Thursday, July 18, 2013

Intervista ai Blessed Dead!

1)      Ehilà, ragazzi, come la va? Cominciamo con una domanda spinosa: perché Ghast e Gian non sono più della partita? Fra l’altro, ormai si può dire che siate abituati a questi avvicendamenti in formazione, quindi, com’è ricominciare sempre con dei nuovi compagni?

Sono stati loro purtroppo a scegliere di lasciare il gruppo: Gian era molto impegnato con gli studi universitari e si è reso conto d’avere tempo da dedicare a un solo gruppo, ha quindi scelto di concentrarsi solo sui Riexhumation, band da lui stesso fondata. Flavio invece desiderava prendersi un “periodo di pausa” dal death metal… dopo alcuni mesi tuttavia ha ripreso a suonare e attualmente suona con Gian negli stessi Riexhumation, e con Tolo (il nostro bassista) negli Undead Medical Division.
E purtroppo sì, siamo in un certo modo abituati a questi cambi di formazione… anche se speriamo d’aver finalmente trovato una certa stabilità! Ricominciare ogni volta è complicato: prima di tutto devi trovare gente che ascolti e abbia voglia di suonare questo genere (ed è tutto tranne che semplice), inoltre bisogna ogni volta partire da zero, instaurare un nuovo rapporto, capire il modo di pensare, i gusti musicali e lo stile di chi ti trovi davanti: da un certo punto di vista è anche stimolante, ma solo se ti trovi di fronte dei ragazzi a posto e seri.

2) Perché avete deciso di rimanere in 4?

Beh, per le date che abbiamo affrontato questa estate si è unito a noi Jack (Jacopo Affò) un amico che ci ha appunto permesso di restare momentaneamente con una formazione a 5, e che dobbiamo ringraziare veramente tantissimo per il lavoro e il tempo passato insieme. Speriamo tantissimo che resti nel gruppo, ma anche lui è pieno di impegni e ancora non sa se riuscirà a rimanere con noi.
 
3) Il vostro nuovo corso musicale è stato dettato dagli ultimi cambi in formazione oppure era già nell’aria?

No, non c’entra con i cambi di line-up, era già nell’aria dopo la registrazione di “Sick Human Essence”… diciamo che abbiamo ampliato i nostri ascolti.

4) Adesso voi suonate un death metal bello cattivo e pieno di blast – beats, con tanto di rallentamenti semi – brutal e qualche riffing blackeggiante. Siete d’accordo? E non proponente neanche più un assolo. Come mai?

Mmm forse sui riff “blackeggianti” ci spiazzi, non ci sembra d’averne inseriti (o forse non ce ne siamo resi conto). Per il resto, canzone dopo canzone, stiamo cercando di trovare il nostro “equilibrio”, assimilando determinate soluzioni ma cercando al contempo di creare, nel nostro piccolo, un nostro stile e di non limitarci a “copiare” determinati gruppi o stili. Per quanto riguarda gli assoli, vista la probabilità di rimanere con una formazione a 4 elementi con una sola chitarra, abbiamo deciso di puntare tutto sull’impatto più diretto, tralasciando quindi soluzioni come gli assoli.

5) Da dove avete preso l’orchestra dell’intro e lo spez… ehm… lo spezzone porno di “Miss Bloody Pain”?

Dunque lo spartito dell’intro è stato scritto da Shon, mentre i suoni degli archi sono stati scelti in sede di registrazione tramite delle librerie apposite, partendo direttamente dal file MIDI e quindi “caricati” sul file stesso… non si tratta dell’esecuzione di un’orchestra. Per quanto riguarda lo spezzone di “Miss Bloody Pain” invece Nicko si è semplicemente fatto un giro su YouPorn e ha valutato l’orgasmo che faceva al caso nostro e il “poc” dello “stappo” a fine stacco è preso dalla pubblicità del Vino Ronco (bei tempi, me la ricordo! Nda Claustrofobia). Siamo persone serie noi eh!

6) Liricamente, di cosa trattano i testi? C’è un qualche significato particolare dietro di essi?

Allora “Miss Bloody Pain”, come è facile intuire, ha un testo gore ma tremendamente goliardico: parla di una signorina che non trova nulla di meglio da fare che sgrillettarsi in pieno ciclo con catastrofiche conseguenze!
“To Feel You… In Agony!” invece è essenzialmente uno sfogo contro una persona (e ognuno di noi ne ha almeno una) che ci ha illuso, tradito, usato in un momento della nostra vita, gettandoci poi in un angolo come se nulla fosse quando ha trovato secondo lei di meglio e rispedendoci senza rimorso nel nostro inferno personale… da cui siamo però tornati per fargliela pagare! E pensa un po’ se quella persona fossimo noi stessi… può essere no?

7) La copertina sembra uscita da un album thrash degli anni ’80 con tanto di uomo torturato chissà come. Volevate un flavour vecchia scuola? Chi l’ha disegnato?

La copertina è stata disegnata da Andrea Marchetti, un bravissimo vignettista amico di Mannaz (il nostro cantante). Non abbiamo pensato a un soggetto vecchia scuola… volevamo solo un immagine forte e diretta che richiamasse in qualche modo il testo di “To Feel…”.

8)Immagino che stiate lavorando al vostro primo album. Se sì, come sta procedendo? Sarà più o meno sulla falsariga del promo o ci sarà qualche ulteriore sorpresa? Sperando che nel frattempo non avvengano altri cambi nei vostri ranghi…

I lavori durante l’estate si sono un po’ arenati a causa delle date live in cui siamo stati impegnati, ma riprenderemo presto con la scrittura. Sarà sulla falsariga del promo… con qualche canzone dalla struttura e riff più intricati e qualche pezzo più “lineare” (almeno dal nostro punto di vista).

9) Che mi dite invece del vostro merchandising? Che ne so, maglie, toppe… preservativi con il vostro logo…

Preservativi con il logo… beh potrebbe aprirsi un mondo del cazzo ahaha! No dai seriamente, per ora ci limitiamo a delle T-shirt con un disegno che richiama molto quello della copertina del promo, sempre disegnato da Andrea Marchetti. Per l’immediato futuro abbiamo pensato d’aggiungere qualche piccola cosa come degli adesivi con il logo, ma una volta terminato l’album vedremo di rinnovarci sicuramente con nuove magliette e magari anche altro.

10) Bene, quest’intervista è finita, adesso siete liberi di dire qualsiasi cosa verso i lettori di Timpani allo Spiedo (quel “qualsiasi cosa” è un po’ ripugnante…)

Innanzitutto ti ringraziamo per questa intervista e per la recensione! Ai lettori vogliamo dire che le nostre scoregge puzzano tantissimo: e che riteniamo sia una caratteristica importante delle nostre vite (infatti, quel “qualsiasi cosa” è proprio ripugnante eheh! Nda Claustrofobia). Detto ciò… andate ai concerti! Se ne avete la possibilità comprate i demo o le magliette delle piccole band che vi capita di vedere a qualche concerto o festival: non immaginate nemmeno quanto sia grande la soddisfazione di vendere un proprio CD autoprodotto per una band che si è fatta il culo quadro per anni tra mille difficoltà. Un saluto a tutti i metallari/metallare in lettura!

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