Gruppi: Verano's Dogs/Beelzebeat/xCaracox/Greve
Data: 22 marzo 2019
Locale: Strike SPA
Ingresso: sottoscrizione libera (minimo 3 €)
Comunicazione di servizio:
lo sapete che il
24 marzo 2019 è uscito "
Nel Segno del Marchio Nero", il mio saggio sul
proto-black metal? Ancora no? Allora ordinatelo da 'sto
link...e lasciatevi possedere dal black metal ihih!
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In dolce attesa del
Go! Fest #9, gli organizzatori di questo delirante
festival hanno messo su il
22 marzo 2019 una serata spacca-timpani allo
Strike, dove il
12 gennaio si è tenuto la nuova intensissima edizione del festival hc punk
Questa è Roma. Bene, la scaletta di questa serata preannunciava qualcosa di completamente folle anche perché l'attrazione principale erano i
Beelzebeat, che, effettivamente, hanno scatenato il finimondo dando vita a un'esibizione da raccontare ai nipotini! Ad alternarsi il palco con loro ci sono stati i misteriosi
Greve, i
xCaracox e i soliti
Verano's Dogs. Ma adesso bando alle ciance e ciancio alle bande e vediamo cosa ne è venuto fuori!
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Allora, ero curiosissimo di capire chi fossero questi
Greve, visto che, prima di vederli, le informazioni su di loro erano pressoché nulle (ma anche adesso non è che la situazione sia migliorata granchè...). Ebbene, sono dei veterani della scena hc romana che si perculano fra di loro e che suonano un
hc punk veramente
old-s̶c̶h̶o̶o̶l̶ con qualche pezzo in mid-tempo più punk. Selvaggi ma melodici allo stesso tempo (mi hanno infatti ricordato tantissimo i
Crash Box), i Greve hanno aperto le danze con una buona intensità, tanto che alcuni di noi (pochi, a dire il vero) hanno pogato. Incredibile però come il basso fosse
così alto da affossare praticamente la chitarra!
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Tutt'altra musica con il seguente gruppo, i xCaracox, un quartetto che il 2 marzo ha pubblicato il suo primo
EP. E proprio il
2 marzo, dopo numerosi tentativi andati a vuoto, li ho visti per la primissima volta, esattamente al
Malatempora in compagnia degli
Ira, giovanissimo gruppo HC che mesi fa ha partecipato al
Marci su Roma. Ma il 22 marzo come sono stati i xCaracox?
Grandiosi, non c'è che dire, visto che hanno suonato con una
violenza estrema, e questo sia grazie al loro
crust/grind schizzato con influenze
sludge (e momenti totalmente folli con batteria
reggaeton!), che alla loro scatenatissima cantante
Claudia, la quale ha poi spiegato il significato del nome del gruppo in modo da introdurre la canzone omonima. Infatti, se le due "x" sono una sorta di presa di posizione
anti-straight-edge,
Caraco non è altro che il cognome di un filosofo francese ultra-nichilista, di nome
Albert, morto allegramente suicida nel 1971 all'età di 52 anni il giorno dopo la morte del padre. E pensare che tempo fa io e alcuni miei amici ipotizzammo i più
strampalati significati per capire l'origine del nome di questo gruppo!
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E ora, l'attrazione della serata, i padovani
Beelzebeat! Appena sono saliti sul palco con un cacchio di
contrabbasso (vedere foto, please), chiunque ha capito di trovarsi di fronte un gruppo completamente
fuori di testa! Ma quando i nostri hanno cominciato a suonare, l'apparenza è diventata
assoluta conferma perché ci hanno deliziato con una mistura mai sentita prima fra il
grindcore e il
rockabilly talmente divertente e intensa da farci
ballare letteralmente il culo anche senza che noi lo volessimo, ergo c'è stato finalmente un
bel pogo. Però, la pazzia dei Beelzebeat è andata ancor più oltre quando il cantante, a un certo punto, ha tirato fuori una
tazza da bagno invitando il pubblico a farci qualsiasi cosa! Per esempio, qualcuno l'ha aiutato a...infilarsela in
testa a mo' di un cappello "un filino" ingombrante e, in un altro momento, sempre lui è riuscito a surfare
facendosi sollevare con la tazza dopo esserci seduto sopra! E sono rimasti indelebili nella mia memoria anche quelle volte in cui il
cartonato a forma di uno degli organizzatori (che ovviamente stava fra il pubblico) è stato messo di condizioni di "
vomitare" nella suddetta tazza! Insomma, dopo 'sto
delirio puro, i Beelzebeat sono diventati istantaneamente uno dei miei gruppi preferiti
da vedere live, al pari di
Underball o
Insanity Alert, e dico già adesso che 'sti padovani sono stati il
gruppo migliore della serata, senza se e senza ma!
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Se i Beelzebeat sono stati una sorpresa totale, i
Verano's Dogs sono stati una piacevole conferma. Molto meno goliardici e festosi rispetto alle altre volte, hanno suonato comunque
da Dio nonostante
Ulderico (con indosso una maglia degli anarco-black metallers
Dawn Ray'd) avesse la
febbre! E come ultimo pezzo questi cani dall'Oltretomba ci hanno regalato una canzone inedita, "
Cave Canem", che ha un tiro mica da ridere perché ha dei fighissimi passaggi
crust punk perfetti per una
bella rissa nel pit, anche se stavolta il pogo non c'è stato
neanche per un millisecondo ma vabbè. Fra l'altro, qui sotto potete vedere un
video che ho girato proprio durante "Cave Canem".
Nient'altro da dire, questa prima anteprima del
Go! Fest #9 è stata fantastica, a parte per un mix di suoni non sempre perfetto. Ma perché "prima anteprima"? Ce n'è anche una seconda? Ebbene sì, perché il 29 aprile è prevista una serata al
360 che si preannuncia ancor più devastante perché verranno a massacrarci amorevolmente i timpani ben due gruppi
powerviolence stranieri, cioè gli scozzesi
Endless Swarm e gli inglesi
Nothing Clean, supportati dagli
Inglorious Basterds e i
Mind/Knot, entrambi romani ed entrambi al debutto live. L'unico problema di questa serata è che ci sarà di
Lunedì, non proprio il giorno migliore ma ci sacrificheremo. Ad ogni modo, oggi è saltato fuori che, oltre agli
Avskum, al Go! Fest ci saranno addirittura gli
Asocial, i pionieri svedesi del
grindcore! I can't believe (detta alla maniera di
Giacomo Poretti)!
LA TAZZA E IL CARTONATO A FORMA D'UOMO
VIDEO:
VERANO'S DOGS
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