(Faccio presente fin da subito che l'intervista che leggerete risale al 2009, e mi è stato detto che mi è stata mandata, dopo un paio di mesi dalla recensione dell'ultimo demo del gruppo, durante il mese di Ottobre. Probabilmente la mia mail in quel periodo s'era rincojonita! Nda Claustrofobia)
1) Ehilà, carissimi, come la vas? Allora, prima di tutto, vorrei farvi i più sentiti complimenti per aver tirato fuori dal cilindro un demo che tiene decisamente alta la bandiera del death metal vecchia scuola svedese, mandando a quel paese tutti i modernisti del mondo!
Kristian, chitarra: Ciao! E grazie dei complimenti!! Non abbiamo fatto altro che suonare quello che ci piace… J
2) Volete presentare i Profanal ai lettori di “Timpani Allo Spiedo”?
K: I Profanal nascono quasi per scherzo (era il 2005), da una jam session tra Rosy, me, Burki e il batterista della mia ex-band.
Non avevamo nessuna aspettativa, ma tra un riff e qualche birra saltò fuori subito un’intesa straordinaria…soprattutto sul genere da fare: Death metal senza troppi compromessi…
Così dopo altre prove andate a buon fine decidemmo di iniziare a fare le cose sul serio…e voilà!!!
Ecco nati i Profanal!!!
3) Cosa trattate nei testi e chi li compone? Da dove vi viene l’ispirazione? Quali sono le vostre principali influenze in tal senso?
Rosy, voce: I testi li compongo io. Sono testi che parlano di morte…zombies, decomposizione, cimiteri. Ma anche caos, demoni e bestie e mondi malvagi.
Sono sempre stata affascinata dall’immaginario orrorifico e da tutto quello che lo circonda, in tutte le sue forme…
4) Perché siete così tanto affascinati dall’immaginario horror? Presumo che siate appassionati della filmografia di questo genere…
Daniele, basso: Beh, è death metal. Cosa si lega così bene alla nostra musica come certe tematiche? E comunque citazioni cinematografiche non ne abbiamo minimamente, non siamo gli Impetigo, i Mortician o i Necrophagia…Will Rahmer è un vero esperto di film horror mica noi eheheh.
K: A me piace tutto ciò che oscuro, decadente e marcescente quindi anche in tutto quello che viene descritto, come i libri e la filmografia, ma non è una cosa strettamente legata ai Profanal….
5) Sbaglio o nei vostri testi traspare anche un po’ di anticlericalismo( l’intro, in fin dei conti, è esemplificativa a tal proposito) e quindi dovrebbe essere letta con questa chiave di lettura anche “Putrescent Adoration - Outro”( che forse è più anticristiana) o le mie osservazioni sono opinabili?
K: …no, no, hai perfettamente ragione… con l’intro volevamo sottolineare gli stupidi discorsi del papa e quindi della chiesa….
“Putrescent adoration” invece è un sorta di immaginaria invocazione di una marcia divinità in un mondo comandato dal caos… Niente di realistico quindi…Ma come hai capito non siamo chirichetti…..ahahaha!!!
6) Come avviene la composizione dei pezzi e quanto è durata la loro stesura? Qual’è il pezzo che, in tal senso, vi ha dato più noie del previsto? Chi è, o chi sono i principali compositori del gruppo?
D: Il principale compositore è Kristian, che ha sempre l’input scrivendo un riff. Poi parte tutto di conseguenza, io mi costruisco in mente la struttura della canzone e lavoriamo insieme per finirla. Poi chiunque ci mette del suo ma la maggior parte del lavoro è diviso tra me e Kristian, anzi da Kristian aiutato da me. Quanto dura la composizione, ovviamente, non è quantificabile: a volte abbiamo scritto pezzi in mezza prova.
7) Dove avete registrato i pezzi ed in quanto tempo? E qual’è stato il pezzo più difficoltoso da questo punto di vista?
D: Il demo è interamente autoprodotto, lo abbiamo registrato nella nostra sala prove con un po’ di strumentazione che avevamo. Il pezzo che ci ha dato più difficoltà è stato “Condemned to Vomiting” perché è stato l’ultimo ad essere ultimato, quindi lo avevamo provato meno volte.
8) Devo dire che sinceramente il vostro death metal svedese mi è veramente piaciuto: vario e fantasioso, ogni canzone è perfino altamente riconoscibile anche per quanto riguarda la struttura. Nella vostra ricetta, poi, c’è praticamente tutto il bagaglio essenziale del death svedese vecchia scuola: i classici tempi doom, ritmiche e riffing thrasheggianti e talvolta quest’ultimo sembra risentire di un’influenza punk-hc piuttosto netta, rimandi al death melodico, grugniti profondissimi che certe volte si alternano ad urla devastanti, produzione d’annata, e così via. Mi sono reso conto che il batterista non tocca mai velocità in blast-beats. Ora, siete d’accordo con le mie affermazioni? E quali sono le vostre principali influenze?
D: Beh, i blast-beat non erano proprio una prerogativa del death metal old school (beh oddio, un po’ della corrente americana credo di sì. Nda Claustrofobia)…Possessed, Obituary, primi Death, Autopsy, Asphyx, Benediction, Nihilist…Io di blast non ce ne sento. Poi Nicco preferisce certe ritmiche e il gioco è fatto. Comunque ripeto che il blast-beat nel primo death metal non era una cosa comune. Le nostre principali influenze si snodano attorno ai primi Grave, i sempreterni Dismember, Nihilist ed Entombed, God Macabre, Goddefied, Asphyx e un’altra miriade di gruppi. A tal proposito cito sempre “The Winterlong” dei God Macabre come il disco ‘completo’ per eccellenza, dove riffing thrasheggiante, parti doom, riffing hardcore (erano partiti come Macabre End e venivano tutti dalla scena punk-hc) e melodie classiche si uniscono alla perfezione.
