Wednesday, April 15, 2015
Oraculum - "Sorcery of the Damned" (2014)
A forza di recensire gruppi provenienti dal Cile sto diventando una specie di guru della scena estrema di questo Paese (mi sto riferendo alle mie recensioni su heavymetalwebzine.it), che ormai è una delle tappe fondamentali per ogni metallaro brutto sporco e cattivo che si rispetti. E gli Oraculum, trio infernale nato nel 2011, sono un’altra valida realtà cilena con cui fare i conti e di cui la Invictus Productions si è interessata a tal punto da pubblicare quest’anno il loro EP di 4 pezzi per 21 minuti intitolato “Sorcery of the Damned”. Ciò significa l’ennesima botta titanica in puro stile sudamericano.
Gli Oraculum suonano un death metal molto svedese, e quindi a tratti un po’ thrasheggiante e groovy seppur non manchino né dolorosi e frequenti blast-beats né abissali rallentamenti doom che arrivano sempre al momento giusto. C’è un’ottima interazione fra le due chitarre, specialmente da “Primeval Flame” in poi, il che permette all’ascia solista non solo di sparare talvolta qualche assolo ma anche di completare i riffs della ritmica, magari sparando addirittura delle tristi melodie (la strumentale “Passage I”). Ma quello che attira fin da subito è che le chitarre sono così ribassate da avere un suono grezzissimo e cavernoso che a me piace veramente un casino. Come spesso succede ultimamente, da queste parti il basso non esiste proprio ma sinceramente non se ne sente la mancanza. La voce è invece una specie di urlo sgraziato e torturato che, aiutato per di più da un po’ di riverbero che fa sempre la sua porca figura, scompare puntualmente nei minuti finali delle canzoni, anche se purtroppo questi silenzi vocali non sempre si rivelano efficaci (come in “The Vessel of Orichalcum”). Ma funzionano perfettamente nella conclusiva “Endarkenment”.
La quale è sicuramente la canzone migliore del lotto: quasi 8 minuti dei quali gli ultimi 3 e mezzo, dove la chitarra disegna scenari di assoluta desolazione mentre la batteria segue angoscianti tempi doom, sono da puro incubo.
Appena tornato nella noiosa dimensione terrena dopo esser stato per un po’ risucchiato dal vortice di follia di “Endarkenment”, ho concluso che “Sorcery of the Damned” (voto: 7) mostra un gruppo veramente interessante e in un certo senso coraggioso, anche perché, pur non cercando di essere originali neanche per sbaglio, le loro canzoni, a parte la strumentale da 2 minuti “Passage I”, non scendono mai sotto i 5 minuti di “The Vessel of Orichalcum”, e questa è una durata difficile da gestire soprattutto per una formazione giovane come gli Oraculum. A questo punto, bravi loro e brava la Invictus, che ultimamente ci sta dando dentro con il death vecchia scuola, anche se il prossimo gruppo da recensire sarà una sorpresa su tutti i fronti, aspettate e vedrete!
Tracklist:
1 – The Vessel of Orichalcum
2 – Primeval Flame
3 – Passage I
4 – Endarkenment
Line-up:
Scourge of God – voce/chitarra
V. Imprecator – chitarra
Conqueror of Fear – batteria
FaceBook: https://www.facebook.com/oraculum.chile
Invictus Productions: http://www.invictusproductions.net/
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