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Thursday, June 11, 2015
Hic Iacet - "The Cosmic Trance Into the Void" (2015)
Sembra che a quei mangia-crauti dell’Iron Bonehead Productions piacciano un casino i gruppi dalla nazionalità e/o dalle identità sconosciute. Infatti, fra Black Cilice, Fōr, Nuclear Perversions, Swarƥ e compagnia, non sai chi sia più misterioso, e paradossalmente (o forse proprio grazie a ciò) tale moda sta avvenendo proprio nell’Era dell’Internet, dove praticamente tutto si può sapere in quattro e quattrotto. E il bello è che, in questa lista di creature infernali, si devono aggiungere anche gli Hic Iacet (cioè “qui giace” in latino), un altro gruppo di cui non si ha nessuna notizia biografica, a parte l’anno di fondazione (2010) e la nazionalità (Spagna). Questi qua (o questo qua? Boooh, solo Satana in persona lo sa… o forse no?), dopo un demo e un EP, se ne sono usciti a Gennaio 2015 con l’album di debutto “The Cosmic Trance into the Void”, un disco malefico dalla copertina pressochè inquietante composto da 6 pezzi per 38 minuti e pubblicato, per l’appunto, dall’Iron Bonehead di concerto con la Necroshrine Records, tedesca anch’essa. Bene, adesso entrate nelle oscurità indicibili create dagli Hic Iacet e cagatevi sotto dal terrore per una morte liberatoria… o straziante?
Sunday, June 7, 2015
Inculter - "Persisting Devolution" (2015)
Ultimamente sembra di essere tornati sul serio alla fine degli anni ’80. No perché, dico io, di recente stanno uscendo una pletora di gruppi formati da adolescenti proprio come succedeva in quel magico periodo, cioè quando 14enni brufolosi come i Nihilist si divertivano, nonostante tutto, a fare i cattivoni patentati e a far prendere dei begli infarti alla gente, metallazzi compresi. E quindi, ecco spuntare formazioni come i norvegesi Inculter, un trio dai 16 ai 19 anni costituitosi nel 2012 e all’album d’esordio intitolato “Persisting Devolution” uscito il 27 Marzo 2015 per conto della conterranea Edged Circle Productions, una giovane etichetta parecchio interessante ma poco prolifica (cosa che spesso e volentieri è un pregio). La quale ha avuto la fortuna di accaparrarsi un gruppo che è stato nominato addirittura come “band della settimana” da un certo Fenriz in occasione dell’EP datato 2013 “Stygian Deluge”. E se lo dice uno come lui…
Sunday, May 31, 2015
Abominator - "Evil Proclaimed" (2015)
Ultimamente la Hells Headbangers sta assestando dei colpi notevoli, tipo l’album di debutto dei veterani cileni Atomic Aggressor o, ancor meglio, il nuovo disco dei controversi Satanic Warmaster. Ma di recente si è anche accaparrata gli australiani Abominator, un gruppo non amatissimo ma comunque ben apprezzato dai cultori più sfegatati (fra cui me, ovviamente) del black/death metal bestiale. Questo anche perché sono in giro dall’ormai lontanissimo 1994 e, dopo un silenzio di ben 9 anni dall’ultimo album, ora se ne sono finalmente usciti con il 5°, cioè “Evil Proclaimed”. Il quale ha purtroppo visto una vera e propria decimazione del gruppo dato che, da terzetto qual era, è diventato un duo (composto dai due fondatori Chris Volcano ed Andrew Undertaker)… come in fondo va di moda adesso. Ma, nonostante tutti gli innumerevoli casini vissuti in tutti questi anni, gli Abominator sono ancora qui vivi e vegeti, ergo vediamo che cosa ci propongono con questo nuovo capolavoro di terrore sonico.
Saturday, May 30, 2015
Gouge - "Beyond Death" (2015)
Friday, May 29, 2015
Num Skull - "Ritually Abused" (1988)
C’era una volta il thrash metal, un genere che, combinando la velocità e l’urgenza dell’hardcore punk con la tecnica (ma a volte nemmeno quella!) e la complessità dell’heavy metal, spopolò alla grande durante gli anni ’80 anche grazie a quella miriade di gruppi di minore importanza destinati magari a durare solo 5 giorni ma contribuendo lo stesso, in un modo o nell’altro, alla diffusione di questa musica. Fra di essi c’erano i Num Skull, un quintetto dell’Illinois nato nel 1985 e capitanato dal chitarrista Tom Brandner. Nel 1988, anno nel quale uscirono capolavori del thrash più brutale come “Spectrum of Death” dei Morbid Saint e “Chemical Exposure” dei Sadus (anche se più death/thrash), i nostri baldi eroi rilasciarono l’album di debutto “Ritually Abused” per conto della californiana Medusa Records. E, tanto per farvi già capire che non stiamo parlando di un gruppo qualunque, il disco è stato ristampato nel Settembre 2014 dalla grande Relapse Records, e mai opera fu più giusta di questa… o no?
