Ultimamente la Hells Headbangers sta assestando dei colpi notevoli, tipo l’album di debutto dei veterani cileni Atomic Aggressor o, ancor meglio, il nuovo disco dei controversi Satanic Warmaster. Ma di recente si è anche accaparrata gli australiani Abominator, un gruppo non amatissimo ma comunque ben apprezzato dai cultori più sfegatati (fra cui me, ovviamente) del black/death metal bestiale. Questo anche perché sono in giro dall’ormai lontanissimo 1994 e, dopo un silenzio di ben 9 anni dall’ultimo album, ora se ne sono finalmente usciti con il 5°, cioè “Evil Proclaimed”. Il quale ha purtroppo visto una vera e propria decimazione del gruppo dato che, da terzetto qual era, è diventato un duo (composto dai due fondatori Chris Volcano ed Andrew Undertaker)… come in fondo va di moda adesso. Ma, nonostante tutti gli innumerevoli casini vissuti in tutti questi anni, gli Abominator sono ancora qui vivi e vegeti, ergo vediamo che cosa ci propongono con questo nuovo capolavoro di terrore sonico.
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Sunday, May 31, 2015
Saturday, May 30, 2015
Gouge - "Beyond Death" (2015)
Friday, May 29, 2015
Num Skull - "Ritually Abused" (1988)
C’era una volta il thrash metal, un genere che, combinando la velocità e l’urgenza dell’hardcore punk con la tecnica (ma a volte nemmeno quella!) e la complessità dell’heavy metal, spopolò alla grande durante gli anni ’80 anche grazie a quella miriade di gruppi di minore importanza destinati magari a durare solo 5 giorni ma contribuendo lo stesso, in un modo o nell’altro, alla diffusione di questa musica. Fra di essi c’erano i Num Skull, un quintetto dell’Illinois nato nel 1985 e capitanato dal chitarrista Tom Brandner. Nel 1988, anno nel quale uscirono capolavori del thrash più brutale come “Spectrum of Death” dei Morbid Saint e “Chemical Exposure” dei Sadus (anche se più death/thrash), i nostri baldi eroi rilasciarono l’album di debutto “Ritually Abused” per conto della californiana Medusa Records. E, tanto per farvi già capire che non stiamo parlando di un gruppo qualunque, il disco è stato ristampato nel Settembre 2014 dalla grande Relapse Records, e mai opera fu più giusta di questa… o no?
Tuesday, May 26, 2015
Iron Reagan - "The Tyranny of Will" (2014)
Attenzione attenzione, massima allerta! Gli Iron Reagan, 5 sobillatori da Richmond, Virginia, stanno attraversando in lungo e in largo gli Stati Uniti per promuovere il loro ultimo album “The Tyranny of Will”, rilasciato nel Settembre 2014 dalla Relapse Records. Ma, così facendo, gli Iron Reagan stanno aizzando alla rivolta masse di giovani impressionabili violenti e tossici per farli ribellare contro le Autorità profanando il nostro glorioso Sogno Americano e quindi con la non troppo velata intenzione di distruggere la Casa Bianca (come fanno capire del resto alcune loro foto promozionali). Gli Iron Reagan, una sorta di supergruppo formato fra gli altri dal cantante Tony Foresta e dal chitarrista Landphil Hall dei Municipal Waste, si sono purtroppo costituiti nel 2012 diventando da allora una delle formazioni di oggi più importanti del movimento crossover thrash metal statunitense e internazionale.
Sunday, May 24, 2015
Cretin - "Stranger" (2014)
La storia dei Cretin (cioè “cretino”… per favore non ridete!) è alquanto strana: nati nell’ormai lontanissimo 1992, si sciolsero 4 anni dopo perché il bassista Matt Widener ebbe la bella idea di arruolarsi nei marines, e così il cantante/chitarrista Dan Martinez preferì dedicarsi a scrivere le colonne sonore dei videogiochi (e sarei pure curioso di sapere in quali di essi avrebbe lavorato). Ma il nome del gruppo venne per fortuna riesumato nel 2001, e dopo altri 5 anni i nostri diedero alle stampe l’album di debutto “Freakery” (Relapse Records), salutato da molti come un genuino ritorno al grindcore più selvaggio della vecchia scuola. Bene, passa ancora qualche anno e al succitato parte completamente la testa perché decide di cambiare letteralmente sesso diventando così la signora Marissa Martinez! Nel frattempo, i Cretin, una volta un trio, si trasformano in quartetto con l’aggiunta della tatuata chitarrista Elizabeth Schall, ragion per cui il nuovo album “Stranger”, pubblicato a Dicembre 2014 sempre dalla Relapse, è stato registrato da una formazione per metà al femminile… anche se, pur ben sapendo che non è politicamente corretto dirlo (soprattutto di questi tempi), mi riesce difficile considerare Marissa come una vera donna.