9) Ho notato che alcuni dei vostri pezzi presentano una struttura non proprio classica, considerando che, per esempio, “Rotten Bodies Surfn” ha addirittura 8 riffs contenuti nella bellezza di 3 minuti, diversamente da “Putrescent Adoration – Outro” che ha un numero di riffs simile confluiti però nella durata di più di 5 minuti. Quindi, strutturalmente parlando da chi siete stati influenzati, specialmente riguardo la prima canzone citata? Forse, dai Carbonized e gruppi simili?
D: Per quanto riguarda le strutture non c’è un influenza precisa, ma credo questo sia uguale per quasi tutte le band…Almeno finora non ho mai conosciuto gente che sceglie la struttura ad inizio composizione!!! Si lavora scrivendo riff su riff fino a che la canzone non è ‘perfetta così’….
10) Ho ravvisato come pezzo rappresentativo del vostro secondo demo “Putrescent Adoration – Outro”, in quanto, a mio avviso, è quello che secondo me riassume le vostre caratteristiche in tutto e per tutto, e ho notato anche un’onta veramente notevole di epicismo. Per non parlare poi del classico inserto di chitarra acustica( almeno credo che sia acustica) dal taglio melodico e disperato. Quindi, siete d’accordo con quanto affermo? Se no, perché e qual’è, secondo voi, il pezzo che meglio vi rappresenta?
D: Si, forse è proprio Putrescent Adoration il nostro pezzo più ‘completo’ e quindi che ci possa rappresentare meglio. È la canzone della nostra maturazione artistica fino ad ora….
11) Personalmente, penso che il vostro principale punto di forza sia la classica cupezza che contraddistingue il death metal vecchia scuola, così rozzo e malvagio, consapevole della morte che cammina imperturbabile e spietata( bella ‘st’interpretazione nevvero?). Ora, pensate così anche voi? Se no, perché e secondo voi da cosa è rappresentato il vostro principale punto di forza?
D: Penso che il nostro punto di forza sia la semplicità. Problemi ce ne facciamo pochi e suoniamo. Abbiamo una certa idea di musica e quella rimane, senza ascoltare i discorsi della gente. Poi quale è il nostro punto di forza ce lo devono dire gli altri, noi andiamo avanti e basta…
12) Perché l’ultimo brano, ossia “You’ll Never See”, è messo nel demo dal vivo? E dove l’avete registrato e com’è andato quel concerto? Inoltre, perché avete scelto come cover proprio questa, e non, che ne so, qualcosa dagli Unleashed, o dai Carbonized…?
D: Beh, una cover vale l’altra…Ce ne sarebbero a decine di pezzi da coverizzare, la scelta è caduta su “You’ll Never Seen” sia perché è un mega classico del genere, sia perché i primi Grave sono una delle nostre maggiori influenze. Inoltre è stata registrata bene in occasione di un bel concerto che facemmo a Marsiglia….
… ce l’avevamo quindi perché non metterla?
13) La copertina è una foto se non sbaglio no? Chi l’ha proposta ed ha un qualche significato?
R: La copertina è una mia foto scattata in un piccolo cimitero in Umbria, poi ritoccata con Photoshop per rendere il tutto più marcio…
14) Perché proprio un titolo come “Rotten Bodies” e cosa vuole dire? Inoltre, chi l’ha proposto?
K: “Rotten bodies” significa letteralmente “corpi marci” nel senso di corpi in decomposizione… l’ho semplicemente scelto perché oltre ad essere parte del titolo della prima canzone riprende le tematiche macabre di tutto il disco…secondo me era un titolo azzeccato per la musica che proponiamo…Musica marcia suonata da corpi marci… eheheh
15) Adesso vorrei parlare un po’ dell’”Intro”. Come è venuta fuori e da dove avete estratto quei canti di chiesa, quelle urla che si fanno vive successivamente? E riguardo a papa Nazingher, il suo discorsetto delirante dove l’avete preso e perché, domanda forse banalotta, l’avete messo?
D: L’”intro” ce l’ha fatto un nostro carissimo amico, Marco (che saluto): ha avuto l’ispirazione, l’ha fatto e il giorno dopo si è presentato con questo ‘regalo’…Ci è piaciuto un sacco e l’abbiamo scelto eheheh…
K: Sì, come ho già spiegato, sottolinea in una frase quanto la chiesa cade nella stupidità… dice “non temete gli uomini, TEMETE DIO!!!”???!!!
Ma si rende conto ‘sto papa di cosa dice??!!!! ehehehhe
16) Dove avete preso invece quello sketch che fa la sua “bella”( ihih) figura nel finale di “Condemned to Vomiting”, anche perché non è la prima volta che lo sento( da furbo quale sono però non mi ricordo dove!)?
K: Visto che la canzone parla di una condanna a vomitare per l’eternità, pensavamo che ci stava bene uno sketch del genere… è banale e scontato forse, ma a noi piaceva l’idea e cosi abbiamo preso da Internet un suono di vomito qualsiasi e dopo qualche effetto e mixing per renderlo personale l’abbiamo agganciato alla song… chiude perfettamente!!! ahahaha
17) Qua sono un po’ provocatorio, ma data la natura globalizzante e commerciale dell’inglese, perché lo utilizzate? Non vi pare, tra l’altro, che sia un po’ troppo stra-abusato?
D: Beh,le scelte erano inglese ed italiano, di certo non potevamo cantare in svedese eheheh…
Non so, personalmente alla maggior parte dei gruppi viene naturale scrivere in inglese, alla fin fine è la lingua ‘standard’ per la musica.
