Saturday, May 9, 2015
Absentia Lunae - “Vorwärts" (2014)
I triestini Absentia Lunae, uno degli attuali gruppi black più importanti della Penisola, ci hanno impiegato ben 5 anni per dare un seguito a “Historia Nobis Assentietvr”. Attivi fin dal 2002, l’anno scorso hanno rilasciato il terzo album, “Vorwärts”, via Aeternitas Tenebrarum Musicae Fundamentum (per gli amici, Tas... ehm, ATMF), eccellente etichetta anch’essa proveniente da Trieste. Già il titolo del nuovo parto (dalla copertina che richiama fortemente il Futurismo) è un programma: in tedesco, “Vorwärts” significa “avanti”, intendendo con ciò il non doversi mai guardare indietro così “da reagire al caos stagnante della moltitudine di voci morte che tentano di confondere la propria coscienza” (come recita il foglio informativo sull’album redatto dall’etichetta). E queste non sono parole al vento perché, ascoltando i primi minuti dell’album (comprendente 7 pezzi per quasi 45 minuti di assalto), viene mostrata una musica alquanto coraggiosa e capace di andare oltre i confini angusti del black metal più classico.
Quello degli Absentia Lunae è infatti un black metal abbastanza particolare. I toni sono severi e fieri ma allo stesso tempo fatalisti e, nonostante un’atmosfera a tratti militaresca (come in “Tragedy Told by Golden Horns”, dove a un certo punto il batterista se ne esce con una marcia militare) che nel black metal spesso significa blast-beats a manetta senza nessun domani, l’approccio è sempre ben equilibrato fra i tempi veloci (fra cui blast-beats e tupa-tupa) e tempi più lenti (compresi quelli di stampo doom) che, forse un pochino più preponderanti, possono essere anche più inventivi della media. Il tutto seguendo una struttura che a non tutti potrebbe piacere visto che (quasi) ogni passaggio viene ripetuto in maniera ossessiva magari variandolo un po’ per creare degli strani climax (in tal caso, il finale meccanico, quasi robotico di “Dissolution Mechanism” è geniale) ma al contempo il discorso è libero e imprevedibile, cioè non esiste assolutamente nessuno schema a strofa-ritornello. Un’altra cosa poco digeribile è che alcuni pezzi si concludono in un modo totalmente brusco e che a dire il vero non sempre funziona (ecco, il finale di “Furor of the Monuments” era degno di essere sviluppato).
Oltre a tutto ciò, il black metal dalla disciplina ferrea degli Absentia Lunae è anche bello democratico, nel senso che ogni strumento ha la sua importanza, compreso un basso in buona evidenza abile a completare il lavoro delle chitarre inventandosi delle buone melodie. Fra l’altro, c’è pure una discreta interazione fra le due asce (come in “Rapace Planare” ma non solo) che però, suonate da Climaxia (cioè una donna, giusto sottolinearlo dato che nel metal estremo le donne non suonano quasi mai la chitarra, al massimo il basso – e mi chiedo ancora il perché…), non concedono nessuno spazio ad assoli vari, creando comunque talvolta delle notevoli parti arpeggiate nonché delle occasionalissime soluzioni un pochino più death metal.
Un’altra particolarità degli Absentia Lunae deriva sicuramente dal cantato. Il quale è costituito di base da una specie di rantolo gutturale pregno di una fierezza e di una cattiveria non indifferenti che però risulta accompagnato da un vasto campionario di voci pulite anche parecchio evocative e talvolta effettate. E c’è una notizia allettante per coloro che amano ascoltare il black metal in italiano: qui e là l’inglese viene alternato alla lingua madre mentre sono cantate interamente con quest’ultima sia la titletrack (che a poco a poco diventa sempre più veloce divenendo a un certo punto quasi industrial, segnalandosi così come uno dei brani migliori dell’album) che la conclusiva “L’arrivée” (che però è un pezzo molto evocativo e totalmente sperimentale, ergo non-metal).
Questo è quanto. Gli Absentia Lunae (voto: 8), con il loro “Martial Futurist Black Metal” (definizione un pelo pomposa suggerita dall’ATMF) si riconfermano un gruppo capace di dire la sua creando anche concept lirici lontani anni luce dalle varie trollate e assurde adorazioni verso il Demonio tipiche del black metal. Fieri ma fatalisti, ossessivi ma imprevedibili, robotici ma incredibilmente umani, gli Absentia Lunae, che si esibiscono con divise paramilitari complete di maschere anti-gas, si aggiungono a quei gruppi black metal che sul finire del 2014 hanno prodotto grandi e fantasiosi album, cosa che conferma un attuale livello di creatività altissimo pur rimanendo più o meno nei confini (comunque molto larghi) del metallo nero, alla faccia di coloro che si affannano come disperati per trovare IL gruppo rivoluzionario capace di inventare da solo un nuovo genere.
Tracklist:
1 – Dissolution Mechanism
2 – Furor of the Monuments
3 – Rapace Planare
4 – Manipulated Statues of Flesh
5 – Vorwärts
6 – Tragedy Told by Golden Horns
7 – L’arrivée
Line-up:
Ildanach – voce
Climaxia – chitarre/basso
Anamnesi – batteria
FaceBook: https://www.facebook.com/absentialunae?ref=ts&fref=ts
ReverbNation: http://www.reverbnation.com/absentialunae
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