Sunday, August 4, 2019

Bioscrape - "Exp. Zeroone" (OverDub Recordings, 2012)

Gruppo: Bioscrape
Titolo: Exp. Zeroone
Genere: Groove Metal con influenze NYHC
Durata: 32.44 min
Data di rilascio: 2012
Voto: 74/100













Comunicazione di servizio:

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Allora, facciamoci due conti: i biellesi Bioscrape sono nati nel giugno 2006 con la volontà di creare qualcosa di originale, che trova poi una prima forma compiuta nel loro primo album "Exp. Zeroone", pubblicato nel 2012 per conto della OverDub Recordings (sì, quella che rilasciò il magnifico secondo album dei ferraresi Fankàz!). Dopodiché, il loro nome cresce a tal punto che nel 2014 riescono a far un tour esteuropeo, rilasciando successivamente nel 2016 il secondo album "Psychologram", sempre per la OverDub. Però, nell'ottobre 2016 viene dichiarata conclusa la loro alleanza proprio con questa etichetta, cosa che comunque non impedisce loro di crescere ancora di più non solo trovando un nuovo membro che si occupa sia del basso synth che dell'elettronica ma anche di fare un tour nella "Grande Patria Russia" nella Primavera del 2017. E così i Bioscrape si sono spianati la strada per il terzo album "The Cage", pubblicato da loro stessi nel 2018. Ora però facciamo qualche passo indietro perché, come avrete intuito, questa recensione, uscita fuori tempo massimo come minimo (vi ricordate del pacco inviatomi dalla OverDub ben 5 anni fa?), riguarda l'ormai vecchissimo "Exp. Zeroone".

Già, "vecchissimo" ma solo anagraficamente! Perché questo "Exp. Zeroone" è ancora modernissimo a livello di sonorità, mostrando, fra l'altro, uno stile sì estremo ma piuttosto particolare e un po' inclassificabile. Infatti, lo si potrebbe definire come un groove metal dal taglio incredibilmente duro e greve ma influenzato parecchio dall'hardcore punk più rallentato come il NYHC, cosa che ne raddoppia sia la durezza che l'intensità. Per esempio, l'HC si sente moltissimo nelle furiosissime prestazioni vocali del cantante, che sputa sul serio una rabbia palpabile con pochi eguali vomitando specialmente urla colme d'odio ma, allo stesso tempo, esprimendo una grande versatilità visto che ogni tanto si concede qualche passaggio più melodico ma mai in un vero e proprio cantato pulito e melodioso. Altre caratteristiche peculiari vengono sicuramente dalla chitarra, che si fa notare sia per una distorsione bella pesante e "ignorante" che mi piace un casino, e sia per una notevole voglia di sperimentare tecniche inusuali tendenti al noise, sparando quindi riff anarcoidi senza dare quasi mai spazio agli assoli, che comunque, quando ci sono, non sono mai tipicamente metal, come si vedrà. E così credo che abbiate abbastanza capito che abbiamo a che fare con un gruppo dal suono speciale.

