per farlo. Meglio tardi che mai. Anche perché, quando ho infilato nel mio stereo il disco dei Dementia Senex, sono stato travolto dagli 8 minuti circa dell’opener “Unscented Walls”. 8 minuti di un death metal strambo, tecnico e convulso, pieno di dissonanze e di melodie disperate molto a là Cult of Luna e gruppi simili. Il tutto viene accompagnato più che altro da tempi medi, se non addirittura doom, mentre i blast-beats ci sono solo quando servono. E’ ben presente pure un’interessante chitarra solista mentre la voce è costituita da un grugnito bello potente e a volte urlato ma che comunque sa adattarsi alle varie situazioni.
La seguente “Kairos” dura solo 2 minuti e mezzo ed è più, diciamo, “tradizionalmente” death metal della canzone precedente.
Invece, l’ultima “Heartworm (da 6 minuti) riprende ottimamente i temi di “Unscented Walls”, aggiungendo fra l’altro una voce pulita che riesce a trasmettere molta più disperazione a tutta la musica. Bella l’introduzione parecchio d’ambiente con tanto di chitarra pulita.
Peccato però per “Kairos”, che quasi non c’entra niente con il death metal sperimentale e “prolisso” di questi ragazzi. Un lavoro comunque coraggioso, non c’è che dire, anche perché il gruppo romagnolo, quintetto nato a Cesena nel 2008 e con all’attivo anche un demo pubblicato l’anno dopo, propone pezzi lunghissimi e quindi non facili da gestire.
Da notare che quest’EP è stato rilasciato dalla statunitense The Path Less Traveled Records, sempre molto attenta a scovare qualche strano gruppo estremo.
Voto: 73