Data: 4 maggio 2019
Locale: Trecentosessantagradi
Ingresso: 5 €
Comunicazione di servizio:
prima di leggervi 'sto delirio di report, se fra voi c'è qualche anima pia desiderosa di comprare il mio libro "Nel Segno del Marchio Nero" per sapere qualcosa di più sul black metal senza leggere le solite cose trite e ritrite alla Lords of Chaos, lo potete ordinare attraverso una valanga di store digitali, fra cui Feltrinelli, IBS, Amazon e Google Books. Fine della comunicazione di servizio. Ora siete liberi di leggere il mio delirio.
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La settimana scorsa è stata piena di bei concerti al 360, anche con gruppi stranieri. Infatti, il 29 aprile c'è stata la serata powerviolence organizzata dal Go! Fest con i gruppi inglesi Endless Swarm e Nothing Clean, che hanno entrambi scatenato una vera baraonda giù nel pit e di cui, forse, prima o poi, farò il report. Invece, il 4 maggio c'è stata una bella (ma un po' sfortunata!) serata thrash metal messa su dalla Rotten Inc. che ha visto il release party del 7° album "Motel 666", uscito per conto della leccese Blasphemous Art Records, degli storici speed/thrashers romani Fingernails. E proprio oggi eccovi il report di questa serata, durante la quale ci hanno massacrato debitamente i timpani non solo i Fingernails ma pure altri tre gruppi, anch'essi romani. Scopriamo insieme cos'è successo!
I Chtulu (senza la seconda "h", mi raccomando!) sono stati i primi a esibirsi. Stavano già suonando al mio arrivo dato che, ebbene sì!, anche stavolta ho fatto il mio (piccolissimo) ritardo! Finita però la canzone che stavano suonando, Francesco, il loro cantante, subito accortosi della mia fantasmatica presenza, mi ha praticamente salutato in pubblico invitando fra l'altro i presenti a iscriversi al mio gruppo FB chiamato "True Metalheads de Roma" (tutto dedicato alla scena metal romana)! Come se ciò non bastasse, subito dopo il gruppo mi ha dedicato una canzone...che però non ho indovinato ma che poi ho scoperto essere una irriconoscibile "Symptom of the Universe" dei Black Sabbath in versione mega-thrash! Altro momento memorabile è stato quando, durante il finale super-incazzato di "Aeons", Francesco, al grido di "se non pogate, mi incazzo!", ha posato prima la sua chitarra e poi è sceso dal palco per spingere me e Raptus dei Lapida a pogare un pochetto visto che il pogo stava languendo in maniera già preoccupante (e se non si poga a un concerto thrash metal...)! Suonando altre cover come "Whiplash" dei Metallica (la mia canzone preferita di "Kill 'em All"!) e altri pezzi propri come "Mannequin Ablaze", i Chtulu hanno suonato come al solito con una grinta e una cattiveria pazzesche, anche per via del batterista Carlo (fratello dell'altro chitarrista, Orlando), che, oltre a pogare sempre come un matto ai concerti hc/punk, ha un modo devastante di suonare colpendo con incredibile forza il rullante. A proposito di punk, i Chtulu hanno suonato per la prima volta col loro nuovo bassista, Nico, un punkettone con una cresta da paura e una maglietta degli Eu's Arse. Peccato però per il poco pubblico (praticamente una costante per tutta la serata) e per un suono rivedibile (per esempio, alcune volte c'è stato un feedback fastidioso mentre gli assoli di chitarra non si sentivano benissimo) ma è anche vero che, per i Chtulu, c'è stato un mio amico, Marco, come fonico, però ancora alle prime armi. Sono sicuro comunque che Marco migliorerà perché ha determinazione da vendere!
Ritornato come fonico il solito Daniel di Onryo/Tibia, i secondi in scaletta sono stati i simpatici Sumera, che ultimamente su FB hanno pubblicato degli spassosi fumetti con protagonisti sé stessi! Pensate, i Sumera sono tornati a suonare live dopo una lunghissima pausa solo il 27 aprile al Defrag, fra l'altro col nuovo batterista, Leopoldo, già nei bravi Shockproof, che quindi al 360 ha fatto il secondo concerto con i Sumera. Devo dire che questi 4 pazzi hanno spaccato, e questo anche grazie alla loro mistura fra thrash e groove metal con influenze hc punk che mi gasano parecchio, come ben sapete...e talvolta ci scappa pure qualche riff più black metal! E proprio alla fine, ragazzi dei Lapida hanno pogato per un po' fra di loro! I Sumera, il cui bassista aveva indosso una maglia degli Usurper (gulp!), hanno suonato anche qualche canzone nuova di zecca ma spero che produrranno un disco nuovo il più presto possibile visto che il primo (e ultimo) è datato perfino 2012!
Ed ecco finalmente i Lapida, che non li vedevo in azione perfino dal 14 aprile 2018, quando fecero da spalla ai Necrodeath al Defrag (ricordo che il 25 maggio suoneranno al Jailbreak sempre qui a Roma). Anche loro hanno suonato per la prima volta con un nuovo componente, cioè il bassista, uno che pare uscito direttamente dagli anni '80 mentre il chitarrista Condanna, un vero e proprio armadio umano che ha evitato di bestemmiare perché l'ha promesso, ha sfoggiato un magliettone da football americano con il n°21 di Deion Sanders di quando giocava con i Dallas Cowboys. A parte queste frivolezze, con i Lapida la serata è diventata più violenta (ma niente pogo, eh!) a causa del loro death/thrash metal rissoso molto alla Slayer/Blood Feast che è di una figata incredibile!
E qua il report, purtroppo finisce. Perché? Non ho visto il gruppo principale? Beh, tecnicamente i Fingernails li ho visti anche se per un minuto scarso ma il pubblico era incredibilmente poco e, cosa ancor più importante, la metro, a una certa, chiude! Ergo, ho dovuto prenderla in tempo. Ma si avrà modo di rivederli stasera al Defrag in compagnia degli heavy metallers toscani Athrox. Peccato però che, nonostante i gruppi coinvolti, questa serata non abbia attirato tanta gente, e che quindi non sia stata movimentata come quella dell'anno scorso sempre al 360, quando i Fingernails suonarono sempre insieme ai Chtulu oltre che a quei pazzi scriteriati degli Underball (la foto qui accanto è infatti stata scattata durante il loro concerto del 6 settembre 2018). E' anche vero che il 4 maggio c'era una serata al Defrag con gruppi thrash simili come gli Asphaltator ma pare che anche questo concerto non sia andato così bene. Vabbè dai, considerata comunque la musica e pure la compagnia, al 360 mi sono divertito comunque, quindi 'sti cazzi e alla prossima, rega!
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