Sunday, June 19, 2011

Cold Aenima - "The Shade Has Fallen" (2010)

Recensione pubblicata il 14 Aprile 2011 sulla mia pagina FaceBook.

Ep autoprodotto (23 Dicembre 2010)
Formazione (2007): Alex Ielo – voce
Giacomo “Jack” Casile – chitarra
Sid – basso
Antonio “Hamon” Guida – batteria

Provenienza: Reggio Calabria, Calabria

Punto di forza del disco:
indubbiamente la capacità immensa di alternare la melodia con della sana cattiveria, e quindi l’abilità di dosare al punto giusto le varie anime dell’esperienza così da riuscire a potenziare saggiamente l’intera musica.

Migliore canzone:
oddio, scelta difficile! ‘Sto ep ha il difetto di non avere un pezzo che dal punto di vista emotivo riesca a fare più bella figura rispetto agli altri. Tutta la scaletta si attesta su livelli qualitativi molto buoni. Boh, forse “Suffocated Knowledge” con il suo lavoro di batteria bello potente e ricco di stupende rullate ed il riffing un po’ più isterico del solito. Forse…figura kierkegaardiana della minkia!

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C’è stato un tramite illustre fra me e i Cold Aenima, un tramite che ricorda bei tempi lontani (minkia quanto sono vecchio! Ma non avevo 22 anni?). Infatti, questo ep promettente me l’ha mandato da fare Morlock, ex – chitarrista – udite udite – dei Demonia Mundi, che nel Febbraio 2009 vennero ospitati nel 2° numero di Timpani allo Spiedo…oltre che essere il fratello di Giacomo Casile (scriverlo con così tanta nonchalance effettivamente può sembrare un suicidio…). Solo che, e non me ne frega un fico secco di essere accusato di favoritismi, ‘sto disco lo consiglio vivamente a chi cerca melodia applicata ad un bel pacco di potenza seminata con tutta tranquillità nei padiglioni auricolari.

Ma qui non si tratta soltanto di melodia e potenza. No perché, partendo di base da un death metal melodico che richiama molto la disperata lezione svedese senza però dimenticare una ricca dose di furiosi blast – beats che nel suddetto stile spesso manca, si fa prepotente una voglia di rendere sempre più fantasiosa la propria proposta. Alla fine, le influenze sono molte e marcate, la prima delle quali il black metal di impronta sempre specialmente svedese. Di conseguenza, le melodie si fanno talvolta malvagie e fiere, mentre in altre occasioni sposano il taglio più ipnotico del genere, riuscendo infine a raggiungere picchi più tristi come in “Path to Desolation”, il tour de force seppur modesto di “The Shade Has Fallen”.

Oddio, attenzione che non stiamo comunque parlando di un gruppo che fonda il death con il black metal come per esempio gli Unanimated. Ciò non soltanto perché il black è relegato solo in alcuni momenti presenti nei primi due brani e nell’ultimo, ma anche per la notevole attrazione che il quartetto calabrese nutre nei confronti del metalcore. E così ecco spiattellati nei 3 brani centrali chitarre rocciose ed una batteria che ci ricama sopra sputando solitamente severi e tonanti tempi medi tipici del metalcore più militante (avete presente i loro conterranei Land of Hate? Beh, più o meno…).

Da non dimenticare nemmeno il thrash metal, solo che tale genere ha una presa così secondaria sui Cold Aenima che se ne sente soltanto qualche reminiscenza sia sul lavoro ritmico che, in maniera decisamente criptica, nel riffing di “Armageddon Propaganda”, in quest’ultimo caso suonando anche lenti. Guardacaso, la parte funerea del gruppo altrimenti detta doom, seppur ovviamente non dominante, si fa largo nel discorso più di una volta, magari aprendo un pezzo come “To Erase the World”.

Del resto i nostri giovani sono fantasiosi anche circa l’impalcatura strutturale che regge i vari pezzi. E qua bisogna dire che i Cold Aenima, riluttanti ad offrire stacchi e/o pause con relative ripartenze in modo da rendere il più possibile fluido tutto il discorso musicale (anche questo è in fin dei conti un sintomo di una tecnica bella presente nonostante non ci sia manco l’ombra misera di un assolo, al massimo di qualche chitarra sovrapposta all’altra senza però creare alcun riff vero e proprio che completi la melodia della ritmica), sembrano non preoccuparsi molto di proporre delle sequenze di soluzioni come al contrario amano fare per esempio i romani Black Therapy. O almeno non sono così rigidi, dato che prediligono un approccio un poco più libero, magari spezzando potenziali sequenze di soluzioni, come quella piuttosto personali di “To Erase the World” che in sostanza è un 1 – 2 – 1 mod. – 2 mod..

Discorrendo ancora dell’aspetto strutturale di cui i nostri si fanno portavoce, il cantato ha un ruolo non dico marginale, ma secondario forse sì. Tanto che in un episodio come “Suffocated Knowledge” i grugniti per niente catacombali di Alex, alternati a scartavetra menti quasi beffardi simili a quelli dei bresciani Blessed Dead solo in versione meno esagitata, occupano uno spazio abbastanza esiguo. Anche perché il nostro canta spesso e volentieri a monosillabi. Vabbè, non siamo in territori estremi a là Resumed dove la voce è soltanto un pretesto, seppur molto atmosferico, per dar adito a mille virtuosismi, però sentir relegato così un cantato oserei dire potente ma educato è un peccato, anche perché riesce a fare da interessante contrasto con le melodie disperate. E poi, se Alex canta soltanto, usiamola un po’ di più ‘sta voce!

Altra cosa che mi ha poco convinto è la produzione. O meglio, il suono della batteria che, pur offrendo delle prestazioni efficaci su tutti i fronti osando proporre anche interventi un pochino più arzigogolati del solito (“Path to Desolation”), è così plasticoso da sembrare praticamente computerizzato e quindi poco credibile per un batterista in carne e ossa. Ed è questo il minimo comun denominatore (la matematica, quanti tormenti!) che lega veramente i Cold Aenima con gli abruzzesi Resumed del pur magnifico “Human Troubles”. Tale “mancanza” è nettissima sul rullante che in questa maniera diventa più che martellante durante i blast – beats, ma per il resto la produzione abbastanza pulita e ben bilanciata del demo quadra perfettamente.

In fin dei conti un disco perfetto è quasi impossibile. Poi se contiamo il fatto che i 4 giovini calabresi sono alla prima testimonianza discografica, il “problema” non si pone per niente. Suvvia, Flavio, non rompere il cazzo e dai 100!

No.

Voto: 79

Claustrofobia
Scaletta:
1 – To Erase the World/ 2 – Fear the Genius/ 3 – Armageddon Propaganda/ 4 – Suffocated Knowledge/ 5 – Path to Desolation

Sito ufficiale:
http://www.wix.com/otacon00/coldaenima

FaceBook (che ormai è decisamente meglio di MySpace!):

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