Sunday, April 8, 2012

Veratrum - "Sangue" (2010)

Demo autoprodotto (Ottobre 2010)

Formazione (2008):
Haiwas, voce/chitarra;
Caim, chitarra;
Marchosias, basso;
Sabnok, batteria.

Provenienza: Bergamo, Lombardia

Canzone migliore del disco:
“L’Odio”.

Punto di forza dell’opera:
indubbiamente l’intensità a volte estrema del tutto.





Artwork: Maurizio Piccinelli.


Minkia quanto erano diversi i Veratrum di 2 anni fa da quelli del recentissimo “Sentieri Dimenticati”. Oddio, lo stile è a dir la verità sempre bello riconoscibile, ma soprattutto non mi aspettavo una qualità così elevata, forse addirittura superiore rispetto all’album. E ciò nonostante l’essenzialità del booklet del demo, limitato ad una semplice foto di gruppo e senza, ahimè, i testi trascritti, a dispetto dell’importanza che essi rivestono per il quartetto lombardo. Ma andiamo con ordine per presentare fin da subito le differenze che intercorrono fra le due opere:

1) dal punto di vista vocale, il lavoro si rivela qui certamente più classico, visto che ci si “limita” ad un’alternanza pressoché assassina fra urla e grugniti, i quali spesso e volentieri sono così marci e cattivi da non sfigurare per niente in un disco brutal. Le linee vocali sono ottime e con un po’ di sforzo si possono decifrare le parole;

2) la prestazione delle due asce da una parte è più essenziale ma dall’altra è, per così dire (sì, perché in fin dei conti il riffing è piuttosto semplice), più complessa. “Essenziale” perché in tutto il disco si fa vivo un unico (e notevole) assolo, fra l’altro imbottito di melodia (“Io Sono il Tempo”); “complessa” per via di una maggior partecipazione della seconda chitarra nel discorso, in modo da dare manforte alla compagna. In tal senso, si citi in maniera particolare “Davanti alla Verità”;

3) l’importanza più marcata del basso, il quale risulta decisamente fondamentale negli stacchi così da trasmettere spesso un’intensità quasi più da crust che da death metal;

4) l’impianto strutturale, che appare, oltre ad essere meglio sviluppato, un pochino più elastico, soprattutto negli ultimi pezzi ma specialmente nel già menzionato “Io Sono il Tempo”, in cui finalmente lo schema classico del gruppo, basato su precise sequenze 1 – 2 o 1 – 2- 3, viene leggermente sradicato;

5) un’omogeneità dei pezzi più accentuata. Ciò significa che in “Sangue” non ci sono brani maggiormente melodici o aggressivi di altri, come invece succede nell’album. Si segue infatti sempre un approccio diretto e violento, non trascurando però mai la componente melodica, espressa stavolta solitamente attraverso il black metal, né (e di conseguenza) un leggere accenno di atmosfera, che invece farà la fortuna di “Sentieri Dimenticati” grazie all’innesto delle tastiere;

6) l’aura putrida da death vecchia scuola che avvolge specie l’ultima parte dell’opera, riuscendo fra l’altro a creare contrasti perfetti come ne “Io Sono il Tempo” (vi ricordate dell’assolo di cui vi ho accennato?).

Si aggiunga a tutto questo una produzione (ovviamente) più sporca e compressa, con il settore chitarre leggermente in ombra rispetto agli altri strumenti (ragion per cui, consiglio di ascoltare il disco con le cuffie, anche se, beninteso, non siamo ai livelli dei Conqueror di “War Cult Supremacy”).

Ma in mezzo a tal ben di dio (a Claustro’, sei ridiventato per caso cristiano?), devo muovere un appunto, per quanto secondario, inerente la più volte menzionata “Io Sono il Tempo”. Infatti, l’introduzione è stata collegata forse in maniera troppo forzata e brusca con il passaggio successivo, e quindi serviva un “ponte” per farlo più naturalmente.

In compenso, “L’Odio” chiude praticamente con i botti d’artificio il tutto, non soltanto perché è in assoluto la canzone più brutale e intensa della formazione, ma anche perché ha uno sviluppo praticamente perfetto. Da questo punto di vista, il finale dalle tinte apocalittiche è esemplare, dato che cambia a poco a poco per il tramite di un minimalismo quasi esasperante e fra l’altro con apporti vocali inquietanti e martellanti.

Voto: 78

Claustrofobia
Scaletta:
1 – Sangue/ 2 – Davanti alla Verità/ 3 – L’Ora E’ Giunta/ 4 – Io Sono il Tempo/ 5 – L’Odio

MySpace:
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FaceBook:
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