Tuesday, May 26, 2015
Iron Reagan - "The Tyranny of Will" (2014)
Attenzione attenzione, massima allerta! Gli Iron Reagan, 5 sobillatori da Richmond, Virginia, stanno attraversando in lungo e in largo gli Stati Uniti per promuovere il loro ultimo album “The Tyranny of Will”, rilasciato nel Settembre 2014 dalla Relapse Records. Ma, così facendo, gli Iron Reagan stanno aizzando alla rivolta masse di giovani impressionabili violenti e tossici per farli ribellare contro le Autorità profanando il nostro glorioso Sogno Americano e quindi con la non troppo velata intenzione di distruggere la Casa Bianca (come fanno capire del resto alcune loro foto promozionali). Gli Iron Reagan, una sorta di supergruppo formato fra gli altri dal cantante Tony Foresta e dal chitarrista Landphil Hall dei Municipal Waste, si sono purtroppo costituiti nel 2012 diventando da allora una delle formazioni di oggi più importanti del movimento crossover thrash metal statunitense e internazionale.
Sunday, May 24, 2015
Cretin - "Stranger" (2014)
La storia dei Cretin (cioè “cretino”… per favore non ridete!) è alquanto strana: nati nell’ormai lontanissimo 1992, si sciolsero 4 anni dopo perché il bassista Matt Widener ebbe la bella idea di arruolarsi nei marines, e così il cantante/chitarrista Dan Martinez preferì dedicarsi a scrivere le colonne sonore dei videogiochi (e sarei pure curioso di sapere in quali di essi avrebbe lavorato). Ma il nome del gruppo venne per fortuna riesumato nel 2001, e dopo altri 5 anni i nostri diedero alle stampe l’album di debutto “Freakery” (Relapse Records), salutato da molti come un genuino ritorno al grindcore più selvaggio della vecchia scuola. Bene, passa ancora qualche anno e al succitato parte completamente la testa perché decide di cambiare letteralmente sesso diventando così la signora Marissa Martinez! Nel frattempo, i Cretin, una volta un trio, si trasformano in quartetto con l’aggiunta della tatuata chitarrista Elizabeth Schall, ragion per cui il nuovo album “Stranger”, pubblicato a Dicembre 2014 sempre dalla Relapse, è stato registrato da una formazione per metà al femminile… anche se, pur ben sapendo che non è politicamente corretto dirlo (soprattutto di questi tempi), mi riesce difficile considerare Marissa come una vera donna.
Saturday, May 23, 2015
Atomic Aggressor - "Sights of Suffering" (2014)
Mmmh, vediamo un po’… quando sono nati gli Atomic Aggressor? Oddio, addirittura nel 1985! Da lì sono durati solo 7 anni nei quali non hanno praticamente combinato nulla, a parte qualche classico demo di rito passato pressoché inosservato a causa della forte competizione che allora vigeva nel campo del death metal. E quindi fine della storia? AH, vi piacerebbe! Passano infatti 15 anni di buio totale alla fine dei quali la vecchia scuola comincia a ritornare prepotentemente come non mai, e così nel 2007 ritornano pure i cileni Atomic Aggressor. Nel 2008, per festeggiare l’evento, la Hells Headbangers e la cilena Rawforce Productions si alleano per dare alle stampe “Rise of the Ancient Ones”, che riunisce tutti i lavori degli Atomic Aggressor, i quali ritornano a essere discograficamente attivi dal 2013 mettendosi così a pubblicare split, live album e, finalmente, anche il disco di debutto uscito sempre per la Hells Headbangers il 9 Dicembre 2014 (ma dapprima per la Rawforce il 29 Settembre), cioè il qui presente “Sights of Suffering”, completo di 11 pezzi (comprese intro e canzone bonus posta proprio alla fine) per 54 minuti e 40 circa di un massacro sonico che gli adoratori incalliti del death metal che fu (incluso me stesso, ovvio) sicuramente ameranno da impazzire.
Wednesday, May 20, 2015
Devathorn - "Vritra" (2015)
Quarto (e ultimo) gruppo della serie dedicata al black metal greco che è partita qualche giorno fa con i cervellotici Thy Darkened Shade, i Devathorn sono un’altra formazione appartenente alla scuderia della tedesca World Terror Committee. La quale ha rilasciato quest’anno il loro secondo album “Vritra” (sì, proprio come l’ultimo EP dei neozelandesi Witchrist, che copioni!), che segue di ben 8 anni “Diadema”, un disco di debutto che non è stato esattamente salutato con molto entusiasmo alla sua uscita. Ma per fortuna, considerata la qualità del nuovo lavoro, credo che tutta questa lunghissima attesa sia servita a qualcosa, ennesimo segno che dall’underground escono gruppi che, spesso poco prolifici in fatto di album, tengono molto alla propria musica curandola e migliorandola con il tempo fin nei minimi dettagli.
