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Monday, May 4, 2015
StarGazer - "A Merging to the Boundless" (2014)
Poco tempo fa, scolandomi un po’ di birra in un pub insieme a un amico non-metallaro, ho riflettuto sul fatto che, in 11 anni di metal a tutto spiano, io mi sorprenda ancora con questa musica esattamente, se non di più, come nei primi giorni in cui mi limitavo ad ascoltare gruppi mainstream come i Cradle of Filth o gli Unearth. Un po’ come dire che la passione, invece che scemare, cresca sempre di più. Sarà forse il periodo (il 2014 è stato infatti un anno ricco di sorprese, soprattutto in ambito black metal), fatto sta che in quel magico Dicembre 2014 è uscito, fra gli altri, un vero capolavoro rilasciato da 3 australiani in giro addirittura dal 1995: “A Merging to the Boundless”, terzo album degli StarGazer pubblicato dalla Nuclear War Now! Prod, un’etichetta che solitamente supporta tutt’altro genere di gruppi, decisamente più tradizionalisti e votati al massacro più totale dei padiglioni auricolari. E quindi preparatevi a 7 pezzi per 38 minuti di una musica che vi farà viaggiare sul serio e che piacerà sicuramente a chi vuole non solo un po’ di innovazione ma anche un bel po’ di tecnica, senza però farla pesare.
Perché, ragazzi miei, dovete sapere che gli StarGazer sono “avanti”: partendo da un death metal vecchia scuola di una malvagità non indifferente, non solo lo contaminano con altri generi come il black (si citino quello disperato e malinconico di “Old Tea” oppure le sfuriate melodiche della successiva “An Earth Rides Its Endless Carousel”) o il thrash metal ma lo rendono anche incredibilmente complesso e imprevedibile, cioè, in una parola, progressivo (o “avanguardistico” o “tecnico” o come diavolo pare a voi). Ed ecco quindi una struttura delle canzoni quantomai cangiante e che fa parecchio uso degli stacchi, assoli di basso, partiture di batteria articolatissime ma che non disdegnano dei sani blast-beats e tupa-tupa scatenati (soprattutto nei pezzi più “normali” come “Black Gammon”, che apre l’album), lunghe fughe strumentali, strani riffs di chitarra (come quello folle e cattivissimo della titletrack), infinite introduzioni acustiche e curiosamente delicate, e un vasto campionario di voci capace di andare da un cantato pulito e spiritato (“Old Tea”) a grugniti bassissimi, da urla “ignoranti” molto da death primordiale ad altre più black (“An Earth Rides Its Endless Carousel”) – e qua faccio presente che a cantare sono in due.
Ma il brano in cui gli StarGazer si superano alla grandissima è il monumentale “The Grand Equalizer”. Pensate, 11 minuti favolosi nei quali succede veramente di tutto e dove i nostri sparano (per la prima volta) degli assoli di chitarra (ben 2), delle melodie anti-convenzionali e c’è pure una suggestiva parte strumentale quasi psichedelica che, a poco a poco sempre più tranquilla e atmosferica, trasporta poi l’ascoltatore in un finale melodico e dalla batteria arzigogolata (alle volte pare quasi jazz!) che fa concludere il pezzo in gran bellezza. Insomma, “The Grand Equalizer” è diventata all’istante una delle mie canzoni preferite del 2014, perfetta così com’è dall’inizio alla fine.
Questo è quanto. “A Merging to the Boundless” (voto: 9,5) è un vero capolavoro di un gruppo capace di travalicare i confini del death metal meritandosi così in pieno il proprio nome, visto che, se ben ricordate, “Stargazer” è anche un pezzo dei grandi Rainbow. Fra l’altro, tutti gli StarGazer (specialmente The Great Righteous Destroyer e The Serpent Inquisitor) suonano in altri validi gruppi, segnalandosi così come dei musicisti dalle idee veramente inesauribili, oltre a elevare l’Australia su vette di pura eccellenza nell’ambito dell’heavy metal (non solo estremo quindi).
Tracklist:
1 – Black Gammon
2 – Old Tea
3 – An Earth Rides Its Endless Carousel
4 – A Merging to the Boundless
5 – The Grand Equalizer
6 – Ride the Everglade of Reogniroro
7 – Incense and Aeolian Chaos
Line-up:
The Great Righteous Destroyer – voce/basso
The Serpent Inquisitor – voce/chitarre
Selenium – batteria
FaceBook: http://www.facebook.com/pages/StarGazer/292821067421712
Nuclear War Now! Prod: http://www.nwnprod.com/
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