Siccome però sono un fottuto pignolo, ve lo voglio far capire meglio perché qui c'è più di quello che ho appena descritto, come più influenze, più caratteristiche particolari e varie canzoni da citare. Per esempio, ogni tanto ci sono delle parti rockeggianti belle groovy, come in "Mist Enemy" e in "Last Involution". Non mancano delle influenze più industrial, come in certi cupissimi passaggi di "Half Man" (che conta un finale totalmente folle con voce pulita!), o nelle "disturbate" parti di chitarra presenti in "Chemical Heresy". Poi, sono molto efficaci, in un album dove prevalgono decisamente i mid-tempo, le bordate velocissime ultra-thrash metal di "Rew Punch" ma peccato che ci siano solo in questa canzone. Al contrario, i Bioscrape sono capaci anche di aperture melodiche che possono sconfinare in bei momenti atmosferici con tanto di assolo di chitarra più melodico del solito, come in "Filth Blood". E parlando ora di assoli, ce ne sono di maledettamente allucinati e stridenti sia in "Rew Punch" che nella stessa "Filth Blood", anche se non possono essere considerati esattamente degli assoli perché non suonano altro che sequenze piuttosto rigide di note, quindi non aspettatevi creativi tecnicismi che avete sbagliato gruppo!
Detto (quasi) tutto del particolare stile musicale dei Bioscrape, ora è il turno delle tematiche da loro affrontate. Le loro liriche sono veramente molto cupe e incazzate, giustificando così benissimo la foga del cantante. Il motivo di tutto questo astio è presto detto: le canzoni infatti parlano, per esempio, di controllo delle menti ("Age of Leeches"), di essere artefici del proprio destino rifiutando così la monotona e borghese routine della vita tutto casa e lavoro scelta da altri per noi ("Drop in Loop"), della religione ("Chemical Heresy"... ovviamente i nostri non ci vanno teneri!) o della mitizzazione, a livelli di divinità, dei propri idoli, la cui fama però è destinata prima o poi a crollare ("Last Involution"). Alla fine, in questo scenario apocalittico disegnato dai Bioscrape dove non c'è scampo praticamente per nessuno, mi sembra che il messaggio principale sia quello di pensare solo con la propria testa in modo da creare liberamente la propria vita senza condizionamenti di ogni sorta se non sé stessi. Però, se devo muovere un appunto, alcuni testi si assomigliano perché ripetono frasi come "that drives you" o "will leads you", tanto per fare due esempi.

Rega, questa è la seconda rece che faccio su un disco della OverDub, ed è la seconda volta che si tratta di una recensione-fiume! Insomma, la dovrei smettere di scrivere così tanto...o no? Per concludere, "Exp. Zeroone" è un album di debutto che mostra un gruppo sì giovane ma già con le idee chiarissime perché ha saputo proporre uno stile personale capace di mischiare un groove metal pesantissimo e cupo con la militanza e l'aggressività dell'HC punk specialmente newyorkese, tanto che, secondo me, la loro musica è perfetta per darsi delle belle mazzate in un pogo allucinante che sa di una sana rissa! E credetemi, se un gruppo mi trasmette questa voglia matta di pogare, allora è sempre un complimento! Però, entrambi questi generi vengono filtrati con una buona sperimentazione e anche con influenze fra le più disparate, con la conseguenza che i Bioscrape offrono un connubio vincente fra i Pantera, gli Hatebreed e i Prong più sperimentali. Eppure, peccato per una batteria alle volte un po' statica e poco incisiva anche perché avrei preferito un maggiore uso delle bordate ultra-thrash alla "Rew Punch" mentre canzoni come "Mist Enemy" non convincono del tutto essendo un po' ripetitive. Ma se volete sapere quali sono le mie canzoni preferite, allora andate sul sicuro con "Drop in Loop", "Rew Punch", "Half Man" e "Filth Blood". E se volete sapere un'altra cosa, il 6 agosto i Bioscrape faranno da spalla ai popolarissimi Alestorm (che non mi piacciono manco per una ceppa ma 'sti gran cazzi!) per la loro unica data italiana che si terrà allo Slaughter Club di Paderno Dugnano (Milano). Queste sono soddisfazioni per un gruppo ambizioso come i Bioscrape!

P.S.:

comunque, sappiate che il booklet di questo album è talmente minimalista che non viene accreditata perfino la formazione dei Bioscrape!

Scaletta:

1 - Age of Leeches
2 - Distortion Cell
3 - Drop in Loop
4 - Rew Punch
5 - Mentalmorphosis
6 - Half Man
7 - Mist Enemy
8 - Chemical Heresy
9 - Filth Blood
10 - Last Involution

Formazione:

non accreditata

Sito ufficiale: http://www.bioscrape.net/
FaceBook: https://www.facebook.com/BIOSCRAPE/
OverDub Recordings: http://www.overdubrec.com/it/

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