Sunday, May 17, 2015
Acherontas - "Ma IoN (Formulas of Reptilian Unification)" (2015)
Certo che è assurdo: se ben ricordate, nella rece dei Principality of Hell [non presente qui ma in heavymetalwebzine.it] scrissi che la World Terror Committee dovesse dare meno spazio al black puro in favore di gruppi più stradaioli e ibridi come il suddetto. L’avessi mai detto! No perché, da quando ho ascoltato “The Dead of the World” dei tedeschi Ascension, mi sono letteralmente innamorato della W.T.C. Prod, e adesso attendo con spasmodica curiosità ogni sua uscita, che poi sistematicamente si dimostra (quasi) sempre un capolavoro. Questo fatto di azzeccarci ogni volta è avvantaggiato dalla politica stessa dell’etichetta, la quale preferisce sfornare poco materiale ma di alta qualità piuttosto che pubblicare porci e cani, supportando così in genere gruppi che danno una fondamentale importanza sia alla musica (rigorosamente black metal) che ai testi, che rimandano solitamente a un ermetico immaginario occulto/filosofico. E a queste caratteristiche non sfuggono di certo i greci Acherontas, quintetto nato nel 2007 per volere di Acherontas V. Priest dopo la morte dei suoi Stutthof (il nome di un campo di sterminio nazista in Polonia). I nostri, che dal 2012 si avvalgono dei servigi del giramondo batterista toscano Gionata Potenti e che vengono a torto considerati come un gruppo NSBM (ipotesi comunque non del tutto infondata se si tiene conto che gli Stutthof, oltre al nome dubbio – ma questo non significa niente, altrimenti addirittura i simpatici Wehrmacht sarebbero da considerare dei nazisti! - , pubblicarono fra gli altri uno split con i finlandesi Satanic Warmaster, formazione famosa per le sue simpatie di estrema destra), hanno quest’anno rilasciato il loro 5° album “Ma IoN (Formulas of Reptilian Unification)”, e dico subito che ‘sto lavoro merita moltissimo.
Wednesday, May 13, 2015
Varathron - "Untrodden Corridors of Hades" (2014)
Alzi la mano chi non conosce i Varathron? Mmmmh, purtroppo non siete in pochi, ignoranti che non siete altro! E certo, se vi fissate solo con i norvegesi, mi sembra ovvio. E’ quindi ora di tappare questo enorme buco facendovi sapere che i Varathron (il termine greco per “gola estremamente profonda”) sono uno dei gruppi storici del black metal greco essendo nati addirittura nel 1988 oltre ad aver pubblicato negli anni d’oro del genere due album fondamentali che, insieme a quelli dei vari Thou Art Lord, Necromantia e, soprattutto, Rotting Christ, hanno forgiato un inconfondibile suono creando così uno stile “greco” di intendere il black metal. E il bello è che i Varathron (che sembra non si siano mai ufficialmente sciolti) sono ancora sulla cresta dell’onda pur non essendo mai stati un gruppo prolifico, tant’è vero che “Untrodden Corridors of Hades”, uscito nel Novembre 2014 per conto della polacca Agonia Records, è solo il loro 5° album. E che album, dico io!
Monday, May 11, 2015
Thy Darkened Shade - "Liber Lvcifer I: Khem Sedjet" (2014)
A partire da questi Thy Darkened Shade, da ora in poi vi aspettano in sequenza 4 belle rece TUTTE inerenti gruppi black metal provenienti dalla Grecia, Paese che in questo genere si è sempre fatto rispettare alla grande fin dai primordi non solo creandosi uno stile autoctono ma partorendo ancora oggi formazioni dal suono originale e fresco. Fra cui proprio i Thy Darkened Shade, un duo (oddio, sarebbero in 3 ma il batterista è di fatto un session) formatosi nel lontanissimo 1999 ma all’album d’esordio nel 2012, segnalandosi subito come un gruppo incredibilmente innovativo. Il bello è che solo 2 anni dopo sono riusciti a bissare la bellezza (satanica) del primo album con il secondo, intitolato “Liber Lvcifer I: Khem Sedjet” e uscito per conto della tedesca World Terror Committee in data 31 Ottobre 2014. Preparatevi quindi a un disco dove nulla è stato lasciato al caso, anche perché fate conto che esso dura l’assurdità di 78 minuti 78 e quindi, insomma, sarebbe stato veramente insensato lasciare qualcosa di anche minimamente avventato in tutto questo esorbitante arco di tempo, non credete?
Saturday, May 9, 2015
Absentia Lunae - “Vorwärts" (2014)
I triestini Absentia Lunae, uno degli attuali gruppi black più importanti della Penisola, ci hanno impiegato ben 5 anni per dare un seguito a “Historia Nobis Assentietvr”. Attivi fin dal 2002, l’anno scorso hanno rilasciato il terzo album, “Vorwärts”, via Aeternitas Tenebrarum Musicae Fundamentum (per gli amici, Tas... ehm, ATMF), eccellente etichetta anch’essa proveniente da Trieste. Già il titolo del nuovo parto (dalla copertina che richiama fortemente il Futurismo) è un programma: in tedesco, “Vorwärts” significa “avanti”, intendendo con ciò il non doversi mai guardare indietro così “da reagire al caos stagnante della moltitudine di voci morte che tentano di confondere la propria coscienza” (come recita il foglio informativo sull’album redatto dall’etichetta). E queste non sono parole al vento perché, ascoltando i primi minuti dell’album (comprendente 7 pezzi per quasi 45 minuti di assalto), viene mostrata una musica alquanto coraggiosa e capace di andare oltre i confini angusti del black metal più classico.
