Tuesday, September 22, 2020

Roman thrash metal scene report (PART II)

Mi hanno detto che la serata thrash metal al Traffic del 18 settembre è andata veramente bene oltre ogni più rosea aspettativa. Io me la sono persa preferendo invece andare la sera dopo al Defrag per una serata multigenere giusto perché mi volevo vedere il primo concerto in assoluto di quei mattacchioni dei Voidwatcher. Fra l'altro, il primo episodio di questo report ha fatto un buon successo tanto che un certo gruppo viterbese (non i Tractors ma quasi!) mi ha mandato il suo nuovissimo materiale per parlarne qui. E' quindi con entusiasmo che mi accingo a scrivere questa seconda e ultima parte. Ergo, non perdiamo altro tempo e cominciamo a conoscere altri bei gruppazzi!

Allora, iniziamo con i Krangs, un giovane quintetto di veterani provenienti da gruppi come Underball, Injury Broadcast e Movement. Entrambe le volte che li ho visti dal vivo è successo al 360, e devo dire che mi sono piaciuti fin da subito perché suonano un crossover thrash alla Cryptic Slaughter/Wehrmacht che adoro. Se poi considerate che questi pazzi propongono canzoni intitolate "BxExExRx", dovete aspettarvi dei livelli di disagio altissimi ahah! Magari ci fossero più gruppi di questo tipo qui a Roma ma, purtroppo, questo stile da noi non va esattamente forte.

Ma se bisogna parlare di disagio, i campioni locali in assoluto sono gli Underball! Se li ascoltate suonano un thrash metal americano che non fa gridare al miracolo ma che è pieno zeppo di tematiche porno da far scompisciare dal ridere (e già qui...). Se li vedete sembrano usciti veramente dagli anni '80 sembrando una via di mezzo fra i gruppi heavy metal e glam dell'epoca per il loro look sgargiante e colorato completo di pantaloni in spandex, pellicce zebrate pacchianissime e bandane che più anni '80 di così non si può! E se per caso andate a un loro concerto, allora aspettatevi di essere, ehm, "sborrati" di birra dal cantante, che magari vi offrirà dei dildo (da usare poi alla bisogna ahah!) ma, soprattutto, a un certo punto li vedrete nudi come vermi! In parole povere, gli Underball sono in assoluto uno dei gruppi romani più divertenti da vedere live. Prima o poi dovrebbero uscire con un nuovo disco dopo millenni ma, intanto, non ci resta altro da fare che aspettare con grande trepidazione delle eccitanti e sexyssime news da parte loro!

Un gruppo decisamente più sobrio e serioso degli Underball sono gli Enemynside. Ecco, questi sono in giro perfino dagli anni '90 e hanno una bella reputazione tanto da aver suonato pure all'estero, l'ultima volta in Spagna di spalla ai Flotsam & Jetsam insieme agli Holycide. Di loro mi ricordo una serata grind con i Cripple Bastards dove gli Enemynside, con il loro thrash metal molto ispirato ai Metallica, dovettero fare purtroppo i pesci fuor d'acqua perché, se non ricordo male, ebbero la classica sfortuna di sostituire quasi all'ultimo un gruppo più adatto per la serata. Il pubblico infatti non rispose con tanto entusiasmo tanto che non ci fu nemmeno un millisecondo di pogo. Però cazzo, gli Enemynside sono bravi e i culi li spaccano per davvero, quindi "DOVETE DA POGÁ" quando loro suonano!

Ora è il turno dei Lapida, un quartetto di cristoni il cui batterista suona anche nei devastanti grindsters Inglorious Basterds, e già da qui potete capire che pure i Lapida non ci vanno leggeri in quanto a ferocia! Infatti, suonano un thrash metal brutale ai limiti del death, e così i paragoni con gruppi come Slayer, Blood Feast e primi Sadus si sprecano che è un piacere. Quindi, inutile dire che li amo (quasi) a prescindere! Può fare strano però che i nostri si divertino spesso nei live a suonare una cover che non c'entra niente con questo tipo di thrash come "Territorial Pissings" dei Nirvana ma anche qui non scherzano. L'unico neo è che non pubblicano più niente di nuovo da ben 4 anni. Rega, quando ci diamo una mossa?

