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Thursday, May 7, 2015
Goat Semen - "Ego Svm Satana" (2015)
Tempo fa è stato il turno dei canadesi Necroholocaust, che hanno rilasciato l’album d’esordio “Holocaustic Goat Metal” dopo ben 12 anni di dura gavetta a base di demo, split e violenza estrema nel nome dell’underground più marcio. E adesso è invece il turno di un altro attesissimo album di debutto da parte di un gruppo di culto ancor più totale, vuoi perché proviene dai bassifondi puzzolenti del Sudamerica (e già qui…), e vuoi perché è in giro addirittura dal 2000. Sto parlando di “Ego Svm Satana” dei peruviani Goat Semen, quartetto iper-cuoioborchiato che è arrivato a questo fatidico traguardo grazie alla collaborazione fra la connazionale Austral Holocaust Productions e la onnipresente Hells Headbangers Records (che ultimamente sta producendo materiale parecchio succulento, yam-yam!).
Passata l’intro “Litanias de Satan”, quello che vi aspetta in quest’album è pura carneficina in tipica tradizione sudamericana, tanto più che il pezzo d’apertura “Holocausto” è praticamente un grind selvaggio da un minuto e 20 circa che mette subito le cose in chiaro(scuro). Black/death metal bestiale senza nessuna raffinatezza che va (quasi) sempre alla velocità della luce proponendo delle liriche esageratamente blasfeme, un riffing primitivo, assoli quantomai rumorosi qui e là, e un cantato in spagnolo completo di urla esagitatissime, vocalizzi torturati, improvvisi acuti lancinanti e grugniti maialeschi anche super-effettati (più o meno gli stessi che sparano gentaglia come i Necroholocaust o i Revenge), tutte voci che spesso e volentieri si incastrano fra di loro per creare un caos immondo che rimanda moltissimo ai Morbosidad, stilisticamente parecchio vicini ai Goat Semen. I quali sono così furiosi che alle volte sputano soluzioni più thrash, ravvisabili specialmente in “Warfare Noise” (un pezzo proveniente addirittura dal demo del 2002, ed è pure l’unico in inglese di tutto il lotto), canzone incredibilmente dinamica nei suoi 5 minuti e 40, e che si basa molto su stacchi con annesse ripartenze da infarto nonché su un batterista capace di lavorare molto bene anche su dei tom-tom quasi tribali da rito perverso.
Ma a questo punto credo si sia capito che i Goat Semen hanno molto di più da offrire che la solita ultra-violenza per tutto il disco. Lo conferma soprattutto la lunghissima (ben 10 minuti!) “Hambre, Peste, Guerra y Muerte”, un pezzo strano per i canoni dei Goat Semen visto che non solo conta alla fine un lavoro di basso bello curato nonché delle buone melodie ma anche uno sviluppo curioso. Infatti, è puro doom nei suoi primi 5 minuti, poi accelera per diventare groovy e, dopo un po’, ecco i tanto amati blast-beats completi di assolo sì elementare ma più melodico (più o meno…) del solito. Infine, ritorna doom così da concludersi in dissolvenza. A dire il vero, pur essendo un brano, diciamo, anti-convenzionale, non è proprio perfetto visto che manca un po’ di fluidità ma comunque complimenti al gruppo per il coraggio dimostrato.
Delude invece parecchio l’ultima canzone, cioè la stessa titletrack, che, dinamica e furiosa nei suoi primi momenti, si perde non poco con il passare del tempo in quanto ripete sostanzialmente le stesse cose dall’inizio alla fine. E poi perché dura la bellezza di 5 minuti ma, detto francamente, dopo il tour de force di “Hambre, Peste, Guerra y Muerte” ci voleva qualcosa di più breve e violento. Interessanti però quei rallentamenti “occulti” con tanto di voce pulita eppure posseduta.
Ritornando agli aspetti positivi della faccenda, qui e là ci sono dei momenti da antologia totale. Come l’”ATTAAAACK” molto a là Bestial Mockery urlato a perdifiato dal cantante in “Warfare Noise”. Oppure come lo stacco, pieno di feedback urlante, di “Altares de Pandemonium” nel quale sempre Neyra si sputa letteralmente l’anima scusandosi verso Dio per aver imboccato la strada della perdizione (o almeno così ho capito… fidatevi della mia interpretazione va’!). Geniale!
Curioso però notare che, al pari di “Holocaustic Goat Metal”, anche “Ego Svm Satana” (voto: 7,5), dopo aver partorito autentiche perle come l’ultra-thrash bastardo di “Warfare Noise” o i tupa-tupa animaleschi di “Revelaciones” (2 minuti di bombardamenti a tappeto!), si perda proprio alla fine. E questo è un po’ come dire che i Goat Semen appartengano alla categoria di quei gruppi super-underground che sembrano trovare la propria migliore espressione nelle produzioni minori, dove possono scatenare la loro bestialità senza avere la pressione di fare il grande passo dell’album, come se questo fosse un punto di arrivo da cui non fare più ritorno. Tanto più che “Ego Svm Satana”, come spesso avviene per gruppi simili, è composto perlopiù da pezzi già editi in passato (e bisogna dire che i Goat Semen hanno suonato e riproposto per anni e anni sempre gli stessi…). Nonostante tutto ciò, quest’album lo consiglio senza riserve a chi si nutre di pane e Metallo ultra-estremo sudamericano, vuoi perché riesce nell’impresa di non essere ripetitivo, vuoi perché la prestazione vocale di Neyra è veramente violentissima, e vuoi perché la produzione è sì rozza e spartana ma allo stesso tempo ascoltabile e pure lontana dal suono cavernoso tipico del “Bestial Black/Death Metal”. E poi oh, anche perché lo spagnolo regna!
Tracklist:
1 – Litanias de Satan (intro)
2 – Holocausto
3 – Genocidio
4 – Warfare Noise
5 – Revelaciones
6 – Altares de Pandemonium
7 – Madre Muerte
8 – Hambre, Peste, Guerra y Muerte
9 – Ego Svm Satana
Line-up:
Neyra – voce
Beleth – chitarre
Necro – basso
Julio Satyricon Campos – batteria
FaceBook: https://www.facebook.com/goatsemen?fref=ts
Hells Headbangers Records: http://www.hellsheadbangers.com/
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