Friday, May 8, 2015
Kult of Taurus - "Divination Labyrinths" (2013)
Con l’uscita del nuovo album dei Kult of Taurus, ho pensato bene di “rispolverare” la copia digitale, resa disponibile dalla statunitense Forever Plagued Records, del loro primissimo album “Divination Labyrinths”. Va bene, avrei dovuto recensirlo prima dato che esso è uscito addirittura a fine 2013 ma, chissà perché, tempo fa non l’ho trovato così valido come adesso. E poi è sempre un’occasione per rivedere le mie posizioni sulla Forever Plagued che, pur non brillando sempre per i suoi dischi come al contrario la sua connazionale W.T.C. Productions, sfodera ogni tanto del materiale interessante (come dimostrerà ampiamente la rece del primo album degli italianissimi Mourning Mist).
Thursday, May 7, 2015
Goat Semen - "Ego Svm Satana" (2015)
Tempo fa è stato il turno dei canadesi Necroholocaust, che hanno rilasciato l’album d’esordio “Holocaustic Goat Metal” dopo ben 12 anni di dura gavetta a base di demo, split e violenza estrema nel nome dell’underground più marcio. E adesso è invece il turno di un altro attesissimo album di debutto da parte di un gruppo di culto ancor più totale, vuoi perché proviene dai bassifondi puzzolenti del Sudamerica (e già qui…), e vuoi perché è in giro addirittura dal 2000. Sto parlando di “Ego Svm Satana” dei peruviani Goat Semen, quartetto iper-cuoioborchiato che è arrivato a questo fatidico traguardo grazie alla collaborazione fra la connazionale Austral Holocaust Productions e la onnipresente Hells Headbangers Records (che ultimamente sta producendo materiale parecchio succulento, yam-yam!).
Tuesday, May 5, 2015
Demoncy - "Joined in Darkness" (1999)
Se nominate a un appassionato sfegatato del black metal statunitense il nome dei Demoncy, sicuramente gli si drizzeranno addirittura i peli delle parti basse! Sì, perché i Demoncy sono uno dei gruppi black storici provenienti dagli Stati Uniti tanto che, nati persino nel 1989, si sono fatti in pratica TUTTI gli anni cosiddetti d’oro (nero) del genere, seppur siano approdati tardissimo all’album d’esordio, cioè nel 1999. Anno nel quale, stranamente prolifici, realizzarono pure il secondo disco, ovvero “Joined in Darkness”, oggi considerato un vero e proprio classico da molti metallazzi devoti alla nera fiamma. Non a caso, originariamente pubblicato dalla connazionale Baphomet Records (una buona etichetta underground black ormai non più in attività), l’album è stato ristampato di recente dalla Forever Plagued Records, beneficiando non solo di una nuova (e più efficace) copertina a opera del noto Chris Moyen ma anche di una lunga canzone bonus che si aggiunge alle 11 (compresa intro e l’inutile outro di 19 secondi) della versione originale comprensiva di 37 minuti circa, ora allungati a 46.
Monday, May 4, 2015
StarGazer - "A Merging to the Boundless" (2014)
Poco tempo fa, scolandomi un po’ di birra in un pub insieme a un amico non-metallaro, ho riflettuto sul fatto che, in 11 anni di metal a tutto spiano, io mi sorprenda ancora con questa musica esattamente, se non di più, come nei primi giorni in cui mi limitavo ad ascoltare gruppi mainstream come i Cradle of Filth o gli Unearth. Un po’ come dire che la passione, invece che scemare, cresca sempre di più. Sarà forse il periodo (il 2014 è stato infatti un anno ricco di sorprese, soprattutto in ambito black metal), fatto sta che in quel magico Dicembre 2014 è uscito, fra gli altri, un vero capolavoro rilasciato da 3 australiani in giro addirittura dal 1995: “A Merging to the Boundless”, terzo album degli StarGazer pubblicato dalla Nuclear War Now! Prod, un’etichetta che solitamente supporta tutt’altro genere di gruppi, decisamente più tradizionalisti e votati al massacro più totale dei padiglioni auricolari. E quindi preparatevi a 7 pezzi per 38 minuti di una musica che vi farà viaggiare sul serio e che piacerà sicuramente a chi vuole non solo un po’ di innovazione ma anche un bel po’ di tecnica, senza però farla pesare.
Wednesday, April 29, 2015
Volahn - "Aq'Ab'Al" (2014)
Dopo il casino immondo perpetrato da Black Cilice, ora vi tocca sapere dell’esistenza dei Volahn, duo USA di origini messicane appartenente a un altro movimento black metal che, conosciuto come il Black Twilight Circle, segue anch’esso le orme delle LLN francesi (tanto per dire, lo stesso Volahn – eterno compagno di merende di Murdunbad con il quale suona in innumerevoli gruppi - indossa, in una foto promozionale, la maglia di Moëvöt, effimero progetto dark ambient LLN). Ciò però non significa che i gruppi del Black Twilight Circle ricopino quelli della controparte francese, anzi, visto che non solo suonano un black metal spesso innovativo e creativo ma liricamente molti di loro si rifanno a un fiero immaginario maya/azteco di cui i Volahn, nati nel 2003 e al secondo album dopo quello di debutto del 2008, ne sono uno dei principali portabandiera. E, tanto per farvelo capire ancora, una maglia della Crepúsculo Negro (cioè, l’etichetta a cui fa capo il Black Twilight Circle proprio come il Black Circle portoghese si poggia sulla Discipline Productions e sulla Black Circle Propaganda) ha sul retro la scritta “Brown Pride”!
