Autore: Fabio Rossi
Genere: Libro
Data di uscita: marzo 2021
Voto: senza voto
A marzo è uscita finalmente la nuova fatica del mio amico Fabio Rossi: "Bathory - La band che cambiò l'heavy metal". Sarebbe la sua primissima incursione in territori metal, e spero che non sia l'ultima visti gli ottimi risultati conseguiti, come si vedrà. Ma, come alcuni di voi sapranno sicuramente, io ho scritto la prefazione di questo libro, per il quale Fabio ha tratto anche un po' di ispirazione dal mio "Benvenuti all'Inferno!", che, fra l'altro, è stato pubblicato per la stessa casa editrice, la Officina di Hank. Insomma, è un libro che ho visto crescere, e forse, per una recensione vera e propria, sarei un po' troppo di parte. Quindi, per essere il più corretto possibile, preferisco dare a questo saggio un senza voto. Ma ciò non mi impedisce certamente di cercare di essere il più obiettivo possibile, ragion per cui penso che sia cosa buona e giusta elencare prima i difetti che ho riscontrato in "Bathory" (il libro, non il disco, eh!).
Il primo difetto, purtroppo, si nota subito: la copertina. E' praticamente quella di "Blood Fire Death", 4° album dei Bathory, e qui nulla di male perché, oltre a essere bellissima, è stata giustamente presa per il libro perché questo disco risulta essere il perfetto anello di congiunzione fra il black metal degli esordi e l'evoluzione viking metal che i Bathory hanno avuto nei primi anni '90, rappresentandoli quindi nella loro interezza. Il problema però è che la copertina è uscita fuori sfocata, sgranata, quindi il libro non si presenta benissimo. Poi non ho apprezzato tantissimo la scelta di mettere le foto soltanto alla fine di ogni capitolo, mettendole solitamente tutte in un'unica pagina, mentre potevano essere inserite anche all'interno del testo principale, per dare un po' più di varietà al discorso. Infine, credo che ci siano troppe note a piè di pagina, e alcune sono belle lunghe, quindi anche in questo caso penso che almeno alcune di esse si potessero tranquillamente includere nel testo principale. Però si sta parlando di difetti di poco conto che non influenzano assolutamente la qualità del prodotto. E infatti...
... e infatti questo saggio costituisce un altro bel colpo da parte di Fabio! Dopo un po' di libri pubblicati su gruppi e artisti di tutti altri generi musicali, il nostro ha perfezionato veramente bene il suo stile, ormai diventato caratteristico. Si tratta di uno stile diretto e immediato ma certosino ed esauriente allo stesso tempo, visto che Fabio, pure questa volta, parla diffusamente dell'artista preso in considerazione facendo anche delle recensioni spesso track by track dei vari album, includendo nel discorso estratti dei testi delle canzoni, in un'operazione totale che approfondisce non soltanto la musica ma anche le liriche (spesso ingiustamente snobbate nella saggistica metal) e le copertine. Inoltre, mancano le interviste esclusive ma, in compenso, ci sono frequenti estratti di interviste, tratte da varie fonti, allo stesso Quorthon, a suo padre e non solo, ergo, in realtà, non manca niente. Fra l'altro, proprio alla fine, c'è un capitolo del tutto particolare.
Nello specifico, mi sto riferendo all'intervista che Fabio e una sua collega, tale Persephone, fecero nel 2011, pubblicandola su Metallized, a un personaggio piuttosto noto della scena metal romana, purtroppo scomparso il 6 marzo 2012 a soli 57 anni: Baffo Jorg. Al secolo Giuseppe Zappimbulso e grande amico di Fabio, fino alla fine organizzò vari concerti con la sua agenzia, Metal Massacre, facendo vivere un po' la Roma Nord metallica con il locale Frontiera durante gli anni '90 (io sono dell'89, quindi non c'ero, ma il locale si trovava vicino a casa mia mentre adesso in zona c'è il vuoto più totale in quanto a locali per la musica live di qualsiasi tipo). In quest'intervista, si nota moltissimo il contagioso entusiasmo di Fabio e la sua natura di fan, cosa che non dovrebbe mai mancare nella saggistica metal (e, purtroppo, non sempre c'è). C'è da dire però che l'intervista non è stata aggiunta a caso, visto che l'intero libro è stato dedicato proprio alla memoria di Baffo Jorg.
Insomma, credo di aver detto tutto. "Bathory - La band che cambiò l'heavy metal" è un libro che si legge con grande piacere, anche perché è composto da sole 140 pagine. Eppure, nonostante sia breve, cerca di raccontare tutto ma proprio tutto di Quorthon e della sua creatura principale. E questo è un lavoro veramente lodevole, visto che scrivere su un personaggio del genere, così schivo e lontano dai riflettori, non è impresa facile. Quindi, insomma, non mi dilungo oltre, e vi consiglio caldamente di comprare questo libro. E vi giuro che non c'entra niente col fatto che io abbia scritto la prefazione, eh!
FaceBook: https://www.facebook.com/fabio.rossi.9
Officina di Hank: https://officinadihank.com/prodotto/bathory-la-band-che-cambio-lheavy-metal/
Grazie per la bella recensione
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