Concerto un po' particolare questo. Prima di tutto, perché si è tenuto all'aperto presso il parchetto del Circolo Arci Concetto Marchesi, in zona Santa Maria del Soccorso, cioè un posto e una zona da me praticamente mai frequentati. In verità, l'anno scorso proprio in questo Arci, nella sua parte al chiuso, si è svolto un concerto hardcore passato negli annali della nostra scena per l'inaspettata incursione di un'anziana donna entrata con assoluta nonchalance per lamentarsi del casino perpetrato dalle band ma mi sono perso tutto ciò perché stavo al Defrag per i Vomit Vulva. E così questo circolo l'ho conosciuto proprio il 4 luglio in occasione di questa serata che, con i Bone Machine come headliner, è stata organizzata dai tipi del Fronte Comunista, che dal 3 al 13 luglio ha messo su proprio in tale sede questa cosa chiamata "Avanguardia - La festa", cioè una serie di varie iniziative, fra cui concerti naturalmente, a sottoscrizione libera. E la cosa è stata organizzata veramente fin nel più minimo dettaglio, con tanto di area ristoro dove cenare e bere a prezzi popolari. E ciò significa che sono stato per la maggior parte del tempo nell'area ristoro, perdendomi così sostanzialmente quasi tutti i gruppi, che mi hanno fatto più che altro da sottofondo. Anche se qualcosa posso comunque dire.
A proposito, i primi a suonare sono stati i giovanissimi Frustrated che, dall'ultima volta che li ho visti live (forse addirittura il 5 ottobre 2024 alla Torre? Non mi ricordo), da quartetto sono diventati un terzetto, col cantante occupato adesso anche a suonare il basso. Nel frattempo si sono induriti parecchio, abbandonando un po' le sonorità punk rock che li avevano caratterizzati fino ad allora per approdare con più decisione a un hardcore anche bello furioso e in grado di andare più di una volta perfino in blast beat. Per la mia somma gioia di amante incallito della roba "Più Veloce!", quindi per me va bene così.
A seguire i Diossina Boyz, che da pochissimo sono usciti con il loro primo album, "Un passo avanti", che recensirò di sicuro nei prossimi giorni. Per quanto loro non vadano praticamente mai veloci dandosi più che altro a una specie di oi! in un mid-tempo poderoso (anche se nessuno di loro è un pelatone ma vabbè), mi hanno sempre gasato per i loro cori orgogliosi e per delle sonorità talvolta metalliche che, capaci di sfociare anche in una sorta di black metal primordiale, rendono più pesante e più ignorante il loro sound, un po' alla maniera dei Grandine dell'Ingiuria.
Dopodiché, è stato il turno dei Mala Movida, con cui n'oi Quattro Lire Vigliacche abbiamo condiviso il palco del Baricadero dell'Acrobax qualche settimana prima, il 20 giugno, con headliner i Gozzilla. Durante il loro concerto, mi sono fatto in realtà un bel giro del parchetto, andando quindi anche verso le bancarelle di libri usati e del merchandising ma, quando sono tornato all'area ristoro, chi si è presentata all'ingresso? No, non la vecchia di cui sopra ma la polizia, così ad minkiam. Ma, a quanto ho capito, è stata mandata da una vecchia - forse ancora proprio lei? - inorridita dalla musica e dal baccano proveniente dal parco. Gli sbirri sono andati via subito ma nel frattempo i Mala Movida hanno continuato tranquillamente a suonare il loro hardcore spesso in mid-tempo e alcune volte metallico con il solito cantato fuori metrica, che può piacere o non piacere, e testi parecchio sloganistici. In scaletta alcuni dei loro pezzi che conosciamo ormai a menadito tipo "Pacifismo violento" o "Generazione Malamovida" (di cui è uscito il relativo video estratto dal recente, omonimo EP) ma anche "Passione nera" dei Nerorgasmo e quello nuovo su Roma fatto in collaborazione con il rapper Alien Dee, esibitosi pure lui quel 20 giugno all'Acrobax.
E alla fine, ecco i Bone Machine, di fatto l'unico gruppo che ho veramente visto in azione e di cui non ho perso nemmeno una nota. Avranno suonato per un'oretta, bombardandoci con un sacco di loro classici, da "Libero e selvaggio" a "Sono pazzo" (che mi fa sempre impazzire con quella parte centrale molto alla "Surfin' Bird" dei Trashmen), da "Sono uscito fuori dalla grazia di Dio" a "Siamo la banda che suona le tue ossa" o alla strumentale "Il surf della palude morta". Per via del caldo torrido e anche della terra per aria, raro e pure leggero è stato il pogo ma comunque sono riuscito sempre a fare le mie solite surfate e i miei soliti salti dal palco. Fra l'altro, dopo il bis, richiesto a gran voce dal pubblico, i Bone Machine erano palesemente morti ma ce lo hanno regalato comunque, e solo per questo sono stati dei veri eroi!Insomma, questa è stata veramente una seratina figa, in grado di offrire una scaletta pure piuttosto variegata capace di andare dall'hardcore all'oi! e allo psychobilly, dando inoltre spazio anche a gruppi molto giovani come Frustrated e Diossina Boyz. E di questi ultimi non vedo l'ora di ascoltare il loro disco ma prima devo recensirne altri. Rimanete quindi sintonizzati su questi canali. Oi!
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