Tuesday, April 28, 2015
Black Cilice - "Mysteries" (2015)
C’era una volta una setta di giovani scoppiati francesi che, attivi nell’area di Brest (nord della Francia), diedero vita alle leggendarie Les Légion Noires (LLN), un influente movimento black metal durato dal 1993 al 1996. I suoi gruppi principali erano i Vlad Tepes, Belketre, Torgeist e Mutiilation (gli unici questi ultimi a essere stati capaci di costruirsi una vera carriera), più una pletora di effimeri progetti minori, anche dark ambient, formati in serie dai personaggi di spicco del movimento. Tutti gruppi poco ambiziosi che, pur di essere coerenti al massimo con la filosofia anti-sociale e misantropica del “vero” black metal, rimasero così ancorati all’underground più abissale da aver prodotto quasi solo demo e split in formato cassetta, raramente in vinile. Tale fatto (e non solo) ha reso totalmente di culto queste oscure formazioni tanto che il loro nero verbo ha ispirato ultimamente la nascita, in ogni parte del globo, di analoghi movimenti. Fra i quali figura il Black Circle che, operante in Portogallo (Paese che non ha mai brillato in quanto a “tradizione” heavy metal, a eccezione dei Moonspell, ovvio), sta riportando in vita il black metal che fu attraverso vari gruppi che, costituiti solitamente da una sola persona dall’identità sconosciuta e al contrario di quelli delle LLN, sono capaci di tirare fuori ogni tanto degli album. Come i Black Cilice, progetto solista che, dopo la consueta miriade di demo e split iniziata nel 2009, è dal 2011 che pubblica un album rigorosamente di 6 pezzi ogni 2 anni. E quindi, grazie al benestare della Iron Bonehead Productions, eccovi “Mysteries”, il terzo disco di Black Cilice dall’ennesima copertina in bianco e nero in stile “Transilvanian Hunger” fondamentalmente identica a quella del precedente “Summoning the Night” (Altare Productions, 2013).
Sunday, April 26, 2015
Horned Almighty - "World of Tombs" (2014)
Quando anni e anni fa venni a conoscenza dei danesi Horned Almighty, non ci potevo credere: erano in 5, e tutti e 5 erano pelati, nessuno escluso! Ma, a parte questa frivolezza, me ne innamorai subito appena sentite le prime zozze note di “Black Metal Jesus” (2004), il loro album d’esordio venuto dopo 2 anni dalla fondazione, cioè quando nel 2002 erano ancora un duo (ovvero Smerte ed Hellpig) che, essendo senza batterista, si trovò costretto a usare per circa un anno la drum-machine prima di reclutare Harm, ancora in formazione. E di strada ne hanno fatta gli Horned Almighty, dato che nel frattempo hanno pubblicato altri 4 album, fra cui il recente “World of Tombs” con il quale sono entrati nella scuderia della milanese Scarlet Records. E da fan della roba più sporca in circolazione, non mi sono tirato indietro quando si è trattato di recensire “World of Tombs”.
Saturday, April 25, 2015
Krigere Wolf - "Sacrifice to Valaskjàlf" (2014)
Ma cosa è successo ai Krigere Wolf? Quello che è sicuro è che a ogni disco cambiano sonorità, pur orbitando sempre nel regno del black/thrash metal. Se nel singolo “Victory of Satan’s Warriors” mi hanno sorpreso per un approccio intensissimo e bestiale, quasi death, in questo secondo album (pubblicato dalla coreana Fallen-Angels Productions), il thrash, pur presente occasionalmente, è stato curiosamente ridimensionato a beneficio di un black metal di marca svedese.
Thursday, April 23, 2015
Reverorum ib Malacht - "De Mysteriis Dom Christi" (2014)
Abituati come siamo agli eccessi folli del black metal, in teoria non dovremmo ormai stupirci più di niente. Eppure, alla fine ci caschiamo sempre: c’è chi viene da paesi insospettabili come Cuba, chi affronta tematiche riguardanti gli sport invernali tanto per prendere per i fondelli i classici temi black metal su troll, foreste et similia, c’è chi canta in lingue nerdose prese direttamente dall’immaginario tolkeniano, o chi si fa fare delle foto promozionali del tipo nudista satanico e chi più ne ha più ne metta. E poi ti arrivano gli svedesi Reverorum ib Malacht che, nati nel 2005 come dei luciferiani “anti-cosmici” convinti (uno dei due membri ha avuto un passato negli Ofermod, uno dei principali gruppi religious black della Svezia), sono letteralmente ritornati sulla Retta Via 4 anni dopo, una vera e propria folgorazione di Damasco che li ha fatti convertire al cattolicesimo, una volta tanto odiato. Si può quindi dire che, in un certo senso, i Reverorum ib Malacht appartengano al controverso filone dell’unblack metal, cioè del black cristiano, se non fosse per il fatto che questi due pazzi svedesi hanno ancora dei forti contatti con la frangia satanico/occulta del genere tanto che il loro secondo album “De Mysteriis Dom Christi” (il cui titolo e la cui copertina rifanno chiaramente il verso al capolavoro “De Mysteriis Dom Sathanas” dei Mayhem) è stato pubblicato dalla statunitense The Ajna Offensive, che è tutto fuorché cristiana. La quale ha fra l’altro avuto la bella idea di pubblicare l’album in 3 diversi formati (CD, vinile, cassetta), ognuno dei quali risulta caratterizzato da una differente scaletta e da diversi pezzi che possono durare pure la bellezza di 30 minuti! E paradossalmente, il formato CD in mio possesso, comprendente 11 brani per 71 minuti (il vinile e la cassetta ne hanno invece 2 per un massimo di 65 minuti), è il più accessibile di tutti!