K: Secondo me è la lingua “standard” per ogni cosa… con la globalizzazione, Internet, viaggi low-cost è diventata una cosa normale parlare in inglese!!! Non so se sia meglio o peggio, l’importante è non farlo per forza!!! Ma se uno lo sa, come Rosy, e gli viene naturale, non vedo che male c’è….
18) Una curiosità: chi ha scelto il nome del gruppo?
K: Il nome è nato prima ancora che il gruppo nascesse…fu una mia idea con altre persone che suonavano con me in band precedenti. Però era stato pensato per tutt’altra cosa!! Mi pare per una sorta di copertina con una croce ficcata in un culo che usciva da una bara…. Mah… non ricordo bene… ero un adolescente e tanto, tanto sbronzo…. Ahahahahha!!
Poi la ritirai fuori anni dopo e si decise di adottarlo per la band… alla fine è un nome che ti ricordi… heehehe
19) Chi ha fatto il logo e quindi come è venuta l’idea?
K: Il logo è stato fatto in decisione comune… Venni con varie prove di Font che mi sembravano adatti e quando se ne scelse uno, Rosy lo modificò, allungandogli per esempio le lettere e il gambo della “O” fino a che non divenne personale….
20) Questa invece è una domanda per Burki: mi incuriosisce non poco il tuo soprannome. A questo proposito, posso chiederti da dove deriva?
K:… è un Demone di una mitologia che visse nel tardo Egitto portando guerre, carestie e distruzioneeeeeeeeee!!!hahaha
No, scherzo… è semplicemente l’abbreviazione con la K del suo cognome….
21) Siete pienamente soddisfatti del risultato raggiunto oppure no? Come la sta prendendo il pubblico e la critica?
K: Siamo soddisfatti!!! Sono state distribuite quasi 500 copie in tutto il mondo grazie anche all’aiuto della Blasphomous Art Records (ITA) e la Gorification Musix (FRA) Quest’ultima inoltre ne ha ristampate altre 300 copie in cd-r ed altre 150 in tape.
Sicuramente il pubblico a cui piace un certo tipo di musica è rimasto pienamente contento e quindi non vediamo l’ora di poterli soddisfare anche dal vivo!!
22) Che differenze ravvisate tra il vostro primo demo e questo “Rotten Bodies”?
D: Tante, troppe. Ad iniziare dalla produzione, dalla maturità dei pezzi, le nostre capacità tecniche e le scelte dei suoni. Il primo demo è una semplicissima presa diretta in sala prove, questo è stato più ragionato. Poi ovviamente il tempo fa la sua e dopo un anno è normale trovarsi a fare un lavoro molto più maturo. Cosi sarà per il prossimo e via dicendo…
23) Cos’è, secondo voi, il death metal?
D: Come tutti i generi spiegarli a voce è difficile, se non impossibile. Parlano i dischi. Se il termine death metal è nato per definire la musica di determinati gruppi, QUELLO è il death metal. Per chiunque voglia far passare certe sonorità per death metal giustificando il tutto con l’evoluzione, lo invito ad ascoltare dischi come “Severed Survival” o “Slowly We Rot”. Quello è il death metal.
24) Secondo voi quali sono le ragioni che hanno portato alla nascita del death metal e perché? Che ne so, ragioni sociali, in quanto si vuole usare quel tipo di liriche per rappresentare un mondo ormai allo sfascio, e così via? E quindi perché, secondo il vostro parere, i temi trattati si sono rivolti subito verso l’horror?
D: Probabilmente quello che hai scritto te, anche se non ci sono particolari ragioni sociali come per altri generi. Alla fin fine è la naturale evoluzione di un certo modo di intendere la musica, era naturale arrivarci dopo determinati dischi.
K: Il death metal è nato secondo la semplice estremizzazione di quello che era il metal. Al posto di voci bianche si provarono ad utilizzare voci ben più cupe, al posto di suoni puliti di chitarra solo potenti distorsioni e al posto di testi fatti di donne e motore si iniziarono a fare su morti in decomposizione o comunque su tematiche macabre… non so quale sia stata la ragione che ha portato a questo, ma ne sono proprio contento… eheheh
25) Quali sono, per voi, i 5 più bei dischi death metal?
D: Cinque sono pochi…Rimanendo in ambito svedese, dove posso permettermi di dire 5 nomi soli, dico
1 – Entombed “Left Hand Path”;
2 - God Macabre “The Winterlong”;
3 - Carnage “Dark Recollection”;
4 – Grave “Into the Grave”;
5 – Dismember “Like an Everflowing Stream”.
Però così lascio fuori Autopsy, Possessed, Morbid Angel, Asphyx, Incantation, Immolation ecc… ma non si finirebbe più! Quindi mi limito alla scuola svedese vista la direzione dell’intervista.
K: Idem…. Anche se personalmente mi piace di più “Indecent and Obscene” di “Like an Everflowing Stream” dei Dismember…comunque son tutti dei masterpiece del genere….
26) Che differenze ravvisate tra la vecchia scuola e quella successiva e quest’ultima è un’evoluzione o meno della prima? Quindi, essa cosa, secondo voi, ha aggiunto e/o perso qualcosa di meglio? Quindi apprezzate anche il death metal moderno?
D: Per come la vedo io l’evoluzione rimane tale quando non snatura il significato iniziale di quel genere musicale. A mia personalissima opinione, l’evoluzione ad un certo punto si deve fermare per non uscire totalmente dai binari, e questo vale per ogni genere. Voglio dire, i Rolling Stones si sono evoluti all’infinito?No, perché ad un certo punto, per me,un gruppo trova un equilibrio e lo mantiene.
