Monday, August 1, 2011

Intervista ai Rejekts!

Altra intervista in tempo reale! Risponde Black, voce dei Rejekts.

La prima domanda è d'obbligo:
considerando che non suonate per niente un grindcore di lega purissima, da quali membri del gruppo provengono tutte le influenze che sono in bella mostra nel vostro disco?

Black: Allora cominciamo a dire che siamo un gruppo composto da persone estremamente diverse tra loro sia per attitudine musicale sia per carattere. Per quanto riguarda i gusti musicali:

il chitarrista Dave è appassionato di hardcore old school, grunge e death metal new school;

il chitarrista Joe è appassionato di progressive e death metal sullo svedese andante;

il bassista Pacho sul thrash;

io e il batterista Pio stiamo sul grind e sul black metal.

Siccome il processo di scrittura dei pezzi coinvolge tutti, cosa alla quale tengo particolarmente a scapito del tempo richiesto, il risultato è un mosaico di molteplici influenze.

Quindi è di Joe l'assolo dell'ultima canzone?
Esattamente.

In futuro credete di sviluppare maggiormente quest'interessante tendenza personale a mischiare furia cieca con un po' di tecnica che non guasta mai?
In generale sì, i tecnicismi non andranno diminuendo senza però prevaricare gli altri elementi.
Il prodotto finale è sempre dato dall'unione dei nostri gusti personali e la tendenza verso la tecnica piuttosto che verso la furia non è deciso a priori ma emerge durante la composizione di ogni canzone e ogni canzone può essere considerata un episodio a sè stante che nell'insieme va a comporre il nostro stile.

Infatti il vostro disco mostra notevole fantasia nel differenziare i vari pezzi. In genere quale è il brano che dal vivo piace di più?
Un evergreen è l'odio che hai dentro, e quindi forse "Odio" piace di più perchè è uno dei pezzi più antichi (ai tempi ero un giovane 14enne) e facili da ricordare. Ma "Asettico", pezzo più recente non presente nel demo, fa sempre la sua porca figura. In particolare di "Odio" si possono dire tante cose ad esempio che è stata scritta da me per un mio vecchio gruppo, che è stata riarrangiata mille volte e che rappresenza la rabbia in maniera molto pura e limpida come quella di un ragazzino arrabbiato, e quindi probabilmente piace e prende proprio per questa ragione. A mio parere il bello di quel pezzo è la sua onestà.

Un altro pezzo che prende molto e che ci divertiamo sempre a suonare è "Nessuno".

Divertire... strana parola se riferita alla vostra musica. O meglio, da un lato riuscite a sperimentare come se la musica fosse un vero e proprio gioco, dall'altro trasmettete un bel monolite d'odio. I testi sono lì per confermarlo...
Beh, intanto grazie, visto che tutti i nostri testi sono opera mia e sono contento che riescano ad evocare qualcosa. Sul discorso gioco devo ammettere che ovviamente il lato ludico della faccenda esiste ed è una delle cose più belle che abbiamo, essendo noi tutti amici e facendo una cosa che ci diverte moltissimo e ci fa sentire davvero felici. In tutto questo cerchiamo di buttare dentro al progetto tutta la bile che riusciamo ad accumulare liberandocene ed esprimendo noi stessi come persone.

L'aspetto tragicomico è comunque evidente anche dal demo a tratti penso

Verissimo. Per quanto riguarda la copertina perchè il disegnatore ha "trattato" male quelle specie di figure umane?

Cominciamo a dire che il disegnatore della copertina del nostro demo è Pio, il nostro batterista, questo ti fa capire anche quanto sia home made tutta la realizzazione del lavoro. Le figure rappresentano uomini e donne senza volto, senza caratteri sessuali evidenti, in bianco e nero che però si erigono come se non fossero consce della loro condizione di essere nulla. Cosa meglio di questo poteva descrivere meglio il concetto di nessuno?

Quindi ciò si ricollega benissimo alla tragicomicità da te menzionata....
Sicuramente sì.

Il carattere in bianco e nero della copertina in effetti da cosa è stato determinato?
Volevamo creare in chi la vedesse un senso di stasi e di immobilità e pensavo che usare per la maggior parte il bianco esaltasse questo senso di vuoto e su questo eravamo tutti daccordo.