Wednesday, April 22, 2015
Fides Inversa - "Mysterium Tremendum et Fascinans" (2014)
La tedesca World Terror Committee si riconferma etichetta black metal di razza grazie al secondo album dei Fides Inversa che, intitolato “Mysterium Tremendum et Fascinans” (più tardi spiegherò le origini di questo particolare titolo), segue a 5 anni di distanza il disco di debutto “Hanc Aciem Sola Retundit Virtus (The Algolagnia Divine)”, rilasciato dalla francese Osmose Prod. L’esordio fece veramente una bella impressione, anche perché ci si trovava davanti a un vero e proprio monolite titanico composto di 4 pezzi ciascuno lungo come minimo 12 minuti, insomma non proprio una passeggiata per l’ascoltatore e un bel rischio per un gruppo nato nel 2006 ma senza nessun demo alle spalle. Però, la battaglia è stata vinta lo stesso, il duo si è fatto un certo nome grazie a un’intensa attività live (per la quale dal 2013 è diventato un terzetto attraverso l’innesto del bassista V.P. – già negli Ondskapt e nei Nominon, non due gruppi qualunque) in giro per l’Europa. Ma sapete di che nazionalità sono i Fides Inversa? Italiani! Ma che dico? Romani, proprio come il sottoscritto! Ed ecco che, di punto in bianco, questa recensione si impregna di orgoglio capitolino black metal, quindi forse stavolta sono un po’ di parte (ma neanche tanto poi dai… o sì?).
Tuesday, April 21, 2015
Nekrofilth - "Filling My Blood with Poison" (2009)
Zack Rose, chitarrista degli storici death metallazzi di culto Nunslaughter, un bel giorno del 2008 ebbe un sogno: formare un gruppo zozzo e volgare dalla classica attitudine in stile “I don’t give a fuck!” in grado di combinare in modo ultra-selvaggio il metal con il punk. Trovati così due compagni sulla sua stessa lunghezza d’onda (quindi un trio come i Venom e i Motörhead, e già qui si capisce l’antifona), ecco formarsi i Nekrofilth, che subito si misero al lavoro per fare qualche demo. Uno dei quali risponde al titolo di “Filling My Blood with Poison” che, originariamente pubblicato nel 2009 con una copertina così assurdamente spartana (e volgarotta) che gli anni ’80 ritornano subito in mente a guardarla, è stato recentemente ristampato (con un più professionale ma non meno scioccante artwork, ovviamente) dalla Hells Headbangers Records dopo il buon successo dell’album d’esordio dei Nekrofilth intitolato “Devil’s Breath” (2013). Ma attenzione che, se siete altamente interessati a continuare a leggere tale recensione, e soprattutto ad ascoltare i Nekrofilth, dovete essere abbondantemente attrezzati perché se no per voi è una battaglia persa già in partenza.
Saturday, April 18, 2015
Ascension - "The Dead of the World" (2014)
Dopo aver ascoltato con assoluta gioia mefistofelica “The Dead of the World”, secondo album dei tedeschi Ascension, mi sono convinto che la loro connazionale World Terror Committee è una gran bella etichetta specializzata nel cosiddetto “orthodox” o “religious” black metal. Di quest’ultimo genere ne avrete sicuramente sentito parlare ma per quelli che non sanno nulla è bene far sapere che si tratta di una particolare forma di black metal dalle tematiche fortemente occulto-esoteriche completate da una misteriosa simbologia tutta propria. Tale “genere”, ormai inflazionatissimo ma ancora amatissimo da una larga fetta di metallazzi, è nato agli inizi del 2000 grazie a gruppi francesi e svedesi come Deathspell Omega (che da un paio di anni hanno intrapreso una strada personalissima come solo i Maestri sanno fare), Watain, Merrimack, Funeral Mist e pochi altri. Fra le ultime formazioni notevoli che stanno seguendo, ma con personalità, le loro orme figurano proprio gli Ascension, un quintetto che già viene preso come punto di riferimento dalle giovani leve e che, per questo nuovo album, si è avvalso di ospiti illustri come The Magus (Thou Art Lord, Necromantia, Principality of Hell) e Mors Dalos Ra (Necros Christos), che hanno offerto la propria voce rispettivamente in “Unlocking Tiamat” e “Mortui Mundi”.
Friday, April 17, 2015
Sepulchral Temple - "Sepulchral Temple" (2013)
Dopo gli Harvest Gulgaltha, adesso tocca a un altro gruppo strano, i cui membri provengono addirittura da 3 nazioni diverse, cioè la Gran Bretagna, la Finlandia e persino il Cipro: i Sepulchral Temple. Ora sotto le ali protettrici dell’Invictus Productions, i nostri 3 ragazzi se ne sono usciti nel 2013 con un EP autointitolato veramente interessante, ristampato recentemente dalla succitata etichetta ma originariamente pubblicato dalla Iron Bonehead Productions. Devo dire che non mi aspettavo niente da questo gruppo, soltanto un classico death metal o giù di lì, e invece mi sono dovuto ricredere fin dai primi minuti della traccia d’apertura “Salvific Dance”.