K: Per Death metal moderno dovrei capire cosa intendi (hai presente Gory Blister, Gorod per esempio? Nda Claustrofobia), ma non lo intendo come un’evoluzione.
Un’evoluzione secondo me di un genere è prendere gli stessi riffs e farli suonare bene nell’anno che siamo. Non farlo diventare un altro genere!
Un esempio sono i Demonical… suonano death metal come una volta ma se li senti sono perfettamente incastonati in un’era moderna senza perderne lo spirito.
27) Come rispondete a quelli che si lamentano che il death metal vecchia scuola appartiene soltanto ai primi gruppi della scena, quelli più importanti, dimenticandosi così della passione, il semplice suonare quello che si vuole, che costituisce formazioni come la vostra?
D: ‘Appartenere’ è un parolone. Di certo è ovvio che la nostra musica non avrà MAI la pretesa di essere paragonata a quella dei mostri sacri, voglio dire nessuno di noi ha le pretese di scrivere il nuovo “Left Hand Path”…Ma allo stesso tempo chi oggi vuole ascoltare un certo tipo di musica deve cercare nell’underground, proprio perché non ci sono dei canoni commerciali da rispettare e basta suonare la propria musica, solo per passione.
K: Io non gli rispondo… continuino a credere ciò che vogliono.. il death metal non è mai morto… è la gente che prova a farlo morire, perché non supporta nessuna scena che invece, credimi, è fiorente più che mai…
28) Ascoltate altra musica oltre il Metal? Se sì, quali sono i generi musicali che meglio preferite? E quali artisti ascoltate di tali generi? Ed invece i vostri artisti preferiti in ambito Metal?
D: Sono nato e cresciuto con l’Heavy Metal classico, considero tutt’oggi gli Iron Maiden il gruppo più importante per la mia crescita musicale. In generale adoro l’HM e il thrash metal quando è suonato con l’attitudine old school, perché sono proprio le sonorità che preferisco. Fuori dal metal non ascolto tantissimo, ma proprio per una questione di ‘tempo’ visto che in campo metal scopro perle ogni giorno…Per dire qualcosa dico i vecchi classici dell’hard settantiano, sonorità padri di quelle HM.
K: …in ambito metal classico dico i Judas Priest!! Secondo me sono il METAL!!! Stop…
Per quello invece che non è Heavy metal ascolto molta “new wave” degli anni ’80 dark ….
29) Che ne pensate del cosiddetto “metal” mainstream?
D: Per me il metal ha passato i suoi anni d’oro, quindi da un punto di vista commerciale non possiamo più aspettarci quello che vedevamo negli anni 80. Basta vedere che quelli che oggi riempiono gli stadi sono gli stessi che li riempivano negli anni 80, quindi…Per il resto io ascolto al 90% metal underground proprio perché certe sonorità oggi si trovano solo lì.
30) Come vi rapportate con il fenomeno sempre più diffuso del peer 2 peer e quindi con il formato MP3?
D: Pro e contro. I pro ci sono, altrimenti oggi non saremo qui a dire ‘aah che belli i Nirvana 2002’ perché quasi nessuno avrebbe la possibilità di ascoltarli. Dall’altra il difetto è la possibilità di avere tutto subito, riempirsi il pc di materiale senza avere il tempo fisico di ascoltarlo, solo per il gusto di dire ‘li conosco, ho tutta la discografia’.
K: Il problema è che sono nati con questo sistema troppi “sapientoni” del metallo. Tutti si pensano di essere cultori solo perché hanno intere discografie sul pc… così la musica viene uccisa perché ciò non vuol dire ASCOLTARE! … la usi solo per essere “ganzo”!
Per di piu’ non comprare cd a gruppi vuol dire anche farli morire… soprattutto nell’underground è una spesa grossa portare avanti una passione come suonare death metal, perché non hai sponsor che ti pagano strumenti, tutor ecc… a fatica i locali ti pagano le serate!!! Quindi comprate i cd alle band!! Non scaricate!
La nota positiva è che eviti di comprare cd del cazzo perché prima naturalmente li hai ascoltati….
31) Che ne pensate della scena Metal estrema della Toscana (anche per quanto riguarda il lato extra-musicale – ossia locali, pubblico, trattamento degli organizzatori – della faccenda)?
D: In Toscana la scena metal è praticamente inesistente. Oltre a noi, i nostri amici Sickening e pochi altri che comunque non hanno ancora prodotto materiale, non c’è nulla. Per il resto, sulla faccenda organizzatori-locali, preferisco stare zitto per non essere troppo offensivo.
32) Come vi rapportate invece con la scena estrema italiana più in generale (idem)?
D: Non abbiamo una scena paragonabile per dimensione a quella di altri paesi, però i gruppi validi non mancano. Horrid, Slowly Suffering, Imposer, Voids of Vomit, Blasphemophagher, Uncreation, Hour of Penance…Siamo in ottimi rapporti con quasi tutti i gruppi italiani, alla fin fine il supporto viene spontaneo quando si ha a che fare con gruppi che la pensano come te.
33) Progetti in cantiere?
D: Attualmente stiamo scrivendo nuovo materiale che speriamo di registrare il più presto possibile, e farlo uscire come split o come ep magari per qualche etichetta.
K: Sì, stiamo progettando di registrare prima dell’anno (faccio presente che l’intervista è stata compilata nel 2009. Nda Claustrofobia) e ci sarà anche una sorpresa insieme… hihihi
34) Va bien, l’intervista volge al termine ragazzuoli, è stata dura per caso? Volete mandare un ultimo messaggio, che sia magari mortale, ai lettori birichini( wow!) di “Timpani Allo Spiedo”?
D: Grazie dello spazio e del supporto!
