Thursday, February 2, 2012

"Slaughtergrave/Warpeace Split" (2011)

Split (Deathforce Records, 2011)
SLAUGHTERGRAVE.
Formazione (2002): Pavel, voce;
Kostas, chitarra;
Spiros, chitarra/basso/voce;
Jim, batteria.

Provenienza: Thessaloniki/Siena, Grecia/Toscana (sì, come già detto Spiros vive in Italia).

Canzone migliore degli Slaughtergrave:
per motivi che menzionerò nel corpo della recensione, ho una netta prevalenza per “Rats in the Sewer”.

Punto di forza degli Slaughtergrave:
dico chissenefrega, e scelgo la capacità estrema di non fossilizzarsi sulle stesse soluzioni (ma anche sullo stile musicale).
Gli Slaughtergrave sono una creatura veramente indomabile perché non sai mai cosa aspettarti da un gruppo che in quasi ogni disco sembra proporre un’enciclopedia della musica estrema. Certo, così facendo gli Slaughtergrave appaiono molto indecisi sulla strada da prendere, pur essendo sempre molto immediati, ma perlomeno sperimentano in modo da mettersi sempre in discussione (e questa è una prerogativa dei grandi gruppi…. Non “grandi” in quanto più famosi, beninteso). Oddio, con questa politica qualche passo falso l’hanno fatto, ma non con questo split. E come ormai tradizione con i dischi di questi pazzi greci, vediamo nel dettaglio cosa hanno tirato fuori di delirante. Quindi:

1) il delirio parte già dal titolo del primo pezzo, ossia “The Beginning of Destruction (New York Against the Belzebu)”, che poi è una specie di intro dall’impronta grind e con una chitarra praticamente impazzita che cerca ma invano di sviluppare un assolo. Inoltre, similmente al demo “Antifa Psychedelic” si fa vivo quel grugnito bello cupo che successivamente verrà usato in maniera più grintosa. Il tutto per una quindicina di secondi…;

2) “Rats in the Sewer (Fuck Nazis)” mostra, dopo tanto patire, quel riffing death metal tanto decantato nello Space del gruppo, oltre a snocciolare quel groove contagioso in cui i nostri sono ormai maestri. Ma quello che più interessa è che tale pezzo è l’unico a raggiungere e superare di 30 secondi circa i 2 minuti, ragion per cui è strutturalmente quello più complesso, contando fra l’altro un’ottima parte finale dominata dalle variazioni di Jim ed introdotta da uno stacco di basso superlativo;

3) “Brain Downfall” è invece uno dei pezzi meno convincenti perché l’introduzione minacciosa in pieno stile death metal poteva essere approfondita, eppure si è scelto subito dopo di andare sempre e solo in blast – beats;

4) Con “Toe the Line” comincia quella che si può considerare come la parte più punk/HC degli Slaughtergrave visto che tale brano è un contagioso tempo medio grooveggiante dal sapore punk/metal. E qui si fanno vive per la prima volta delle belle urla;

5) le ibridazioni continuano con “Cliental State” (mai titolo è stato più azzeccato), pezzo praticamente speedcore con una bellissima melodia quasi epica;

6) “No to Modern Football” è assurda sia per il titolo sia per la musica. Infatti, ricorda nelle parti lente “Mo – Mo Producer” di “Antifa Psychedelic”, in più ci aggiunge una vaga e psicotica influenza (o che dir si voglia) proveniente dal reggae mentre per le accelerazioni si mantiene più sul punk/HC classico;

7) Però agli Slaughtergrave dovrebbero essere molto preoccupati per la piega che ha preso il calcio perché il prossimo pezzo si chiama “Say Again No… to Modern Football”. Si distingue molto da quello precedente non soltanto per l’esigua durata (circa 40 secondi) ma anche per la parte finale da assalto condita da grugnite ed urla impazziti;

8) E con la “cover” di Virus dei Sore Throat i nostri continuano invece la tradizione che li vede stupratori di pezzi grindcore (avete mai sentito per esempio la loro “riproposizione” di “You Suffer” dei Napalm Death?). Infatti, quello che si sente è semplice, puro rumore condito dai piatti della batteria che se ne vanno quasi “a cazzo di cane”. Notare che è l’unico pezzo strumentale degli Slaughtergrave, e comunque congratulazioni a loro perché le cover non devono essere mai identiche all’originale (almeno così penso io).