Harvest Gulgaltha - "I" (2012)
Le stranezze del metal estremo: non si sa se gli statunitensi Harvest Gulgaltha siano un vero e proprio gruppo o cos’altro, sta di fatto che la loro foto promozionale ritrae uno che, di spalle e a torso nudo, regge a mo’ di croce e su ciascuna mano una candela, rivolgendo fra l’altro lo sguardo a una specie di luce sullo sfondo. Di questi ultimi tempi se le inventano di tutte, e gli Harvest Gulgaltha fanno parte di quella schiera sempre più folta di gruppi retti da uomini senza volto e senza nome, quasi per rendere ancor più inumana e sovrannaturale la propria musica. Però, a dirla sinceramente, a questa nuova moda del farsi prendere assolutamente sul serio, preferisco la demenzialità estrema di gruppi come i Blasphemy, i cui membri, fra le altre cose, si fanno chiamare con i nomi più assurdi perché, in fin dei conti, anche il metal ultra-estremo, pur incazzatissimo, ha come colonna portante non soltanto la pura passione ma anche un sacco di divertimento.
Wednesday, April 15, 2015
Oraculum - "Sorcery of the Damned" (2014)
A forza di recensire gruppi provenienti dal Cile sto diventando una specie di guru della scena estrema di questo Paese (mi sto riferendo alle mie recensioni su heavymetalwebzine.it), che ormai è una delle tappe fondamentali per ogni metallaro brutto sporco e cattivo che si rispetti. E gli Oraculum, trio infernale nato nel 2011, sono un’altra valida realtà cilena con cui fare i conti e di cui la Invictus Productions si è interessata a tal punto da pubblicare quest’anno il loro EP di 4 pezzi per 21 minuti intitolato “Sorcery of the Damned”. Ciò significa l’ennesima botta titanica in puro stile sudamericano.
Tuesday, April 14, 2015
ZOM - "Flesh Assimilation" (2014)
La scena estrema irlandese, pur essendo letteralmente minuscola (e mi sembra ovvio…), sta sfornando in questi ultimi tempi del materiale molto interessante tanto che alcuni suoi gruppi già sono diventati delle fonti di ispirazione per formazioni ancor più giovani. Questo è per esempio il caso degli inumani Malthusian, che paradossalmente devono ancora fare il grande passo dell’album d’esordio (prossimamente aspettatevi però la rece del loro nuovo EP “Below the Hengiform”). Ma è anche il caso degli ZOM, che invece il succitato grande passo l’hanno fatto sul serio dopo esser stati fondati nel 2011. Ecco a voi quindi “Flesh Assimilation”, una tortura disumana di 8 pezzi per 32 minuti uscita grazie all’alleanza fra l’irlandese Invictus Productions e la statunitense Dark Descent Records. Ergo, già si parte con il piede (sinistro, come d’uopo) giusto!
Monday, April 13, 2015
Obscure Burial - "Epiphany" (2014)
Che cos’è l’Epifania? Vabbè, oltre a essere la festa cristiana del 6 Gennaio che tutti noi da bambini abbiamo più o meno amato come una specie di Natale in miniatura, viene festeggiata per ricordare la visita dei cosiddetti Re Magi a Gesù rivelato. E gli Obscure Burial, giovanissimo quartetto finlandese nato nel 2012, hanno voluto intitolare “Epiphany” il proprio secondo demo, rilasciandolo per conto dell’irlandese Invictus Productions. Quindi, non credete neanche per sbaglio che gli Obscure Burial siano cristiani, anche perché lo sapete che gruppi (di assoluto culto) annoverano fra le proprie influenze? Roba come i canadesi Order from Chaos e i Poison (no, non le mammolette glam ma le leggendarie bestie death/thrash tedesche), mica cazzi!
Sunday, April 12, 2015
Infernal Angels - "Pestilentia" (2014)
Ritornano gli Infernal Angels, trio dalla Basilicata nato nell’Agosto 2002 che, attraverso l’italianissima SG Records, ha rilasciato il terzo album “Pestilentia” in data 23 Maggio 2014.
Thursday, April 9, 2015
Nerocapra - "Mefisto Manna" (2014)
Oggigiorno ci sono sempre più gruppi di metal estremo che, piuttosto che perdere tempo a cercare per mesi (se non anni!) un bassista, preferiscono non averlo per niente in formazione. E la cosa è pure sensata dato che, in questo tipo di metal, il basso ha un ruolo così marginale che quasi non si sente. Tale strumento è quindi sistematicamente il più sfigato di tutti, ragion per cui ecco spuntare fuori gruppi come i Funereus, i Sacrocurse o i Bölzer, tutti formati da sole due persone che si arrangiano benissimo anche senza, appunto, il basso. E fra loro figurano pure i torinesi Nerocapra che, nati nel 2003, l’anno scorso hanno dato seguito al primo album “Vox Inferi” (2011) rilasciando l’ottimo “Mefisto Manna”, una co-produzione fra le italiane WarHell Records e Justified Violence Records. Ma che roba veramente interessante che abbiamo qui!