Saturday, May 23, 2015
Atomic Aggressor - "Sights of Suffering" (2014)
Mmmh, vediamo un po’… quando sono nati gli Atomic Aggressor? Oddio, addirittura nel 1985! Da lì sono durati solo 7 anni nei quali non hanno praticamente combinato nulla, a parte qualche classico demo di rito passato pressoché inosservato a causa della forte competizione che allora vigeva nel campo del death metal. E quindi fine della storia? AH, vi piacerebbe! Passano infatti 15 anni di buio totale alla fine dei quali la vecchia scuola comincia a ritornare prepotentemente come non mai, e così nel 2007 ritornano pure i cileni Atomic Aggressor. Nel 2008, per festeggiare l’evento, la Hells Headbangers e la cilena Rawforce Productions si alleano per dare alle stampe “Rise of the Ancient Ones”, che riunisce tutti i lavori degli Atomic Aggressor, i quali ritornano a essere discograficamente attivi dal 2013 mettendosi così a pubblicare split, live album e, finalmente, anche il disco di debutto uscito sempre per la Hells Headbangers il 9 Dicembre 2014 (ma dapprima per la Rawforce il 29 Settembre), cioè il qui presente “Sights of Suffering”, completo di 11 pezzi (comprese intro e canzone bonus posta proprio alla fine) per 54 minuti e 40 circa di un massacro sonico che gli adoratori incalliti del death metal che fu (incluso me stesso, ovvio) sicuramente ameranno da impazzire.
Wednesday, May 20, 2015
Devathorn - "Vritra" (2015)
Quarto (e ultimo) gruppo della serie dedicata al black metal greco che è partita qualche giorno fa con i cervellotici Thy Darkened Shade, i Devathorn sono un’altra formazione appartenente alla scuderia della tedesca World Terror Committee. La quale ha rilasciato quest’anno il loro secondo album “Vritra” (sì, proprio come l’ultimo EP dei neozelandesi Witchrist, che copioni!), che segue di ben 8 anni “Diadema”, un disco di debutto che non è stato esattamente salutato con molto entusiasmo alla sua uscita. Ma per fortuna, considerata la qualità del nuovo lavoro, credo che tutta questa lunghissima attesa sia servita a qualcosa, ennesimo segno che dall’underground escono gruppi che, spesso poco prolifici in fatto di album, tengono molto alla propria musica curandola e migliorandola con il tempo fin nei minimi dettagli.
Sunday, May 17, 2015
Acherontas - "Ma IoN (Formulas of Reptilian Unification)" (2015)
Certo che è assurdo: se ben ricordate, nella rece dei Principality of Hell [non presente qui ma in heavymetalwebzine.it] scrissi che la World Terror Committee dovesse dare meno spazio al black puro in favore di gruppi più stradaioli e ibridi come il suddetto. L’avessi mai detto! No perché, da quando ho ascoltato “The Dead of the World” dei tedeschi Ascension, mi sono letteralmente innamorato della W.T.C. Prod, e adesso attendo con spasmodica curiosità ogni sua uscita, che poi sistematicamente si dimostra (quasi) sempre un capolavoro. Questo fatto di azzeccarci ogni volta è avvantaggiato dalla politica stessa dell’etichetta, la quale preferisce sfornare poco materiale ma di alta qualità piuttosto che pubblicare porci e cani, supportando così in genere gruppi che danno una fondamentale importanza sia alla musica (rigorosamente black metal) che ai testi, che rimandano solitamente a un ermetico immaginario occulto/filosofico. E a queste caratteristiche non sfuggono di certo i greci Acherontas, quintetto nato nel 2007 per volere di Acherontas V. Priest dopo la morte dei suoi Stutthof (il nome di un campo di sterminio nazista in Polonia). I nostri, che dal 2012 si avvalgono dei servigi del giramondo batterista toscano Gionata Potenti e che vengono a torto considerati come un gruppo NSBM (ipotesi comunque non del tutto infondata se si tiene conto che gli Stutthof, oltre al nome dubbio – ma questo non significa niente, altrimenti addirittura i simpatici Wehrmacht sarebbero da considerare dei nazisti! - , pubblicarono fra gli altri uno split con i finlandesi Satanic Warmaster, formazione famosa per le sue simpatie di estrema destra), hanno quest’anno rilasciato il loro 5° album “Ma IoN (Formulas of Reptilian Unification)”, e dico subito che ‘sto lavoro merita moltissimo.