K: Mi raccomando, supportate più che potete l’underground! Spostatevi per supportare bands, comprate i loro cd ed uscite (spesso a prezzi veramente nulli!!!) perché ci sono bands veramente valide nel circuito! Non state ad ascoltare né Rock TV né supportate più il Gods of Metal o cagate simili!!!!!!
L’underground è la vera passione per la musica!!!!!!!!
Kristian, chitarra: Ciao! E grazie dei complimenti!! Non abbiamo fatto altro che suonare quello che ci piace… J
2) Volete presentare i Profanal ai lettori di “Timpani Allo Spiedo”?
K: I Profanal nascono quasi per scherzo (era il 2005), da una jam session tra Rosy, me, Burki e il batterista della mia ex-band.
Non avevamo nessuna aspettativa, ma tra un riff e qualche birra saltò fuori subito un’intesa straordinaria…soprattutto sul genere da fare: Death metal senza troppi compromessi…
Così dopo altre prove andate a buon fine decidemmo di iniziare a fare le cose sul serio…e voilà!!!
Ecco nati i Profanal!!!
3) Cosa trattate nei testi e chi li compone? Da dove vi viene l’ispirazione? Quali sono le vostre principali influenze in tal senso?
Rosy, voce: I testi li compongo io. Sono testi che parlano di morte…zombies, decomposizione, cimiteri. Ma anche caos, demoni e bestie e mondi malvagi.
Sono sempre stata affascinata dall’immaginario orrorifico e da tutto quello che lo circonda, in tutte le sue forme…
4) Perché siete così tanto affascinati dall’immaginario horror? Presumo che siate appassionati della filmografia di questo genere…
Daniele, basso: Beh, è death metal. Cosa si lega così bene alla nostra musica come certe tematiche? E comunque citazioni cinematografiche non ne abbiamo minimamente, non siamo gli Impetigo, i Mortician o i Necrophagia…Will Rahmer è un vero esperto di film horror mica noi eheheh.
K: A me piace tutto ciò che oscuro, decadente e marcescente quindi anche in tutto quello che viene descritto, come i libri e la filmografia, ma non è una cosa strettamente legata ai Profanal….
5) Sbaglio o nei vostri testi traspare anche un po’ di anticlericalismo( l’intro, in fin dei conti, è esemplificativa a tal proposito) e quindi dovrebbe essere letta con questa chiave di lettura anche “Putrescent Adoration - Outro”( che forse è più anticristiana) o le mie osservazioni sono opinabili?
K: …no, no, hai perfettamente ragione… con l’intro volevamo sottolineare gli stupidi discorsi del papa e quindi della chiesa….
“Putrescent adoration” invece è un sorta di immaginaria invocazione di una marcia divinità in un mondo comandato dal caos… Niente di realistico quindi…Ma come hai capito non siamo chirichetti…..ahahaha!!!
6) Come avviene la composizione dei pezzi e quanto è durata la loro stesura? Qual’è il pezzo che, in tal senso, vi ha dato più noie del previsto? Chi è, o chi sono i principali compositori del gruppo?
D: Il principale compositore è Kristian, che ha sempre l’input scrivendo un riff. Poi parte tutto di conseguenza, io mi costruisco in mente la struttura della canzone e lavoriamo insieme per finirla. Poi chiunque ci mette del suo ma la maggior parte del lavoro è diviso tra me e Kristian, anzi da Kristian aiutato da me. Quanto dura la composizione, ovviamente, non è quantificabile: a volte abbiamo scritto pezzi in mezza prova.
7) Dove avete registrato i pezzi ed in quanto tempo? E qual’è stato il pezzo più difficoltoso da questo punto di vista?
D: Il demo è interamente autoprodotto, lo abbiamo registrato nella nostra sala prove con un po’ di strumentazione che avevamo. Il pezzo che ci ha dato più difficoltà è stato “Condemned to Vomiting” perché è stato l’ultimo ad essere ultimato, quindi lo avevamo provato meno volte.
8) Devo dire che sinceramente il vostro death metal svedese mi è veramente piaciuto: vario e fantasioso, ogni canzone è perfino altamente riconoscibile anche per quanto riguarda la struttura. Nella vostra ricetta, poi, c’è praticamente tutto il bagaglio essenziale del death svedese vecchia scuola: i classici tempi doom, ritmiche e riffing thrasheggianti e talvolta quest’ultimo sembra risentire di un’influenza punk-hc piuttosto netta, rimandi al death melodico, grugniti profondissimi che certe volte si alternano ad urla devastanti, produzione d’annata, e così via. Mi sono reso conto che il batterista non tocca mai velocità in blast-beats. Ora, siete d’accordo con le mie affermazioni? E quali sono le vostre principali influenze?
D: Beh, i blast-beat non erano proprio una prerogativa del death metal old school (beh oddio, un po’ della corrente americana credo di sì. Nda Claustrofobia)…Possessed, Obituary, primi Death, Autopsy, Asphyx, Benediction, Nihilist…Io di blast non ce ne sento. Poi Nicco preferisce certe ritmiche e il gioco è fatto. Comunque ripeto che il blast-beat nel primo death metal non era una cosa comune. Le nostre principali influenze si snodano attorno ai primi Grave, i sempreterni Dismember, Nihilist ed Entombed, God Macabre, Goddefied, Asphyx e un’altra miriade di gruppi. A tal proposito cito sempre “The Winterlong” dei God Macabre come il disco ‘completo’ per eccellenza, dove riffing thrasheggiante, parti doom, riffing hardcore (erano partiti come Macabre End e venivano tutti dalla scena punk-hc) e melodie classiche si uniscono alla perfezione.