Un quartetto che recentemente si è dato una mossa pubblicando un buon terzo album sono i Reverber, i quali sembrano avere un atavico problema con i bassisti visto che finora ne hanno cambiati almeno un migliaio. Per un motivo o per l'altro, non sono mai riuscito a vederli dal vivo ma, almeno, in studio so che se la cavano alla grandissima visto che si destreggiano con un thrash metal che sa essere abbastanza tecnico proponendo spesso canzoni lunghe sui 6 minuti. E, cosa ormai inaudita anche fra i gruppi thrash, ogni tanto suonano anche delle ballate! Ma prima o poi riuscirò mai a vederli su di un palco? Ai posteri l'ardua sentenza...
Trivial fact: il loro batterista frequentava come me Piazza del Popolo quando questa, ormai eoni fa, era ancora un punto di ritrovo per metallari, punk, poser - quanto amavo usare questa parola quando ero un pischello! - emo (eh?) e naziskin (EH???). Poi, per un po' di tempo mi spostai in Piazza della Repubblica per unirmi ai punk ma questa è un'altra storia.

Se ben vi ricordate, la serata thrash metal del 18 settembre ha visto alternarsi sul palco non solo i Krangs e gli Asphaltator ma anche gli Engine Driven Cultivators. Mai visti dal vivo, gli Engine Driven Cultivators fanno baldoria dal 2003, finora hanno pubblicato ben 4 album e, a giudicare da album intitolati come "Insert Coin" (Punishment 18 Records, 2019), dovrebbero essere anche dei nerd. Da quel pochissimo che ho ascoltato di loro, suonano un thrash metal totalmente vecchia scuola ricco di cori da gang e che conta sia un cantante capace di tirare fuori dei falsetti isterici, sia un riffing selvaggio e ubriacante degno di gruppi canadesi come i Warsenal. Gli Engine Driven Cultivators li dovrei approfondire meglio in futuro visto che li conosco veramente da poco ma, intanto, mi sembrano un gruppo notevole.

E adesso siamo arrivati finalmente a quei viterbesi che ho accennato nell'introduzione. Mi sto riferendo agli Enforces, un gruppo nato nel 2008 che dire che è poco prolifico è un eufemismo dato che finora hanno pubblicato solo un album e due demo, l'ultimo dei quali, "Electromagnetic Annihilation", che mi è stato gentilmente mandato dal loro fondatore Paolo Nevi, è uscito proprio quest'estate. Purtroppo, i nostri se la passano un po' male perché c'è stato ultimamente un notevole rimpasto di formazione tanto da aver registrato il demo soltanto in due e senza un vero batterista. Così, Paolo è stato aiutato da Emiliano, anche lui nei Tractors. Poco male perché comunque stiamo parlando di un signor demo composto da 3 pezzi più outro nei quali c'è un death/thrash metal (più thrash che death, a dir la verità) abbastanza aggressivo e condito da delle rissose parti in mosh, blast-beat qui e là e da una bella voce in growl. La batteria, come avrete forse intuito, è una drum-machine e, anche se sapete che io la drum-machine la odio con tutto il mio cuore, devo ammettere che Paolo l'ha programmata in modo credibile, quindi non c'è di che lamentarsi. Ora spero che i nostri riescano a pubblicare "Electromagnetic Annihilation" in formato fisico visto che finora è stato pubblicato solo su BandCamp e che, soprattutto, ridiventino un gruppo con tutti i crismi. Anzi, a proposito di "gruppo con tutti i crismi", i nostri stanno cercando un batterista, quindi fatevi sotto e suonate per gli Enforces!

Eccoci quindi alla fine di questo report. Ci sarebbe da parlare di altri gruppi ma, sinceramente, ho preso in considerazione più che altro le formazioni più attive (almeno a livello di concerti) e/o quelle che conosco meglio. Spero che questa carrellata di thrash non-stop vi sia piaciuta e che vi abbia anche indotto ad ascoltare gruppi che magari prima non conoscevate. Fra l'altro, pure stavolta ho pubblicato delle foto inedite. Ma adesso basta andare oltre con questo speciale, ergo vi saluto di nuovo e, ora e per sempre...

...THRASH 'TILL DEATH!!!

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