sabato 11 ottobre 2025

Il Toffest: un festival in memoria di Toffa!

Dentro le cose che scrivi c'è sempre quella quota emotiva che scorre tra l'emozione delle cose che vivi, nelle righe degli istanti in cui condividi ossigeno con gli altri.

Quella scintilla lì, che rimane oltre il tempo, lo spazio, oltre la vita.

Ma da quella scheggia - come le ceneri di una fenice - libera e selvaggia - nasce una spinta vitale che ti permette di far pace con le perdite, con lo strappo ineluttabile della morte.

venerdì 10 ottobre 2025

Symphobia - "Hideously Traumatic" (Comatose Music, 2025)

In Indonesia si picchia. E pure forte. Il che, in realtà, non è esattamente una novità da queste latitudini. Infatti già su Timpani allo Spiedo #3 vi ho parlato dei promettenti Bottled Violent, giovani esponenti di una fervente scena accacì nazionale, ma il fatto è che ultimamente ho scoperto che gli indonesiani, oltre ad avere un divertente campionato di basket (però credo che di questo non ve ne freghi una mazza!), hanno anche una scena brutal death metal a dir poco mostruosa, piena com'è di gruppi uno più figo dell'altro. Non a caso, a supportarla in modo costante ci sta pensando la Comatose Music, nota etichetta statunitense di lungo corso specializzata praticamente solo nel brutal. E proprio quest'anno sta inanellando una devastante serie di album made in Indonesia realizzata da band quali Devastrosity, Anthropophagus Depravity e i qui recensiti Symphobia. Ecco a voi quindi il disco d'esordio di questi ultimi, "Hideously Traumatic", che è già bello traumatico fin dalla splatterissima copertina, curata da tal Timbul Cahyono, un prolifico artista anch'esso indonesiano piuttosto rinomato a livello internazionale, a giudicare dalle sue collaborazioni con gente del calibro di Malevolent Creation, Monstrosity e Terrorizer. Mica cazzi!

mercoledì 8 ottobre 2025

Scriviamo tutti insieme un racconto horror lovecraftiano?

Spazio oggidì a un articolo molto particolare. Infatti, quel pazzo del mio cantante, Luca, qualche giorno fa mi ha proposto una cosetta parecchio interessante da proporre a mia volta su Timpani allo Spiedo: perché non scrivere a livello collettivo, tutti insieme, un racconto dell'orrore? Per questo mi ha inviato l'incipit di questo racconto, praticamente il suo primo capitolo, che mi è piaciuto un botto, anche perché l'ispirazione è stata presa palesemente da "Il richiamo di Cthulhu" dell'immenso H.P. Lovecraft, autore che sia io che Luca adoriamo. E così eccovi qui di seguito il primo capitolo di questo racconto ancora senza nome.

Ma prima di leggerlo, in che senso "a livello collettivo"? In che senso "tutti insieme"? Presto detto: la sua idea è quella che ognuno di noi interessato all'iniziativa scriva un differente capitolo di questo racconto, sviluppandolo così a poco a poco collettivamente, un po' alla stregua del collettivo Wu Ming. Per esempio, il secondo capitolo lo fa Tizio, il terzo lo fa Caio, Sempronio fa il quarto e così via. Ma la cosa si potrebbe allargare pure scrivendo vari capitoli secondi, terzi e via dicendo sempre in base al primo capitolo di Luca, sviluppando così diversi racconti pur partendo sempre dallo stesso incipit.

Non so, questa cosa mi sembra intrigante e molto creativa, anche perché personalmente sono un fanatico della narrativa dell'orrore, partendo dai classici del gotico fino agli autori più moderni, ergo non posso non salutare con entusiasmo una proposta di questo tipo. Se volete quindi partecipare all'iniziativa, inviatemi il vostro capitolo alla mail della zine (ovvero timpaniallospiedozine@outlook.it), e proviamo a creare così tutti insieme questo racconto. O un po' di racconti. E adesso sì che potete leggere l'incipit del buon Luca. Buona lettura! (Flavio Er Coppola)

martedì 7 ottobre 2025

Big Boss Man - "Big Boss Man" (Autoprodotto, 2025)

Dopo i pisani Butters, ritorna su queste puzzolentissime paginette la Toscana. Da Cecina, provincia di Livorno, vengono infatti i Big Boss Man, cioè 2 ragazzi che devono essere dei grandi appassionati di wrestling. Per dire, il loro moniker l'hanno preso dall'omonimo lottatore, al secolo Raymond Traylor, che impersonava un secondino che alla fine degli incontri ammanettava gli avversari sconfitti (questa cosa si può simulare nello splendido videogioco indie Wrestling Empire, tanto per la cronaca) mentre un pezzo del loro autointitolato album si chiama "Al Cogan", e qui la reference non ha certo bisogno di spiegazioni. Non siamo però al cospetto di emuli dei Crisis Benoit, ragion per cui da queste parti non c'è nessuna mattanza grindviolence votata all'hardcore wrestling, bensì una cosetta molto più "leggerina" ma parecchio strana e particolare.

domenica 5 ottobre 2025

Cani dei Portici - "Ruggine" (Autoprodotto, 2025)

In un periodo storico dissociato e cinico - la controcultura dal basso ha il dovere morale di sentire l'urgenza nel rappresentare l'istanza di appartenenza ad una sensibilità in via di estinzione.

Per dar esempio d'Umanità contro un sistema socio-politico corrotto ed in silenzio che nasconde il sangue degli ultimi sotto al tappeto.