Wednesday, May 13, 2015
Varathron - "Untrodden Corridors of Hades" (2014)
Alzi la mano chi non conosce i Varathron? Mmmmh, purtroppo non siete in pochi, ignoranti che non siete altro! E certo, se vi fissate solo con i norvegesi, mi sembra ovvio. E’ quindi ora di tappare questo enorme buco facendovi sapere che i Varathron (il termine greco per “gola estremamente profonda”) sono uno dei gruppi storici del black metal greco essendo nati addirittura nel 1988 oltre ad aver pubblicato negli anni d’oro del genere due album fondamentali che, insieme a quelli dei vari Thou Art Lord, Necromantia e, soprattutto, Rotting Christ, hanno forgiato un inconfondibile suono creando così uno stile “greco” di intendere il black metal. E il bello è che i Varathron (che sembra non si siano mai ufficialmente sciolti) sono ancora sulla cresta dell’onda pur non essendo mai stati un gruppo prolifico, tant’è vero che “Untrodden Corridors of Hades”, uscito nel Novembre 2014 per conto della polacca Agonia Records, è solo il loro 5° album. E che album, dico io!
Monday, May 11, 2015
Thy Darkened Shade - "Liber Lvcifer I: Khem Sedjet" (2014)
A partire da questi Thy Darkened Shade, da ora in poi vi aspettano in sequenza 4 belle rece TUTTE inerenti gruppi black metal provenienti dalla Grecia, Paese che in questo genere si è sempre fatto rispettare alla grande fin dai primordi non solo creandosi uno stile autoctono ma partorendo ancora oggi formazioni dal suono originale e fresco. Fra cui proprio i Thy Darkened Shade, un duo (oddio, sarebbero in 3 ma il batterista è di fatto un session) formatosi nel lontanissimo 1999 ma all’album d’esordio nel 2012, segnalandosi subito come un gruppo incredibilmente innovativo. Il bello è che solo 2 anni dopo sono riusciti a bissare la bellezza (satanica) del primo album con il secondo, intitolato “Liber Lvcifer I: Khem Sedjet” e uscito per conto della tedesca World Terror Committee in data 31 Ottobre 2014. Preparatevi quindi a un disco dove nulla è stato lasciato al caso, anche perché fate conto che esso dura l’assurdità di 78 minuti 78 e quindi, insomma, sarebbe stato veramente insensato lasciare qualcosa di anche minimamente avventato in tutto questo esorbitante arco di tempo, non credete?
Saturday, May 9, 2015
Absentia Lunae - “Vorwärts" (2014)
I triestini Absentia Lunae, uno degli attuali gruppi black più importanti della Penisola, ci hanno impiegato ben 5 anni per dare un seguito a “Historia Nobis Assentietvr”. Attivi fin dal 2002, l’anno scorso hanno rilasciato il terzo album, “Vorwärts”, via Aeternitas Tenebrarum Musicae Fundamentum (per gli amici, Tas... ehm, ATMF), eccellente etichetta anch’essa proveniente da Trieste. Già il titolo del nuovo parto (dalla copertina che richiama fortemente il Futurismo) è un programma: in tedesco, “Vorwärts” significa “avanti”, intendendo con ciò il non doversi mai guardare indietro così “da reagire al caos stagnante della moltitudine di voci morte che tentano di confondere la propria coscienza” (come recita il foglio informativo sull’album redatto dall’etichetta). E queste non sono parole al vento perché, ascoltando i primi minuti dell’album (comprendente 7 pezzi per quasi 45 minuti di assalto), viene mostrata una musica alquanto coraggiosa e capace di andare oltre i confini angusti del black metal più classico.
