Friday, December 21, 2018

Sepolcro+Verano's Dogs+Bedsore+Thecodontion (Rome, 13th December 2018)

Gruppi: Sepolcro/Verano's Dogs/Bedsore/Thecodontion
Locale: Trecentosessantagradi, Roma
Data: 13 dicembre 2018
Ingresso: 5 €



















Nonostante il lavoro, nonostante il giorno infrasettimanale, e nonostante quella cazzo di pioggia battente, giovedì 13 dicembre, come già anticipato sul live report del Grind Galà, sono andato lo stesso al 360 per farmi devastare i timpani con un bel po' di black/death metal devoto alla vecchia scuola. A organizzare 'sto delirio, ci hanno pensato il collettivo antifascista Metal Against Shit (di cui fa parte Ulderico dei Verano's Dogs) e la Sycamore Shows (di cui invece fanno parte membri dei Seventh Genocide), cioè due entità che hanno già collaborato in passato per organizzare delle serate che sono sempre di un certo interesse per i cultori del metal estremo underground invitando anche gruppi stranieri molto rispettati, come gli anarco-black metallers inglesi Dawn Ray'd. Stavolta, a dividere il palco con i Verano's Dogs, ci sono stati i grandissimi Sepolcro (che mi hanno gasato un casino, come leggerete fra poco), e due giovani leve romane al debutto live come i barbarici Thecodontion e gli psichedelici Bedsore, entrambi usciti quest'anno con delle cassettine che hanno ricevuto ottime critiche anche da siti molto quotati. Quindi, leggiamo cos'è successo in questa serata, e che si dia inizio allo sterminio sonoro!

Appena entrato nel locale, il concerto era già cominciato da poco. Quindi, scendo curiosissimo nella minuscola sala concerti, e vedo all'opera quei pazzi dei Thecodontion. Nati nel 2016, sono essenzialmente un duo composto dagli iper-attivi proprietari della Xenoglossy Productions, un'etichetta ultra-underground the tratta black metal anti-convenzionale e rumore strambo vario e che è già stata ospitata su queste pagine. Per questo live (e per i prossimi), il bassista Stilgar e il cantante dal modo di parlare forbito Heliogabalus hanno assoldato Valerio dei Seventh Genocide alla batteria e Leonardo, ex-Enforces, al secondo basso. Secondo basso? Eh sì, avete letto bene perché qui, cari miei, non ci sono chitarre!

Allora, i Thecodontion (che NON si pronuncia come "The Condition", come ha fatto ironicamente osservare lo stesso Heliogabalus durante il concerto!) hanno fatto partire la serata nel migliore dei modi. Questo perché il loro stile, caotico e violento a livelli di pura barbarie sterminatrice, si rifà a quel bestial black/death metal che io letteralmente adoro, e che fa dei Thecodontion uno dei pochissimi gruppi italiani, insieme a gentaglia tipo Demonomancy, Blasphemous Noise Torment, gli scomparsi Blasphemophagher e altri, ad aver intrapreso questa parossistica via musicale, e questo non può che fare loro onore. Ma sarebbero un gruppo totalmente oltranzista se non fosse per la presenza di due bassi, di cui uno solista, e per dei testi assurdi che, manco fossero stato scritti da Alberto Angela in persona, descrivono minuziosamente dei dinosauri realmente esistiti!

Ebbene, i Thecodontion hanno dato vita a uno spettacolo da cavernicoli, anche se ho notato che deve ancora formarsi in loro quell'affiatamento sul palco utile per rendere più coinvolgente lo show. Ho trovato poi poco incisiva e potente (anche per delle metriche particolarissime) la voce di Heliogabalus, che però, per essere stato il suo primo concerto in assoluto, è stato incredibilmente sfrontato. In questo senso, memorabili sono stati i suoi sguardi da completo invasato e quando, in puro stile hardcore punk, è sceso dal palco per vomitare i suoi deliri davanti a noi (io ero in prima fila, come sempre). Certo, lui mi è sembrato comunque un po' impacciato, ma lui e i Thecodontion avranno modo di fare più esperienza perché, dal 1° al 6 gennaio 2019, faranno un tour nel Centro-Sud Italia insieme ai Bedsore e ai Seventh Genocide.

Ora è il turno dei giovanissimi Bedsore. Pensate, di questo duo trasformatosi anch'esso in quartetto, se ne sono innamorati perfino in Indonesia! Infatti, da quelle parti c'è un'etichetta, la Reaping Death Records, che ha recentemente ristampato su cassetta il loro demo omonimo.

Rispetto ai Thecodontion, i Bedsore ci hanno trasportato in una dimensione completamente aliena grazie al loro death metal progressivo con influssi psichedelici che mi ha fatto ricordare gli Edge of Sanity, gli ultimi Death, e i norvegesi Sepulcher. Ora, da una parte, i Bedsore mi sono sembrati un po' ingessati e ho poco apprezzato quelle interminabili sezioni atmosferiche per sola chitarra arpeggiata che, disseminate lungo le loro canzoni, spezzano troppo l'intensità delle parti più violente, che preferisco di gran lunga. Dall'altra parte però, mi sono piaciuti per un forte approccio vecchia scuola che permette loro di suonare con una notevole cattiveria, e per un cantato selvaggio che, diviso fra i due fondatori entrambi chitarristi (di cui uno con una bella maglia degli Horrendous), rimanda moltissimo al death metal più primordiale, quello degli anni '80 à la Possessed/primi Death, per intenderci. Quindi, tutte queste caratteristiche fanno ben sperare per il loro futuro. C'è da dire però che sono stati anche un po' sfigati per il loro primo show perché, a un certo punto, il chitarrista con la maglia degli Horrendous (e con un aspetto troppo anni '70!), ha avuto dei problemi tecnici con la sua cassa ma nulla che non si potesse risolvere in pochi minuti.