Wednesday, April 8, 2015
Abigail - "Intercourse & Lust" (1996)
Ragazzi, oggi si parla della Storia. Questo è stato reso possibile dalla Nuclear War Now! Prod che recentemente ha avuto la bella pensata di ristampare (per l’ennesima volta e con una diversa copertina dall'originale) il primo album degli Abigail, 3 folli giapponesi in fiera attività dal 1992 che, insieme ai Sabbat e ai Sigh (almeno quando questi ultimi erano ancora “trve” nel più puro senso della parola), rappresentano i principali portabandiera del black metal made in Japan. Ecco quindi a voi “Intercourse & Lust”, cioè 9 pezzi per 40 minuti circa di un massacro capace di strapparti con estrema violenza la tromba d’Eustachio dalle tue orecchie idiote!
Tuesday, April 7, 2015
Nuclear Perversions - "Desolation Rituals" (2014)
Una copertina “nucleare”, un look a base di maschere anti-gas, borchie, cartucciere e maglie degli onnipresenti Blasphemy, dei nomi impossibili come Nocturnal Werewolf of Blasphemous Devastation and Nuclear Goatvomits (che vince veramente su tutti!)… mmh, dite un po’, secondo voi cosa dovrebbero suonare i Nuclear Perversions? E se vi dicessi che il loro demo “Desolation Rituals” è stato pubblicato dalla tedesca Iron Bonehead Productions, che ultimamente sta facendo uscire i peggiori bestemmiatori incalliti del pianeta, compresi i Necroholocaust? Ma sì, vi dò un ulteriore indizio, tanto per chiarirvi le idee: se ben ricordate, qual è il mio sotto-sotto genere musicale preferito? Ehm…
Monday, April 6, 2015
Nuclearhammer - "Serpentine Hermetic Lucifer" (2014)
Carissime e carissimi, oggi vi presento i canadesi Nuclearhammer, gruppo abbastanza conosciuto nell’underground la cui storia inizia nel 2005. Comprendenti, fra gli altri, il chitarrista Impugnor (che suona anche nei violentissimi ma paradossalmente intelletualoidi Paroxishzem – quelli che insomma hanno trasposto in una musica ultra-brutale perfino un caposaldo del Teatro dell’Assurdo quale “Aspettando Godot” di Samuel Beckett!), i Nuclearhammer hanno quest’anno rilasciato il secondo album “Serpentine Hermetic Lucifer”, disco di una violenza allucinante completo di 13 pezzi per 44 minuti complessivi. Oddio, i pezzi sono sì 13 ma quelli “veri” sono solo 8, e questo perché a ogni canzone segue una specie di outro di pochi secondi, la quale solo in un caso è inclusa direttamente in un pezzo metal (cioè, in “Parasitic (Temple of Rats)”). E già qui potete capire che si tratta di un album veramente folle ma a livelli tali che, se non lo provate, non potrete lontanamente comprendere una mazza neanche con questa recensione.
Sunday, April 5, 2015
Necroholocaust - "Holocaustic Goat Metal" (2014)
Avevo praticamente perso ogni speranza di poter ascoltare un giorno l’album d’esordio dei canadesi Necroholocaust, gruppo di culto totale come i da poco recensiti Revenge. Questo perché i Necroholocaust sono così underground da aver pubblicato in 11 anni di carriera una sfilza interminabile di produzioni minori, in particolare split, e quindi fino all’altro ieri non sembravano così interessati a far uscire un album, che ormai pareva esser divenuta una chimera. Ma improvvisamente, come spesso succede di questi tempi, i nostri 4 pazzi hanno trovato il proprio salvatore infernale nell’Iron Bonehead Records. Ecco così materializzarsi, come per incanto, il disco di debutto dei Necroholocaust. E luce (nera) fu.
Saturday, April 4, 2015
Revenge - "Attack. Blood. Revenge" (2001)
Certo che ultimamente le varie etichette discografiche mi stanno viziando proprio bene. Mi sta arrivando infatti materiale di culto totale come l’ultimo EP dei Morbosidad, il tanto atteso album d’esordio dei Necroholocaust, e adesso, fra gli altri, la ristampa via Nuclear War Now! Prod del primissimo EP dei canadesi Revenge, quell’”Attack. Blood. Revenge” (Dark Horizon Rec, 2001), che ha segnato il ritorno sulle scene di James Read. Pochi sanno chi lui sia, praticamente soltanto i fanatici del black/death bestiale: a voi ignoranti vi basti sapere che James è un uomo iper-impegnato in vari progetti (attualmente suona anche negli strani Blood Revolt – dove collabora insieme ad Alan Nemtheanga dei Primordial – e nei marcissimi Black Witchery) ma è così convinto delle sue idee musicali, sempre orbitanti nel black/death bestiale, che ha fondato i Revenge nel 2000 soltanto per continuare il sentiero tracciato dai suoi Conqueror, autori del leggendario e unico album “War Cult Supremacy” nel 1999, ma scioltisi poco dopo. In pratica, si può quasi dire che i Revenge siano i Conqueror sotto mentite spoglie, anche perché il logo “borchiato” è praticamente lo stesso, solo che i primi esistono ancora oggi avendo pubblicato finora la bellezza di 4 album così simili fra di loro che i titoli, sempre contrassegnati da 3 parole d’ordine, sono sostanzialmente gli stessi.