E poi una copertina di un disco grindcore bianca forse l'avevano usata solo i Deprogrammazione con il loro "Non Esiste" (album che fra l'altro recensii io stesso nel 5° numero di Timpani allo Spiedo... Nda Claustrofobia) prima di noi.

(mi ricordo, c'ero anch'io)
E' sempre bello tradire le aspettative di chi si ritrova in mano un tuo lavoro ahahahaha! Anche se però abbiamo notato a posteriori questo particolare.

Ritornando a bomba al fattore gioco, perchè utilizzate con particolare frequenza gli spezzoni dei film? Cioè, che dovrebbero donare all'intera musica e di conseguenza all'ascoltatore?
Beh intanto c'è da dire che siamo quasi tutti dei divoratori di pellicole di ogni sorta non indifferenti. Il citazionismo è una cosa che ci ha sempre stuzzicato, il tutto è nato rileggendo i testi che avevo scritto ed il fatto che mi rievocassero immagini di film era molto divertente. Quindi abbiamo pensato "perchè non supportare il nostro pensiero con la musica e anche con il cinema" ed è nato tutto questo gioco all'ultima citazione per dare più forza al tutto e forse anche per divertire noi e l'ascoltatore.

…fra cui con l'esilarante citazione di tropic thunder! E' possibile però trovare fra il personaggio di Tom Cruise ed i vostri testi un legame da rintracciare specialmente nella misantropia più spinta (beh, più o meno...)?
In realtà il pezzo è stato preso per la sua volgarità.

Vado a spiegare il testo di "Soliloquio" che recita:

"come vomitare parole sull'ombra di ciò che eravate sapendo di non ottenere risposta".

Il tono del testo era venuto fuori decisamente aulico e la volgarità è stata scelta diciamo per ricordare che si tratta di un discorso sostituibile tranquillamente con un sano e diretto vaffanculo.

Insomma, per la serie "mai parlare a vanvera"?
Nel senso che spesso parlare con gli altri è equivalente al parlare con sè stessi perchè in ogni caso l'unico che ti ascolta sei tu.

Quasi un testo sull'incomunicabilità allora?
Assolutamente.

Dai vostri testi però traspare anche molta misantropia. E' un sentimento che nel gruppo riguarda solo te o anche gli altri, magari in maniera diversa dalla tua?

Sicuramente la misantropia è un sentimento che esiste all'interno di tutti noi in un modo o nell'altro.... e sicuramente ognuno la vive a modo suo quindi ognuno di noi risponderebbe in modo diverso a questa domanda. Io ti dirò che non mi compiaccio di questo sentimento come la gran parte dei gruppi in questo genere tende a fare, anzi è una cosa che mi riempie di tristezza e mi mette a disagio. Il fatto di vivere l'incomunicabilità, il vedere tanta gente che rifiuta di essere se stessa nel nome del niente e il fatto che io non mi sono mai sentito parte di un tutto sotto molteplici punti di vista.

Quindi il tuo non è esattamente un odio vero e proprio?
Direi più un risentimento che affinatosi nel tempo è diventato odio danneggiando anche me.

Beh, almeno la musica tempera questo danno...
La musica è fantastica proprio per questo visto che trasforma cose oscure e dannose in qualciosa di bello che per quanto tetro sia è possibile comunque goderne. E' affascinante proprio questo trasformare qualcosa di negativo in qualcosa che in fin dei conti mi sembra positivo.

Giustissimo!
Felice che possa essere un discorso condivisibile.


Una curiosità: perchè avete un nome in inglese nonostante cantiate in italiano?
Il nome è venuto in mente a me e al batterista quando avevamo 16 anni: è una cosa abbastanza infantile.... penso sia rimasto per sottolineare un concetto di naturalezza e spontaneità, un po' come fanno i bambini. E poi vabbè il concetto di reietti pone un bel punto interrogativo su chi siano realmente i reietti.

Nel caso specifico siete voi 5 o sono gli "altri" (bella 'sta parola!)?
Eh boh questo non lo abbiamo ancora capito.

Wow!
Sicuramente c'è una voglia di staccarsi da quello che è il "resto" ma non saprei dirti esattamente il marcio dove stia.

