Wednesday, February 17, 2021

Motron - "Who'll Stop the Rain?" (Calimocho Autoproduzioni DIY, 2019)

Gruppo:
Motron
Titolo: Who'll Stop the Rain?
Genere: Crust Punk/D-Beat con influenze Rock'n'Roll
Data di pubblicazione: 1° novembre 2019
Durata: 28.22 min
Voto: 84/100












Ultimamente in queste pagine c'è un profluvio di band che 2 anni fa presero parte in qualche modo al Marci su Roma 2. Infatti, se il buon Francesco ha recensito ieri l'ultimo album delle Hyle, che però non riuscirono a suonare al Marci per varie ragioni, a me tocca oggi recensire "Who'll Stop the Rain?", secondo album dei varesini Motron, che, fra vari casini e gente che dormiva per terra, invece riuscirono a suonare in quel folle fest, anche se ultimi in scaletta. In realtà, "Who'll Stop the Rain?" è uscito nel novembre 2019 ma, come spesso si dice da queste parti, non è mai troppo tardi. Anche se ormai, vista la pandemia, è tutto cambiato così tanto che sembra passata veramente una vita da quel novembre.

Finita questa pallosa introduzione, "Who'll Stop the Rain?" pare citare il brano, dallo stesso titolo, dei Credence Clearwater Revival ma dal punto di vista stilistico i Motron, che credo abbiano preso il nome dall'omonima azienda italiana automobilistica, non hanno nulla in comune, naturalmente, col gruppo californiano. Infatti, questo disco di 14 pezzi mostra un gruppo alle prese con uno scatenato crust punk/d-beat contaminato da influenze rock'n'roll che rendono ancora più intenso tutto il discorso, in un sound a metà strada fra i Doom e i Motörhead definito dai nostri come "Raw & Roll".

Forti di assoli rockeggianti e dei meravigliosi vocalizzi gutturali del cantante che sembrano quelli di un cane con la rabbia, il sound dei Motron non concede un attimo di tregua, visto che la velocità la fa, ovviamente, da padrona, assicurando però al contempo una buona varietà capace di non annoiare mai l'ascoltatore.
Parlando di varietà, citerei per forza una stupenda traccia come "If You're Only In It For the Lyrics", praticamente una distruttiva randellata grind di soli 45 secondi. Segue "Doomed to Life", di base un contagioso mid-tempo con una breve ma efficace accelerazione in mezzo. Poi c'è "Banned from the Clubs", che ostenta derivazioni thrash metal. Un po' più avanti c'è "Deeper Than Underground", altra breve fucilata visto che dura solo 63 secondi di puro impatto che in sostanza rappresentano un inno a uno stile di vita sprezzante, birraiolo e lercio. A chiudere le ostilità c'è invece una cover sorprendente per un gruppo del genere: "Potere nelle strade" degli immarcescibili Nabat, riproposta in modo molto convincente e personale.

Completo di canzoni anti-sbirri come "Rage Burning" e di riflessioni sulla inutile lotta dell'uomo contro l'uomo quando invece si dovrebbe spezzare le proprie catene e combattere insieme per una causa giusta ("M.A.M."), "Who'll Stop the Rain?", rilasciato dalla Calimocho Autoproduzioni DIY (gestita da Arca degli stessi Motron) è talmente intenso che mi fa venire voglia di pogare come un dannato come ai "bei vecchi tempi", e se un album crust, o comunque hardcore, fa questo effetto, allora fa veramente il suo dovere. Ciò avviene soprattutto nella seconda parte del disco, che trovo più efficace rispetto alla prima. Insomma, cos'altro dire? Supportate i Motron e andate ai loro concerti appena sarà finalmente possibile!

Scaletta:

1 - Todo Modo
2 - Hair of the Dog
3 - A War Song Pt. 2
4 - Who'll Stop the Rain?
5 - Forget
6 - Rage Burning
7 - If You're Only In It For the Lyrics
8 - Doomed to Life
9 - M.A.M.
10 - Banned from the Clubs
11 - Into My Cage
12 - Deeper Than Underground
13 - Drugs for Fun
14 - Potere nelle strade (Nabat cover)

Formazione:

sconosciuta

FaceBook: https://www.facebook.com/motronrawnroll
BandCamp: https://motron.bandcamp.com/

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