La cosa curiosa è che gli Slaughtergrave hanno (quasi) completamente abbandonato il concetto di assolo, ma perlomeno se ne sono usciti fuori con canzoni spesso intense anche se nelle ultime Jim appare stranamente un po’ ripetitivo in alcune variazioni.

Voto: 71

WARPEACE.
Formazione (2008): Andre’, voce;
Nico, chitarra;
Giorgia, basso/voce;
Andrea, batteria.

Provenienza: Tivoli/Roma, Lazio.

Canzone migliore dei Warpeace:
senz’ombra di dubbio la bellissima “Incubo di Sempre”, che poi rappresenta quasi una novità assoluta per i nostri.

Punto di forza dei Warpeace:
decisamente la versatilità del gruppo di risultare intenso e potente pur cambiando coraggiosamente le proprie direttive musicali.

Il quintetto dei Warpeace invece, dallo split con i Disabled, sono piuttosto cambiati e questo non può che essere un piacere, anche perché la produzione dei pezzi è tornata un po’ ai fasti di “Submission”, quindi risulta piuttosto sporca ma comprensibile (a parte i blast non così chiari), e di conseguenza più diretta e funzionale, (senza cioè, per esempio, le sovrainsioni di chitarra).

Infatti, sembra che i Warpeace abbiano voluto fare il gioco degli Slaughtergrave, rendendo quindi piuttosto fantasioso la propria pur riconoscibile musica, e allo stesso tempo strutturando meglio i vari episodi che ora sono inoltre più lunghi del solito, quasi per compensare la parte dei compagni greci.

Per fare un esempio lampante, “Incubo di Sempre” è addirittura inconsueta per i Warpeace. Parte infatti lenta, solo con basso/batteria, con una melodia che s’insinua disperata e maledetta nelle viscere dell’ascoltatore. E l’introduzione dura pure circa 50 secondi (!), cosa che influisce sulla durata stessa del brano, di quasi 3 minuti. Poi l’assalto comincia, però sempre in versione melodica ed epicheggiante.

Nonostante però tutta questa voglia di cambiare i nostri hanno riproposto una vecchia canzone, ossia “Brutti Porci”, che riconferma allo stesso tempo la poliedricità del gruppo, visto che è notorio il groove spaccaossa e ball abilissimo di tale canzone. Eppure, il nuovo batterista ha avuto la bella pensata di cambiare, e di molto, la parte centrale, ora sparata e assolutamente potente.

A proposito del batterista, bisogna dire che è decisamente migliorato, soprattutto perché adesso propone delle variazioni sopra le righe e totalmente imprevedibile.

Però anche qui Giorgia non è che sia molto presente nel discorso vocale, visto che il suo ottimo apporto manca in 2 pezzi su 4, purtroppo anche nella rivisitata “Brutti Porci”.

Voto: 84

Claustrofobia
Scaletta:
SLAUGHTERGRAVE:
1 – Beginning of the Destruction (New York Against the Belzebu/ 2 – Rats in the Sewer (Fuck Nazis)/ 3 – Brain Downfall/ 4 – Toe the Line/ 5- Cliental State/ 6- No to Modern Football/ 7 – Say Again No… to Modern Football/ 8 – Virus (Sore Throat cover)

WARPEACE:
9 – Mercanti di Schiavi/ 10 – Logica del Profitto/ 11 – Incubo di Sempre/ 12 – Brutti Porci!

MySpace:
SLAUGHTERGRAVE: http://www.myspace.com/slaughtergrave

WARPEACE: http://www.myspace.com/warpeacepunk