Vibratacore - "Resurgita" (self-release, 2019)

Gruppo: Vibratacore
Titolo: Resurgita
Genere: Crust Punk con influenze Black e Death Metal
Durata: 23.56 min
Data di rilascio: 5 aprile 2019
Voto: 74/100













Anvedi chi si rivede da queste parti, i Vibratacore! Millenni fa io recensii su queste pagine il loro EP "Good Morning Pain", di cui fu girato anche un bel video promozionale per la stessa titletrack. Quindi, mi ha fatto piacerissimo quando il loro storico bassista Lorenzo, dopo la mia news circa il 15esimo anniversario dei grandi MuD a cui gli stessi Vibratacore hanno preso parte, mi ha chiesto se fossi disponibile a recensire il loro nuovissimo EP "Resurgita". Senza pensarci due volte, la mia risposta è stata ovviamente positiva, ragion per cui Lorenzo mi ha gentilmente inviato una copia fisica di "Resurgita", ed ecco qui la recensione!

Minkia quanto sono cambiati i Vibratacore! Infatti, in primis, sono cambiati in termini di formazione, visto che da quartetto sono diventati un terzetto nel quale il chitarrista Fango ricopre anche il ruolo di cantante. In secundis, sono cambiati moltissimo (e inaspettatamente) in termini musicali, tanto che "Resurgita", pubblicato perfino dopo 8 anni il precedente EP "Good Morning Pain", è incredibilmente diversissimo da quest'ultimo.

Ecco, come cazzo suonano adesso i Vibratacore? Allora, il loro suono è diventato particolarmente cupo e violento, suonando una specie di crust punk con batteria talvolta in d-beat, e influenze provenienti dal death metal (svedese) e, specialmente, dal black metal, ergo potete sentire spesso qualche bel riffone glaciale come i norvegesi insegnano. In più, la voce di Fango incattivisce alla grande tutto con dei grugniti belli ignoranti con qualche urlo raggelante qui e là. A parte ovviamente l'attitudine hardcore (come, del resto, si può intuire nel nome stesso del gruppo), dei "vecchi" Vibratacore sono rimaste quelle parti nervose, quasi ai limiti del mathcore, dove il basso può anche risultare più importante del solito. Inoltre, il nuovo batterista, Sandro, ha uno stile sì violento e intenso ma capace di dare vita anche a partiture piuttosto creative.

E quali pezzi citerei fra i migliori? Beh, posso cominciare con "Breathless", che è praticamente il pezzo più death metal fra tutti, e contiene anche una agghiacciante parte lenta dove c'è un sample parlato in italiano tratto da "La montagna sacra" (1973) di Alejandro Jodorowski. Poi, citerei la seguente canzone, "Abyss", cioè la prima dove sono presenti dei selvaggi blast-beats. Infine, fra i pezzi inediti da menzionare vi è sicuramente "Died to Seem Alive", molto crust anche grazie a un assolo (l'unico in tutto il disco) tipico del genere.

Un momento: perché minkia ho scritto "fra i pezzi inediti"? Semplice: "Resurgita" contiene ufficialmente una cover ma ufficiosamente ne ha ben due, e dico "ufficiosamente" perché l'altra è, in pratica, una canzone-fantasma registrata dal vivo che però vi lascio il piacere di scoprire, anche perché dovrete sorbirvi qualche minuto di silenzio per ascoltarvela. Intanto sappiate che la cover ufficiale non è altro che "Wolverine Blues" degli Entombed, che è un po' abusata (in passato ho recensito pure un altro gruppo che l'ha suonata, cioè i polacchi Horrorscope) ma comunque è stata riproposta molto bene.

Insomma, lo ripeto, stavolta a caratteri cubitali: QUANTO MINKIA SONO CAMBIATI I VIBRATACORE! Meno melodici, più violenti ma sempre creativi. Ergo, "Resurgita", come da titolo, rappresenta praticamente una vera rinascita per i Vibratacore, segnando quindi l'inizio di una loro nuova era. A questo punto, sono curioso di sentire cosa combineranno in futuro, nella speranza però che pubblichino un nuovo album il prima possibile, visto che il primo (e finora unico) album è stato rilasciato ormai nell'ormai lontano 2009.

Scaletta:

1 - Breathless
2 - Abyss
3 - Border
4 - Died to Seem Alive
5 - Wolverine Blues (Entombed cover)
6 - ghost track

Formazione:

Fango - voce/chitarra
Lorenzo - basso
Sandro - batteria

FaceBook: https://www.facebook.com/VIBRATACORE