9) Ho notato che alcuni dei vostri pezzi presentano una struttura non proprio classica, considerando che, per esempio, “Rotten Bodies Surfn” ha addirittura 8 riffs contenuti nella bellezza di 3 minuti, diversamente da “Putrescent Adoration – Outro” che ha un numero di riffs simile confluiti però nella durata di più di 5 minuti. Quindi, strutturalmente parlando da chi siete stati influenzati, specialmente riguardo la prima canzone citata? Forse, dai Carbonized e gruppi simili?
D: Per quanto riguarda le strutture non c’è un influenza precisa, ma credo questo sia uguale per quasi tutte le band…Almeno finora non ho mai conosciuto gente che sceglie la struttura ad inizio composizione!!! Si lavora scrivendo riff su riff fino a che la canzone non è ‘perfetta così’….
10) Ho ravvisato come pezzo rappresentativo del vostro secondo demo “Putrescent Adoration – Outro”, in quanto, a mio avviso, è quello che secondo me riassume le vostre caratteristiche in tutto e per tutto, e ho notato anche un’onta veramente notevole di epicismo. Per non parlare poi del classico inserto di chitarra acustica( almeno credo che sia acustica) dal taglio melodico e disperato. Quindi, siete d’accordo con quanto affermo? Se no, perché e qual’è, secondo voi, il pezzo che meglio vi rappresenta?
D: Si, forse è proprio Putrescent Adoration il nostro pezzo più ‘completo’ e quindi che ci possa rappresentare meglio. È la canzone della nostra maturazione artistica fino ad ora….
11) Personalmente, penso che il vostro principale punto di forza sia la classica cupezza che contraddistingue il death metal vecchia scuola, così rozzo e malvagio, consapevole della morte che cammina imperturbabile e spietata( bella ‘st’interpretazione nevvero?). Ora, pensate così anche voi? Se no, perché e secondo voi da cosa è rappresentato il vostro principale punto di forza?
D: Penso che il nostro punto di forza sia la semplicità. Problemi ce ne facciamo pochi e suoniamo. Abbiamo una certa idea di musica e quella rimane, senza ascoltare i discorsi della gente. Poi quale è il nostro punto di forza ce lo devono dire gli altri, noi andiamo avanti e basta…
12) Perché l’ultimo brano, ossia “You’ll Never See”, è messo nel demo dal vivo? E dove l’avete registrato e com’è andato quel concerto? Inoltre, perché avete scelto come cover proprio questa, e non, che ne so, qualcosa dagli Unleashed, o dai Carbonized…?
D: Beh, una cover vale l’altra…Ce ne sarebbero a decine di pezzi da coverizzare, la scelta è caduta su “You’ll Never Seen” sia perché è un mega classico del genere, sia perché i primi Grave sono una delle nostre maggiori influenze. Inoltre è stata registrata bene in occasione di un bel concerto che facemmo a Marsiglia….
… ce l’avevamo quindi perché non metterla?
13) La copertina è una foto se non sbaglio no? Chi l’ha proposta ed ha un qualche significato?
R: La copertina è una mia foto scattata in un piccolo cimitero in Umbria, poi ritoccata con Photoshop per rendere il tutto più marcio…
14) Perché proprio un titolo come “Rotten Bodies” e cosa vuole dire? Inoltre, chi l’ha proposto?
K: “Rotten bodies” significa letteralmente “corpi marci” nel senso di corpi in decomposizione… l’ho semplicemente scelto perché oltre ad essere parte del titolo della prima canzone riprende le tematiche macabre di tutto il disco…secondo me era un titolo azzeccato per la musica che proponiamo…Musica marcia suonata da corpi marci… eheheh
15) Adesso vorrei parlare un po’ dell’”Intro”. Come è venuta fuori e da dove avete estratto quei canti di chiesa, quelle urla che si fanno vive successivamente? E riguardo a papa Nazingher, il suo discorsetto delirante dove l’avete preso e perché, domanda forse banalotta, l’avete messo?
D: L’”intro” ce l’ha fatto un nostro carissimo amico, Marco (che saluto): ha avuto l’ispirazione, l’ha fatto e il giorno dopo si è presentato con questo ‘regalo’…Ci è piaciuto un sacco e l’abbiamo scelto eheheh…
K: Sì, come ho già spiegato, sottolinea in una frase quanto la chiesa cade nella stupidità… dice “non temete gli uomini, TEMETE DIO!!!”???!!!
Ma si rende conto ‘sto papa di cosa dice??!!!! ehehehhe
16) Dove avete preso invece quello sketch che fa la sua “bella”( ihih) figura nel finale di “Condemned to Vomiting”, anche perché non è la prima volta che lo sento( da furbo quale sono però non mi ricordo dove!)?
K: Visto che la canzone parla di una condanna a vomitare per l’eternità, pensavamo che ci stava bene uno sketch del genere… è banale e scontato forse, ma a noi piaceva l’idea e cosi abbiamo preso da Internet un suono di vomito qualsiasi e dopo qualche effetto e mixing per renderlo personale l’abbiamo agganciato alla song… chiude perfettamente!!! ahahaha
17) Qua sono un po’ provocatorio, ma data la natura globalizzante e commerciale dell’inglese, perché lo utilizzate? Non vi pare, tra l’altro, che sia un po’ troppo stra-abusato?
D: Beh,le scelte erano inglese ed italiano, di certo non potevamo cantare in svedese eheheh…
Non so, personalmente alla maggior parte dei gruppi viene naturale scrivere in inglese, alla fin fine è la lingua ‘standard’ per la musica.
K: Secondo me è la lingua “standard” per ogni cosa… con la globalizzazione, Internet, viaggi low-cost è diventata una cosa normale parlare in inglese!!! Non so se sia meglio o peggio, l’importante è non farlo per forza!!! Ma se uno lo sa, come Rosy, e gli viene naturale, non vedo che male c’è….
