Wednesday, July 3, 2013

The Beyond - "Decaying Death EP" (2013)

EP autoprodotto (17 Aprile 2013)

Formazione (2011):   Michel – voce;
                                   Federico Visintainer – chitarra;
                                   Michele Segata – chitarra;
                                   Moreno Visintainer – basso;
                                   Corrado Menegatti – batteria.

Provenienza:              Trento, Trentino Alto – Adige.

Canzone migliore del disco:

“Mass Lobotomy”.

Punto di forza del gruppo:

la sua incredibile capacità nel riuscire godibile pur essendo di una compattezza spaventosa.


The Beyond è un nome così scontato e semplice per un gruppo death metal da essere dannatamente efficace. Anche perché sintetizza con poco la paura ancestrale per eccellenza dell’uomo. “Che cosa c’è dopo la morte?” è LA domanda eterna, è proprio questo a renderla attraente e importante, ma allo stesso tempo è stata la fonte spirituale di innumerevoli conflitti religiosi, quindi è una domanda anche molto pericolosa. I The Beyond ribadiscono questo concetto parlando di devastazioni di massa, torture e amenità simili, ergo è ovvio che oggi si parli del caro e intramontabile death metal vecchia scuola. E fra l’altro, con questo gruppo, si segna il ritorno nelle scene di un ex – membro (Corrado Menegatti) dei Nimroth, buon gruppo death/thrash scioltosi purtroppo dopo il primo demo del 2009, recensito anni fa proprio su queste pagine (a proposito, i Nimroth, se non sbaglio, si sono scordati bellamente di rispondere alla mia intervista, MANNAJA MANNAGGIA!).

“Decaying Death” è la primissima uscita dei The Beyond (nati dalle ceneri dei Deformed Agony), si compone di 4 pezzi molto ben differenziati fra di loro (come si vedrà) per 14 minuti di massacro sonoro. Il quale è un death metal caratterizzato da un ottimo bilanciamento fra le parti veloci (anche in blast) e quelle lente, un’interazione veramente minimalista fra le due chitarre (per esempio, gli assoli sono qui totalmente banditi) che sono veramente poco inclini alla melodia, e in più la struttura delle canzoni è semi – sequenziale, cioè si ha la tendenza ad aggiungere/togliere qualche passaggio a uno schema in fin dei conti ben definito e lineare, seppur qualche raffinatezza inattesa non manchi. Insomma, i The Beyond propongono un campionario ideale per far scapocciare in totale allegria la testa di ogni deathster che si rispetti senza masturbazioni particolari di nessun tipo.

Una delle caratteristiche migliori del gruppo viene sicuramente dalla voce, che è un grugnito costantemente cupo e di una profondità pazzesca. Ciò è dovuto anche a delle linee vocali intense e ritmate, specie durante la seconda parte del disco.

Il gruppo è riuscito inoltre, come già detto, a differenziare alla grande i vari pezzi. Così, si passa dalle soluzioni molto in Swedish – style di “Crime and Punishment” con tanto di tupa – tupa alla struttura un po’ più libera di “Mass Lobotomy” (che potrebbe essere il brano da cui ripartire per il prossimo disco). E poi c’è “Tortured ‘till Redemption”, un brano ricco di groove e basato completamente su dinamici tempi medi, capace inaspettatamente di dare un po’ di respiro all’ascoltatore.

C’è solo una cosa che non mi convince di tutto il disco: la produzione… o meglio, il suono piuttosto plasticoso della batteria, soprattutto per quanto riguarda il rullante. Ma per il resto, niente paura, la produzione dell’EP è abbastanza grezza ma con tutti gli strumenti al loro posto e in buona evidenza (a parte il basso, s’intende).

Sintetizzando tutto l’ambaradan, abbiamo di fronte una nuova promessa di ancient death metal tricolore dalle caratteristiche interessanti e per certi versi coraggiose (tipo la più totale assenza di qualsivoglia assolo), sperando però che i The Beyond non facciano la stessa fine dei Nimroth, dato che le potenzialità per fare belle cose in un futuro prossimo venturo ci sono tutte. Inoltre, in questo clima generale di ritorno alla vecchia scuola (nel nostro caso, nell’ambito del death metal), fa piacere constatare l’attuale fermento del genere in terra italica, con i The Beyond che si aggiungono ai vari Into Darkness, Zorndyke, Profanal, Carnal Devastation, Voids of Vomit e chi più ne ha più ne metta.

Voto: 80

Flavio “Claustrofobia” Adducci

Scaletta:

1 – Decaying Death/ 2 – Crime and Punishment/ 3 – Tortured ‘till Redemption/ 4 – Mass Lobotomy

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