Tuesday, June 18, 2019

Metal Redentor #2 (2019)

Titolo: Metal Redentor
Genere: Fanzine
Pagine: 36 in fogli A4
Data di uscita: febbraio 2019
Voto: 77/100














Comunicazione di servizio:

nel caso (gravissimo!) in cui ancora non lo sappiate, il 24 marzo 2019 è uscito il mio saggione sulla first wave of black metal "Nel Segno del Marchio Nero", dove leggerete qualcosa di più sul black metal senza leggere le solite cose trite e ritrite alla Lords of Chaos. Lo potete ordinare attraverso una valanga di store digitali, fra cui Feltrinelli, IBS, Amazon e Google Books. Ah, vi ricordo che è uscito solo come ebook.

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C'era una volta Devil's Noise, una fanzine italiana molto professionale ispirata palesemente alla storica Grind Zone e il cui promettente ma unico numero uscì nel giugno 2016. Qualche anno dopo, nel agosto 2018, esce il primissimo numero di Metal Redentor, una nuova fanza gestita da un manipolo di terroni calabresi/siciliani che hanno iniziato col botto quest'esperienza assemblando un primo numero con tanto di interviste a gente come la Tsunami Edizioni e perfino Fenriz! Se questo non bastasse, questi ragazzacci, per il 25 agosto 2018, riuscirono addirittura a organizzare il primo fest della 'zine facendo suonare 4 gruppi spazianti fra il metalpunk, il dark, il black e il thrash metal, diventando quindi anche qualcosa di più che una semplice fanzine. Fortunatamente, Metal Redentor, facendo il verso al nuovo editoriale, "non è morta al primo numero". Infatti, nel febbraio 2019 ne è uscito finalmente il seguito, cioè un numero un po' speciale non solo perché dedicato alla memoria di Vincenzo Altomonte, musicista di Reggio Calabria venuto purtroppo a mancare il 21 febbraio 2019 ma anche perché uscito con l'aiuto del collettivo musicale anch'esso reggino Limitazione. Ma adesso vediamo com'è questo secondo numero!


Prima di tutto, qualche dettaglio tecnico: Metal Redentor è una fanza in bianco e nero scritta in italiano in fogli A4 che si divorano in poco tempo visto che, nel secondo numero, le pagine sono solo 36 ma sono ricchissime di contenuti di vario tipo. Infatti, anche se Metal Redentor (nome che è stato preso da una canzone dei siciliani Bunker 66) è fondamentalmente una 'zine metal fino all'osso che spazia dall'heavy classico al black metal, non manca di trattare altri generi musicali, dedicando loro delle rubriche apposite, come la musica dark e il da me amatissimo hc punk, seppur lo spazio riservato a quest'ultimo sia forse così poco che personalmente gli avrei dato di più. Inoltre, c'è anche un'intervista a un gruppo stoner palermitano come i Favequaid, quindi, dal punto di vista musicale, ce n'è veramente per tutti i gusti (mancava solo la rubrica dedicata al dark ambient e affini e si faceva l'en plein!).

Però qui non si parla solo di musica ma anche di qualcosa che a noi metallari estremi sta molto a cuore: i film e il cinema horror in generale attraverso la rubrica appropriatamente intitolata "Horror Cvlt". Ciò significa che questa 'zine si addentra veramente in tutto quello che è parte della cultura metal, come, del resto, ogni fanzine degna di questo nome.

Poi, ci sono, immancabili, le recensioni dei dischi metal, messe in ordine rigorosamente alfabetico. Alla fine del numero, troverete anche un live report che testimonia del concerto che gli immarcescibili e incrollabili Raven (cioè il mio gruppo heavy metal preferito in assoluto!) hanno tenuto il 15 settembre 2018 in quel di Scandicci (peccato però che non si parli minimamente dei gruppi di supporto). Infine, c'è una rubrica completamente dedicata ai capolavori del passato, fra cui "All for One" degli stessi Raven (e comunque quest'album lo trovo di poco inferiore a "Wiped Out", che per me è IL disco per antonomasia dei Raven!).

Adesso però passiamo al pezzo forte della 'zine: le interviste. Devo dire che queste sono molto interessanti visto che vengono trattati in maniera approfondita i temi lirici affrontati dai diversi gruppi intervistati e anche le loro influenze non solo musicali ma pure letterarie, cinematografiche, e così via. Ma soprattutto ciò che mi piace è il fatto che questo secondo numero sia molto romano. Infatti, dei 5 gruppi intervistati, tutti italiani, ben 3 vengono dalla mia città: i Night Gaunt, i Vultures Vengeance e i Thulsa Doom. Ergo, nelle interviste si cerca anche di parlare della scena metal romana, tanto eccellente e vitale per i gruppi che ultimamente sta sfornando, quanto un po' discutibile per i pochi locali effettivamente "idonei a ospitare serate metal underground", come detto dai Thulsa Doom.

Questo numero, di fatto, è molto italiano perché in esso viene trattato molto bene il cosiddetto "Dark Sound", cioè il modo tipicamente italico, di concepire l'heavy metal e il rock in generale in un forte senso ritualistico e teatrale. A questo scopo, le interviste ai Night Gaunt e agli Abysmal Grief sono decisamente illuminanti, come lo è anche la rece di "Evil Metal" del gruppo innominabile per eccellenza (serve specificare di chi si sta parlando?). E comunque, sia i Night Gaunt che gli Abysmal Grief li ho visti nello stesso concerto durante una serata indimenticabile, anche se io non sono assolutamente un patito del doom ma fregacazzi!

Last but not least, come non citare i Bulldozer ed AC Wild, a cui è stata dedicata la copertina? L'intervista a lui, che è stata fatta per ricordare il trentennale di "Neurodeliri" dei suoi Bulldozer, è veramente ricca di aneddoti, curiosità e riflessioni sulla scena metal odierna. Insomma, un'intervista di quelle memorabili e, come vedete, questo numero è ricco di storia del metal nostrano!

Alla fine di tutte queste stronzate, c'è da dire solo una cosa: Metal Redentor, che praticamente si chiude con una citazione di He-Man, merita tutto il vostro supporto! Peccato però che, stavolta, non sia stata fatta nessun'intervista a gruppi metal stranieri ma pare che i ragazzi di Metal Redentor colmeranno questa lacuna per il prossimo numero presentando una promettente intervista ai norvegesi Kampfar. Ma l'importante è che questa 'zine continui il suo corso e che diventi un punto di riferimento cartaceo per noi metallari fanzinari compulsivi del Belpaese, e credo che sia sulla buona strada. LUNGA VITA A METAL REDENTOR e 666!!!

FaceBook: https://www.facebook.com/heavymetalredentor/

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