Thursday, July 18, 2013

Black Faith - "Jubilate Diabolo" (2013)

Album (Mother Death Productions, 6 Aprile 2013)

Formazione (2004):       Snarl – voce/chitarra solista;
                                      Vinterblot – chitarra ritmica;
                                      Acheron – basso/voce;
                                      Hyakrisht – batteria.

Località:          Pescara, Abruzzo.

Canzone migliore del disco:

“Seduced by the Evil One”.

Punto di forza del gruppo:

la sua incredibile intensità.

Cover artwork: Ereshkigal Black Art

Toh, guarda chi ritornano da queste parti, i Black Faith! Sono passati ben 3 anni dall’uscita e dalla mia recensione del promo di “Jubilate Diabolo”, ottimo esempio di ancient black metal nostrano che difettava di una produzione deboluccia e un certo deja – vù nelle linee vocali. Finalmente, i nostri ce l’hanno fatta a pubblicare il loro primissimo album, che è composto prevalentemente da pezzi già noti del gruppo, compresi “Padre Mithra” e “Black Nocturnal Liturgy”, provenienti addirittura dall’unico demo “Proclaim My Victory” dell’A.D. 2006. In pratica, il solo brano inedito è “Burnt Flesh Sculptures” ma ne avrei desiderati un po’ di più. L’importante è che le vecchie canzoni siano state debitamente ri – registrate e in certi casi anche ri – arrangiate almeno un minimo secondo il differente periodo storico.

Il comparto vocale è un valido esempio di ciò. Infatti, le urla inquietanti di Snarl, capace di variarle abbastanza in modo da adattarsi meglio all’atmosfera dei vari pezzi, sono ora accompagnate (ma al lumicino) da veri e propri grugniti, che spesso le doppiano. Poi, si utilizza di più la produzione, pulita e compatta come mai prima d’ora, giocando talvolta con gli effetti sulla voce (e non solo).

La musica dei Black Faith rimane ovviamente un black metal abbastanza dinamico, ben equilibrato fra le parti medio – lente (compresi passaggi dal groove incredibilmente contagioso) e quelle più veloci (che vanno dai blast – beats incarogniti a un parecchio frequente tupa – tupa non molto veloce) e abile a differenziare brillantemente fra di loro i pezzi, magari con un pizzico di punk (come si vedrà). Le melodie sono presenti ma non prevalgono come negli Arcanum Inferi, preferendo in non poche occasioni un approccio più spietato e spesso quasi ai limiti della scuola svedese (non a caso, i Black Faith sono nati come gruppo cover dei Marduk). Inoltre, la chitarra solista, pur non sparando mai assoli (se non uno breve e bello devastante in “Seduced by the Evil One”), dà un importante contributo in modo da completare/integrare il riff di base.

Come ho scritto prima, i vari pezzi si distinguono molto bene l’uno dall’altro. Per fare qualche esempio:

-          “Seduced by the Evil One” è sicuramente la più punkeggiante e dinamica canzone di tutto il lotto fino a essere, nei suoi “soli” 4 minuti, praticamente isterica in certi momenti. Per inciso, recentemente l’ho postata su FaceBook definendola come una delle canzoni migliori del black italiano (avrò forse un po’ esagerato?);

-          “Padre Mithra” è l’altra hit dell’album, pur essendo completamente all’opposto di “Seduced…”, dato che è un pezzo bello ossessivo e dall’introduzione lunghissima di quasi un minuto e mezzo (cosa che condivide con la precedente “Thy Vital Breath” visto che anche qui il cantante ci mette una vita a sparare i primi versi);

-          “Black Nocturnal Liturgy”, invece, parte doom per poi avere una parte centrale ultra – blasteggiata come gli svedesi comandano, riprendendo alla fine quella cupezza un po’ funerea dei primi minuti, con tanto di sovraincisioni vocali di sicuro effetto;

-          la titletrack, infine, è il tour de force dell’album considerati i suoi 7 minuti di delirio (ma ricordo che è stata un po’ accorciata) nei quali sono ben presenti delle melodie disperate e tempestose, e fra l’altro i nostri hanno aggiunto delle tastiere minimaliste che mancavano nella versione originale (però chi le ha suonate?);

Mi sono accorto che ci sono delle differenze fra la prima e la seconda parte del disco. Infatti, la prima patte consta di canzoni che badano più al sodo (leggasi, più brevi, sui 4 minuti e mezzo circa di media) e sono più ricche dal punto di vista ritmico. Di contro, le restanti 4 sono più lunghe (6 minuti di media) e risultano essere più che altro un’alternanza fra blast – beats e tempi medio – lenti, con i tupa – tupa e l’elemento punk che hanno un peso notevolmente minore. Di conseguenza, ho una leggera preferenza per la prima parte, che è un po’ più intensa e per certi versi un po’ meno tradizionale.

Eppure, è proprio questa ad avere l’unico brano non proprio riuscito dell’album, cioè “Beyond the Night”. Tale canzone è fondata perlopiù sui tempi medi, che dominano negli ultimi 4 minuti, pur partendo ultra – veloce. Solo che negli ultimi 2 minuti la voce scompare letteralmente, dimenticandosi così di dar manforte ai propri compagni, anche perché non è che ci siano tutti ‘sti virtuosismi o passaggi a effetto che potrebbero giustificare la loro assenza. Alla fine, forse era proprio meglio la versione originale di “Beyond the Night”, non credete?

In definitiva, a parte quest’appunto e il fatto che si dovessero proporre più pezzi nuovi, “Jubilate Diabolo” è un album che consiglio alla grande senza pensarci neanche una volta e mezzo. E’ vario, è cattivo, ha anche qualche lirica in italiano (però mischiato inspiegabilmente con un po’ di inglese – “Padre Mithra” e la titletrack), il basso certe volte offre dei buoni spunti melodici (come negli ultimi due pezzi)… e il black italiano ha un altro gruppo di cui essere orgogliosi. Fra l’altro, faccio notare che poco dopo l’album è uscito uno split, intitolato “The Last Prayer”, dei Black Faith insieme ai distruttivi Acheronte (altra conoscenza di Timpani allo Spiedo) e i veterani Khephra sotto la mitica SBRT Records. Sì, e i pezzi sono? Tutti inediti…

MANNAGGIA!

Voto: 86

Flavio “Claustrofobia” Adducci

Scaletta:

1 – My Walk in the Dark/ 2 – Beyond the Night/ 3 – Seduced by the Evil One/ 4 – Thy Vital Breath/ 5 – Padre Mithra/ 6 – Burnt Flesh Sculptures/ 7 – Black Nocturnal Liturgy/ 8 – Jubilate Diabolo

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