E' probabile anche che il marcio sia in sè stessi. Rimando a tal proposito alla tua sofferta e "involontaria" misantropia per esempio, che è quasi un condizionamento di chi ti circonda per strada.
Direi che è un collegamento che calza a pennello. La stessa ispirazione per i testi spesso mi viene semplicemente affacciandomi al balcone e questo la dice lunga.

Direi che basta respirare lo smog per portare avanti riflessioni simili alle tue...
Basta respirare e basta direi.

La spontaneità da te citata si riflette anche nella, chiamiamola così, innocenza della madrelingua?
Credo di si, visto che i testi non sono affatto pensati o premeditati ma un flusso di coscienza libero, e questa è una cosa che in inglese non potrei fare. Poi l'italiano si presta a mille giochi di parole e a mille paragoni che con l'inglese puoi solo sognarti. Inoltre secondo me l'italiano è una lingua più incazzosa (ahahaha!), basta pensare a tutte le volgarità che si possono sfornare nella nostra bella lingua

D'accordissimo. Ma allora come spieghi il fatto che nella cultura punk-hc l'italiano venga così preso in considerazione mentre nel metal, con cui simpatizzate, ce n'è veramente poca traccia?
Probabilmente per un fattore di internazionalità. Invece mi fa abbastanza piacere che un ascoltatore straniero per capire quello che dico debba tradursi i testi dall'italiano.

Onestamente però non ho mai capito perchè nel metal si canta prevalentemente in inglese.... forse perchè spesso e volentieri i messaggi passano in secondo piano e si opta per una lingua semplicemente più assimilabile.

...e guardacaso spesso negli articoli ci si inventa una presunta difficoltà nel legare le metriche metalliche alla nostra lingua. Una difficoltà che di fatto non esiste per niente...
Io non ho mai trovato questa difficoltà neanche scrivendo liberamente quello che mi viene in mente senza badare alla metrica. Spesso e volentieri neanche modifico il testo per renderlo in metrica anche perché così perderebbe di spontaneità... no?

Ultima domandona: cosa avete in programma?
Eh bella domanda..... cosa abbiamo in programma.... direi di continuare su questa strada perchè ci sta dando davvero moltissimo e quindi va bene così. Poi speriamo di uscire con un album il prima possibile e di continuare con le date dal vivo. Per il resto mi auguro solo di continuare a fare ciò che mi piace e penso se lo augurino pure gli altri miei compagni di viaggio anche perchè di pezzi inediti ne abbiamo già 7 quindi tra non molto arriverà qualcosa.

Penso che ci sarà un'orgia quando uscirà il vostro album, dopo tutti 'sti dischi "improbabili". Dato che siamo in tema, in che senso è inascoltabile il vostro primo lavoro (fortuna che doveva essere l'ultima domanda)?
Tranquillo... è inascoltabile proprio nel vero senso della parola:
venne registrato in una sala prove con un registratore portatile da dei sedicenni che non sapevano suonare e avevano voglia di far casino. Anche se in fin dei conti quel demo è lentissimo in confronto a quello che facciamo ora.

Grind solo per attitudine?
Ma nemmeno ahahahaha!

Ah comunque io una copia di quell'aborto ce l'ho ancora!

Mitico! E quanto costerebbe per gli incalliti collezionisti dell'assurdo?
Ma te lo regalo, anzi, potrei pagarti io per sorbirtelo.

Ci sono le vecchie versioni di due pezzi che trovi anche su "Nessuno" più due cover.

Di quali gruppi?

Cripple Bastards e Pioggia Nera (degli inquietanti Nerorgasmo. Nda Claustrofobia).

Eviterò commenti su questa pagina tragica della nostra storia.

Beh, i Nerorgasmo di tragedia ne capivano molto!
Infatti ultimamente dal vivo stiamo facendo una loro cover.

(Qua Black ha cominciato a fare tutto lui senza avergli chiesto di mandare un messaggio finale! E pensare che volevo finire l'intervista con la sua ultima frase sui Nerorgasmo, molto d'effetto ed implicitamente buia. Nda Claustrofobia)

...e in più un grande saluto ai Male Misandria che oltre a essere nostri amici sono anche uno dei nostri gruppi preferiti xD

Ai Male lo dovevo xD

Dopo quel famoso concerto annullato mi pare un dovere.
Esatto.