Sunday, March 17, 2013

Into Darkness - "Into Darkness" (2012)

Demo (Settembre 2012, ma ristampato su cassetta, 12’’ e MCD da, rispettivamente, la Unholy Domain Records – Ottobre -, la Iron Bonehead Productions – Dicembre -, e la Hellthrasher Records nel mese di Marzo).

Formazione (2011):  Doomed Warrior – voce/chitarra solista;
                                   Nor – basso/chitarra (poi sostituita da Sickened Dweller);
                                   AnguiciouS – batteria (poi sostituito da Dave).

Provenienza:             Milano, Lombardia.

Canzone migliore del disco:

“Levy 9’s Death”.

Punto di forza dell’opera:

Il suo ripugnante alone caotico.
Dopo un po’ di recensioni in inglese, si ritorna finalmente a scrivere in italiano. E lo si fa in grande stile, perché oggi si parla degli Into Darkness, gruppo che, insieme ad altre bestiacce come Eroded e Sepulcral (il cui album di debutto è stato recensito mesi e mesi fa proprio su queste pagine, vi ricordate?) fa parte della giovane legione del death/doom italiano. Ergo, roba putrescente. E anche bella sostanziosa, visto che il demo che mi appresto a recensire dura la bellezza di circa 25 minuti mentre le canzoni sono solo 4, quindi fatevi un po’ i conti.

Si comincia subito con il tour de force del disco, cioè l’autocelebrativa “Into Darkness”, 9 minuti di delirio sonico che in pratica contengono tutto. Quindi, si va da catacombali passaggi doom (che qua sono quasi al limite del funeral) a blast – beats bastardi e tempi thrashy alla maniera svedese (avete presente i primi Dismember?), da sprazzi di epicismo a un po’ di black primordiale, per non parlare dei grugniti profondi e ignoranti di Doomed Warrior, che si avvicinano molto a quelli di Rosy dei livornesi Profanal.

Ma una delle caratteristiche più interessanti degli Into Darkness è la grande collaborazione fra gli strumentisti. Ciò permette alle canzoni di non far mai stancare l’ascoltatore, nonostante la loro lunghezza e i lunghi silenzi vocali, ragion per cui i pezzi a tratti sembrano delle strumentali. Ma i buchi vengono sempre colmati sia grazie alla dinamicità del batterista, sia soprattutto al lavoro delle chitarre, veramente incredibili. Esse regalano a tutta la musica un alone caotico raro da beccare in circolazione, dato che viene usata in maniera molto strategica la chitarra solista che completa, spesso in modo imprevedibile, il lavoro della compagna. Inoltre, hanno una buona importanza gli assoli, non poche volte belli lunghi e talvolta vengono pure doppiati da una terza chitarra, creando così ancor più “casino”.

Ma oltre a trasmettere quintali di caos organizzato, gli Into Darkness sparano anche dei pezzi molto vari fra di loro. Detto del brano autointitolato, gli altri sono:

-          “Shadows”, la più death metal di tutte contenente un finale in blast dall’assolo impazzito e urlante;

-          “Nemesis: Star of Catastrophe”, con cui si ritorna al doom più asfissiante, e dove l’ascoltatore, dopo una pausa centrale (dopo lo schema principale, c’è quasi sempre una pausa nelle canzoni del gruppo), entra nei più neri abissi “grazie” a una infinita fase arpeggiata di una paranoia unica, facendo sì che tale pezzo sia il più ossessivo di tutto il lotto;

-          Infine, c’è “Levy 9’s Death”, sicuramente l’episodio più bilanciato del demo fra parti death e doom, e di cui è da menzionare assolutamente il lavoro ritualistico sui tom – tom della batteria nei momenti finali, che è qualcosa da brividi.

Si aggiunga a tutto ciò una produzione perfetta, bella puzzolente come la vecchia scuola comanda ma in grado di dare la giusta visibilità a tutti i musicisti.
In pratica, l’unica cosa che non mi convince del demo è l’uso talvolta smodato delle chitarre visto che, come già scritto, in certi punti (ossia soltanto durante certi assoli) se ne trovano addirittura 3, cosa decisamente poco fattibile quando c’è da suonare dal vivo, pure adesso che è entrata in formazione una seconda chitarrista, cioè Jex. Ma questa è solo un’inezia perché gli Into Darkness mi hanno sbalordito alla grande, la Hellthrasher ha fatto bene a non lasciarseli sfuggire. Se questo è solo un demo, chissà come sarà l’album, in questo caso sì che ci sarebbe il finimondo!

Voto: 84

Flavio “Claustrofobia” Adducci

Scaletta:

1 – Into Darkness/ 2 – Shadows/ 3 – Nemesis: Star of Catastrophe/ 4 – Levy 9’s Death

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