Friday, May 8, 2015
Kult of Taurus - "Divination Labyrinths" (2013)
Con l’uscita del nuovo album dei Kult of Taurus, ho pensato bene di “rispolverare” la copia digitale, resa disponibile dalla statunitense Forever Plagued Records, del loro primissimo album “Divination Labyrinths”. Va bene, avrei dovuto recensirlo prima dato che esso è uscito addirittura a fine 2013 ma, chissà perché, tempo fa non l’ho trovato così valido come adesso. E poi è sempre un’occasione per rivedere le mie posizioni sulla Forever Plagued che, pur non brillando sempre per i suoi dischi come al contrario la sua connazionale W.T.C. Productions, sfodera ogni tanto del materiale interessante (come dimostrerà ampiamente la rece del primo album degli italianissimi Mourning Mist).
Thursday, May 7, 2015
Goat Semen - "Ego Svm Satana" (2015)
Tempo fa è stato il turno dei canadesi Necroholocaust, che hanno rilasciato l’album d’esordio “Holocaustic Goat Metal” dopo ben 12 anni di dura gavetta a base di demo, split e violenza estrema nel nome dell’underground più marcio. E adesso è invece il turno di un altro attesissimo album di debutto da parte di un gruppo di culto ancor più totale, vuoi perché proviene dai bassifondi puzzolenti del Sudamerica (e già qui…), e vuoi perché è in giro addirittura dal 2000. Sto parlando di “Ego Svm Satana” dei peruviani Goat Semen, quartetto iper-cuoioborchiato che è arrivato a questo fatidico traguardo grazie alla collaborazione fra la connazionale Austral Holocaust Productions e la onnipresente Hells Headbangers Records (che ultimamente sta producendo materiale parecchio succulento, yam-yam!).
Tuesday, May 5, 2015
Demoncy - "Joined in Darkness" (1999)
Se nominate a un appassionato sfegatato del black metal statunitense il nome dei Demoncy, sicuramente gli si drizzeranno addirittura i peli delle parti basse! Sì, perché i Demoncy sono uno dei gruppi black storici provenienti dagli Stati Uniti tanto che, nati persino nel 1989, si sono fatti in pratica TUTTI gli anni cosiddetti d’oro (nero) del genere, seppur siano approdati tardissimo all’album d’esordio, cioè nel 1999. Anno nel quale, stranamente prolifici, realizzarono pure il secondo disco, ovvero “Joined in Darkness”, oggi considerato un vero e proprio classico da molti metallazzi devoti alla nera fiamma. Non a caso, originariamente pubblicato dalla connazionale Baphomet Records (una buona etichetta underground black ormai non più in attività), l’album è stato ristampato di recente dalla Forever Plagued Records, beneficiando non solo di una nuova (e più efficace) copertina a opera del noto Chris Moyen ma anche di una lunga canzone bonus che si aggiunge alle 11 (compresa intro e l’inutile outro di 19 secondi) della versione originale comprensiva di 37 minuti circa, ora allungati a 46.
Monday, May 4, 2015
StarGazer - "A Merging to the Boundless" (2014)
Poco tempo fa, scolandomi un po’ di birra in un pub insieme a un amico non-metallaro, ho riflettuto sul fatto che, in 11 anni di metal a tutto spiano, io mi sorprenda ancora con questa musica esattamente, se non di più, come nei primi giorni in cui mi limitavo ad ascoltare gruppi mainstream come i Cradle of Filth o gli Unearth. Un po’ come dire che la passione, invece che scemare, cresca sempre di più. Sarà forse il periodo (il 2014 è stato infatti un anno ricco di sorprese, soprattutto in ambito black metal), fatto sta che in quel magico Dicembre 2014 è uscito, fra gli altri, un vero capolavoro rilasciato da 3 australiani in giro addirittura dal 1995: “A Merging to the Boundless”, terzo album degli StarGazer pubblicato dalla Nuclear War Now! Prod, un’etichetta che solitamente supporta tutt’altro genere di gruppi, decisamente più tradizionalisti e votati al massacro più totale dei padiglioni auricolari. E quindi preparatevi a 7 pezzi per 38 minuti di una musica che vi farà viaggiare sul serio e che piacerà sicuramente a chi vuole non solo un po’ di innovazione ma anche un bel po’ di tecnica, senza però farla pesare.