Dalla serietà ingessata dei Bedsore siamo passati a quei bricconi dei Verano's Dogs, durante i quali l'atmosfera è diventata di una goliardia ristoratrice che mi fa sempre scompisciare dalle risate! Ma questo già durante il soundcheck, che ha visto i nostri, d'accordo con il fonico Daniel degli Onryō/Tibia, mettere al massimo tutti i volumi...per rendersi conto che sì, "il grind si subisce" ma forse così è un filino troppo! Ah, e poi non mi dimenticherò mai il momento nel quale, sempre durante il loro soundcheck, nient'altro che Metal Carter, uno che frequenta sempre questi concerti underground siano essi hardcore punk o di metal estremo, mi ha fatto i complimenti per la mia maglia dei grandissimi Imprecation. Insomma, un complimento del genere da uno come lui è sempre un onore con i controcojoni!

A parte queste quisquilie, i Verano's Dogs, rispetto alla settimana prima, hanno suonato da Cristo, quindi senza sbavature, e questo perché si sono visibilmente preparati di più. Fra l'altro, come già notato durante il Grind Galà, Valerio (che il 13 ha fatto veramente gli straordinari esibendosi con due gruppi!) ha uno stile percussivo violentissimo, riuscendo così a infondere ancor più cattiveria nel death/grind lercissimo dei Verano's Dogs. L'unico appunto va fatto alla voce debolissima di Pompeo, che ha provato a fare la seconda voce in "Bark at the Grave" con risultati non esaltanti. Ma, sinceramente, 'sti gran cazzettini di quest'"unico appunto" perché il loro show è stato fantastico comunque! Ah, e devo ringraziare un'altra volta Ulderico per avermi custodito il mio preziosissimo ombrello presso il loro banco appena sono entrato nel locale. E' vero, al 360 ci si sente come a casa!

Dopo i Verano's Dogs, c'è stata praticamente l'Apocalisse con il trio dei Sepolcro! Devo ammettere che, prima di questa serata, non li conoscevo affatto, ergo sono stati una bellissima sorpresa! Direttamente da Verona, sono quel tipico gruppo underground che impiega anni e anni prima di rilasciare il proprio album di debutto e, infatti, sono nati nel 2011 e finora hanno fatto più che altro dei demo.

Ora, che ci avrebbero fatto il culo non a strisce ma a pentacoli e 666 l'avevo già intuito dal loro look appena sono saliti sul palco. Per esempio, il cantante/chitarrista Simone aveva indosso degli occhiali da sole perché sì, una cartucciera che fa molto war metal, e pure la maglia degli Hierophant. Ma poi ho visto sulla sua chitarra gli adesivi - PREPARATEVI FORTE! - dei Sadistic Intent, dei Sacrificio e dei Conqueror, tutta roba che lèvati!

E quando hanno cominciato a suonare, ci hanno devastato con quel death metal mefitico e pestilenziale caro a demoni come Incantation, Rottrevore, NecrovoreFather Befouled con tanto di growl cavernosi da paura vomitati sia da Simone che dal batterista Hannes (la cui Dismal Fate Records ha avuto un proprio banco per tutta la serata). Molto bravo anche il bassista colombiano Julian, sempre pronto ad aizzare il pubblico e che, avendo un curriculum notevole visto che suona nei Restos Humanos, nei Gelo e perfino negli Haemophagus (ma solo per i live), sta sostituendo in questi giorni la bassista originale Nor (che ora vive a Houston, Texas). Il momento topico del loro concerto è stato sicuramente quando, ormai gasatissimo, proprio io sono stato il primo a chiedere ai Sepolcro un altro pezzo poco dopo la fine del loro set. E il bello è che quel pezzo l'hanno suonato sul serio, ed è stato di una violenza assurda che ha fatto tremare i muri, anche grazie alle velocità estreme che Hannes, ormai senza voce, è capace di raggiungere. Insomma, spero di rivedere presto live i Sepolcro che il 13 sono stati di gran lunga i migliori...anche se stavolta la maledizione della cinghia volante ha colpito proprio Simone! Ormai le cinghie che volano al 360 stanno diventando una consuetudine...

Ma qual è stato il momento più delirante della serata? Senza ombra di dubbio, quando un bangladino è comparso improvvisamente per vendere le sue rose proprio mentre i Sepolcro stavano suonando! Inutile dire che sono morto dalle risate, anche vedendo Stefano degli Injury Broadcast che si stava facendo fare una foto proprio con il bangla!

Rega, detto anche di un'affluenza di pubblico praticamente uguale a quella del Grind Galà e che il pogo non c'è stato manco per sogno, credo di aver detto veramente tutto su questa seratona, quindi non mi rimane che chiedere a Metal Against Shit e alla Sycamore Shows di organizzare più concerti di questo tipo che Roma ne ha bisogno. Oggi, se volete, ci becchiamo al 360 per un concerto HC che vedrà come headliner i veneziani Slander in compagnia dei Rake-Off e degli Arabian Tower (che sono emo punk rock ma vabbè). Ma stavolta non farò nessun live report perché siamo a Natale e io sono pigro, eh!

ALTRE FOTO:

VERANO'S DOGS























SEPOLCRO


No comments:

Post a Comment