Saturday, April 18, 2015
Ascension - "The Dead of the World" (2014)
Dopo aver ascoltato con assoluta gioia mefistofelica “The Dead of the World”, secondo album dei tedeschi Ascension, mi sono convinto che la loro connazionale World Terror Committee è una gran bella etichetta specializzata nel cosiddetto “orthodox” o “religious” black metal. Di quest’ultimo genere ne avrete sicuramente sentito parlare ma per quelli che non sanno nulla è bene far sapere che si tratta di una particolare forma di black metal dalle tematiche fortemente occulto-esoteriche completate da una misteriosa simbologia tutta propria. Tale “genere”, ormai inflazionatissimo ma ancora amatissimo da una larga fetta di metallazzi, è nato agli inizi del 2000 grazie a gruppi francesi e svedesi come Deathspell Omega (che da un paio di anni hanno intrapreso una strada personalissima come solo i Maestri sanno fare), Watain, Merrimack, Funeral Mist e pochi altri. Fra le ultime formazioni notevoli che stanno seguendo, ma con personalità, le loro orme figurano proprio gli Ascension, un quintetto che già viene preso come punto di riferimento dalle giovani leve e che, per questo nuovo album, si è avvalso di ospiti illustri come The Magus (Thou Art Lord, Necromantia, Principality of Hell) e Mors Dalos Ra (Necros Christos), che hanno offerto la propria voce rispettivamente in “Unlocking Tiamat” e “Mortui Mundi”.
“The Dead of the World” è un disco veramente immenso già dalla sua durata che potrebbe spaventare molti di voi: 56 minuti per 7 pezzi, il che significa che alcuni di essi sono belli lunghi, come la conclusiva “Mortui Mundi” che martoria i timpani dell’ascoltatore per 10 minuti. Eppure, il tutto scorre via liscio come l’olio perché gli Ascension suonano un black metal dinamico e pieno di sorprese che, perfettamente equilibrato fra le sfuriate in blast-beats e tempi più lenti anche di stampo doom, offre una gamma di soluzioni estremamente varia rimanendo però molto atmosferico con incredibile costanza. Si passa così da momenti agghiaccianti ad altri malinconici e arpeggiati se non persino maestosi (come in “Deathless Light”) o ritualistici (“Unlocking Tiamat”) non facendo mancare all’appello neanche delle forti influenze death metal capaci di brutalizzare ancor di più l’intero discorso, le quali sono da individuare negli ultimi 3 pezzi. E qualche volta ci scappa pure un buon groove, come in “Death’s Golden Temple”, uno dei miei brani preferiti dell’album.
Oltre a ciò, gli Ascension sono letteralmente avvolgenti. Questo perché, per prima cosa, c’è un lavoro ricercatissimo da parte delle due chitarre, che interagiscono continuamente fra di loro partorendo riffs anche stranissimi e spesso una delle due emerge con prepotenza lanciandosi in assoli pindarici tecnicamente sorprendenti e dal buon gusto melodico. Non è da meno il batterista, inventivo oltre ogni misura mentre talvolta il basso concorre a dar più profondità alla musica completando il lavoro delle chitarre. Come se ciò non bastasse, in pezzi come “Death’s Golden Temple” c’è pure qualche effetto sullo sfondo. E tutto ciò senza perdere un grammo di intensità, anzi, guadagnandone sempre di più anche in virtù di una fluidità veramente rara.
Un aspetto curioso concernente la struttura delle canzoni viene dal fatto che spesso gli Ascension amino riprendere, sviluppandolo in diverso modo, un passaggio suonato precedentemente, risultando così ancor più imprevedibili e cangianti. Ed è incredibile come il gruppo riesca a esserlo pure nei momenti più ossessivi, soprattutto nel lungo finale malinconico di “Mortui Mundi”, nel quale le due chitarre si danno continuamente il cambio per disegnare assoli su assoli offrendo sorprese a manetta.
Completato dai rantoli del cantante ormai tipici di molto black metal di oggi, “The Dead of the World” (voto: 9,5; distribuito nel Nord America dalla Season of Mist) si fa rispettare alla grande come uno dei migliori album del genere dell’A.D. 2014. Nessun difetto, nessun passo falso, dall’inizio alla fine è impossibile non farsi trascinare dalle trame complesse degli Ascension che, pur rimanendo black metal fino al midollo, sono riusciti a varcarne i confini anche in modi insospettabili. L’unico sospetto che ho riguarda l’identità dei membri degli Ascension, visto che sono stranamente senza nome anche se, bella contraddizione, ne esistono le foto promozionali (dalle quali sembra essere un quintetto). Curioso…
Tracklist:
1 – The Silence of Abel
2 – Death’s Golden Temple
3 – Black Ember
4 – Unlocking Tiamat
5 – Deathless Light
6 – The Dark Tomb Shines
7 – Mortui Mundi
Line-up:
sconosciuta
FaceBook: http://www.facebook.com/Ascension.Germany
World Terror Committee: http://www.w-t-c.org/
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