Sunday, September 11, 2011

Nekroholocaust - "Demo 2011"

Demo (Underground Syndicate, 2011)

Formazione (2004): Jap Decena, voce;
Bertram Vidaja, chitarra;
Francis Albesa, batteria.

Provenienza: Bacolod City, Filippine.

Canzone migliore dell’album:

“Raped Afterbirth”. Leggete tutta la recensione per sapere perché.

Punto di forza dell’album:

i rallentamenti, più che altro per vari “problemi” insiti nel disco che per meriti qualitativi.

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Proprio quando credevi di averle sentite tutte, ecco che si presenta ai tuoi ormai super – allenati timpani non solo un gruppo dal nome cazzutissimo ma purtroppo anche un disco dalla produzione mai sentita e che inficia non poco sull’ascolto. E si sa quanto il sottoscritto risulti capace di dare ottimi giudizi su opere sporchissime che quasi nessuno neanche si sognerebbe di ascoltarle, ma purtroppo qui si deve fare un’eccezione. Sì perché la voce si mostra completamente sbilanciata rispetto agli altri strumenti così da affossare spesso e volentieri la chitarra, fondamentale per creare un’atmosfera. E ancora purtroppo bisogna dire che la voce è veramente molto presente nel discorso, nonostante sia non solo un perenne e solitario grugnito maialesco, che date le premesse dopo un po’ risulta fastidioso, ma anche decisamente povero nella costruzione delle metriche, tutte uguali a sé stesse.

Il gruppo infatti denota poca inventiva, e quindi una tendenza a ripetere sempre le stesse cose. Prendiamo la batteria ad esempio: il suo lavoro è eternamente diviso fra blast – beats assatanati e caotici (nel senso che il batterista è sì tentacolare e dinamico ma con poco costrutto) e rallentamenti (i momenti più intelligibili dal punto di vista della produzione) spesso rappresentati da tempi medi comunque alle volte piacevolmente grooveggianti e fra l’altro nemmeno rari e brevi.

Un’altra mancanza, stavolta riguardante più che altro l’insieme invece del singolo, concerne guardacaso i rallentamenti, dei quali la maggiorparte, in maniera un po’ semplicistica, o viene introdotta da una pausa oppure da uno stacco di chitarra, presentando quindi alla lunga un gioco abbastanza monotono e poco fluido.

A rendere più difficile la situazione concorre la durata dei pezzi, che si attestano tutti intorno ai 5 minuti. Aspetto da una parte da apprezzare perché così facendo il gruppo ha voluto testarsi con brani non facili da gestire, ma dall’altra viene il dubbio che sia ancora presto scrivere in modo veramente efficace composizioni simili.

Quel che è sicuro è che qualcosa di buono i Nekroholocaust sono riusciti a farlo, e curiosamente proprio nell’ultimo episodio (“Raped Afterbirth”, brano che insieme ad “Epileptic Manslaughter” si trova nel disco d’esordio datato 2010, ossia lo split “Southeast Asian Beheaders”), il quale non dura soltanto poco più di 6 minuti ma mostra lungo il finale un po’ di melodia che nel brutal più spietato non guasta mai. E soprattutto bisogna menzionare delle interessanti virate verso il thrash metal su tempi medi che a questo punto potrebbero tornare utili per un disco futuro.
Da citare inoltre la simpatica quarantina di secondi che introduce sia il disco che il primo brano, peccato che sia totalmente in madrelingua (o almeno lo suppongo….). Si sente comunque un uomo che ha un bel daffare con un nugolo sostanzioso di cani, i quali a quanto pare non gli obbediscono mai. Alla fine, questi si azzittiscono, in modo da sentire soltanto l’uomo, ormai evidentemente così incazzato da pronunciare il nome di Satana (niente di strano, visto che nelle Filippine il cristianesimo è molto radicato).

Ma nonostante tutto quello che ho avuto modo di scrivere su questo demo, non mi sento di bocciarlo, a parte che in certe caratteristiche esposte che vanno oltre la forma della produzione. Infatti quest’ultima penalizza un po’ troppo tutto l’insieme, ragion per cui sarebbe una buona idea dare al disco il primo senza voto nella storia di Timpani allo Spiedo, altrimenti si rischierebbe, considerata la situazione, di dare un giudizio per niente sicuro e affidabile sull’effettiva qualità compositiva di questi ragazzi. Insomma, alla prossima!

Voto: s.v.

Claustrofobia

Scaletta:

1 – Beheading the Tyrants/ 2 – Epileptic Manslaughter/ 3 – Raped Afterbirth

MySpace:

http://www.myspace.com/nekro138holocaust

FaceBook:

http://www.facebook.com/pages/Nekroholocaust-Philippines/155189027849563

No comments:

Post a Comment