18) Una curiosità: chi ha scelto il nome del gruppo?
K: Il nome è nato prima ancora che il gruppo nascesse…fu una mia idea con altre persone che suonavano con me in band precedenti. Però era stato pensato per tutt’altra cosa!! Mi pare per una sorta di copertina con una croce ficcata in un culo che usciva da una bara…. Mah… non ricordo bene… ero un adolescente e tanto, tanto sbronzo…. Ahahahahha!!
Poi la ritirai fuori anni dopo e si decise di adottarlo per la band… alla fine è un nome che ti ricordi… heehehe
19) Chi ha fatto il logo e quindi come è venuta l’idea?
K: Il logo è stato fatto in decisione comune… Venni con varie prove di Font che mi sembravano adatti e quando se ne scelse uno, Rosy lo modificò, allungandogli per esempio le lettere e il gambo della “O” fino a che non divenne personale….
20) Questa invece è una domanda per Burki: mi incuriosisce non poco il tuo soprannome. A questo proposito, posso chiederti da dove deriva?
K:… è un Demone di una mitologia che visse nel tardo Egitto portando guerre, carestie e distruzioneeeeeeeeee!!!hahaha
No, scherzo… è semplicemente l’abbreviazione con la K del suo cognome….
21) Siete pienamente soddisfatti del risultato raggiunto oppure no? Come la sta prendendo il pubblico e la critica?
K: Siamo soddisfatti!!! Sono state distribuite quasi 500 copie in tutto il mondo grazie anche all’aiuto della Blasphomous Art Records (ITA) e la Gorification Musix (FRA) Quest’ultima inoltre ne ha ristampate altre 300 copie in cd-r ed altre 150 in tape.
Sicuramente il pubblico a cui piace un certo tipo di musica è rimasto pienamente contento e quindi non vediamo l’ora di poterli soddisfare anche dal vivo!!
22) Che differenze ravvisate tra il vostro primo demo e questo “Rotten Bodies”?
D: Tante, troppe. Ad iniziare dalla produzione, dalla maturità dei pezzi, le nostre capacità tecniche e le scelte dei suoni. Il primo demo è una semplicissima presa diretta in sala prove, questo è stato più ragionato. Poi ovviamente il tempo fa la sua e dopo un anno è normale trovarsi a fare un lavoro molto più maturo. Cosi sarà per il prossimo e via dicendo…
23) Cos’è, secondo voi, il death metal?
D: Come tutti i generi spiegarli a voce è difficile, se non impossibile. Parlano i dischi. Se il termine death metal è nato per definire la musica di determinati gruppi, QUELLO è il death metal. Per chiunque voglia far passare certe sonorità per death metal giustificando il tutto con l’evoluzione, lo invito ad ascoltare dischi come “Severed Survival” o “Slowly We Rot”. Quello è il death metal.
24) Secondo voi quali sono le ragioni che hanno portato alla nascita del death metal e perché? Che ne so, ragioni sociali, in quanto si vuole usare quel tipo di liriche per rappresentare un mondo ormai allo sfascio, e così via? E quindi perché, secondo il vostro parere, i temi trattati si sono rivolti subito verso l’horror?
D: Probabilmente quello che hai scritto te, anche se non ci sono particolari ragioni sociali come per altri generi. Alla fin fine è la naturale evoluzione di un certo modo di intendere la musica, era naturale arrivarci dopo determinati dischi.
K: Il death metal è nato secondo la semplice estremizzazione di quello che era il metal. Al posto di voci bianche si provarono ad utilizzare voci ben più cupe, al posto di suoni puliti di chitarra solo potenti distorsioni e al posto di testi fatti di donne e motore si iniziarono a fare su morti in decomposizione o comunque su tematiche macabre… non so quale sia stata la ragione che ha portato a questo, ma ne sono proprio contento… eheheh
25) Quali sono, per voi, i 5 più bei dischi death metal?
D: Cinque sono pochi…Rimanendo in ambito svedese, dove posso permettermi di dire 5 nomi soli, dico
1 – Entombed “Left Hand Path”;
2 - God Macabre “The Winterlong”;
3 - Carnage “Dark Recollection”;
4 – Grave “Into the Grave”;
5 – Dismember “Like an Everflowing Stream”.
Però così lascio fuori Autopsy, Possessed, Morbid Angel, Asphyx, Incantation, Immolation ecc… ma non si finirebbe più! Quindi mi limito alla scuola svedese vista la direzione dell’intervista.
K: Idem…. Anche se personalmente mi piace di più “Indecent and Obscene” di “Like an Everflowing Stream” dei Dismember…comunque son tutti dei masterpiece del genere….
26) Che differenze ravvisate tra la vecchia scuola e quella successiva e quest’ultima è un’evoluzione o meno della prima? Quindi, essa cosa, secondo voi, ha aggiunto e/o perso qualcosa di meglio? Quindi apprezzate anche il death metal moderno?
D: Per come la vedo io l’evoluzione rimane tale quando non snatura il significato iniziale di quel genere musicale. A mia personalissima opinione, l’evoluzione ad un certo punto si deve fermare per non uscire totalmente dai binari, e questo vale per ogni genere. Voglio dire, i Rolling Stones si sono evoluti all’infinito?No, perché ad un certo punto, per me,un gruppo trova un equilibrio e lo mantiene.
K: Per Death metal moderno dovrei capire cosa intendi (hai presente Gory Blister, Gorod per esempio? Nda Claustrofobia), ma non lo intendo come un’evoluzione.
Un’evoluzione secondo me di un genere è prendere gli stessi riffs e farli suonare bene nell’anno che siamo. Non farlo diventare un altro genere!
Un esempio sono i Demonical… suonano death metal come una volta ma se li senti sono perfettamente incastonati in un’era moderna senza perderne lo spirito.
27) Come rispondete a quelli che si lamentano che il death metal vecchia scuola appartiene soltanto ai primi gruppi della scena, quelli più importanti, dimenticandosi così della passione, il semplice suonare quello che si vuole, che costituisce formazioni come la vostra?
D: ‘Appartenere’ è un parolone. Di certo è ovvio che la nostra musica non avrà MAI la pretesa di essere paragonata a quella dei mostri sacri, voglio dire nessuno di noi ha le pretese di scrivere il nuovo “Left Hand Path”…Ma allo stesso tempo chi oggi vuole ascoltare un certo tipo di musica deve cercare nell’underground, proprio perché non ci sono dei canoni commerciali da rispettare e basta suonare la propria musica, solo per passione.
K: Io non gli rispondo… continuino a credere ciò che vogliono.. il death metal non è mai morto… è la gente che prova a farlo morire, perché non supporta nessuna scena che invece, credimi, è fiorente più che mai…
28) Ascoltate altra musica oltre il Metal? Se sì, quali sono i generi musicali che meglio preferite? E quali artisti ascoltate di tali generi? Ed invece i vostri artisti preferiti in ambito Metal?
D: Sono nato e cresciuto con l’Heavy Metal classico, considero tutt’oggi gli Iron Maiden il gruppo più importante per la mia crescita musicale. In generale adoro l’HM e il thrash metal quando è suonato con l’attitudine old school, perché sono proprio le sonorità che preferisco. Fuori dal metal non ascolto tantissimo, ma proprio per una questione di ‘tempo’ visto che in campo metal scopro perle ogni giorno…Per dire qualcosa dico i vecchi classici dell’hard settantiano, sonorità padri di quelle HM.
K: …in ambito metal classico dico i Judas Priest!! Secondo me sono il METAL!!! Stop…
Per quello invece che non è Heavy metal ascolto molta “new wave” degli anni ’80 dark ….
29) Che ne pensate del cosiddetto “metal” mainstream?
D: Per me il metal ha passato i suoi anni d’oro, quindi da un punto di vista commerciale non possiamo più aspettarci quello che vedevamo negli anni 80. Basta vedere che quelli che oggi riempiono gli stadi sono gli stessi che li riempivano negli anni 80, quindi…Per il resto io ascolto al 90% metal underground proprio perché certe sonorità oggi si trovano solo lì.
30) Come vi rapportate con il fenomeno sempre più diffuso del peer 2 peer e quindi con il formato MP3?
D: Pro e contro. I pro ci sono, altrimenti oggi non saremo qui a dire ‘aah che belli i Nirvana 2002’ perché quasi nessuno avrebbe la possibilità di ascoltarli. Dall’altra il difetto è la possibilità di avere tutto subito, riempirsi il pc di materiale senza avere il tempo fisico di ascoltarlo, solo per il gusto di dire ‘li conosco, ho tutta la discografia’.
K: Il problema è che sono nati con questo sistema troppi “sapientoni” del metallo. Tutti si pensano di essere cultori solo perché hanno intere discografie sul pc… così la musica viene uccisa perché ciò non vuol dire ASCOLTARE! … la usi solo per essere “ganzo”!
Per di piu’ non comprare cd a gruppi vuol dire anche farli morire… soprattutto nell’underground è una spesa grossa portare avanti una passione come suonare death metal, perché non hai sponsor che ti pagano strumenti, tutor ecc… a fatica i locali ti pagano le serate!!! Quindi comprate i cd alle band!! Non scaricate!
La nota positiva è che eviti di comprare cd del cazzo perché prima naturalmente li hai ascoltati….
31) Che ne pensate della scena Metal estrema della Toscana (anche per quanto riguarda il lato extra-musicale – ossia locali, pubblico, trattamento degli organizzatori – della faccenda)?
D: In Toscana la scena metal è praticamente inesistente. Oltre a noi, i nostri amici Sickening e pochi altri che comunque non hanno ancora prodotto materiale, non c’è nulla. Per il resto, sulla faccenda organizzatori-locali, preferisco stare zitto per non essere troppo offensivo.
32) Come vi rapportate invece con la scena estrema italiana più in generale (idem)?
D: Non abbiamo una scena paragonabile per dimensione a quella di altri paesi, però i gruppi validi non mancano. Horrid, Slowly Suffering, Imposer, Voids of Vomit, Blasphemophagher, Uncreation, Hour of Penance…Siamo in ottimi rapporti con quasi tutti i gruppi italiani, alla fin fine il supporto viene spontaneo quando si ha a che fare con gruppi che la pensano come te.
33) Progetti in cantiere?
D: Attualmente stiamo scrivendo nuovo materiale che speriamo di registrare il più presto possibile, e farlo uscire come split o come ep magari per qualche etichetta.
K: Sì, stiamo progettando di registrare prima dell’anno (faccio presente che l’intervista è stata compilata nel 2009. Nda Claustrofobia) e ci sarà anche una sorpresa insieme… hihihi
34) Va bien, l’intervista volge al termine ragazzuoli, è stata dura per caso? Volete mandare un ultimo messaggio, che sia magari mortale, ai lettori birichini( wow!) di “Timpani Allo Spiedo”?
D: Grazie dello spazio e del supporto!
K: Mi raccomando, supportate più che potete l’underground! Spostatevi per supportare bands, comprate i loro cd ed uscite (spesso a prezzi veramente nulli!!!) perché ci sono bands veramente valide nel circuito! Non state ad ascoltare né Rock TV né supportate più il Gods of Metal o cagate simili!!!!!!
L’underground è la vera passione per la musica!!!!!!!!
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